12. CONCLUSIONE
LA
MASSONERIA
Non
se ne sa molto, ma abbastanza per attivare l’allarme. Ne parlano
tutti con circospezione, quasi con timore, e quando succedono casi
eclatanti ove risulta coinvolta la Massoneria, come potrebbe essere
quello famoso della Loggia P2, si punta alle singole persone cadute
malauguratamente sotto il tiro, ma si tiene il silenzio sulla
Massoneria in quanto organizzazione segreta, sulla sua ideologia, sui
velati fini, sull’assoluta potestà che esercita verso i sudditi,
sull’enorme influenza che esercita sugli organismi internazionali.
Non si vede, non si sente, eppure esiste e, anche se non ce ne
accorgiamo, ci condiziona.
C’è
chi sostiene che abbia le radici dai Templari (o addirittura dagli
antichi egiziani) o più verosimilmente dagli artisti muratori del
medioevo gotico, dai quali prende il nome: FRANC-MACONNERIE
(francese), o FREE-MASONRY (inglese). La Massoneria moderna nasce il
24 giugno 1717 a Londra e in breve tempo si diffonde in tutta
l’Europa, in America e altrove. Ebbe grande parte nella rivoluzione
francese e nelle ideologie totalitarie dei secoli XIX e XX (compreso
il cosiddetto Risorgimento italiano i cui protagonisti illuminati
erano affiliati alla Massoneria: Mazzini, Garibaldi, Vittorio
Emanuele II, Cavour, Lemmi, ed altri).
Ciò
che caratterizza questa confraternita è innanzitutto la sua
universalità; fratelli (così si chiamano fra loro) se ne trovano
ovunque e agiscono in conformità su tutto il globo. Altra
caratteristica è la filantropia con cui intende contribuire al
progresso dell’umanità in tutti i sensi instaurando un Nuovo
Ordine Mondialebasato sui valori umani. Tutti possono adire alla
Massoneria, qualsiasi idea si professi di religione, di politica,
ideologica, ecc; l’essenziale è uniformarsi agli scopi della
società massonica. L’aiuto reciproco e la dedizione al progresso
umano ne fa, agli occhi esterni una associazione benemerita, ma in
realtà è un centro di potere fortissimo, atto a guidare anche gli
eventi mondiali più clamorosi, e in grado di incanalare l’umanità
per una strada piuttosto che per un’altra, secondo i loro intenti e
i loro interessi, come sarebbero le guerre, le grandi crisi
finanziarie e gli sconvolgimenti sociali tipo la pianificazione delle
nascite e gli esodi apocalittici come l’invasione dell’Europa da
milioni di persone dal terzo mondo.
La
sua arma è l’omertà, che gli adepti sono tenuti ad osservare
rigorosamente. Anche al loro interno, fra i vari gradi c’è
incomunicabilità: chi è di grado inferiore non è edotto delle
conoscenze di chi è nel grado superiore (Il grado più alto porta il
n°33).
La
Massoneria è un ordine iniziatico, vale a dire che chi vi si
introduce viene sottoposto ad un iter di prove e di obbedienza che lo
legheranno come ad un laccio alle ferree regole della loggia (=
il luogo di riunione) a cui appartiene.
Tutte
le Logge italiane si riconoscono nel Grande Oriente
d’Italia che è guidato dal Gran Maestro. Sotto di lui, i
Compagni d’Arte e più giù gli Apprendisti.
La
Massoneria è un’antichiesa; imita la Chiesa Cattolica nei riti e
nella simbologia, e se ne serve per combatterla ed annientarla. Per
questo ha un elemento satanico nel suo agire che la qualifica come
chiesa di Satana, e Satana qui è pure adorato, al posto di Cristo
(Ricordiamo l’inno a Satana del massone Giosuè Carducci).
I
riferimenti religiosi sono costituiti dalla fede nel G.A.D.U.,
Grande Architetto Dell’Universo (che non corrisponde al Dio
cristiano), e si ispira al trinomio Libertà –
Uguaglianza - Fraternità, fatto proprio dalla Rivoluzione
francese.
Da
sempre la Massoneria è contraddistinta da un nutrito simbolismo che
non è facilmente recepibile dall’uomo comune. Ogni simbolo ha un
significato preciso. I più conosciuti sono: la squadra che si
incrocia con il compasso (due arnesi dell’arte muratoria), e la
stella a cinque punte (detta pentalfa) che la si trova in quasi tutti
gli stemmi nazionali del mondo. I fregi disegnati sul dollaro degli
Stati Uniti D’America sono un accumulo di simboli massonici.
