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mercoledì 26 marzo 2014

Semel in anno?



Ecco il forzuto e inatteso discorso di Bagnasco sulla famiglia

Ecco il forzuto e inatteso discorso di Bagnasco sulla famiglia

E’ stato durissimo e inaspettato l’attacco che il presidente della conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, ha sferrato all’ideologia del gender. L’occasione era data dal Consiglio permanente della Cei che si è aperto martedì a Roma. Nel corso della prolusione, Bagnasco – dopo aver toccato vari altri punti, come il problema della disoccupazione – ha parlato dell’educazione.


LA SOCIETA’ HA IL DOVERE DI NON CORROMPERE I GIOVANI
Il cardinale arcivescovo di Genova fissa una data: il 10 maggio prossimo in piazza san Pietro con il Papa: “Davanti a lui e con lui, riaffermeremo l’urgenza del compito educativo; la sacrosanta libertà dei genitori nell’educare i figli; il grave dovere della società – a tutti i livelli e forme – di non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi; il diritto a una scuola non ideologica e supina alle mode culturali imposte; la preziosità irrinunciabile e il sostegno concreto alla scuola cattolica”. E proprio su questo punto, Bagnasco va oltre: la scuola cattolica è un patrimonio storico e plurale del nostro Paese, offrendo un servizio pubblico seppure in mezzo a grandi difficoltà e a prezzo di sacrifici imposti dall’ingiustizia degli uomini: ingiustizia che i responsabili fanno finta di non vedere pur sapendo – tra l’altro – l’enorme risparmio che lo Stato accantona ogni anno grazie a questa peculiare presenza”.
“SI VUOLE ISTILLARE NEI BAMBINI PRECONCETTI CONTRO LA FAMIGLIA”
Presidio fondamentale, dunque, anche per contrastare “la recente iniziativa di tre volumetti dal titolo ‘Educare alla diversità a scuola’, che sono approdati nelle scuole italiane, destinati alle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo e secondo grado”. Le tre guida, nota il presidente della Cei, “mirano a istillare nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre…parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende a eliminarle anche dalle carte. E’ la lettura ideologica del genere, una vera dittatura, che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni”. L’arcivescovo di Genova prosegue e dice “viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei campi di rieducazione, di indottrinamento. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione?”. E ancora, “i genitori non si facciano intimidire”.
BASSETTI E GALANTINO, I PIU’ ASCOLTATI DA FRANCESCO
Parole dure e inattese, specie dopo l’anno vissuto dall’episcopato italiano dopo l’elezione diJorge Mario Bergoglio a Pontefice. Dodici mesi in cui il Papa ha invitato la Cei a riformarsi, magari anche provvedendo ad eleggere autonomamente i propri vertici. Punto su cui i vescovi italiani hanno già deliberato, in senso negativo. Semmai, si potrà fornire al Pontefice una rosa da cui scegliere il presidente e il segretario. Un anno in cui Francesco ha prima prorogato e poi trasferito a Latina (non certo sede di primaria importanza) il segretario Mariano Crociata, mettendo al suo posto mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio. Ed è quest’ultimo l’interlocutore privilegiato del Papa, se è vero che negli ultimi due mesi sono stati ben tre gli incontri tra i due a Santa Marta. Se a ciò si somma la grande considerazione che il Pontefice dà all’attuale vicepresidente della Cei, Gualtiero Bassetti, tanto da averlo elevato al cardinalato, s’intuisce che la situazione è in rapido aggiornamento.
L’INCONTRO DI SABATO TRA IL PAPA E BAGNASCO
Eppure, la prolusione di Bagnasco di martedì è di importanza rilevante, soprattutto perché presentata sabato scorso direttamente al Papa in uno degli ormai rari incontri tra i due. Un testo che, si può immaginare, Francesco abbia condiviso. In attesa delle riforme e dell’importante Assemblea del prossimo maggio, con la prolusione in San Pietro che sarà con ogni probabilità tenuta direttamente dal Papa, vescovo di Roma e Primate d’Italia.


