Ancora panico, stamane a Santa Marta: alla lettura
del brano di S.Paolo, molti hanno pensato che si
riferisse * alla lettera inviata da Bergoglio a Scalfari e hanno temuto che il
vescovo di Roma cadesse a terra folgorato!
Qualcuno poi ha creduto addirittura di notare uno
strano sbarramento negli occhi del Papa ed una transitoria paralisi nella bocca semiaperta, la
lingua roteare e gocce di saliva pullulare..
Parve a qualcuno che si intuissero come lievi scie
fumogene uscire dai lobi auricolari,a detta dei più prossimi,
con odore sulfureo..!
mah! chissà..! §
Il tutto sarebbe durato dieci secondi in più del solito..giusto il tempo di passare al Vangelo,...che
si è prestato ad essere buonistizzato, ed è servito
perciò a fugare ogni imbarazzo e a recuperare la solita
logorroica favella..!
Per favore, cambiategli le letture della Messa!....o dategli un'aspirina prima di tornare a leggere
S.Paolo!!!
Prima Lettura Rm 14, 7-13
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché * se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, perché sta scritto:
«Io vivo, dice il Signore:
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio».
*Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Vangelo Lc 15, 1-10
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. § Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”.§ Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. § Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”.§ Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
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