Il Nuovo
Ordine Mondiale è il vertice delle aspirazioni della
Massoneria. Ciò verrebbe conseguito tramite l’abbattimento di
tutte le religioni (in primis la Cattolica), che sarebbero sostituite
da una ipotetica sovrareligione universale. In verità si vorrebbe
costituire una dittatura a livello globale. In questo non sono
estranei gli ebrei, ancora in attesa di quel Liberatore vaticinato,
che porterà la loro stirpe a dominare il mondo.
a) Il
Nuovo Ordine Mondiale
Cos’è
questo Nuovo Ordine Mondiale conculcato dalla Massoneria? In cosa
consiste? Provo a definirlo: è il vertice delle aspirazioni della
Massoneria, che mira a perseguire il suo scopo mediante il
sincretismo religioso che ponga tutte le fedi sullo stesso piano,
confinando la pratica religiosa in ambito privato. Tutto ciò come
premessa dell’abbattimento concreto di tutte le religioni e
conseguentemente la creazione di una super religione universale; in
verità si mira a costituire una dittatura a livello globale cui non
sono estranei gli ebrei, ancora in attesa di quel liberatore
vaticinato, che porterà la loro stirpe a dominare il mondo. In
concreto:
-
Globalizzazione (dei mercati)
-
Economia (Concentrazione del potere, rimozione proprietà privata)
-
Etica naturalistica (distruzione della famiglia, degenerazione
morale, lassismo, consumismo.
Deterioramento
dell’arte, della cultura; spregiudicatezza nella scienza e tecnica.
-
Ecumenismo (relativismo, sincretismo, irenismo).
-
Alla fine: distruzione del cattolicesimo, del cristianesimo e di
tutte le religioni, sostituite da una società laica fondata su
alcuni principi etici naturali comunemente riconosciuti (non
uccidere, non rubare,ecc.).
-
In sostanza: l’abbattimento di Dio, della religione e della morale
che ne deriva, e il trionfo di colui che viene chiamato l’Anticristo
per eccellenza, cioè Satana.
Questo
è l’Ordine massonico.
b)
La Massoneria presente negli organici della Chiesa
Al
Concilio Vaticano II un vescovo chiese che venisse tolta la scomunica
ai massoni perché ormai c’erano molti ecclesiastici affiliati a
questa setta. Da notare che proprio un vescovo, invece di chiedere
più severità e disciplina ai sacerdoti chiede libertà di gettarsi
tra le braccia del “nemico”. D’altronde 300 anni di condanne
non sono bastati a impedire che la Massoneria allungasse i suoi
tentacoli fino all’interno del Vaticano.
La
richiesta di quel vescovo non si basava su delle supposizioni, ma su
verità.
La
rivista “O.P.” (Osservatore Politico), diretta dal giornalista
Mino Pecorelli, membro della Loggia P2, il 12 settembre 1978
pubblicava un nutrito elenco di personaggi, nella quasi totalità
ecclesiastici, che occupavano posizioni di spicco specie nella Curia
romana, tra cui non pochi Cardinali, che risulterebbero iscritti alla
Massoneria (cfr C.A. Agnoli in ‘Chiesa viva 231, p.2). Da notare
che questa lista di presunti massoni non è mai stata smentita da
nessuno, e che il Mino Pecorelli è stato misteriosamente assassinato
il 20 marzo 1979.
Per
testimoniare quanta influenza eserciti la massoneria anche nella
Chiesa Cattolica, porto un esempio recentissimo: la realizzazione
della nuova grande “chiesa” in onore di san Pio da Pietrelcina a
San Giovanni Rotondo (Foggia).
Dovrebbe
essere appunto una chiesa, ma a chi la guarda da qualsiasi parte, se
pur di stile artistico ragguardevole, dà l’impressione di un mega
palazzo fieristico. Passi pure; fra le tante mistificazioni
postconciliari ci mettiamo anche questa. Il pellegrino che vi accede
però, è ignaro di ciò che l’aspetta e resta sbigottito; non
capisce. Infatti non si può capire quest’opera se non si è
‘iniziati’ cioè se qualcuno non provvede ad introdurre nel
‘mistero’, mistero che non appartiene alla fede cattolica, ma al
mondo tenebroso della massoneria. Ogni angolo, ogni particolare
architettonico di questo tempio, ogni sua creazione scultorea, ogni
suo spazio ha un preciso riferimento alla simbologia massonica.
C’è
chi ha voluto andare a fondo della cosa, ed ha esplorato ogni
particolare di questo strano edificio, scoprendo che nulla è stato
fatto a caso, e tutto, ma proprio tutto è studiato con riferimenti
precisi alla ricca simbologia massonica. Pertanto non è fuori luogo
considerare questa struttura un tempio massonico o meglio un tempio
satanico. Gli addetti ai lavori addolciscono l’impatto chiamandolo
“sala liturgica”.
In
quell’enorme hangar colpisce lo spazio interno con sullo sfondo
quella croce mostruosa incombente su quell’altare a piramide tronca
rovesciata. La gente rimane incredula e stralunata di fronte alle
sculture bronzee della porta d’ingresso laterale e del battistero
(non scene bibliche o rievocative riguardanti il Sacramento, oppure
la vita di San Padre Pio, ma cose incomprensibili che apparentemente
non hanno nulla a che vedere con un tempio cristiano). Come in uso
ormai dalla riforma, il tabernacolo è relegato in un vano estraneo
alla grande aula ove si celebra ed è inserito in un lugubre blocco
di marmo nero.
