ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 30 ottobre 2013

Dei pesi e delle misure

L’olio di nardo ed il Vescovo di Limburg


Vescovo di Limburg, Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst
 Fa discutere la rimozione del Vescovo di Limburg, Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, decisa formalmente a causa delle spese sostenute per la costruzione della sede vescovile, spese ritenute eccessive. C’è chi ritiene che contro di lui si sia abbattuta una campagna mediatica. C’è chi, come il quotidiano “Die Welt”, solleva dubbi di procedura e di diritto circa le modalità seguite, trovando quanto meno strano che «sia stato non il Vescovo, ma il Capitolo della Cattedrale ad approvare la costruzione».

Contra spem?

Summorum Pontificum. Una speranza per tutta la Chiesa


Il Motu Proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XVI. Una speranza per tutta la Chiesa
La questione della corretta celebrazione della liturgia sarà sempre all’ordine del giorno nella Chiesa e questo per due motivi di fondo: anzitutto il legame ovvio ma spesso dimenticato tra fede e preghiera,  sancito dalla massima lex orandi – lex credendi; e poi la necessità dei sacramenti quali perfetti canali  della grazia divina.
Pilastri che in quanto fondati da Cristo non possono essere aboliti dagli uomini, dalla Chiesa e dal progresso storico, ma neppure possono essere radicalmente alterati o sostanzialmente modificati. A seguito della riforma liturgica della santa Messa (1969-1970) è nata e si è andata rafforzando nell’intera cattolicità una corrente di laici, di religiosi e di sacerdoti i quali hanno desiderato rinnovare e riprendere l’intera tradizione teologica della liturgia, che pare non più assicurata nella maggioranza delle parrocchie ordinarie.

Chi intercetta si salva:Penitenza da Purgatorio..!

Il Signore spia con te

Datagate: anche il papa intercettato

La Nsa ha ascoltato pure Bergoglio. Tra dicembre 2012 e gennaio 2013. Fin sulla soglia del Conclave.

Nemmeno la privacy del papa si è salvata. La National security agency ha intercettato pure lui.

Croce rossa? Meglio quella di Cristo!

L’ospedale da campo dei follower

Quanto costa la tentazione di un cristianesimo senza fatica e senza sacrificio, nella chiesa che conta i propri seguaci su Twitter. Ma una cosa è unirsi al Corpo di Cristo, altro è sentirsi parte della community

Non è necessario essere così vecchi per avere un’idea di che cosa fosse un Cronicon e, magari, averci anche data un’occhiata. Era il diario in cui ogni sacerdote annotava i fatti salienti della parrocchia che gli era stata affidata in cura. Alcuni brillavano come piccoli gioielli letterari, perché i vecchi preti, finito il breviario, non avevano da stare dietro alla tv, a Facebook o a Twitter. Pregavano, studiavano, leggevano e, se avevano del talento per la scrittura, lo riversavano nelle cronachette quotidiane del loro gregge. In ogni caso, ciascuno a suo modo, tramandavano memoria del memorabile, tra cui non mancavano mai di annotare quante comunioni avessero distribuito.

Un vescovo da museo

La nuova strigliata di Bergoglio contro la “fede da museo”

Dal pulpito improvvisato sul sagrato di San Pietro, domenica il Papa gesuita si è scagliato contro chi pretende di archiviare il depositum fidei in una teca da museo, a prendere polvere. La fede, dice Francesco, non si può imbalsamare. Un messaggio indirizzato ancora una volta a quei “cristiani ideologici”, affetti da una malattia grave che il Pontefice aveva già provveduto a diagnosticare un paio di settimane fa. Allora, nell’alba dell’albergo di Santa Marta, aveva tenuto un’omelia in cui si spiegava che “quando un cristiano diventa discepolo dell’ideologia, ha perso la fede e non è più discepolo di Gesù”.

E' colpa dello zapping? o twitting?



“Più di 3mila religiosi e suore lasciano ogni anno la vita consacrata”

L'abbandono della vita conscrata

L'ABBANDONO DELLA VITA CONSCRATA

E’ il dato fornito da mons Corballo, segretario del dicastero vaticano responsabile dei religiosi: “La società dello zapping non facilita scelte definitive”


Più di 3.000 religiosi e religiose hanno lasciato ogni anno la vita consacrata. E' il dato allarmante fornito da mons. José Rodriguez Carballo, segretario della congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica (il dicastero vaticano responsabile dei religiosi) nel corso di un convegno.
  
