Il
numero di luglio-agosto della rivista «Chiesa Viva» versa sul ‘Terzo
Segreto di Fatima’. Si tratta della testimonianza del Dott. Franco
Adessa che, da braccio destro del rimpianto Don Villa, ha saputo
cogliere una sua visione del »Segreto», che ora pubblica nel noto
periodico cattolico.
Torno qui a congratularmi con lui per il suo articolo, ma principalmente per la sua iniziativa. Franco Adessa sapeva che sull’argomento Fatima anch’io ho molto discusso con Don Villa, alla cui Editrice avevo proposto il mio libro: «La Passione del Cristianesimo: Segreto di Fatima o Mistero vaticano?». “Il mio libro era tra quelli che Don Villa aveva sulla scrivania e le Suore me l’hanno trasmesso perché lo leggessi. L’ho fatto e l’ho trovato molto interessante anche per le considerazioni storiche.”
Infatti, sull’ultimo numero di Chiesa Viva (n.461, pp. 14-15) ci sono due pagine del libro citato. Ma già su altri numeri vi erano miei articoli su Fatima. Il problema fu che, pur concordando su molte delle mie conclusioni, Don Villa non si sentiva allora di pubblicarle, perché trattavano dell’«eliminazione» dell’autorità papale.
Don Villa capiva, ma qualcosa lo frenava, fino a che le evidenze troppo pesanti richiesero una ferma presa di posizione di fronte agli «anticristi in Vaticano», come costatato di persona da Mgr Lefebvre.
Questa testimonianza sulla rivista si ampliò poco a poco, penso grazie al lavoro sulla massonizzazione dei vertici ecclesiastici di Adessa, che descrisse i loro simboli sinistri.
Tutto fa pensare – e quest’ultimo articolo lo conferma – che la pubblicazione della terza parte del «Segreto» nel 2000 con le inevitabili polemiche suscitate dalle interpretazioni astruse di Ratzinger, sommate al bieco operato di Bertone e Sodano (per lo sproprio del «Segreto» a favore di Giovanni Paolo), fecce traboccare il vaso anche la loro.
L’importante articolo (tradotto in quattro lingue) tratta specialmente di un testo molto diffuso, ma riconosciuto come falso. Chiamiamolo per ora il «segreto di Fulda».
Di esso mi ero occupato sul mio primo libro: «Entre Fátima e o Abismo», (edito in Brasile e presentato dal Vescovo Antonio de Castro Mayer) e su «sì sì no no».
Nel libro non l’ho considerato semplicemente falso, ma apocrifo, perché si rifaceva a La
Salette. Ecco quale può essere la ragione della sua approvazione (indiretta) da parte del Card. Ottaviani. E sul suo importante avallo si sviluppa la conclusione di Don Villa e ora il lavoro di Franco Adessa. Il testo pubblicato dalla “Neues Europa”, essendo quasi tre volte più lungo del testo originale del “Terzo Segreto”, lo si può decisamente dire “falso”. Ma la saggia deduzione di Don Villa fu: un testo anche palesemente “falso” può contenere delle singole frasi che appartengono al testo originale».
Veniamo al testo del «Segreto» di cui si occupa ora l’articolo di Chiesa Viva. In esso c’è la speciale decantazione di Don Villa (in rosso delle singole frasi) nel testo diffuso, ma riconosciuto falso. Ciò che chiamiamo qui «segreto di Fulda», fu pubblicato dalla Rivista tedesca di Stoccarda «Neues Europa» il 15 ottobre 1963, eccolo:
Loro sapevano quel che disse il Cardinale, che aveva letto il “Terzo Segreto”, quando gli venne chiesto se fosse il caso di pubblicare l’articolo del «Neues Europa»,egli disse con grande enfasi: “Pubblicatene 10.000, 20.000, 30.000 copie!”.
Inoltre, «Marco Tosatti informa: “Padre Mastrocola, direttore di un foglio religioso “Santa Rita”, chiese al Cardinale Ottaviani il permesso di riprendere l’anticipazione fatta da “Neues Europa”. La risposta fu incoraggiante: “Fatelo, fatelo pure – rispose il porporato custode del “Terzo Segreto” – “pubblicatene quante copie vi pare, perché la Madonna voleva che fosse reso noto già nel 1960”.
