GNOCCHI E PALMARO, “GOSPA NOSTRA” E l’OBBEDIENZA A INTERMITTENZA ALLA CHIESA DI PADRE LIVIO FANZAGA
Caro Confratello,
non
entro nel merito della decisione che hai adottato verso i professori
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, da te definiti non in armonia con la
linea editoriale di Radio Maria di cui sei direttore [qui, qui, qui].
I
due studiosi sono stati dichiarati non graditi poiché “rei” di avere
commentato in maniera molto devota e garbata discorsi e atteggiamenti
rigorosamente informali del Sommo Pontefice che nulla hanno a che fare
col sacro deposito della fede e con l’infallibile magistero petrino che
come sappiamo — benché molti lo ignorino — è legato all’annuncio delle
verità di fede e ad alcuni precisi atti solenni del supremo magistero,
non certo alle interviste a La Repubblica o a La Civiltà Cattolica.
Purtroppo
però, la Chiesa di oggi, vive un dramma sconvolgente: dopo avere
distrutta l’autorità fondata sulla rivelazione, il deposito della fede,
il ministero petrino, la dogmatica sacramentaria e il diritto canonico,
al suo posto si sono andati sostituendo a mano a mano gli autoritarismi
più arbitrarî, ove assumono rango di legge indiscutibile gli umori e i
capricci di molti ecclesiastici, autoritari nella misura in cui sono
privi di evangelica e di pastorale autorevolezza.
Essendo
direttore editoriale di una collana teologica capisco ciò che ha mosso
il tuo agire verso i due dottori in questione. Posso infatti affermare
che se Vito Mancuso mi presentasse la bozza di uno dei suoi libelli con
distillate all’interno tutte le principali eresie dei primi otto secoli
di vita della Chiesa; o se l’associazione “Don Andrea Gallo santo
subito” mi presentasse un libro nel quale spiega come questo “prete di
base” e di “rottura” fumasse provocatoriamente spinelli in pubblico o
come più volte abbia dichiarato di avere accompagnato prostitute al
consultorio per abortire, manifestando in ciò l’apoteosi della più
perfetta “carità cristiana”, mentre in realtà incorreva ipso facto in scomunica latae sententiae,
col suo pio vescovo che fingeva però di non accorgersene … ebbene
rifiuterei la proposta di pubblicazione rispondendo con estremo garbo
che quella da me diretta è una collana teologia a servizio della sana e
ortodossa dottrina cattolica e che testi del genere non sono in armonia
con la nostra linea editoriale.
Comunque non ci
sarebbero problemi né per l’uno né per l’altro autore, i cui libri sono
da sempre esposti e venduti nelle librerie della Società San Paolo, che
non è propriamente la laica catena della Società Feltrinelli, bensì una
catena di librerie facenti capo a una congregazione religiosa, la Pia
Società San Paolo, che oggi come oggi, di pio ...
Ciò
che mi preoccupa e sotto certi aspetti m’inquieta è la tua devota
obbedienza a intermittenza alla Chiesa e al Papato. Mi spiego senza
possibile pena di fraintendimento: non solo la Chiesa non ha mai
riconosciuto il fenomeno delle apparizioni mariane di Medjugorie,
tutt’altro! Esistono esortazioni e decreti della Conferenza Episcopale
della ex Jugoslavia approvati dalla Congregazione per la Dottrina della
Fede [qui]
che proibiscono i pellegrinaggi presso quel sedicente santuario — che
tra l’altro santuario non è — e che proibiscono ai sacerdoti secolari e
regolari che credano alla autenticità di tali apparizioni e messaggi
logorroico-banali-apocalittici, di celebrare la Santa Messa e di
amministrare le confessioni presso la Chiesa Parrocchiale San Giacomo di
Medjugorie [qui, traduzione italiana qui].
Tutto ciò che avviene nella Parrocchia di Medjugorie si celebra dunque
in aperta disubbidienza al Vescovo della Diocesi, ai Vescovi della
Conferenza Episcopale di quel Paese e alla Santa Sede, che equivale a
dire: agire in tutto e per tutto fuori dalla comunione della Chiesa.