Il nostro dicastero - ha detto il francescano in un testo pubblicato nel pomeriggio dall'Osservatore Romano con il titolo "Crisi delle vocazioni religiose? E' colpa dello zapping"

martedì 29 ottobre 2013

PARE CHE ..

1. COSA SPINSE RATZINGER A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DAL SOGLIO DI PIETRO? PARE CHE LA DECISIONE FATALE SIA STATA PRESA ALL’INDOMANI DELLA SCOPERTA DI UN CONTO CORRENTE IOR DI BEN 60 MILIONI DI EURO INTESTATO A UN IMPORTANTISSIMO PRELATO - 2. PERCHÉ ABRAMO BAZOLI, IL PIO BANCHIERE BRESCIANO DI BANCA INTESA, PRIVATO DEI SUOI INTERLOCUTORI CAJOLA E BERTONE, SI AGITA DA QUALCHE TEMPO INTORNO ALLO IOR? - 3. UNA VOCE DELLE VOCI PIÙ ASCOLTATE DA PAPA FRANCESCO È IL CAPO DELLA GENDARMERIA VATICANA, DOMENICO GIANI, CHE PROTEGGE GLI INTERESSI PAPALINI, FACENDO LA SPOLA IN PROCURA PER INTERCETTARE LE MOSSE DEGLI INQUIRENTI ROMANI - 4. IL MAGGIORDOMO DEL PAPA, PAOLO GABRIELE È STATO “ARCHIVIATO” AL BAMBIN GESÙ - 5. LA RIVINCITA: PROSSIMENTE SI ATTENDE IL RITORNO IN VATICANO DI LIN-GOTTI TEDESCHI -

Il ritorno nelle catacombe?

Il giorno 28 ottobre dell’anno 1965 veniva promulgato- da “Paolo Vescovo, Servo dei servi di Dio, unitamente ai Padri del sacro Concilio [Vaticano II N.d.A.]”- il documento Nostra Aetate, “dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane”. Nostra Aetate viene presentato come documento di Magistero universale ordinario della Chiesa detto “pastorale”, tuttavia dai contenuti chiaramente dogmatici e dall’orientamento dottrinale, si legge: “a perpetua memoria”.

La ferocia della Chiesa della Misericordia...

"Stiamo sperimentando, in questi giorni, la ferocia della Chiesa della Misericordia...", uno sfogo legittimo di Alessandro Gnocci al Convegno di Rimini della FSSPX. Prime impressioni.


Invio un primo e molto sintetico resoconto del caro Marco Bongi che mi ha fatto pervenire or ora, sul convegno di studi cattolici, organizzato dal distretto italiano della FSSPX fra il 25 e il 27 ottobre a Rimini. L'afflusso di pubblico è parso in forte aumento rispetto alle ultime edizioni, nonostante la concomitanza del Pellegrinaggio romano "Summorum Pontificum".

"Stiamo sperimentando, in questi giorni, la ferocia della Chiesa della Misericordia...".  

Piccole Gospe crescono?

San Bonico, la Medjugorje italiana

Dal 2004 in un paese del Piacentino un uomo sostiene di vedere la Madonna ogni giovedìSan Bonico, la Medjugorje italiana

L'ostia che si sarebbe materializzata davanti agli occhi dei fedeli

di Sabrina Pieragostini
L'appuntamento è alle 18, in un podere nelle campagne piacentine, all'ingresso del paesino di San Bonico . È qui che da 9 anni un uomo afferma di vedere la Madonna, di parlarle, di ricevere da lei dei messaggi destinati all'intera umanità. Ora quell'uomo schivo e riservato è davanti a me, pronto a raccontarmi la più straordinaria delle storie.

