Confronto tra Barsotti e Bianchi... due cose molto diverse
Cristina Siccardi ha appena pubblicato un bellissimo libro in cui con coraggio esprime il proprio giudizio su Bianchi:Per quanto riguarda i monaci, la Siccardi contrappone la figura di don Divo Barsotti uno degli ultimi maestri di vita spirituale in Italia, a quella dello pseudo- religioso Enzo Bianchi, «ilNorberto Bobbio della cultura religiosa italiana» (p. 186).
La Comunità di Bose di Bianchi, dove trovano spazio in una connivenza senza precedenti realtà protestanti, ortodosse e di altre religioni, applica alla lettera il § 3 del decreto conciliare Unitatis redintegratio, in cui si teorizza il rispetto dialettico dell’errore. da messainlatino leggi tutto
La Comunità di Bose di Bianchi, dove trovano spazio in una connivenza senza precedenti realtà protestanti, ortodosse e di altre religioni, applica alla lettera il § 3 del decreto conciliare Unitatis redintegratio, in cui si teorizza il rispetto dialettico dell’errore. da messainlatino leggi tutto
Da Norcia a Bose. Cioè da s. Benedetto ad Enzo Bianchi.
Questo è il titolo del capitolo 14 dell’ultimo libro di
Cristina
Siccardi: (L’inverno della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.
I
mutamenti e le cause; Sugarco edizioni). In questa opera più che
di Bose
si parla della mutazione della Chiesa negli ultimi
cinquant’anni, mutazione
che , come l’autrice dimostra,
l’ha fatta entrare in un lungo e freddo
inverno.
Non intendo esprimere giudizi sulle cause di questa buia stagione,
la
quale tuttavia può essere negata solo da chi non vuole vedere.
Si tratta
solo di una cattiva interpretazione dell’Assise Ecumenica,
secondo la tesi di
Benedetto XVI, che purtroppo non è più stata
presa in esame, oppure ci troviamo
di fronte a testi non precisi,
non definiti e perciò ambigui? Ci sono numerose
opere
sull’argomento ed il libro di cui stiamo parlando le cita e
le
riassume.
Per inciso occorre però dire che di questo parlare dottrinalmente
poco
chiaro, siamo vittime anche oggi. Se così non fosse L’Osservatore Romano
non avrebbe
pubblicato in data 21.10.2013 un articolo di rettifica e
precisazione sulla Comunione ai divorziati
né oggi, 16 .11. 2013 sarebbe stata
tolta dal sito della Santa Sede la seconda intervista del Papa
a Scalfari
con la motivazione che essa è imprecisa e non magisteriale.
A me interessa invece la miniera di notizie che vengono fornite sul monastero di Bose alle pagine
A me interessa invece la miniera di notizie che vengono fornite sul monastero di Bose alle pagine
186 – 191 dell’opera citata. Vi troviamo una
differenza assoluta dalla idea di monachesimo che
aveva S.Benedetto.
Non si tratta solo di orari, abito organizzazione del monastero.
Come
sempre la ambiguità bosiana salva buona parte della forma esterna ,
mutandone
radicalmente i contenuti.
Quella di Bose è una comunità senza precedenti nella storia della Chiesa, raccogliendo realtà
Quella di Bose è una comunità senza precedenti nella storia della Chiesa, raccogliendo realtà
protestanti, ortodosse e di altre religioni. Il 17 novembre
1967 il vescovo di Biella mons. Carlo Rossi
dispose l’interdetto per la
presenza di non cattolici nella comunità. Tale provvedimento fu poi
rimosso per intervento del cardinale Pellegrino di Torino. (Grande
progressista, un “profeta”
veniva detto! Peccato che di lui non ci sia
più nemmeno il ricordo).La S. Messa viene celebrata
dai soli cattolici 2 volte
la settimana, compresa la domenica e questo la dice lunga sulla stima
del
sacrificio del Signore. I cattolici hanno ceduto a Lutero!
Al centro di questo stile di vita non c’è più la Verità ma la convivenza umana.
Al centro di questo stile di vita non c’è più la Verità ma la convivenza umana.
E’ vero che il decreto sull’ ecumenismo del Vat. II al § 3 riconosce che anche
i cristiani separati
dalla Cattolica, hanno conservato alcuni doni di
Cristo che a Lui conducono ed appartengono
a buon diritto all’unica Chiesa di
Cristo, ma non vi è detto che i cristiani siano già uniti né che chi ha
la
pienezza della vita sacramentale, debba rinunciarvi.
Dato che al centro non c’è più la Verità ma l’umanesimo, anche la vita interiore diventa una
Dato che al centro non c’è più la Verità ma l’umanesimo, anche la vita interiore diventa una
esperienza umana. Dice infatti Bianchi in una sua
conferenza dal titolo “quale spiritualità per l’uomo
contemporaneo” Torino 4
ott. 2010, che la vita interiore è una esperienza che appartiene ad ogni
uomo e
la si descrive come un opera che è frutto delle sue capacità psicologiche .
(
S.Paolo la chiamerebbe psichica in contrapposizione a pneumatica, cioè frutto
della Spirito Santo).
Se qualcuno pensa che esageri, legga per esteso la
pagina 189 dell’opera citata.
Insomma dal pensiero di Bose si
evince che sono le tue forze e capacità spirituali che generano
la
vita interiore, la quale non è monopolio dei credenti e deve produrre
umanizzazione.
Proprio da questo non essere monopolio dei credenti si deduce
che essa non sia frutto della fede
teologale nella Trinità e della
partecipazione alla Sua vita che si ha solo con il Battesimo.
Siamo all’opposto
di S. Benedetto e al ribaltamento del principio monastico dello svuotamento di
Sé
per lasciare posto a Dio. Facendo poi seguire la affermazione
che la vita interiore non è
contrapposta alla vita materiale ma che
è vissuta nella storia, nel corpo senza evasioni o esenzioni,
si corre il forte
rischio di esaltare i propri appetiti materiali e spirituali senza guida né
legge:
il contrario stesso di regola e di ascesi, cioè di esercizio ed
allenamento.
Quanto al rapporto con le religioni non cristiane, ci si appella al concetto
Quanto al rapporto con le religioni non cristiane, ci si appella al concetto
di “semina Verbi” di cui parla il decreto sulle missioni “ad Gentes al § 11.
Si dimentica però di dire che con il termine “semi del Verbo” i Padri della Chiesa
indicavano quei semi di verità raggiungibili con la ragione umana e sommamente
presenti nella filosofia greca che della ragione umana è uno dei vertici.
Non parlavano delle religioni non cristiane, ma della Ragione.
Le religioni acattoliche corrompono il più delle volte questa capacità razionale,
quindi allontanano dalle verità rivelata. Non sono strumenti di santificazione
e primi passi verso la conquista di una verità concepita gradualmente e mai pienamente raggiunta.
( Da cui l’idea del cattolico in perenne ricerca). La Rivelazione divina è per i Padri, la Verità tutta intera.
A Bose coesistono dunque verità e menzogna, quella commistione che crea ambiguità.
A Bose coesistono dunque verità e menzogna, quella commistione che crea ambiguità.
E ‘ proprio quest’ultima che noi rimproveriamo al priore e ai
suoi seguaci.
Una ambiguità che non si trova nella regola monastica di S.
Benedetto.
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