ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 4 ottobre 2013

Celeste era, grigio è °

NON SOLO DACCÒ! IL FORMIGONE NOVELLO “RESPONSABILE” AVEVA UN ALTRO FACCENDIERE CHE GLI PAGAVA VACANZE, ELICOTTERI E JET PRIVATI: È GIANLUCA GUARISCHI (ATTUALMENTE IN CARCERE)

C’è un’indagine a Milano in cui Formigoni è accusato di corruzione per i regali ricevuti da Guarischi per favorire Giuseppe Lo Presti e figli, imprenditori della sanità, che hanno patteggiato - A settembre 2012, nel pieno dello scandalo, i due svaccanzavano in Croazia. Guarischi ha speso 65mila euro per far divertire il Celeste…

Dal sito www.giustiziami.it , specializzato in notizie dal Tribunale di Milano
"Voglio che sia chiaro: in caso di incidente, non ero io alla guida!". Scherza Roberto Formigoni, al timone di un gommone fuoribordo e al tempo - siamo ai primi di settembre del 2012 - alla guida soprattutto di una Regione Lombardia che lascerà a breve, dopo 18 anni di governo del Pirellone, travolto da un'ondata di inchieste giudiziarie.
FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCOFORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO
Nella scena, ripresa in un video di 37 secondi, il Celeste al timone sta per dare gas e trainare sugli sci d'acqua Gianluca Guarischi, faccendiere e imprenditore, in passato consigliere regionale di Forza Italia, in libertà dopo una condanna per tangenti appena finita di scontare. Sono grandi amici, lui e Formigoni.
Vanno in vacanza assieme, solo che a pagare, è quasi sempre Guarischi. Almeno stando a una serie di informative della Direzione Investigativa Antimafia depositate dai pm di Milano Gittardi e D'Alessio nel nuovo processo per corruzione a carico di Guarischi. Il quale, nonostante il processo sia già in fase di dibattimento, a oggi è ancora in carcere.
FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'
In uno stralcio ancora aperto delle indagini, Formigoni è accusato di corruzione proprio per i regali ricevuti da Guarischi per favorire, stando agli inquirenti, le società di una famiglia di imprenditori della sanità, Giuseppe Lo Presti e figli, che proprio ieri hanno patteggiato. Viaggia spesso, Formigoni, a bordo di jet privati ed elicotteri. Ma a sganciare, secondo gli investigatori della Dia, è sempre il faccendiere amico.
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCOFORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO
Il conto delle somme versate da Guarischi per i viaggi di lusso con Formigoni, arriva a 65mila euro. Destinazioni? Croazia, Sankt Moritz, Valtellina, Olbia.
E' il caso del viaggio del 21 giugno 2009 in Croazia. Volo Linate-Spalato su un aereo privato noleggiato dalla Topjet Executive di Milano. A bordo Guarischi, Formigoni, la fidanzata Luana Cazzato e altre due persone.
GIANLUCA MASSIMO GUARISCHIGIANLUCA MASSIMO GUARISCHI
Costo dell'operazione, fatturata a Guarischi, 14mila euro. La compagnia trascorre una serena settimana su uno yacht al largo di Sebenico.
Passano tre anni, è agosto 2012, e mentre Formigoni è già indagato per il caso Maugeri, trascorre un altro soggiorno in Croazia con Guarischi, la Cozzato e altri. Questa volta ciascuno sembra pagare il proprio biglietto d'aereo, mentre non si sa chi paghi il noleggio dello yacht e l'albergo a Maslinica. I bagagli li porta gentilmente un collaboratore di Guarischi, partendo dal Pirellone su un'auto intestata all'imprenditore Lo Presti.