I nodi del pastore Bergoglio

Fu lui a importare in Argentina dalla Germania la devozione alla Madonna "che scioglie i nodi". Agli studi preferiva la cura d'anime. E oggi fa lo stesso: lascia ad altri l'esposizione della dottrina. Come nel caso della comunione ai divorziati risposati 

di Sandro Magister


ROMA, 29 ottobre 2013 – Da quando è stato eletto papa, Jorge Mario Bergoglio è costantemente sotto lo sguardo del mondo, che ne scruta ogni gesto e ogni parola.

Ma la sua precedente biografia ancora attende di essere altrettanto investigata.

Timori esorcistici?

PAPA FRANCESCO, PADRE AMORTH: “NON VORREI CHE FACESSE LA STESSA FINE DI LUCIANI”
Il timore dell’esorcista è dovuto ai punti “in comune” tra i due Papi. In cinque mesi Francesco ha parlato più volte degli scandali che hanno travolto il Vaticano, così come forse avrebbe fatto anche Giovanni Paolo I. Che, peraltro, inaugurò uno stile di catechesi che richiama molto quello del pontefice argentino

CRISTO CHE ROCK!



 - IL CARDINAL RAVASI TWITTA LOU REED: “IT’S SUCH A PERFECT DAY”

E’ la Chiesa di Bergoglio, baby! Il capo della cultura vaticana dedica un tributo al poeta maledetto del rock, nato ebreo e morto ateo, che ha dedicato canzoni all’eroina, al “wild side” e subì elettroshock per la sua bisessualità. Ma cantò anche davanti a Papa Wojtyla nel 2003…

Morsus lingua a Santa Marta..!?


Ancora panico, stamane a Santa Marta: alla lettura  del brano di S.Paolo, molti hanno pensato che si riferisse alla lettera inviata da Bergoglio a Scalfari e hanno temuto che il vescovo di Roma avesse una colica intestinale.
Macché, pare sia stato solo un lieve imbarazzo, forse pensando che avrebbe potuto benissimo rispondere così ad un quesito di Scalfari..Il tutto sarebbe durato pochi attimi..giusto il tempo di passare al Vangelo,...
Per favore, cambiategli le letture della Messa!....

Prima Lettura  Rm 8, 18-25
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.

lunedì 28 ottobre 2013

Ma non ce la può fare..!

Riaprite i pulpiti

Sono stati chiusi dopo il Concilio. E’ meglio una scintillante predica che una noiosissima omelia. Lo dice pure Francesco

“L’ufficio de’ Pastori è il predicare, essi che in oggi furono eletti da Dio a’ suoi testimonj, né mai dover i medesimi starsene muti, giacché i testimonj parlano” (San Carlo Borromeo)

Era come se fosse l’araldo di Dio, quasi come i venti dell’Apocalisse trattenuti dagli angeli – quel prete, quel monaco, quel frate: arrancava su per gli scalini del pulpito, la gente giù in chiesa sembrava trattenere il respiro e chinava la testa, giunto lassù levava in alto le mani, la veste come una vela nell’aria. Ad abbracciare; ad ammonire, il più delle volte. Tonante/mormorante/orante – tonante, quasi sempre. Severo. Accigliato. Da segnarsi con la croce al solo sentirlo: a onorare Dio, certo; a mitigare il predicatore, pure. Il castigo annunciava, prima di proclamare la salvezza. Di Dio l’uno, come di Dio l’altra. Cosa temeraria il predicare, temibile il predicatore. “

La fede ai tempi di Franci

Clerical chic, l'intellettuale illuminista diventa devoto

Da Augias a Scalfari l'intelligentia atea e razionalista riscopre la religione. Perché fa tendenza e aiuta a vendere libri.

PSPE *

Antonio Socci su Libero: “Papa Francesco pentito dell’intervista a Scalfari” 

ROMA – “Papa Francesco pentito dell’intervista a Scalfari”, Antonio Socci, dalle pagine di Libero riporta l’indiscrezione: “Pare che il Papa se ne sia rammaricato e che il 4 ottobre, durante la visita ad Assisi, se ne sia lamentato col direttore Gian Maria Vian”.
Si parla del colloquio tra Papa Francesco e Scalfari, colloquio, parole, intervista che, segnala Socci, ha fatto “indispettire” molti cattolici in giro per il mondo. “C’è anche un video – scrive Scalfari – che probabilmente immortala proprio la protesta di papa Francesco per quell’im – provvida iniziativa”.

