ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 gennaio 2014

Teologia eruttante in fase digestiva-punitiva (38 minuti!)

“Perdonatemi se sono autoreferenziale” (P. Alfonso Bruno, 26-1-2014)


Domenica scorsa dinanzi agli studenti F.I. di Sassoferrato, P. Alfonso Bruno ha tenuto a tavola, dopo pranzo, un discorso di ben 38 minuti. Lo scopo? probabilmente ottenere altre adesioni alle sottoscrizioni chieste dalla circolare dell’8 dicembre 2013. P. Bruno sfrutterà quelle firme come ritrattazioni della petizione presentata da 240 frati alla Santa Sede…
Un occhio introspettivo intuisce che l’intero discorso di P. Bruno, sintetizzato dalla frase che abbiamo scelto come titolo, rivela un profondo disagio interiore psicologico e spirituale: è uno che sa di sbagliare e vuole continuare lo stesso, perché si ritiene investito da una missione superiore e necessaria da compiere…
Vediamo quel discorso secondo alcuni punti chiave.

1. Manipolazioni
È arcinota la figura e l’operato machiavellico di P. Alfonso Bruno. Ha contrastato, accusato, diffamato e calunniato, prima in modo nascosto e poi palese, P. Stefano Manelli e i suoi precedenti collaboratori di governo e di formazione FI. P. Bruno e gli altri contestatori hanno deformato e infranto l’unità, la verità, la fraternità, la carità, fino a provocare la dissoluzione in atto dell’Istituto… Proprio lui, P. Bruno, con bella faccia tosta raccomanda agli studenti: unità (niente divisioni!), fraternità, carità, verità, orazione fraterna, stare con gli altri… P. Bruno non si accontenta di strumentalizzare i concetti. Piega a suo favore anche relazioni personali. Sebbene parli in modo dimesso e umile, tuttavia si vanta di essere uno dei frati “anziani” che hanno fatto tanti sacrifici per l’Istituto; dice di frequentare spesso la Congregazione dei Religiosi (in particolare con mons. Carballo); si presenta come vicino e devoto al Papa; si vanta anche di ricordare le cose buone insegnategli da P. Stefano Manelli… Così P. Bruno fa capire che P. Stefano avrebbe fatto o insegnato anche cose non buone…
P. Bruno fa appello al cuore, all’affetto, alla fraternità, dice di amare gli studenti, di volere il loro bene, di volere essere col “cuore aperto”, aperto al dialogo, “padre”, “amico”, “fratello”…
Eppure proprio lui non ha esitato a pugnalare al cuore e alle spalle P. Manelli e i suoi ex collaboratori, suoi confratelli. E che dire delle minacce e trasferimento punitivo con tanto di monitio, subìti da P. Charles Houngbo grazie a P. Bruno? Se la ricorda P. Bruno la sua lunga telefonata minatoria e ricattatoria fatta a metà novembre a P. Houngbo? In sintesi P. Alfonso disse così: se non ritratti la tua petizione pro-Ecclesia Dei, ti sarà tolto il superiorato… Hai 48 ore per rispondermi… P. Houngbo non ritrattò e dal Benin fu spostato in tutta fretta in Nigeria dove ora è controllato dagli adepti bruniani. Questa è vita religiosa e fraterna? È vita da lager, fondata su falsità e ingiustizie. Che fa la Santa Sede? Lascia fare?
P. Bruno, pro domo sua, usa belle immagini marinare (lui è figlio di ufficiale di Marina Militare) che riassumo così: parlando dei F.I. dice che siamo come chi ha preso il largo e non vede né la riva di partenza né quella di arrivo… Ma dobbiamo andare avanti, stare insieme sulla stessa barca… Quando c’è tempesta, bisogna sprofondare nell’abisso, nel sottomarino, e lì è tutto calmo… Appunto, P. Bruno vuol essere l’autista, il nocchiero, anzi il Caronte, dei F.I. … Risultato? Li farà sprofondare negli abissi, e forse lui si metterà in salvo prima. Amen!
2. Accuse velate contro i precedenti Superiori e formatori (Fondatori inclusi)
P. Bruno parla dei “problemi” che stanno vivendo i F.I. (“ognuno di noi non sa che fine farà”). P. Alfonso mette in guardia dal “naturalismo”, esorta a vedere in P. Volpi il rappresentante di Dio e ad obbedirgli in modo soprannaturale… Ovvio, è implicita l’accusa di disobbedienza a chi non si piega alle falsità e ingiustizie di P. Volpi e P. Bruno. Eppure i 5 ribelli e denigratori appoggiati da P. Bruno non hanno brillato per obbedienza soprannaturale e hanno costruito un castello di fandonie contro P. Manelli. A proposito del naturalismo: notiamo il modo troppo umano e meschino con cui P. Bruno ha gestito questo affare: doppiogioco, accuse, falsità, diffamazioni, minacce, ritorsioni, manipolazioni di statistiche… E la CIVCSVA tace. Chi tace acconsente?