Di quel testo parlò anche la Radio Vaticana nel 1977, nel decennale del viaggio di Paolo 6º a Fatima. Il testo conobbe grande fortuna, e venne ripreso persino, il 15 ottobre 1978 dall’Osservatore Romano» (Cfr. P. Paul Kramer, “La battaglia finale del Diavolo”, The Missionary Association, Buffalo, New York – USA, p.213, nota 18).
Tale posizione presa da un uomo di personalità inflessibile e consapevole che le sue parole erano sorvegliate, doveva pur svelare qualcosa ai preti che lo frequentavano!
Ed ecco che su di esse si sviluppa la conclusione di Don Villa e ora il lavoro di Franco Adessa. Il fatto è che non solo Ottaviani ha indirettamente approvato quel testo, richiedendo la sua diffusione, ma Giovanni Paolo 2º, che conosceva i tre testi segreti (di La Salette, di Fatima e di «Fulda»), ne utilizzò, proprio a Fulda la parte riguardante un futuro «tsunami globale». In verità, questa serviva per deviare dall’altra visione; di «Satana che regna fino alla sommità della Chiesa»! Sentiamolo.
A Fulda in Germania, Giovanni Paolo 2º nel novembre del 1980, a chi gli chiese notizie sul “Terzo Segreto” di Fatima disse: “… come già altre volte, la Chiesa rinacque nel sangue, non sarà diverso questa volta (…)”. E aggiunse: “Ad ogni cristiano dovrebbe bastare di sapere quanto segue: “quando si legge che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all’altro, e cioè a milioni…”, se si sa questo, non è davvero necessario pretendere la pubblicazione di questo «segreto»…”. Tali parole di Giovanni Paolo, a Fulda furono registrate dalla Rivista «Vox Fidei».
Dove sono, però, queste parole nel documento presentato dal Vaticano nel 2000?
Inoltre, quale parte del «segreto di Fulda» sarebbe più chiara nel 1960, poiché il «Segreto di Fatima», come la veggente Lucia aveva risposto alla domanda del Cardinale Alfredo Ottaviani nel 1955 (niente meno che Pro Prefetto del Sant’Uffizio), sarebbe già più chiaro nel 1960. Questa data, che oggi vorrebbero cancellare, riguardava il periodo dopo la morte di Pio XII nel 1958, nella seconda metà del Secolo XX; è la data del testo di Fulda conforme a quella data dalla Madonna alla veggente Lucia.
Per quanto riguarda il «castigo» – e il peggiore per il gregge è quello del «Pastore colpito» (poiché il Papa è principio di unità e ordine nella Cristianità), di fronte alle minacce storiche dei nemici della Chiesa, non sarebbe altro se non la presenza di quell’ «altro papa del nuovo ordine» voluto dalle logge. Costui avrebbe portato conflitti e disordini interni ovunque, di modo che in nessuna parte del mondo vi sarebbe ordine, e Satana regnerà sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose, e riuscirà effettivamente a introdursi fino alla sommità della Chiesa;ecco quel che era già chiaro con l’elezione del modernista filo-massone Roncalli nel 1958. Presto si è visto dove portavano le sue aperture, tipo «Pacem in terris», che d’allora ha disperso il gregge; opera continuata dai successori. Siamo, quindi, al punto cruciale; si tratta del gravissimo problema della Chiesa massonizzata, di cui la rivista di Don Villa si occupa sempre più, arrivando ora a mostrare l’Anticristo nella Chiesa di Cristo, esito della tetra sequenza: Roncalli, Montini, Wojtyla, Ratzinger e il suo doppio…
I cattolici avvertiti dalla data di Fatima avrebbero potuto riconoscere tale castigo già dal 1960, quando – emblematicamente – proprio il «Terzo Segreto» fu archiviato da G23!
Ecco il mio punto di «divergenza» con Don Villa che, pur d’accordo sulla conclusione, che poneva come punto essenziale del «Segreto» la scalata di Satana, che “regnerà fino alla sommità della Chiesa”, non si sentiva ancora di pubblicare tale evidenza.