S.o.s. PAPA: finalmente un'assistente sociale alla Celentano sul trono!


La famiglia? "Prego, grazie, scusa". Papa Francesco accoglie 100 mila pellegrini

di Antonino D'Anna
Un amore paziente è quello che tiene insieme la famiglia, centro della fede e piccola chiesa domestica, specie se si ritrova attorno alla recita del Rosario. E non solo: una famiglia in cui la pace deve prevalere sempre sulle difficoltà, in cui ognuno possa imparare a dire: “prego, grazie, scusa”. Papa Francesco ha salutato ieri i 100.000 pellegrini accorsi da 70 paesi del mondo in San Pietro per la Giornata della Famiglia tenutasi quasi alla fine di questo Anno della Fede indetto dal predecessore, Benedetto XVI.

LA PREGHIERA- L'omelia è in tre brevi punti, discorsiva come nello stile di Jorge Mario Bergoglio. Il Papa prende le mosse dal libro del Siracide e osserva che la preghiera del pubblicano “arriva fino alle nubi”. “Alla luce di questa Parola, - dice Bergoglio - vorrei chiedere a voi, care famiglie: pregate qualche volta in famiglia? Qualcuno sì, lo so. Ma tanti mi dicono: ma come si fa? Ma, si fa come il pubblicano, è chiaro: umilmente, davanti a Dio. Ognuno con umiltà si lascia guardare dal Signore e chiede la sua bontà, che venga a noi”. Ma nella famiglia la preghiera non è solo un momento personale: “Sì, è vero, ma è anche questione di umiltà, di riconoscere che abbiamo bisogno di Dio, come il pubblicano! E tutte le famiglie, abbiamo bisogno di Dio: tutti, tutti! Bisogno del suo aiuto, della sua forza, della sua benedizione, della sua misericordia, del suo perdono. E ci vuole semplicità: per pregare in famiglia, ci vuole semplicità! Pregare insieme il “Padre nostro”, intorno alla tavola, non è una cosa straordinaria: è facile”. E ancora: “E pregare insieme il Rosario, in famiglia, è molto bello, dà tanta forza! E anche pregare l’uno per l’altro: il marito per la moglie, la moglie per il marito, ambedue per i figli, i figli per i genitori, per i nonni … Pregare l’uno per l’altro. Questo è pregare in famiglia, e questo fa forte la famiglia: la preghiera”.

LA FEDE- La seconda lettura fa perno sulla famiglia che custodisce la fede. Bergoglio osserva però che: “Tutti sappiamo che le famiglie, specialmente quelle giovani, sono spesso “di corsa”, molto affaccendate; ma qualche volta ci pensate che questa “corsa” può essere anche la corsa della fede? Le famiglie cristiane sono famiglie missionarie. Ma, ieri abbiamo sentito, qui in piazza, la testimonianza di famiglie missionarie. Sono missionarie anche nella vita di ogni giorno, facendo le cose di tutti i giorni, mettendo in tutto il sale e il lievito della fede! Conservare la fede in famiglia è mettere il sale e il lievito della fede nelle cose di tutti i giorni”.

LA GIOIA- Nel terzo punto dell'omelia, il Papa commenta il Vangelo. Qui il Papa tocca il tema della gioia: “Eh… a me piacerebbe fare una domanda, oggi. Ma, ognuno la porta nel suo cuore, a casa sua, eh?, come un compito da fare. E si risponde da solo. Come va la gioia, a casa tua? Come va la gioia nella tua famiglia? Eh, date voi la risposta”. Quale gioia? “La gioia vera viene da un’armonia profonda tra le persone, che tutti sentono nel cuore, e che ci fa sentire la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita. Ma alla base di questo sentimento di gioia profonda c’è la presenza di Dio, la presenza di Dio nella famiglia, c’è il suo amore accogliente, misericordioso, rispettoso verso tutti. E soprattutto, un amore paziente: la pazienza è una virtù di Dio e ci insegna, in famiglia, ad avere questo amore paziente, l’uno con l’altro. Avere pazienza tra di noi. Amore paziente”.