Chi
poi volesse inginocchiarsi per pregare trova una selva di banchi, ma
tutti senza inginocchiatoio; divieto di inginocchiarsi dunque: o si
resta in piedi o ci si siede. Questo, senza tanti giri di parole, si
può definire un attacco alla fede nella presenza reale di N.S.
Gesù Cristo nell’Eucaristia. Ragione ecumenica dunque: non
disturbiamo protestanti, ebrei, o chiunque gli dia fastidio quel
dischetto bianco che adorano i cattolici.
È
impressionante, ed è veramente incredibile che in un luogo siffatto
si celebri la Santa Messa!
A
chi volesse rendersi conto di come stanno le cose, consiglio di
leggere il numero speciale della rivista “CHIESA VIVA” n° 381 di
marzo 2006, unico documento specifico esistente a tutt’oggi
(editrice Civiltà – via G.Galilei 121 – 25123 – Brescia.
Telefono 030/ 3700003) ove l’ing. Franco Adessa documenta tutto
meticolosamente.
Qualcuno
ha già chiesto conto a chi di dovere su questa, che viene chiamata
una devastante incursione massonica, e shock da esplosione
planetaria; ma finora nessuno ha risposto: l’autorità
ecclesiastica non si perita a confutare la stringente disanima di
Adessa.
E’
chiaro dunque, come la Chiesa Cattolica, a partire dal Concilio
Vaticano II abbia allentato le corde nei riguardi della Massoneria,
anche qui accantonando le condanne e cercando in essa ciò che vi è
di positivo per avvalorarlo e venire in qualche modo ad un regime di
pace. Ma così facendo sottoscrive la propria sconfitta. In piena
battaglia si deve combattere, e fino alla vittoria; ogni minimo
tentennamento può essere fatale.
c)
Cosa dicono i massoni della Massoneria
“Il
nostro scopo è quello di Voltaire e della rivoluzione francese: cioè
l’annichilimento completo del cattolicesimo e perfino dell’idea
cristiana”
(Nubius
- capo dell’Alta Vendita Piemontese)
“Nostro
scopo non è di restaurare l’induismo, ma di cancellare il
cristianesimo dalla faccia della terra”
(La
massona Helena Blawatsky, fondatrice della Società Teosofica)
“La
religione che la Massoneria professa, è quella fede antica, basata
sulla scienza, basata sulla ragione, basata sulla intuizione
esoterica degli alti misteri dell’universo”.
(il
massone Ugo Lenzi)
“La
sola Massoneria possiede la vera religione, lo gnosticismo”.
(da
un documento segreto della Massoneria)
“La
religione massonica dovrebbe essere mantenuta da tutti noi iniziati
degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferiana”
(Albert
PIKE - Pontefice della Massoneria universale)
“A
te, sfrenati, s’en vanno i miei versi; io t’invoco, o Satana, re
del banchetto (...). Io ti saluto, Satana, o ribellione, o forza
invincibile della ragione! A te salgano i voti d’incenso sacro!
Satana, tu hai vinto l’Jehovah dei preti!”.
(A.
Lemmi - grande Maestro)
“Sulla
terra nessuno può regnare se non fa alleanza con il Principe di
questo mondo”
(il
massone Oswald Wirth)
“Si
può veramente parlare di rivoluzione che, partita dalle nostre Logge
massoniche, si è estesa magnificamente sotto il Duomo di San
Pietro”.
(Yves
Marsaudon - 33° Grado del Rito scozzese)
“La
cospirazione contro la Sede Romana non dovrebbe mai confondersi con
altri progetti. Non cospiriamo che contro Roma”.
(Nubius
- Capo dell’Alta Vendita)
“Noi
abbiamo intrapresa la corruzione in grande, la corruzione del popolo
per mezzo del clero, e del clero per mezzo nostro”.
(Nubius
- c.s.)
“Il
miglior pugnale per assassinare la Chiesa e colpirla nel cuore è la
corruzione. Dunque, all’opera sino al termine”.
(Vindice
- membro dell’Alta Vendita)
d)
La Chiesa di fronte alla Massoneria
L’atteggiamento
della Chiesa è sempre stato di condanna fin dal 1738, anno in cui il
Papa Clemente XII nella lettera “In eminenti” dice: “In
questa società di massoni (...) sono ammessi indifferentemente
persone di tutte le religioni e di tutte le sétte, che, sotto
false apparenze di una onestà naturale che si esige e di cuici si
accontenta, si sono stabilite certe leggi, certi statuti che li
legano gli uni agli altri e che in particolare, li obbligano sotto le
più gravi pene, in virtù di un giuramento (...) prestato sulla
Sacra Scrittura, di osservare un segreto inviolabile su tutto quello
che avviene nelle loro assemblee (...). Se facessero niente di male,
non dovrebbero avere questo odio della luce (...)”.