P. Bruno dice che bisogna obbedire alla Chiesa… Oh, P. Bruno ! E se questo Papa, o il suo Successore, darà infine ragione a P. Manelli, Lei che dirà? Farà un lungo e sonoro “mea-culpa”? Ma no! La conosciamo. Da bravo camaleonte, non ammetterà le Sue colpe, ma farà appello alla Sua coscienza e buona fede…
P. Bruno raccomanda la memoria dei sacrifici dei frati “anziani” di Casa Mariana: cita anzitutto P. Gabriele (e P. Stefano, no?), poi P. Zangheratti, e poi se stesso… E i manelliani? E P. Apollonio? Non hanno fatto anche loro sacrifici? Silenzio di P. Bruno.
P. Bruno dice che la Chiesa, la CIVCSVA, il Papa, apprezzano il nostro carisma… Purtroppo P. Bruno e compagni hanno detto e scritto falsità contro P. Manelli presentandolo come traditore del carisma… È bravo P. Bruno a distinguere carisma personale del Fondatore e carisma collettivo fondazionale… Come a dire, in parole povere: P. Manelli dal Motu Proprio Summorum Pontificum in poi non ha capito più niente… Ora però c’è il collettivo dei nuovi fondatori Zangheratti-Iorio-Bruno che capisce molto di più…
In realtà è certo che il carisma F.I. nelle mani di P. Volpi e P. Bruno sarà deturpato. I frati FI finiranno come cappuccini “alla Volpi”. Temiamo omologazione e revisione totale della legislazione e spiritualità F.I. (Libro della Santificazione). P. Bruno dice che la Chiesa vuole proteggere il carisma F.I… Ma dietro l’espressione “la Chiesa” si devono intendere uomini di Chiesa disinformati e dipendenti dalle informazioni “ufficiali” dei nuovi vertici F.I.
Accuse generali al precedente governo e ai frati manelliani si capiscono tra le righe quando P. Bruno dice che purtroppo “giocoforza” si è costretti a chiudere conventi…
P. Alfonso dice che questa è una guerra senza vincitori e né vinti (ma è proprio lui che l’ha abilmente diretta contro i Fondatori e il loro governo). P. Bruno dice che non è un arrivista, non voleva essere segretario generale come invece un altro frate che esigeva la carica ma che non è stato accontentato… Perché non si dimette, dato che lui stesso ha ammesso di avere seri problemi di salute? Magari si dimettesse! Ma la sua ambizione di passare come traghettatore, salvatore e Caronte dei FI non gli danno posa né giorno né notte.
3. Autoreferenzialità
È il midollo di tutto il discorso di P. Bruno che denota malessere interiore, psichico e spirituale. Dice di soffrire come Gesù Crocifisso, precisando che tale è il suo cognome spirituale (P. Bruno come Gesù?)… P. Bruno chiede preghiere e aggiunge che anche il Papa chiede preghiere a chi lo incontra (P. Bruno come il Papa?)… Racconta le sue esperienze personali di F.I: in missione a 21 anni, in Brasile, poi in Africa, e di recente in Polinesia… Ha patito fame, malattie, privazioni di cui paga le conseguenze… Si presenta come frate buono, amichevole, accogliente, ecc. Dice che tanti frati hanno voluto parlare con lui a Boccea (P. Bruno, un eroe, un veterano da seguire e ricercare sempre e comunque?). Si presenta come il salvatore dell’unità, della fraternità e del carisma F.I, assai più di quanto lo siano i Fondatori, specialmente P. Manelli… In fondo P. Bruno si presenta più buono, più santo, più giusto di P. Manelli… P. Bruno dice di saper riconoscere la santità di Papa Francesco, di averlo visto piangere davanti alla Aparecida, di saperlo devoto di San Giuseppe… Lui, P. Bruno, le cose le sa…
A conclusione del discorso di P. Bruno, P. Murphy, il rettore, dice che le cose dette da P. Alfonso vengono dal cuore, sono illuminanti, da meditare… Cos’è questa? ipocrisia, falsità, ingenuità, cecità? Poveri studenti in mano a tali personaggi. E la CIVCSVA lascia correre… Amen!
Molti, anche laici, si chiedono da tempo: P. Bruno è consapevole delle sue manipolazioni, falsificazioni, calunnie, ecc.? Se non lo è, vuol dire che ha seri problemi psicologici o morali.
“Perdonatemi se sono autoreferenziale” dice P. Bruno. Sì, lo perdoniamo di cuore e preghiamo per la sua salute e salvezza eterna. La Madonna salvi anche i frati manelliani (quelli che non si piegano alle sottoscrizioni di P. Bruno) che presto o tardi saranno cacciati dall’Istituto (al dire di P. Bruno) oppure se ne andranno spontaneamente per non marcire nei conventi-lager alfonsiani. Che sarà di loro? Dio abbia misericordia.
di Peregrinus Frater

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