PREGO, GRAZIE, SCUSA- Il Papa ha anche invitato le coppie a camminare: “Mano nella mano, sempre e per tutta la vita! E non fare caso a questa cultura del provvisorio, che ci taglia la vita a pezzi! Con questa fiducia nella fedeltà di Dio si affronta tutto, senza paura, con responsabilità”. La ricetta per un matrimonio felice? “Ma sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace. La pace si rifà ogni giorno in famiglia! Senza chiedersi scusa: 'scusatemi' ecco e si rincomincia di nuovo. Permesso, grazie, scusa! Lo diciamo insieme? Permesso, grazie e scusa! Facciamo queste tre parole in famiglia! Perdonarsi ogni giorno!”. Vivere insieme, con amore, passare tempo con i figli, pregare restando sempre uniti a Cristo: “E portatelo a tutti con la vostra testimonianza”. Se Giovanni XXIII chiedeva di portare una carezza ai bambini, Francesco chiede alle famiglie di portare la fede. Che non gioca in difesa.

  1. Adriano Celentano - Graziepregoscusi (1963) - YouTube

    www.youtube.com/watch?v=ue_fXGTb18c

    30/gen/2013 - Caricato da UnGrandeAmore12
    Adriano Celentano - Graziepregoscusi (1963) (Del Prete,M - Massara,N ... grazie. Prego, grazie ...

    IL PAPA E IL MONELLO - FRANCESCO PARLA ALLA FOLLA E UN BIMBO SALE SUL TRONO PONTIFICIO

    Uno spettacolo: papa Francesco durante un’omelia in piazza San Pietro accoglie accanto a lui un bambino “sfuggito” alla folla - Lo tiene accanto a sé mentre parla a migliaia di fedeli estasiati - Il piccolo arriva anche a sedersi sul trono pontificio…

    Paolo Di Stefano per "Il Corriere della Sera"
    Il piccolo saltella intorno al Papa e arriva a sedersi sul trono pontificio. È successo in piazza San Pietro, durante un'omelia, al cospetto di migliaia e migliaia di fedeli. Un quadretto tenero, come se papa Francesco e quel piccolo fossero nonno e nipote. Il bimbo sfuggito alla folla e il nonno che gli accarezza la testa, tornando ogni tanto ad abbracciarlo.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Nonno Francesco parlava nel suo modo affabile di sempre, e il bambino gli saltellava intorno, come fosse nel giardino di casa. Come se il nonno stesse sistemando una siepe in un pomeriggio qualunque di sole autunnale lasciando che il nipotino si muovesse liberamente con la promessa di non allontanarsi troppo. Avrebbe potuto anche dirgli:
    «Attento che cadi», come dice un vecchio un po' ansioso al bambino irrequieto.
    Isolato dal contesto, poteva essere un quadretto intimo, di famiglia, invece eravamo in piazza San Pietro, durante un'omelia, al cospetto di migliaia e migliaia di fedeli increduli. Un quadretto tenero e comico insieme, perché il nonno era niente meno che il Papa e il bambino era sfuggito alla folla per rimanere lassù, accanto al nonno che gli accarezzava la testa, tornando ogni tanto ad abbracciarlo per un richiamo irresistibile di affetto e di quella complicità che solo i nonni riescono ad avere con i nipotini.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Questo Papa sa dare naturalezza a parole e a gesti che fino all'altro ieri sembravano impensabili. Tutto di una semplicità disarmante, come il primo «buonasera» del 13 marzo. Come le smorfie sorridenti e confidenziali con il piccolo. Come quell'agitarsi del bambino «impertinente» che con la sua maglietta gialla dalle maniche troppo lunghe andava a sedersi per un attimo sul trono pontificio.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Forse ignaro di tutto, forse ben consapevole di quei pochi minuti di celebrità, mentre nonno Francesco continuava tranquillo a parlare all'oceano di piazza San Pietro, senza badare troppo al monello che ora gli stava già al fianco sfiorandogli con una mano le pieghe dell'abito bianco.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIAun bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA
    Era il raduno delle famiglie, ma di bambini, intorno a nonno Francesco, ne abbiamo già visti tanti. In luglio, a Rio de Janeiro, ha abbracciato Nathan, un ragazzino di nove anni sfuggito alla folla per raggiungere il Papa che per poterlo salutare ha chiesto all'autista di fermare la macchina. In settembre ha voluto telefonare a Federico, sei anni, che da Chivasso gli aveva mandato un disegno di fiori colorati.
    un bimbo con papa francesco bergoglio alla giornata per la famigliaUN BIMBO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIAhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-papa-e-il-monello-francesco-parla-alla-folla-e-un-bimbo-sale-sul-65475.htm

domenica 27 ottobre 2013

Arriva la Cristoteca.

