ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 15 febbraio 2014

Lo spirito del concilio,ovvero come ti erudisco il pupo!

Il vento del Vaticano II soffia sui Legionari

Sacerdoti dei Legionari di Cristo
SACERDOTI DEI LEGIONARI DI CRISTO

L’impronta di Francesco ha adeguato la congregazione allo spirito del Concilio. Parla il delegato pontificio De Paolis: basta al taglio verticistico della Legione

Francesco allinea la Legione al Vaticano II. Ad imprimere al Legionari di Cristo l'aggiornamento ai mutati scenari del terzo millennio globalizzato e la svolta conciliare è il Capitolo generale straordinario presieduto dal cardinale canonista e delegato pontificio Velasio De Paolis,  Capitolo che si concluderà  a Roma il 25 febbraio.

E' stato necessario, spiega a "Vatican Insider" il porporato, "un cammino impegnativo di purificazione e rinnovamento spirituale" prima di poter "procedere alla revisione delle costituzioni e all’elezione di un nuovo governo della Legione di Cristo". Ed è qui che l'impronta di Francesco ha adeguato la congregazione allo spirito del Concilio.
Infatti, nel corso del Capitolo, evidenziano in Vaticano, "sono state radicalmente mutate la costituzioni in quanto la loro precedente impostazione era chiaramente pre-conciliare e andava perciò adattata al nuovo codice di diritto canonico secondo le linee guida indicate dal Vaticano II". Ciò che andava cambiato, in particolare, nelle vecchie leggi della congregazione era "il taglio eccessivamente verticistico dell'organizzazione" e la "inadeguata valorizzazione della vita comunitaria".

Insomma prima della revisione che il 25 febbraio consentirà di consegnare a papa Bergoglio le nuove costituzioni, le norme che regolavano la vita della Legione di Cristo erano "troppo numerose e anche confuse", poiché "non vi era una chiara distinzione tra le disposizioni principali e quelle attuative". Invece adesso il carisma della congregazione (e cioè l'annuncio al mondo della regalità di Cristo) sarà regolato da un "corpo più snello di norme" e sarà quindi possibile "una chiara interpretazione delle nuove costituzioni".

Il cardinale De Paolis, nel giugno 2010, era stato nominato da Benedetto XVI e confermato nel giugno scorso da Francesco, delegato pontificio per la Legione di Cristo. Un vero e proprio commissariamento deciso dalla Santa Sede a seguito delle gravissime vicende di condotta immorale che hanno coinvolto il fondatore della congregazione, padre Marcial Maciel Degollado, allontanato nel maggio 2006 da ogni ministero pubblico, e che hanno arrecato profonde ferite e serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione. Padre Maciel è morto nel 2008.

Dunque entro pochi giorni si concluderanno i lavori del Capitolo, cui partecipano - oltre i membri di presidenza (il delegato pontificio e due dei suoi consiglieri personali) - una sessantina di padri capitolari ed alcuni consacrati e consacrate e laici del movimento di apostolato Regnum Christi, che condivide il carisma della congregazione. A una prima fase del capitolo, dedicata a partire dall' 8 gennaio alla revisione del testo costituzionale e all’elezione del nuovi vertici della Legione di Cristo, è seguita una seconda fase dei lavori per affrontare diversi temi della vita della congregazione. "C’è stato soprattutto il problema delle costituzioni, su cui si è lavorato di più- sottolinea De Paolis-. La questione principale era quella di rivederle, particolarmente in alcuni punti nodali". Innanzi tutto "la distinzione più chiara e precisa del foro interno-sacramentale e del foro esterno-disciplinare. "Era necessario riaffermare che l’autorità non è arbitraria, ma che deve operare all’interno del Consiglio- precisa il delegato pontificio-. Perciò abbiamo ricondotto tutto il problema alla realizzazione di costituzioni secondo le indicazioni del Concilio, post-Concilio, del codice di diritto canonico e proprio attorno a questo tema vi è stato il lavoro più grande. Abbiamo trattato i problemi del fondatore, della formazione, del Regnum Christi. E anche i problemi disciplinari, inclusi i casi di sacerdoti che si erano macchiati di delitti nella Chiesa".
GIACOMO GALEAZZICITTA' DEL VATICANO


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