Orbene,
essendo tu una delle più efficaci casse di risonanza di quel fenomeno
ribattezzato da diversi fedeli cattolici come “Associazione Gospa
Nostra” [qui],
legato a fenomenologie pseudo mistiche attorno alle quali circolano non
ultimo anche cifre esorbitanti di denaro, non pensi che, in tua qualità
di devoto sacerdote, pronto all’occorrenza a prendere come verbum Dei
persino una intervista di discutibile opportunità rilasciata dal Santo
Padre a Eugenio Scalfari e per questo rispettosamente contestata dai
dottori Gnocchi e Palmaro, con altrettanta coerenza dovresti prendere le
pubbliche distanze dall’ambiguo e pericoloso equivoco medjugoriano e da
tutti i fanatici e nocivi Paolo Brosio che lo corollano e lo diffondono
nel peggiore dei modi? Se la soprannaturalità della presunta Gospa e
dei suoi sedicenti veggenti fosse sconfessata dall’autorità
ecclesiastica — che a ciò sta creando con graduale lentezza tutte le
premesse — tu ubbidirai e chiuderai “Radio Gospa International”? Perché
la luce dell’obbedienza è legata strettamente a quella verità che ci
farà liberi [cf. Gv. 8, 32] e che come tale non si accende a intervallo
come le luci dell’albero di Natale. Brilla sempre e illumina le nostre
vite di sacerdoti a servizio della Chiesa di Cristo e delle verità di
fede da essa annunciate al mondo e a tutti gli uomini di buona volontà.
Temo
che tu abbia tentato — Dio non voglia per piaggeria mediatica — di
individuare una pagliuzza negli occhi di Gnocchi e Palmaro, mentre dalla
tua emittente radio seguiti a giocare con le travi diffondendo un
fenomeno non riconosciuto che è oggetto di turbamento e di divisioni
all’interno della Chiesa, oltre che di profondo imbarazzo e
preoccupazione per l’autorità ecclesiastica [qui].
Motivo per il quale, volendo, potresti essere tu “dichiarato non in
linea” e reso semmai anche oggetto di sanzioni canoniche, per questo tuo
reiterato e indomito agire. Ma come ti dicevo poc’anzi, nella Chiesa
alla deriva del post concilio dei teologi egomenici e dei clericali che
hanno distrutto il Concilio Vaticano II celebrato dai Padri della
Chiesa, all’autorità si è sostituito l’arbitrio umorale e fuorilegge
dell’autoritarismo, ed a questa manovra tu corri il rischio di
partecipare attivamente, persino in nome di una equivoca devozione a una
Gospa tutta quanta da chiarire …
Ti saluto con profonda
devozione sacerdotale e prego che la autentica Beata Vergine Maria Madre
di Dio ti illumini nel tuo cammino.
Ariel S. Levi di Gualdo
(TRADUZIONE ITALIANA)
Nunziatura Apostolica
Stati Uniti d’America
21 Ottobre 2013
Reverendo Monsignor Jenkins.
Scrivo
come richiesto da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Gerhard Ludwig
Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il
quale chiede che i vescovi degli Stati Uniti siano avvisati, ancora una
volta, della seguente (cf. mia lettera del 27 febbraio 2013, dello
stesso numero di protocollo). Così, Sua Eccellenza desidera informare i
vescovi che uno dei cosiddetti veggenti di Medjugorje, il signor Ivan
Dragicevic, ha programmato di compiere visite in alcune parrocchie in
giro per la nazione, durante le quali presenterà il fenomeno Medjugorje.
E’ stato anticipato, inoltre, che il signor Dragicevic riceverà
apparizioni durante queste visite programmate.
Come è ben
consapevole, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha in atto un
processo di investigazione circa gli aspetti dottrinali e disciplinari
del fenomeno Medjugorje. Per questa ragione, la Congregazione ha
affermato che, a riguardo della credibilità delle “apparizioni” in
questione, tutti dovrebbero accettare la dichiarazione, datata 10 Aprile
1991, dai Vescovi della ex Repubblica di Jugoslavia, che asserisce:
“Sulla base delle ricerche compiute, non è possibile affermare che si
tratti di apparizioni o rivelazioni sovrannaturali”. Ne segue, pertanto,
che il clero e i fedeli non hanno il permesso di partecipare ad
incontri, conferenze o pubbliche celebrazioni nelle quali la credibilità
di tali “apparizioni” venisse considerata come garantita.
Con
l’intento, pertanto, di evitare scandalo e confusione, l’Arcivescovo
Müller chiede che i Vescovi siano informati sull’argomento il prima
possibile.
Prendo questa opportunità per presentarvi i miei sentimenti di profonda stima, e disposizione.
Sinceramente Suo in Cristo,Prendo questa opportunità per presentarvi i miei sentimenti di profonda stima, e disposizione.
+ Carlo Maria Viganò
Nunzio Apostolico
Vediamo se si muove qualcosa e come reagirà la grancassa gospista. Intanto un bravo a Don Stefano , vero fiore del popolo eletto, tornato alla casa del Padre.
RispondiEliminaPenso che non si muoverà un bel nulla: gira troppa money..
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