Cui prodest?

 Satanae

Primo caso: i Francescani dell'Immacolata, Ordine benemerito, ricco di vocazioni, fedele al Magistero immutabile, con Frati eruditi in molte discipline, associazioni laicali, stampa cattolica e una moderata celebrazione secondo la forma straordinaria: COMMISSARIATO.

Secondo caso: la Messa in Santa Maria Maggiore, celebrata da 14 anni tutti i Primi Sabati del mese, per riparare alle offese al Cuore Immacolato di Maria Ss.ma, senza alcuna presenza di estremisti, né alcuna connotazione politica: SOPPRESSA.

Chi trae vantaggio da queste iniziative? Satana, nessun altro. Il Maligno odia l'Immacolata e la Chiesa, detesta la Verità, aborre la Messa cattolica, gli ripugnano le anime in grazia di Dio, massime dei consacrati. 

Chi è il responsabile di queste decisioni? La Sacra Gerarchia, nessun altro. 

Postato 6 hours ago da Cesare Baronio

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    Come cambiano i Francescani dell'Immacolata...

Durante il periodo natalizio è stato in cartellone nelle sale cinematografiche un film, Philomena, dal contenuto fortemente anticlericale. 

Esso si dovrebbe basare su una storia vera e narra la storia di una cattolica irlandese, ragazza madre, accolta in una comunità gestita da perfide suore che, per pagarsi la retta, la costringono assieme alle altre sventurate a fare le faccende, lavare i panni, lavorare in cucina. Il figlio della colpa è dato alla luce senza anestesia per punire la peccatrice con i dolori del parto, e viene allevato dalle stesse suore malvagie, per poi essere affidato ad una coppia di americani cattolici, i quali lasciano una cospicua offerta al Convento. Si capisce che questo traffico continua da anni: una vera e propria vendita di bambini. La protagonista, lasciata la comunità, si sposa e ha una famiglia. Giunta ad una certa età, Philomena decide di rintracciare il figlio illegittimo e torna in quella comunità, dove le nuove suore conciliari senza velo, pur con mille sorrisi, non le danno alcuna notizia del figlio. Grazie all'aiuto di un giornalista ateo, Philomena riesce a scoprire che il figlio è morto di aids, che conviveva more uxorio con un uomo e che aveva fatto carriera come membro dello staff del Presidente degli Stati Uniti d'America. Scopre poi che il figlio, prima di morire, era tornato in Irlanda e si era recato dalle suore cattive per sapere chi fosse sua madre, le quali gli avevano detto che la perfida non ne voleva sapere di lui. Il poveretto era stato infine sepolto nel cimitero abbandonato del Convento, dove la madre potrà dargli l'estremo saluto.

L'anticlericalismo del film è evidente nei dialoghi, nella storia, nell'atteggiamento di esasperato puritanesimo delle religiose. Insomma: uno dei tanti film contro la Chiesa, in cui si strizza l'occhio alle ragazze madri e ai gay.

Ebbene, dove viene proiettata in questi giorni questa pellicola edificante? Nel cinema parrocchiale di Santo Spirito a Ferrara, dove ha sede il Convento dei Francescani dell'Immacolata. Quella stessa parrocchia dove si è tenuta poche settimane fa una conferenza in stile nuovo corso, in collaborazione con Alleanza Cattolica e con Rinnovamento nello Spirito. 

Sic transit. 

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