Papa
Leone XIII nella enciclica “Humanum Genus” scrive: “In presenza
di questi fatti, era naturale che questa Sede Apostolica denunciasse
pubblicamente la setta dei massoni come una associazione criminale,
non meno perniciosa agli interessi del cristianesimo che a quelli
della società civile”.
Lo
stesso Papa Leone XIII, nella suddetta enciclica mette in guardia i
cattolici e rinnova la condanna scrivendo: “Dai
certissimi indizi che abbiamo ricordato emerge quello che
è l’ultimo e il principale dei suoi(della Massoneria) intenti,
e cioè distruggere dalle fondamenta tutto l’ordine religioso e
sociale nato dalle istituzioni cristiane e creare un Nuovo
Ordine a suo arbitrio, che tragga fondamenti e norme
dal naturalismo”.
Ancora,
ricorda come la setta massonica sia stata condannata dai suoi
predecessori: “I romani Pontefici, Nostri
predecessori, vigilando con sollecitudine per la salvezza
del popolo cristiano, prontamente riconobbero chi fosse e
cosa volesse questo così capitale nemico nel
momento stesso in cui cominciava a emergere dalle tenebre della
occulta congiura; essi, prevedendo con il pensiero l’avvenire, dato
quasi il segnale, ammonirono governanti e popoli a non lasciarsi
cogliere dalle trame e dalle insidie predisposte al fine di
ingannare”.
“INIMICA
VIS”, altra enciclica di Papa Leone XIII: “La religione
dei nostri padri è stata fatta segno a persecuzioni di ogni sorta,
col satanico intento di sostituire al cristianesimo il naturalismo,
al culto della fede il culto della ragione, la morale cosiddetta
indipendente alla morale cattolica, al progresso dello spirito
quello della materia”
(n°2).
“Lasciate
dunque che, rivolgendo a voi la Nostra parola vi additiamo la
Massoneria come nemica, ad un tempo, di Dio, della Chiesa e della
nostra Patria”
(n°7);
“Ricordatevi
che essenzialmente inconciliabili tra loro sono Cristianesimo e
Massoneria; si che aggregarsi a questo è un far divorzio da quello”
(n°7).
Pio
XII nel 1958 dichiarava la Massoneria madre comune
dell’ateismo scientifico e del materialismo dialettico (cioè del
marxismo), del razionalismo, dell’illuminismo e del laicismo.
“La
Framassoneria è satanica in tutto:
nella sua origine, nel suo organismo,
nella sua azione, nel suo scopo, nei suoi mezzi, nel suo
codice e nel suo governo, perché essa è divenuta una sola e
medesima cosa col giudaismo”
(L’Osservatore
Romano - 1 ottobre 1893).
Il
Codice di Diritto Canonico (non ancora rivisto), al canone 2335
condannava la Massoneria e ne scomunicava gli adepti: “Quelli
che danno il loro nome alla setta massonica o ad
altre associazioni dello stesso genere, che tramano contro la Chiesa
o contro le potestà civili legittime, incorrono
ipso facto nella scomunica, riservata alla Sede Apostolica”.
e)
I Papi che hanno condannato la Massoneria
-
Clemente XII - lettera “In Eminenti” - 1738
-
Benedetto XIV
-
Pio VII - Costituzione “Ecclesiam” - 1821
-
Leone XII - Scomunica alla Massoneria e Carboneria - 1826
-
Pio IX - Enc. “Qui Pluribus” 1846 - “Quibus Quantisque - 1849 -
“Quanta Cura” - 1864 - “Apostolicae Sedis” - 1869 - Allocuz.
“Multiplices Inter - 1865
-
Leone XIII Enc. “Humanum Genus - 1892 - “Inimica Vis” 1892
-
Pio X - Enc. “Pascendi” - 1907
-
Pio XII - 1958
-
Giovanni XXIII - Sinodo romano – 1960
“L’atteggiamento
della Chiesa dunque, fino al Vaticano II fu sempre chiaro e coerente.
La condanna alla Massoneria fu perché essa tende a distruggere
l’ordine religioso e l’ordine sociale cristiano, nonostante essa
si presenti sotto la maschera della tolleranza e del rispetto. Il suo
vero scopo, però, è quello di ricostruire la società su basi
nuove, escludendo N.S.Gesù Cristo, per arrivare ad una religione
universale secondo il principio della democrazia”
(L.Villa)
f)
Svolta della Chiesa sulla Massoneria: non è più nemica.
Dopo
quasi 300 anni, la Massoneria non è cambiata, semmai è diventata
più pericolosa perché presente e influente in tutti i gangli del
potere nel mondo, finanche in Vaticano, purtroppo! Dobbiamo
constatare invece che è cambiato l’atteggiamento della Chiesa
Cattolica nei suoi riguardi.