Ci volevano gli articoli di Adessa sui segni massonici affinché su Chiesa Viva si decidesse di parlarne. Era quanto già sapevamo, ma Don Villa doveva andare cauto. Comunque, già allora, per richiesta sua, abbiamo preparato quel lavoro sulla Bolla di Papa Paolo IV, su elezioni nulle al seggio di Pietro per eresia di «papabili» modernisti, come lo sanno alcuni illustri amici e collaboratori della Rivista. Ma poi, Don Villa ritenne che non era ancora il momento e che tale ricordo magisteriale, che è parte del Diritto Canonico, non sarebbe gradito alla cerchia dei suoi amici romani in Vaticano.
E anche quel lavoro, insieme al mio libro su Fatima, rimase alla berlina. Tant’è; pure qui il mio libro sul «Papa Buono, enigma epocale» presentato da Franco Bellegrandi, è in frigo da più di due anni! Ora il Prof. Antonio Diano sta lavorando sodo perché la pubblicazione veda presto la luce.
Voglio ora rifarmi a quanto scrivo da sempre sul «Segreto di Fatima», che nella sua essenza non è cambiato dopo la pubblicazione della sua «Terza parte» nel 2000.
Ritengo questa, malgrado tutte le obiezioni circostanziali, autentica.
In alcuni articoli, anche tradotti in più lingue, spiego il perché.
Portoghese: http://promariana.wordpress.com/2010/10/05/da-validade-do-segredo-publicado-em-2000/
English: http://promariana.wordpress.com/2012/11/01/2567/
Français: http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9996
Italiano: http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9944;
Il testo pubblicato nel 2000 è decisivo se collegato, come deve essere, a quello di La Salette su Roma, che perderà la Fede divenendo la Sede dell’Anticristo.
Si tratta ormai di un quadro storicamente confermato. La visione simbolica della terza parte del Segreto di Fatima solo ne indica il «modo» come ciò sia successo e «quando».
Il «modo» fu l’«eliminazione» virtuale del Papa cattolico con tutto il suo seguito fedele. Il «quando», cioè poco prima del 1960, è la data dell’elezione di Roncalli.
Infatti, un’elezione massonica rompe la continuità magisteriale esistente fino alla morte di Pio XII nel 1958, e dà a Satana potere nella Sede vaticana. Nel 1960 ciò era già chiaro con la convocazione del Vaticano 2º, come voluto dal piano ecumenista protestante, massonico e giudeo. E come risultato nel piano storico si ha oggi una «chiesa conciliare» aperta e prostituita al mondo, ma spacciata come Chiesa Cattolica, che è causa spirituale della morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo.
Resta la speranza nell’intervento divino, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Per concludere, ripeto che le parole sicure della Madre di Dio a Fatima nella terza e ultima parte del profetico «Segreto» sono quelle consolatorie già conosciute:
“In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede. Alla fine il mio Immacolato Cuore trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.”
Il Segreto di Fatima presenta, perciò, la visione simbolica di un’ecatombe papale, vista da pastorelli. Ma la Profezia si conclude con la presenza del Papa cattolico e perciò, col trionfo della Fede e di Maria Vergine, che aveva promesso di tornare a Fatima ‘ancora una settima volta’. Ciò, verosimilmente, in un tempo connesso al ritorno del Papa che finalmente soddisferà la richiesta di consacrazione, segno che manifesterà il trionfo della Fede, ottenendo la conversione della Russia cristiana e un periodo di vera pace in terra.
Pertanto, questo trionfo finale di Maria Santissima anticipa il vero risorgimento della Cristianità dopo la lacerazione letale che è, per la Chiesa e anche per il mondo, la vacanza del Papato. Peggio, un’occupazione del Luogo Santo da quanti non solo sono alieni alla verità del Cattolicesimo, ma non intendono convertire nessuno, come ordinato agli Apostoli da Gesù, unico Capo della Chiesa. Chi può negare questa realtà?
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=11813
Torno qui a congratularmi con lui per il suo articolo, ma principalmente per la sua iniziativa. Franco Adessa sapeva che sull’argomento Fatima anch’io ho molto discusso con Don Villa, alla cui Editrice avevo proposto il mio libro: «La Passione del Cristianesimo: Segreto di Fatima o Mistero vaticano?». “Il mio libro era tra quelli che Don Villa aveva sulla scrivania e le Suore me l’hanno trasmesso perché lo leggessi. L’ho fatto e l’ho trovato molto interessante anche per le considerazioni storiche.”
