Manipolo osceno di femministe pro-aborto attacca uomini in preghiera mentre difendono una Cattedrale
(NOTA: Avvisiamo che si tratta di un contenuto video forte)
L’essenza satanica del femminismo mostra finalmente il suo verso volto. A quando in Italia?
BUENOS AIRES – Un video estremamente disturbante che proviene dall’Argentina mostra un manipolo di femministe mentre attaccano e molestano sessualmente un gruppo di cattolici intenti a recitare il Santo Rosario e proteggere pacificamente da possibili vandalismi la Cattedrale di San Juan.
Le donne, molte delle quali a seno nudo, spruzzano vernice sugli abiti ed i volti degli uomini, disegnano loro svastiche sul petto e la fronte o baffi alla Htiler per mezzo di pennarelli, mimano oscenamente atti sessuali e strusciano sulla faccia degli uomini in preghiera i seni mentre urlano «tirate fuori i vostri rosari dalle nostre ovaie».
Stando ad InfoCatolica, alcune donne hanno intonato il seguente coro: «Alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, che vuole infilarsi fra le nostre lenzuola, noi diciamo che vogliamo essere troie, travestiti e lesbiche. Aborto legale in tutti gli ospedali».
Durante l’attacco si vedono alcuni uomini in lacrime. Nessuno di loro ha comunque reagito davanti agli abusi. Se il punto caldo della protesta era concentrato davanti alla Cattedrale, InfoBae riferisce che «l’intera città è stata riempita di graffiti a favore dell’aborto».
All’interno della cattedrale si trovavano altre 700 persone in preghiera, riunite insieme al loro vescovo Mons. Alfonso Delgado. Dopo aver cercato – senza successo – di entrare nell’edificio, le donne hanno bruciato una effige di Papa Francesco, al grido di «Se il Papa fosse donna, l’aborto sarebbe legale».
L’attacco si è verificato Domenica 24 novembre durante il National Women’s Encounter, che riunisce annualmente – a sostegno dei diritti delle donne – tutte le femministe argentine. La polizia ha ripetutamente dichiarato alla stampa di non essere potuta intervenire perché «erano donne».
Un sacerdote – frate Rómulo Campora – ha dichiarato al Diario de Cuyo che «il rogo dell’immagine del Papa è un’offesa fatta non solo alla Chiesa, ma anche ad ogni singolo Argentino, visto che il Papa è argentino».
Lodando gli uomini che hanno difeso la Cattedrale, ha poi aggiunto: «La città di San Juan ama Dio, la fede e la famiglia» e rammaricandosi dei danni portati alla Cattedrale ha concluso: «se non rispettano la vita, non possiamo pretendere che rispettino degli edifici».
Il National Women’s Encounter si tiene ogni anno in una diversa città argentina ed è sponsorizzato dal Dipartimento della Cultura in quanto evento di «interesse sociale». Stando al sito argentino pro-vitaArgentinosAlerta.org, non è la prima volta che le femministe si abbandonano a pubblica violenza contro chiese e Cattolici. Durante precedenti proteste avevano già danneggiato le Cattedrali di Bariloche, Paraná e Posadas.
Sul sito si legge: «queste adunate di donne mostrano come lacivilizzazione odierna agisca per imporre le proprie regole: da un lato cercano di imporre un’agenda politica a sua volta imposta dalle organizzazioni internazionali e che prevede controllo della popolazione, aborto, contraccezione ed omosessualità. Dall’altro, sono un imbarbarimento nel senso più letterale del termine».
Sofia Vazquez-Mellado
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita
Fonte > LifeSiteNews.com
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=273418:manipolo-osceno-di-femministe-pro-aborto-attacca-uomini-in-preghiera-che-difendono-una-cattedrale&catid=83:free&Itemid=100021
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