ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 2 settembre 2013

A volte ritornano ( a conferma della non ispirazione mistica..)

Le “apparizioni” di Ratzinger, il Papa che aveva scelto il ritiro

Il Papa emerito
IL PAPA EMERITO

Ieri la sua omelia è stata diffusa dalla Radio Vaticana

 Una ricomparsa che sorprende. Sceso dal Soglio di Pietro quella di Ratzinger, doveva essere interamente una vita di nascondimento e preghiera. E invece dopo l’enciclica a quattro mani con il suo successore e la consacrazione «in tandem» del Vaticano a San Michele, Joseph Ratzinger torna a far sentire la sua voce.
Chi, nel mondo e nella storia, si trova ai primi posti «deve sapere di essere in pericolo», e «un posto che può sembrare molto buono, può rivelarsi invece molto brutto». Al contrario, ci si trova sulla «giusta via» diventando persone che «scendono», al fine di «servire» e portare la «gratuità di Dio». Ha evocato indirettamente temi legati alla sua storica rinuncia al pontificato l’omelia pronunciata ieri mattina da Benedetto XVI nella messa celebrata in Vaticano per i suoi ex-allievi, riuniti in questi giorni a Castel Gandolfo nel tradizionale seminario estivo del «Ratzinger Schuelerkreis».  Ratzinger si è unito agli ex allievi in una messa alle 9.30 nella cappella del Governatorato. Presenti una cinquantina di persone, riferisce Radio Vaticana, il Papa emerito ha concelebrato con i cardinali Koch e Schoenborn, gli arcivescovi Gaenswein e Adoukonou, l’ausiliare di Amburgo, Jaschke.
Il Pontefice emerito nell’omelia si è soffermato sulla considerazione che ognuno nella vita vuole trovare il suo posto buono, interrogandosi quindi su quale sia veramente il posto giusto, sulla scorta del Vangelo domenicale in cui Gesù invita a prendere l’ultimo posto. Questioni che, alla luce delle dimissioni del Papa, assumono un significato particolare. «Nell’opinione pubblica cattolica c’è stata una rimozione velocissima della figura di Ratzinger, totalmente coperta da quella del suo successore, quindi la sua ricomparsa è uno stimolo a recuperare un grande patrimonio di insegnamento - commenta il sociologo Luca Diotallevi, vicepresidente del comitato organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici Italiani-.Tanto più che il carattere riservato e austero del Pontefice emerito fa sicuramente pensare che la diffusione della sua omelia sia stata concordata con Francesco».
Insomma, nessuno «scandalo», anzi. «Questo evento ci aiuta a comprendere uno dei principali insegnamenti del Concilio Vaticano II quello che la Chiesa vive non di attimi e di singole personalità ma di una tradizione che si rinnova», assicura Diotallevi. Ratzinger è apparso in buone condizioni di salute e di ottimo umore. «E’ molto contento di ciò che Francesco sta facendo per la Chiesa», osservano in Curia. Dunque, qualunque sia il posto che la storia vorrà assegnarci, quello che è determinante, ha evidenziato il Papa emerito, è «la responsabilità davanti a Dio, e la responsabilità per l’amore, per la giustizia e per la verità». Benedetto XVI ha fatto notare che «Cristo, il Figlio di Dio, scende per servire noi e questo fa l’essenza di Dio». Dunque, «noi ci troviamo sulla via di Cristo, sulla giusta via se in sua vece e come lui proviamo a diventare persone che “scendono” per entrare nella vera grandezza, nella grandezza di Dio che è la grandezza dell’amore», ha puntualizzato Ratzinger. Secondo il Papa emerito, «l’altezza della Croce è l’altezza dell’amore di Dio, l’altezza della rinuncia di se stesso e la dedizione agli altri».
Così, «questo è il posto divino, e noi vogliamo pregare Dio che ci doni di comprendere questo sempre di più e di accettare con umiltà, ciascuno a modo proprio, questo mistero dell’esaltazione e dell’umiliazione». Infine Benedetto XVI ha ricordato che «pur nella lotta per la giustizia nel mondo, non dobbiamo mai dimenticare la “gratuità” di Dio, il continuo dare e ricevere», e dobbiamo costruire sul fatto che «ci sono persone buone che ci donano “gratis” la loro bontà».
GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO

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