Infatti, sull’ultimo numero di Chiesa Viva (n.461, pp. 14-15) ci sono due pagine del libro citato. Ma già su altri numeri vi erano miei articoli su Fatima. Il problema fu che, pur concordando su molte delle mie conclusioni, Don Villa non si sentiva allora di pubblicarle, perché trattavano dell’«eliminazione» dell’autorità papale.
Don Villa capiva, ma qualcosa lo frenava, fino a che le evidenze troppo pesanti richiesero una ferma presa di posizione di fronte agli «anticristi in Vaticano», come costatato di persona da Mgr Lefebvre.
Questa testimonianza sulla rivista si ampliò poco a poco, penso grazie al lavoro sulla massonizzazione dei vertici ecclesiastici di Adessa, che descrisse i loro simboli sinistri.
Tutto fa pensare – e quest’ultimo articolo lo conferma – che la pubblicazione della terza parte del «Segreto» nel 2000 con le inevitabili polemiche suscitate dalle interpretazioni astruse di Ratzinger, sommate al bieco operato di Bertone e Sodano (per lo sproprio del «Segreto» a favore di Giovanni Paolo), fecce traboccare il vaso anche la loro.
L’importante articolo (tradotto in quattro lingue) tratta specialmente di un testo molto diffuso, ma riconosciuto come falso. Chiamiamolo per ora il «segreto di Fulda».
Di esso mi ero occupato sul mio primo libro: «Entre Fátima e o Abismo», (edito in Brasile e presentato dal Vescovo Antonio de Castro Mayer) e su «sì sì no no».
Nel libro non l’ho considerato semplicemente falso, ma apocrifo, perché si rifaceva a La
Salette. Ecco quale può essere la ragione della sua approvazione (indiretta) da parte del Card. Ottaviani. E sul suo importante avallo si sviluppa la conclusione di Don Villa e ora il lavoro di Franco Adessa. Il testo pubblicato dalla “Neues Europa”, essendo quasi tre volte più lungo del testo originale del “Terzo Segreto”, lo si può decisamente dire “falso”. Ma la saggia deduzione di Don Villa fu: un testo anche palesemente “falso” può contenere delle singole frasi che appartengono al testo originale».
Veniamo al testo del «Segreto» di cui si occupa ora l’articolo di Chiesa Viva. In esso c’è la speciale decantazione di Don Villa (in rosso delle singole frasi) nel testo diffuso, ma riconosciuto falso. Ciò che chiamiamo qui «segreto di Fulda», fu pubblicato dalla Rivista tedesca di Stoccarda «Neues Europa» il 15 ottobre 1963, eccolo:
“Non
aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti
domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero.
Ciò facendo, incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fa attenzione a
quello che ti dico: Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche,
devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potessero
commettere. Tu desideri che io ti dia un segno, affinché ognuno accetti
le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il
Prodigio del Sole, e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini,
sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora
proclama a Mio Nome: Un grande castigo cadrà sull’intero genere umano, non oggi, né domani, ma nella seconda metà del Secolo XX.Lo
avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino, a “La Salette” ed
oggi lo ripeto a te, perché il genere umano ha peccato e calpestato il
Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi è ordine, e
satana regnerà sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose.
Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della
Chiesa;egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi
scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile
distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità. Avrà in potere i
potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi
quantità di quelle armi. E, se l’umanità non dovesse opporvisi, sarò
obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che
Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con
il diluvio. Verrà il tempo dei tempi e la fine di tutte le fini, se
l’umanità non sì convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o
peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i grandi e i potenti periranno
insieme ai piccoli e ai deboli. Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove.
Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore.Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio.
Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto, affondando. Milioni e Milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti.Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo. In ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Va, mia piccola, e proclamalo. lo a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti».
Nel
mio libro registro il falso, anche perché scambia la data del vero
Segreto, dato il 13 luglio, con quella del «Prodigio del Sole», del 13
ottobre. Ma il fatto di rifarsi a La Salette stabilisce una relazione
più che giustificata nella sequenza dei grandi Messaggi mariani. Ecco la
probabile ragione della sua approvazione (indiretta) da parte del
Cardinale Ottaviani, confermatami anche da Don Putti e da Mons.
Spadafora. Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore.Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio.
Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto, affondando. Milioni e Milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti.Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo. In ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Va, mia piccola, e proclamalo. lo a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti».