Dopo
il Concilio Vaticano II, come era da aspettarsi, sull’onda di
un’infelice decentramento, si dà facoltà alle Conferenze
Episcopali di scegliere tra le varie associazioni massoniche (ammesso
che esista un pluralismo massonico) quali siano lecite per i
cattolici e quali non lecite. In questo modo, quale in un Paese,
quale in un altro, si verrebbe a scagionare la Massoneria in toto. Ma
anche il giudizio delle Conferenze Episcopali verrebbe vanificato in
quantoché ogni singolo soggetto, secondo l’esperto Padre Giovanni
Caprile, “In coscienza e in piena lealtà, può
giudicare della natura ed attività del gruppo massonico
cui appartiene”.
Il
gioco è fatto: anche se la Massoneria è a tutt’oggi una granitica
società segreta impegnata allo spasmo (e con successo!) a cambiare
il mondo in senso anticristiano, si toglie ogni remora abbattendo
così ogni difesa e lasciando il popolo cristiano in balìa di un
mondo sempre più ostile e pagano.
g)
Paolo VI toglie la scomunica ai massoni
Il
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Giordano Gamberini, ha
scritto sulla rivista massonica anno 1978, n°5 a lode del defunto
Papa Paolo VI: “Per noi è la morte di chi ha fatto cadere
la condanna di Clemente XII e dei suoi successori.
Ossia, è la prima volta nella storia della Massoneria moderna, che
muore il Capo della più grande religione occidentale non in stato di
ostilità con i massoni. (...). Per la prima volta nella storia, i
massoni possono rendere omaggio al tumulo di un Papa,
senza ambiguità nécontraddizione”.
Un’altro
grande Maestro del Grande Oriente d’Italia, Armando Corona, si
compiace nel pronunciare queste parole: “La
saggezza massonica ha stabilito che nessuno può essere
iniziato se non crede nel G.A.D.U.(Grande
Architetto Dell’Universo), ma che nessuno può essere escluso dalla
nostra famiglia a causa del Dio nel quale crede e del modo con cui lo
onora. A questo nostro interconfessionalismo si deve la scomunica da
noi subita nel 1738 ad opera di Clemente XII. Ma la Chiesa era
certamente in errore, se è vero che il 27 ottobre del 1986 l’attuale
Pontefice (Giovanni Paolo II ndr) ha riunito ad Assisi uomini di
tutte le confessioni religiose per pregare assieme per la pace. E che
altro andavano cercando i nostri Fratelli se non l’amore fra gli
uomini, la tolleranza, la solidarietà, la difesa della dignità
della persona umana quando si riunivano nei Templi, considerandosi
eguali, al di sopra delle fedi politiche, delle fedi religiose, e del
vario colore della pelle?”
Nel
1986, in occasione dell’incontro di preghiera di Assisi, i massoni
della Gran Loggia Nazionale francese dichiararono:
“I massoni della Gran Loggia Nazionale francese
desiderano associarsi di tutto cuore alla preghiera ecumenica che il
27 ottobre raccoglierà ad Assisi tutti i responsabili di tutte le
religioni a favore della pace nel mondo”. (La
Civiltà Cattolica, 6 dicembre 1986-p.45).
Lo
stesso Grande Oriente d’Italia ha voluto assegnare il premio
massonico nazionale ‘Galileo Galilei’ a Papa Giovanni Paolo II
(Che ovviamente lo rifiutò; ma ciò non toglie il valore
significativo dell’avvenimento), affermando che gli ideali
promossi da quel Papa sono gli stessi della Massoneria! (da
‘Il Giornale’ 22 dicembre 1996, p.10).
Nel
nuovo Codice di Diritto Canonico, promulgato il 25 gennaio 1983, non
compare nemmeno la parola Massoneria, e tantomeno la scomunica. Ciò
si può interpretare come un via libera ai cattolici nei riguardi
della setta. La Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26
novembre 1983 cercò di rimediarvi ricordando “L’immutato
giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni
massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati
inconciliabili con la dottrina della Chiesa, e perciò l’iscrizione
ad esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni
massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla
Santa Comunione (…). Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II (…) ha
approvato la presente dichiarazione (…). Firmato card. Josepf
Ratzinger, Prefetto, e Fr. Jerome Hamer O.P., segretario”.
Come
si vede, è un rattoppo mal conciato!
Le
pressioni dei massoni durante e dopo il Concilio Vaticano II hanno
sortito il loro effetto; lo testimoniano loro stessi:
Licio
Gelli - Maestro Venerabile della Loggia P2:
“Io
personalmente ho fatto molto per far togliere dal nuovo Codice di
Diritto Canonico la scomunica ai massoni. A suo tempo la Massoneria
ha collaborato all’attività ecumenica, poi alla elaborazione del
Codice Canonico, sul concetto che l’unità dei cristiani passa
anche attraverso quei vescovi e pastori anglicani e protestanti,
nonché ortodossi, che sono massoni. La Massoneria ha partecipato
pure alla realizzazione della Bibbia concordata”.