Il braccio destro di Formigoni, Mauro Villa, gli consegna due valigie per il Celeste, insieme a due borsoni marchiati ‘Peck'. "Sbirciando - spiega l'autista - ho riconosciuto vari generi alimentari".
GUARISCHIGUARISCHI
La vacanza del governatore viene però funestata dal lutto: il 31 agosto muore il cardinal Carlo Maria Martini, deve rientrare immediatamente a Milano e Guarischi gli trova un jet privato. A Linate lo aspetta il solito collaboratore dell'amico, che gli consegna una cassa di champagne Ruinart: "Non ricordo se fossero sei oppure 12 bottiglie", dirà agli investigatori. Offre Guarischi, ça va sans dire. Con il jet privato, Formigoni farà presto a tornare alla serenità delle vacanze croate, trainando sugli sci d'acqua Guarischi, alla guida del gommone, solo due giorni dopo.
C'è poi il volo in elicottero per Sankt Moritz, esclusiva località invernale svizzera, dove la compagnia festeggia il compleanno di Luana, la fidanzata di Formigoni, insieme a Giuseppe Biesuz, ex Ad di Trenord, poi finito in altri guai giudiziari. Far girare le eliche dell'elicottero Swiss Jet, andata e ritorno, non è cosa da poco. Paga ancora l'amico Gianluca: seimila euro.
Le pale girano anche quando Formigoni, il 4 marzo 2011, prende un elicottero da Linate a Livigno, poi passa a Santa Caterina Valfurva e fa ritorno a casa, insieme ad altri 5 passeggeri.
MASSIMO GIANLUCA GUARISCHIMASSIMO GIANLUCA GUARISCHI
Sull'agenda degli impegni del presidente, per quelle ore risulta l'indicazione "privato". Costo dell'operazione? Ottomila euro. Fatturati alla Guarischi Consulting dalla Topjet. La stessa società che fattura, di nuovo a Guarischi, 7.480 euro per un'andata-ritorno Linate-Olbia in jet privato il 9 e l'11 ottobre 2009. A bordo ci sono quattro persone, tra cui Formigoni. I passeggeri sono invece sei - tra cui sempre Guarischi e Formigoni - il 2 giugno 2010, e quattro giorni dopo sul volo di ritorno. Stessa destinazione, Olbia, stesso destinatario dell'addebito, Guarischi, che questa volta sgancia 11.800 euro.
formigoni in vacanzaFORMIGONI IN VACANZA
Tutti sono ospiti nella famosa villa di Cala Volpe che ha già fatto capolino nell'inchiesta Maugeri. Acquistata da Alberto Perego, amico di Formigoni, a un prezzo secondo gli inquirenti, sottostimato di qualche milione di euro.
La Sardegna dev'essere il luogo del cuore per Formigoni: ci torna con gli amici il 12 aprile e poi il 17 settembre 2012. Volare è comodo se come sempre paga Guarischi. Fanno altri 17mila euro.
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONILA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONI
Secondo gli investigatori, Gianluca Guarischi è per Formigoni il nuovo Pierangelo Daccò. Un consulente e amico intimo che offre regali e vacanze in cambio di favori a imprenditori della sanità fidati.
Amicizie sul crinale del business illecito, secondo gli inquirenti. Commentando una delle vacanze croate, il solito collaboratore di Guarischi dirà all'imprenditore Lo Presti. "Gianluca non è in vacanza, perché sta lavorando più che a Milano. L'ho visto in forma smagliante, con il nostro amico che pende dalle sue labbra...Se Luca gli dice ‘bevi' lui beve, ‘cammina' cammina, ‘fermati' fermati".
(nino di rupo)
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/non-solo-dacc-il-formigone-novello-responsabile-aveva-un-altro-faccendiere-che-gli-pagava-63973.htm
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Roberto Formigoni e gli 85 che vogliono lasciare Silvio

di   - 04/10/2013 - Gli alfaniani vogliono un partito più democratico. Ecco le condizioni che vogliono per Forza Italia