Loro sapevano quel che disse il Cardinale, che aveva letto il “Terzo Segreto”, quando gli venne chiesto se fosse il caso di pubblicare l’articolo del «Neues Europa»,egli disse con grande enfasi: “Pubblicatene 10.000, 20.000, 30.000 copie!”.
Inoltre, «Marco Tosatti informa: “Padre Mastrocola, direttore di un foglio religioso “Santa Rita”, chiese al Cardinale Ottaviani il permesso di riprendere l’anticipazione fatta da “Neues Europa”. La risposta fu incoraggiante: “Fatelo, fatelo pure – rispose il porporato custode del “Terzo Segreto” – “pubblicatene quante copie vi pare, perché la Madonna voleva che fosse reso noto già nel 1960”.
Di quel testo parlò anche la Radio Vaticana nel 1977, nel decennale del viaggio di Paolo 6º a Fatima. Il testo conobbe grande fortuna, e venne ripreso persino, il 15 ottobre 1978 dall’Osservatore Romano» (Cfr. P. Paul Kramer, “La battaglia finale del Diavolo”, The Missionary Association, Buffalo, New York – USA, p.213, nota 18).
Tale posizione presa da un uomo di personalità inflessibile e consapevole che le sue parole erano sorvegliate, doveva pur svelare qualcosa ai preti che lo frequentavano!
Ed ecco che su di esse si sviluppa la conclusione di Don Villa e ora il lavoro di Franco Adessa. Il fatto è che non solo Ottaviani ha indirettamente approvato quel testo, richiedendo la sua diffusione, ma Giovanni Paolo 2º, che conosceva i tre testi segreti (di La Salette, di Fatima e di «Fulda»), ne utilizzò, proprio a Fulda la parte riguardante un futuro «tsunami globale». In verità, questa serviva per deviare dall’altra visione; di «Satana che regna fino alla sommità della Chiesa»! Sentiamolo.
A Fulda in Germania, Giovanni Paolo 2º nel novembre del 1980, a chi gli chiese notizie sul “Terzo Segreto” di Fatima disse: “… come già altre volte, la Chiesa rinacque nel sangue, non sarà diverso questa volta (…)”. E aggiunse: “Ad ogni cristiano dovrebbe bastare di sapere quanto segue: “quando si legge che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all’altro, e cioè a milioni…”, se si sa questo, non è davvero necessario pretendere la pubblicazione di questo «segreto»…”. Tali parole di Giovanni Paolo, a Fulda furono registrate dalla Rivista «Vox Fidei».
Dove sono, però, queste parole nel documento presentato dal Vaticano nel 2000?
Inoltre, quale parte del «segreto di Fulda» sarebbe più chiara nel 1960, poiché il «Segreto di Fatima», come la veggente Lucia aveva risposto alla domanda del Cardinale Alfredo Ottaviani nel 1955 (niente meno che Pro Prefetto del Sant’Uffizio), sarebbe già più chiaro nel 1960. Questa data, che oggi vorrebbero cancellare, riguardava il periodo dopo la morte di Pio XII nel 1958, nella seconda metà del Secolo XX; è la data del testo di Fulda conforme a quella data dalla Madonna alla veggente Lucia.
Per quanto riguarda il «castigo» – e il peggiore per il gregge è quello del «Pastore colpito» (poiché il Papa è principio di unità e ordine nella Cristianità), di fronte alle minacce storiche dei nemici della Chiesa, non sarebbe altro se non la presenza di quell’ «altro papa del nuovo ordine» voluto dalle logge. Costui avrebbe portato conflitti e disordini interni ovunque, di modo che in nessuna parte del mondo vi sarebbe ordine, e Satana regnerà sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose, e riuscirà effettivamente a introdursi fino alla sommità della Chiesa;ecco quel che era già chiaro con l’elezione del modernista filo-massone Roncalli nel 1958. Presto si è visto dove portavano le sue aperture, tipo «Pacem in terris», che d’allora ha disperso il gregge; opera continuata dai successori. Siamo, quindi, al punto cruciale; si tratta del gravissimo problema della Chiesa massonizzata, di cui la rivista di Don Villa si occupa sempre più, arrivando ora a mostrare l’Anticristo nella Chiesa di Cristo, esito della tetra sequenza: Roncalli, Montini, Wojtyla, Ratzinger e il suo doppio…
I cattolici avvertiti dalla data di Fatima avrebbero potuto riconoscere tale castigo già dal 1960, quando – emblematicamente – proprio il «Terzo Segreto» fu archiviato da G23!