(Citazione
da :Vittorio Messori “Le cose della vita” , n°17).
La
conferma viene dal Card. Eduard Gagnon, canadese:
“La
Massoneria internazionale fa pressioni sulla Chiesa, con molta
abilità, sotto il pretesto del dialogo. Fino all’ultimo ci fu una
manovra per tentare di impedire la riconferma della condanna delle
Logge voluta in extremis dal Card. Ratzinger. I massoni, che sapevano
in anticipo che dal nuovo Codice era stata espunta la condanna,
avevano già preparato documenti per convincere i cattolici che ormai
non era più proibito aderire”.
(Citazione
da : Vittorio Messori “Le cose della vita”, n°17).
Anche
qui siamo davanti a qualcosa di incredibile (ma vero!): la Chiesa
Cattolica che si arrende al suo nemico più forte e se lo fa suo
collaboratore nel trattare le questioni sacre. Come è potuto
avvenire? La Chiesa Cattolica ha perso la bussola? La Massoneria è
così potente da condizionare anche il Vaticano? E il Vaticano è
così debole da lasciarsi corrompere? La Massoneria vive nel mistero!
Vive nell’ombra, ma le sue opere sono evidenti.
IL
FUMO di SATANA
Forse
sarebbe il caso di fare qualche riflessione: vi sono dichiarazioni di
Sommi Pontefici che hanno il sapore di una ammissione di sconfitta.
Tuttavia non sono ancora dei ‘mea culpa’, come purtroppo non sono
seguite né da una presa di coscienza del popolo cristiano né da
misure forti per rimediare alle ferite. E’ il caso di Paolo VI che
disse, come è noto: “Da
qualche fessura è entrato
il fumo di Satana nel tempio di Dio”(3.6.1972).
Il Papa ha fatto una affermazione gravissima, che lascia interdetti.
Si suppone che egli si sia espresso a ragion veduta, e tutti si son
chiesti cosa sarà mai questo fumo malefico; in attesa che il Papa
stesso lo rivelasse. E’ strano che si abbia il nemico in casa e la
vita continui tranquilla nell’indifferenza assoluta. Soprattutto il
clero (e non parliamo di chi ha iniettato nel corpo della Chiesa il
virus funesto), ha proseguito imperterrito per la sua strada
incurante degli esiti e delle affermazioni drammatiche del Papa.
Nessun allarme, ormai il vento spira da una certa parte e chi si
mette controvento ha vita dura! I Papi stessi, nonostante ne abbiano
il potere, non risulta abbiano prese contromisure serie, anzi, via
via è andata accelerando la corsa verso “L’attuazione
piena del Concilio”. Vale
a dire... beh, basta che ci guardiamo attorno...!
Perciò
non si capisce perché la più alta autorità della Chiesa cattolica
denuncia con chiarezza non una semplice disgressione, ma l’irruzione
di Satana nella Chiesa, e tutti, pur prendendone atto, restano
inerti, quasi ipnotizzati, incapaci di reagire, come abbagliati dal
gioco distruttivo del nuovo corso che ha coinvolto tutti e travolto
tutti.
Non
così Gesù, nel cui piano di salvezza, Satana ha tentato di
inserirsi. (cfr Matteo 4, 1-11). Per ogni tentazione, una risposta
secca e precisa, riferita esclusivamente all’ordine spirituale
dell’uomo. Alla prima tentazione non risponde “Ci sono tanti
che hanno fame, io posso ricavare pane per loro anche da
queste pietre” bensì “Non di solo pane vive l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Si
può pensare a Dio che non si cura dei poveri affamati? Eppure
nemmeno per sé trae il pane dalle pietre, e indica nel pane
spirituale l’alimento essenziale per l’uomo. Satana (quello del
fumo) non si dà per vinto e torna alla carica, ma Gesù lo
blocca: “Non tenterai il Signore Dio tuo”. Infine
l’ultimo disperato tentativo cui fa seguito un’ingiunzione
perentoria con la quale Cristo chiude ogni ‘fessura’: “Vattene
Satana, poiché sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a
Lui solo”.
A
questo deciso comportamento Gesù aggiunge preghiera e digiuno, tanto
digiuno.
Chiediamoci:
è stata questa la reazione dei cattolici al funesto “fumo di
Satana”?