Roberto Formigoni e gli 85 che vogliono lasciare Silvio
roberto formigoni decadenza silvio berlusconi
Come sono nati questi gruppi?
No, i nuovi gruppi non sono stati creati. E’ una ipotesi che è tuttora in campo ma l’abbiamo congelata (e non ritirata) per due motivi. Primo perché dai 20 senatori che eravamo ieri ci siamo trovati più di 70 e oggi tra deputati e senatori ci sono circa 85 adesioni.
Così tanti?
E’ un gruppo che sta crescendo. Alcuni colleghi in toto condividono le nostre posizioni. Non siamo più una minoranza ma stiamo crescendo nel partito. Secondo: Berlusconi ieri ha dato ragione a noi. Ha sconfessato la linea di chi voleva mettere in difficoltà il governo e lo stesso Pdl e ha dato in sostanza ragione a noi votando la fiducia come gli chiedevamo da tempo. E’ in corso un dialogo tra noi e il presidente. Noi chiediamo che questa nostra linea politica diventi la linea intera del Pdl e vogliamo garanzie verso il nuovo partito diForza Italia.
Quali?
Non più nomine verso l’alto e una adesione alla linea culturale del Partito popolare europeo.
Quindi in sostanza maggiore democrazia come in gran parte dei partiti?
Sì. Una Forza Italia con un partito di coordinatori regionali e provinciali eletti dai simpatizzanti e dagli iscritti. Non solo, chiediamo che la selezione della classe dirigente avvenga sul territorio e non con una chiamata dall’alto. Una radicale democratizzazione del partito, più il sostegno alla linea del governo Letta. Questo non vuol dire che ci appiattiamo, ma bensì che lo stimoliamo almeno fino al 2015. Su questi punti il dialogo si è aperto. Potrebbe esser non necessario creare i gruppi. Però, ripeto: abbiamo congelato la proposta, non l’abbiamo ritirata.
Secondo lei Silvio Berlusconi sembra intenzionato ad ascoltarvi?
Sì ci sta ascoltando, solo oggi però abbiamo interrotto i dialoghi per via della sciagura di Lampedusa.
Nel caso peggiorasse la posizione del Cavaliere in Giunta al Senato domani quali saranno le vostre reazioni?
Su questo non so dirle. Certamente noi continueremo ad appoggiare il governo Letta anche se giudico la cosa inaccettabile. Diversi costituzionalisti indipendenti hanno segnalato che legge Severino presenta alcuni aspetti di incostituzionalità. Che il Pd si rifiuti di mandare la questione davanti alla Corte Costituzionale… Che poi nel giro di 6/7 settimane avremmo la risposta, così tutti avrebbero la coscienza sgombra, prendendo una decisione su una legge definita costituzionale o meno. Ecco, se domani fanno questo sgarbo a Silvio Berlusconi, se pensano di fucilarlo pubblicamente, questa è una cosa inaccettabile. Non metteremo a rischio la vita del governo,  però la nostra reazione sarà forte. Berlusconi non merita di esser trattato in questo modo.
Perché Silvio Berlusconi cambia idea così facilmente?
Silvio Berlusconi è fortemente amareggiato dal punto di vista personale per tutto quello che gli sta capitando. Però ascolta sempre. Si è accorto però che la strada su cui l’avevano indirizzato queste persone era sbagliata. Sbagliata per il Pdl, contraddiceva la linea del partito, la sua. Tutte le categorie, dagli esercenti alle categorie produttive, ci hanno supplicato di mantenere in vita il governo. Nei giorni precedenti ci ascoltava ma ripeteva che stavamo sbagliando noi. Invece alla fine ha detto che avevamo ragione noi e che sbagliava chi alla fine voleva portarlo fuori dal governo in una posizione ultra minoritaria e con un danno per il paese.
Molti di voi seguono le indicazioni del segretario Alfano. Ma questo non crea contrasto tra la figura del segretario e quella di Silvio Berlusconi?
In questi giorni c’è stato un contrasto poi si è ricreata una unità. Per questo ho parlato di democrazia prima, perché anche sulla linea politica dobbiamo strutturare un partito che si confronti con gli organi preposti. Purtroppo in queste settimane non c’è stata possibilità di confrontarsi, non è stato convocato un ufficio di presidenza e il dialogo nei gruppi o è stato asfittico o è stato negato. Tutte le soluzioni sono aperte: vediamo cosa riusciamo ad ottenere.
Ascolta l’intervista:

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