Ecco il mio punto di «divergenza» con Don Villa che, pur d’accordo sulla conclusione, che poneva come punto essenziale del «Segreto» la scalata di Satana, che “regnerà fino alla sommità della Chiesa”, non si sentiva ancora di pubblicare tale evidenza.
Ci volevano gli articoli di Adessa sui segni massonici affinché su Chiesa Viva si decidesse di parlarne. Era quanto già sapevamo, ma Don Villa doveva andare cauto. Comunque, già allora, per richiesta sua, abbiamo preparato quel lavoro sulla Bolla di Papa Paolo IV, su elezioni nulle al seggio di Pietro per eresia di «papabili» modernisti, come lo sanno alcuni illustri amici e collaboratori della Rivista. Ma poi, Don Villa ritenne che non era ancora il momento e che tale ricordo magisteriale, che è parte del Diritto Canonico, non sarebbe gradito alla cerchia dei suoi amici romani in Vaticano.
E anche quel lavoro, insieme al mio libro su Fatima, rimase alla berlina. Tant’è; pure qui il mio libro sul «Papa Buono, enigma epocale» presentato da Franco Bellegrandi, è in frigo da più di due anni! Ora il Prof. Antonio Diano sta lavorando sodo perché la pubblicazione veda presto la luce.
Voglio ora rifarmi a quanto scrivo da sempre sul «Segreto di Fatima», che nella sua essenza non è cambiato dopo la pubblicazione della sua «Terza parte» nel 2000.
Ritengo questa, malgrado tutte le obiezioni circostanziali, autentica.
In alcuni articoli, anche tradotti in più lingue, spiego il perché.
Portoghese: http://promariana.wordpress.com/2010/10/05/da-validade-do-segredo-publicado-em-2000/
English: http://promariana.wordpress.com/2012/11/01/2567/
Français: http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9996
Italiano: http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9944;
Il testo pubblicato nel 2000 è decisivo se collegato, come deve essere, a quello di La Salette su Roma, che perderà la Fede divenendo la Sede dell’Anticristo.
Si tratta ormai di un quadro storicamente confermato. La visione simbolica della terza parte del Segreto di Fatima solo ne indica il «modo» come ciò sia successo e «quando».
Il «modo» fu l’«eliminazione» virtuale del Papa cattolico con tutto il suo seguito fedele. Il «quando», cioè poco prima del 1960, è la data dell’elezione di Roncalli.
Infatti, un’elezione massonica rompe la continuità magisteriale esistente fino alla morte di Pio XII nel 1958, e dà a Satana potere nella Sede vaticana. Nel 1960 ciò era già chiaro con la convocazione del Vaticano 2º, come voluto dal piano ecumenista protestante, massonico e giudeo. E come risultato nel piano storico si ha oggi una «chiesa conciliare» aperta e prostituita al mondo, ma spacciata come Chiesa Cattolica, che è causa spirituale della morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo.
Resta la speranza nell’intervento divino, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Per concludere, ripeto che le parole sicure della Madre di Dio a Fatima nella terza e ultima parte del profetico «Segreto» sono quelle consolatorie già conosciute:
“In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede. Alla fine il mio Immacolato Cuore trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.”
Il Segreto di Fatima presenta, perciò, la visione simbolica di un’ecatombe papale, vista da pastorelli. Ma la Profezia si conclude con la presenza del Papa cattolico e perciò, col trionfo della Fede e di Maria Vergine, che aveva promesso di tornare a Fatima ‘ancora una settima volta’. Ciò, verosimilmente, in un tempo connesso al ritorno del Papa che finalmente soddisferà la richiesta di consacrazione, segno che manifesterà il trionfo della Fede, ottenendo la conversione della Russia cristiana e un periodo di vera pace in terra.
Pertanto, questo trionfo finale di Maria Santissima anticipa il vero risorgimento della Cristianità dopo la lacerazione letale che è, per la Chiesa e anche per il mondo, la vacanza del Papato. Peggio, un’occupazione del Luogo Santo da quanti non solo sono alieni alla verità del Cattolicesimo, ma non intendono convertire nessuno, come ordinato agli Apostoli da Gesù, unico Capo della Chiesa. Chi può negare questa realtà?
L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=11813
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