Sono
passati 50 anni e ancora nessuno ha dato concretezza a quel fumo,
nessuno ancora ha dato un volto a quel Satana, nemico di Cristo che
si sarebbe introdotto nella Chiesa. D’altronde chi lo può fare? Il
transatlantico cattolico, che ha imbarcato i vertici dell’Istituzione
ha preso una direzione e nemmeno si sogna di cambiare rotta. Gli
altri hanno paura e chi si ribella viene scomunicato. La Chiesa è
sempre più invasa dal fumo e purtroppo non si vede ancora chi e come
lo possa dissipare. La barca è ormai ingovernabile: gli errori
cagionati dal Concilio Vaticano II sono intoccabili come dogmi, più
ancora di dogmi; il caos che ne è seguito è istituzionalizzato. Chi
vede in tutto questo un “balzo innanzi
della Cattolicità”(A.Melloni, ‘La Stampa’ 25
luglio 2008) non s’avvede del salto nel buio che ha fatto la
Chiesa, e siccome non c’è più cieco di chi non vuol vedere,
basterebbe guardare alcune statistiche partendo dalla data di
apertura del Concilio: in Italia la partecipazione alla Messa
festiva, dal 95 % si è ridotta al 15% anche nelle regioni più
religiose come il Veneto. Con l’istituzione del divorzio da parte
di un governo orientato a sinistra, e patrocinato da numerosi
cattolici, i matrimoni si sono ridotti ad una percentuale bassissima,
e tra questi, quelli celebrati col sacramento cristiano sono quasi
scomparsi: i giovani ormai privati di un’assistenza e di
un’istruzione adeguata vanno col mondo e preferiscono convivere.
Nel 2008 nella mia parrocchia (10.000 anime) sono stati celebrati in
chiesa solo 4 (quattro) matrimoni. Con l’introduzione
dell’aborto legale, è un macello di esseri umani (vero immenso
olocausto che grida vendetta); anche questo con il fattivo
interessamento di certi cattolici. Conseguenza: crollo delle nascite.
In queste ultime due circostanze si è capito che l’Italia era
ormai scristianizzata al pari di tanti altri Paesi. Con divorzio e
aborto legalizzati son crollati i due pilastri fondanti della
società. Questo è potuto avvenire in conseguenza della latitanza
della Chiesa, tutta presa nel vortice rivoluzionario postconciliare.
Seminari vuoti, conventi di frati e suore deserti.
C’è
bisogno di dirle queste cose? Sono da decenni sotto gli occhi di
tutti. E’ di questo che si vantano i progressisti cattolici? E la
macchina messa in moto dal Concilio prosegue trascurando questi dati
che per qualsiasi azienda sarebbero fallimentari. Il mondo va per la
sua strada incurante della Chiesa che, per lui, non conta più nulla.
L’ecumenismo
ha troncato l’unica vera evoluzione della Chiesa. La nuova teologia
ecumenica secondo cui la Chiesa Cattolica condividerebbe la Verità
(e di riflesso la possibilità di salvezza) non solo con le altre
chiese cristiane, ma pure con le altre religioni, ha bloccato
l’evangelizzazione, poiché coloro che sono nell’errore o
nell’ignoranza non sono più considerate anime bisognose della luce
di Cristo, da condurre alla salvezza, ma solamente da rendere
consapevoli che sono già in salvo grazie a Gesù che è morto per
tutti. Aberrazioni dottrinali di questo genere ormai hanno preso
residenza stabile in questa povera Chiesa Cattolica postconciliare.
Encicliche,
discorsi, lettere apostoliche, convegni, tavole rotonde e mille
chiacchiere non servono più a nulla. Una nutrita schiera di preti e
Vescovi non seguono le direttive del Vaticano e si sentono liberi di
dissentire dal Papa, il quale non ha più la forza di farsi obbedire,
perché il Concilio gliel’ha tolta, passandola alle Conferenze
Episcopali. Una Chiesa, che senza la disciplina si avvia al
tramonto.
Volendo
essere ottimisti, pensando che Gesù Cristo non può abbandonare la
Sua Chiesa, diciamo che c’è ancora qualcosa di buono in giro; ciò
che ci dà speranza e ci conforta, ma ciò non possiamo attribuirlo
che alla bontà, alla pietà e carità dei singoli fedeli, non certo
alla forza trascinante delle Istituzioni, tanto meno alla spinta del
Concilio; anzi, ciò avviene nonostante quel fumo venefico penetrato
da crepe conciliari, e che noi siamo costretti a respirare.
Arriverà
la resa dei conti. Non si può perseverare nell’errore dandoci una
patina di ufficialità e di perbenismo. I nodi stanno arrivando al
pettine. Chi di dovere si dovrà chiedere: “ Dove vogliamo
arrivare?”All’annientamento? Si, perché non c’è speranza
che a quei pochi cristiani che rimarranno, sia riservato un
trattamento diverso da quello che i musulmani riservano ai cristiani
dell’India, delle Filippine, dell’Iraq, del Pakistan, della Cina,
ecc.
Giovanni
XXIII nel suo discorso di apertura del Concilio Vaticano II rivolse
parole di biasimo verso i “Profeti di sventura”. Chi
sarebbero questi sinistri profeti? I pessimisti? Coloro che il
Concilio lo vedevano come un salto nel buio e magari cercavano di
dissuaderlo da intraprendere l’avventura? I fatalisti che
intravvedevano pericoli apocalittici come punizione agli uomini
ribelli a Dio? Tra questi ultimi si tende a vedere anche alcune
rivelazioni della Madonna apparsa in passato; apparizioni
riconosciute dalla Chiesa. A La Salette, in Francia, la Madonna
apparve a due ragazzi, Melania e Massimino, e disse loro, tra le
altre cose, piangendo, che verrà un giorno in cui vi sarà una
grande apostasia che arriverà dentro le mura del Vaticano. Questa
profezia sembra che si stia avverando (Giovanni Paolo II parlò
di “Apostasia silenziosa”).