 Dal Brasile all’Italia con furore Gospel remixato. Ecco il video

Anche in Italia arriva la Cristoteca, ovvero la discoteca in cui si ballano brani religiosi e versi della Bibbia. 
padre-dj-zetonLa moda giunge direttamente dal Brasile grazie all’iniziativa di Padre Joseph Anthony, che con lo scopo di avvicinare i giovani alla Chiesa, ha inventato questo nuovo “genere musicale”.
Il parroco, con le sue cuffie e la sua consolle, organizza ormai da anni a Rio de Janeiro serate con il suo gruppo, con cui suona brani religiosi rivisitati in chiave house, appunto, per coinvolgere i più giovani ed è conosciuto come Dj Zeton.

Non ne bastava uno?

C’è un doppio Bergoglio? (parte II) di Maurizio Blondet

La seconda parte di un articolo tutto da leggere! La prima mi è risultata indigesta, ma questa parte mi piace non solo perchè tocca un punto nevralgico a me caro, come l'odiosa vicenda dei NeoCatecumenali, ma perchè Blondet, sintetizza con eccellenza il metodo anzi il procedere del progressismo pretesco tirannico mascherato da agnello che si accanisce con chi ha avuto la "colpa" nella Chiesa di rimanere  sempre identico.

bosecuriosemodenesi


Parroco modenese bosiano scrive cose curiose sul tabernacolo. 
Don Chisciotte allucinato nel leggere (per caso) cosa scrive un parroco notoriamente devoto al priore, a proposito del tabernacolo.
Mi sembrano discorsi molto luterani. (leggere per farsi un idea)
L'importanza del tabernacolo, viene ridotta e la presenza del Santissimo dopo la Messa, non è come dovrebbe...
Sentiamo il nostro amico Grillo parlante cosa ci spiega in proposito.

Papalatria

Perplessità e disagi da Papalatria dilagante... idee, pensieri e opioni, diverse dal pensiero dominante. Don Chisciotte è sempre più d'accordo con G&P e sempre meno con...
Questo Papa non ci piace. Di Gnocchi e Palmaro  da Il Foglio 9/10/2013.Questo articolo ha aperto in questi giorni un dibattito, che ha trovato spazio non solo tra gli appassionati o addetti ai lavori, ma anche nella stampa nazionale. Due giornalisti che io stimo e apprezzo moltissimo, hanno pubblicato sul foglio un pezzo molto forte. Lungo articolato circostanziato con anche alcune spiegazioni molto dotte, non per tutti (sineddoche e metonimie), ma che in sostanza dicono questo: alcuni gesti e parole di Bergoglio in questi sei mesi hanno portato delle conseguenze.
"Visto il consenso praticamente unanime nel popolo cattolico e l’innamoramento del mondo, contro il quale però il Vangelo dovrebbe mettere in sospetto, verrebbe da dire che sei mesi di papa Francesco hanno cambiato un’epoca."leggi tutto il bellissimo articolo.
L'argomento è molto delicato e pieno di insidie e possibili strumentalizzazioni. Io credo sia doveroso e utile farlo. Nel modo giusto, con rispetto per la persona e per il compito che è chiamato a svolgere; questo non vuole dire che non si possano esprimere opinioni e scriverle. Rinnovo ai due autori la mia stima. I contenuto dell'articolo sono condivisibili totalmente, SE SIA STATO GIUSTO, e le conseguenze che ne deriveranno ora... non lo possiamo sapere. Sono interrogativi che in questi giorni sto approfondendo. Riflessione e preghiera, sono d'aiuto. Intanto ci facciamo aiutare dal Sacerdote, nostro caro amico Grillo parlante.
 Ecco cosa ci ha scritto.