ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 10 febbraio 2014

Rimandati prima della bocciatura

IL PAPATO “LIBERAL” DI BERGOGLIO HA SCATENATO DISPUTE TEOLOGICHE TRA LE PORPORE - SCONTRO O’MALLEY-MARADIAGA SULLA COMUNIONE PER I RISPOSATI – PAROLIN: LA CURIA CHE VERRA’

Il cardinale honduregno Maradiaga aveva invitato il prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Gerhard Muller, a essere più flessibile su divorziati e risposati: “Dopo il fallimento di un matrimonio ci possiamo chiedere: gli sposi erano veramente uniti in Dio?” - Chiusura netta dal cappuccino (senza cornetto) O’Malley che fa il mastino sui temi etici…

G. G. V. per il "Corriere della Sera"
Francesco, in omaggio alla «sinodalità», desidera che i vescovi discutano e approfondiscano anche i temi più delicati, specie in vista del Sinodo sulla famiglia di ottobre. E loro, a cominciare dai cardinali del suo gruppo di Consiglio, non lo deludono. L'ultima uscita è quella del cardinale Sean O'Malley, che al quotidiano della sua città, il Boston Globe , ha detto di «non vedere alcuna giustificazione teologica» perché la Chiesa debba cambiare le regole sui divorziati risposati esclusi dai sacramenti.
Papa Francesco con coppa e maglietta del San LorenzoPAPA FRANCESCO CON COPPA E MAGLIETTA DEL SAN LORENZO
In generale, l'arcivescovo cappuccino di Boston - a parte l'apertura sulla nomina di una donna a capo di un dicastero in Curia, possibilità ormai sostenuta da tutti o quasi - non crede ci si debbano aspettare modifiche sui temi etici, dalla contraccezione alle nozze gay. «La Chiesa deve essere fedele al Vangelo e all'insegnamento di Cristo. A volte è molto difficile. Dobbiamo seguire quel che vuole Cristo e confidare che quel che ci chiede è la cosa migliore».
Ma il problema, più che la dottrina, è l'atteggiamento. Una ventina di giorni fa il cardinale honduregno Óscar Rodríguez Maradiaga, che guida il Consiglio degli otto porporati, aveva al contrario invitato il prefetto dell'ex Sant'Uffizio, Gerhard Müller, «ad essere più flessibile», sempre in tema di divorziati e risposati.
Müller era stato netto sull'indissolubilità del matrimonio, e al Corriere aveva spiegato: «La Chiesa non ha l'autorità di relativizzare la Parola e i Comandamenti di Dio». Di qui la replica di Maradiaga: «Il mondo, fratello mio, non è così, non è in bianco e nero», aveva osservato ironico. «Dopo il fallimento di un matrimonio ci possiamo chiedere: gli sposi erano veramente uniti in Dio? Lì c'è ancora molto spazio per un esame più approfondito».
BERGOGLIO AL PRESEPE VIVENTEBERGOGLIO AL PRESEPE VIVENTE
Del resto era stato lo stesso Francesco, a fine luglio, ad avviare il dibattito: «Io credo che questo tempo sia un kairos, un'occasione di misericordia». Il Papa, peraltro, aveva precisato che il problema «non si può ridurre solo» alla questione «se si possa fare o no la comunione»: significherebbe «non capire quale è il vero problema, un problema grave di responsabilità della Chiesa nei riguardi delle famiglie che vivono in questa situazione».
oscar-rodriguez-maradiagaOSCAR-RODRIGUEZ-MARADIAGA
Discussioni permettendo, è probabile che si cerchi di trovare una soluzione condivisa riconoscendo con maggiore «elasticità» la nullità delle prime nozze. La segreteria del Sinodo si riunirà il 24 e il 25 febbraio per cominciare ad ordinare le risposte al questionario giunte dalle diocesi e dai fedeli di tutto il mondo, si pensa di istituire delle commissioni per fare sintesi, ma di certo la maggior parte dei cattolici desidera che la soluzione si trovi e che i divorziati e risposati non siano esclusi.
PAROLINPAROLIN
Per parte sua, il Consiglio dei cardinali tornerà a vedersi dal 17 al 19 febbraio per proseguire l'analisi delle proposte di riforma della Curia. Ieri, in un'intervista ad Avvenire , il Segretario di Stato Pietro Parolin ha detto l'essenziale su ciò che la Curia dovrà diventare: «Uno strumento agile e snello, meno burocratico e più efficace».
GERHARD LUDWIG MÜLLERGERHARD LUDWIG MÜLLERCRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER E PAPA FRANCESCO BERGOGLIOCRISTINA FERNANDEZ DE KIRCHNER E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
In Argentina, invece, il quotidiano la Nación ha annunciato che Francesco, preoccupato dalla crisi del suo Paese, avrebbe «convocato» per il 19 marzo in Vaticano i rappresentanti dei sindacati, degli imprenditori e del governo per invitarli al dialogo. Ma Oltretevere non risulta nulla e l'iniziativa è stata negata in Argentina da Alicia Barrios, giornalista amica del Papa: ha detto di averne parlato al telefono con lo stesso Bergoglio, che avrebbe esclamato «è una sciocchezza!» smentendo ogni cosa.



  • Il sondaggio che la Santa Sede ha mandato agli Episcopati ha messo in luce una situazione di eresia materiale nei fedeli: la maggior parte di essi crede ad una minima parte dei Dogmi cattolici e non pratica la Morale cattolica. 

    Lungi dal trarne un motivo per cambiare la Fede e la Morale, come vorrebbero alcuni, sarebbe il caso di chiedersi se in questi decenni i Vescovi abbiano svolto il proprio ministero predicando la sana dottrina, correggendo gli errori ed allontanando i cattivi maestri. La condizione miserevole del gregge è evidentemente il risultato di una latitanza dei Sacri Pastori, che hanno abbandonato il popolo cristiano. 

    Qualcuno dovrebbe rispedire questi Vescovi scioperati in Seminario, ad imparare qual è il loro ruolo, e quali sono gli insegnamenti che la Chiesa pretende che essi impartiscano ai fedeli. Meno chiacchiere, meno abbracci coi Rabbini, meno incontri ecumenici. E più catechismo. 

    E se non assolvono i compiti loro affidati, che li si mandi a zappare.

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