Papa
Giovanni XXIII avrebbe dovuto rivelare il famoso terzo segreto di
Fatima, nel 1960, per ordine della Madonna. Egli lo lesse e decise di
non renderlo pubblico (per non creare timori alla gente) fino a data
da destinarsi. Il messaggio fu reso pubblico nel 2000 da Papa
Giovanni Paolo II. Conteneva previsioni a cui si è data una
interpretazione perlomeno strana e comunque da non giustificare i 40
anni di oscuramento. Tale segreto, a parere di alcuni studiosi
accreditati, non sarebbe stato rivelato integralmente, e la parte
mancante, quella che avrebbe indotto Giovanni XXIII a richiudere la
busta, riguarderebbe la grande apostasia della cattolicità, se non
addirittura l’invito a non prendere iniziative rischiose. Non c’è
nulla di certo in tutto questo, ma tutto è possibile.
CHIUSA
Volendo
tirare le somme di tutto ciò che qui è stato esposto, non credo vi
sia cosa migliore di rinnovare la nostra fede in Dio Uno e Trino,
cioè nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo; rinnovare il
nostro credo in Gesù Cristo Figlio di Dio e Dio Lui stesso;
rinnovare il nostro assenso alla Chiesa Cattolica da Lui fondata per
la salvezza delle anime, e l’obbedienza al Papa successore di
Pietro al quale Gesù diede le chiavi del Regno dei cieli e il potere
di legare e di sciogliere in questa terra. Un assenso doveroso e
ineludibile alla dottrina della Chiesa che ci perviene immutata dagli
Apostoli.
Poiché
l’uomo è soggetto agli attacchi del demonio che in questi tempi è
particolarmente scatenato, non deve destare meraviglia che anche la
Chiesa ne sia colpita e subisca paurosi sbandamenti. Il diavolo
lancia forse l’ultima sfida a Cristo, penetrando nel Suo tempio (Il
fumo di Satana... dichiarato da Paolo VI).
La
posta in gioco è elevatissima poiché se da una parte vediamo il
tempio soggetto incessantemente a scosse devastanti, dall’altra ci
consola la promessa di Gesù :”Sarò con voi per
sempre”. Mentre angoscia il Suo interrogarsi: “Troverò
ancora la fede?” nel contempo profetizza
incoraggiando “il piccolo gregge”.
Ero
indeciso se al presente scritto fosse opportuno porre come
sottotitolo: “Ciò che un cattolico ha diritto di
sapere”. Questo per due motivi: il primo perché il fatto
di essere cattolici consapevoli e responsabili comporta l’obbligo
di non declinare l’uso della mente.
Secondo
perché a tal riguardo la Chiesa Cattolica in questi ultimi decenni
ci ha letteralmente e spesso arbitrariamente imposto una serie di
novità non conformi a ciò che ci aveva sempre insegnato. La
stragrande maggioranza dei fedeli non avvertono questi passaggi
oppure li avvertono ma, preoccupati di salvare la loro anima si
adeguano con più o meno convinzione. La maggioranza dei fedeli però,
si è allontanata; e l’emorragia continua.
E’
innegabile, e ammesso da tutti ormai, che il Concilio Vaticano II e
il postconcilio hanno cambiato la religione Cattolica sospingendola
verso posizioni protestantiche. Il Papa lo sa; i vescovi lo sanno:
spetta a loro correggere la rotta. Cristo ha dato a loro il potere di
governare la Chiesa affinché questa operi in salvezza delle anime.
Per questo tutti guardano al Sommo Pontefice il quale cerca di
mettere freno allo slittamento ma, si trova inesorabilmente a dover
fare i conti con un esercito di prelati preoccupati non di obbedire
chi è stato posto da Cristo come Capo visibile della Chiesa, ma di
seguire quelle sirene che senza ombra di dubbio portano alla rovina.
La cristianità è pervasa da fremiti, da inquietudine, spesso da
rivolte, magari silenziose, ma Iddio ha provveduto a formare il
piccolo gregge sparso nel mondo, gregge orante e fedele, che
tiene i piedi ben saldi sulla roccia granitica della dottrina
tradizionale cattolica. Pertanto non ci resta da fare ciò che è
nelle nostre possibilità perché ritorni la vera dottrina, la vera
morale, il vero culto della tradizione cattolica e, consapevoli di
essere alfine servi inutili, pregare ardentemente il Signore, giacché
solo il Suo intervento potrà far germogliare una nuova primavera
nella Chiesa.
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