26 - 03 - 2014Matteo Matzuzzi

http://www.formiche.net/2014/03/26/il-duro-inatteso-discorso-bagnasco-sulla-famiglia/
“Distruggono la famiglia” al rogo i libretti del diavolo 
di Valerio Cattano 
in “il Fatto Quotidiano” del 26 marzo 2014
Allarme, la scuola italiana apre alla “dittatura di genere”. In altri termini alla normalizzazione 
dell’omosessualità. La “colpa” è di tre volumetti dal titolo Educare alla diversità a scuola destinati 
alle primarie e secondarie di secondo grado. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e
presidente della Cei, sulle pagine di Avvenire non usa mezzi termini: la scuola pubblica sta 
diventando un immenso campo di rieducazione perché quei libretti “instillano preconcetti contro la 
famiglia e la fede religiosa”. Un monito indirizzato forte e chiaro al governo Renzi e al ministro 
competente. 
Di cosa si tratta? I volumi sono stati autorizzati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri 
(Dipartimento per le Pari opportunità) all’epoca del governo Monti e dall’allora ministro del Lavoro
con delega alle Pari opportunità, Elsa Fornero. Il governo di Enrico Letta ha dato seguito 
nell’ambito delle nuove strategie nazionali anti omofobia. A curare le pubblicazioni l’Unar, Ufficio 
Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. La realizzazione è dell’istituto Beck. 
LE TEMATICHE si sviluppano in cinque schede che trattano le “linee-guida per un insegnamento 
più accogliente e rispettoso delle differenze” attraverso altrettanti capitoli: le componenti 
dell’identità sessuale; omofobia: definizione, origini e mantenimento; omofobia interiorizzata: 
definizione e conseguenze fisiche e psicologiche; bullismo omofobico: come riconoscerlo e 
intervenire; adolescenza e omosessualità. Si legge che non basta più “Essere gay friendly 
(amichevoli nei confronti di gay e lesbiche), ma è necessario essere gay informed (informati sulle 
tematiche gay e lesbiche). Lo scopo è avere un manuale contro il bullismo che si accanisce contro i 
“diversi” tanto che a pagina 18   c’è un vero e proprio manifesto scolastico contro il bullismo. 
“Bisogna che l’insegnante riveda la scheda sul bullismo. È importante, inoltre, che l’insegnante sia 
molto chiaro e deciso nello spiegare ai suoi studenti i seguenti punti: la scuola non tollera questo 
tipo di comportamenti. Il bullismo è sbagliato. Prendere in giro, minacciare, picchiare qualcuno, 
farlo sentire escluso, perché è grasso, perché è un “secchione”, perché è diverso da noi, perché 
pensiamo che sia omosessuale, è sbagliato. Ognuno ha diritto di essere com’è, ognuno ha qualcosa 
da insegnarci. Quanto più qualcuno è diverso da noi, tanto più ha da insegnarci. Essere bulli non è 
“figo”, è stupido”. 
C’È POI UNO SPAZIO con le domande frequenti (faq) dove si risponde in modo schematico ai 
quesiti sulla sessualità. “I rapporti sessuali omosessuali sono naturali? Sì. Il sesso tra le persone 
dello stesso sesso è presente in tutta la storia dell’umanità, sin dall’antica Grecia. Inoltre, molti 
eterosessuali possono avere sporadiche fantasie omosessuali, così come molti omosessuali possono 
avere sporadiche fantasie eterosessuali. Un pregiudizio diffuso nei paesi di natura fortemente 
religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini. Di conseguenza tutte le altre forme di 
sesso, non finalizzate alla procreazione, sono da ritenersi sbagliate. Un altro pregiudizio è che con 
l’omosessualità si estinguerebbe la società. In realtà, come afferma l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, la sessualità è un’espressione fondamentale dell’essere umano. L’unica cosa che conta è il 
rispetto reciproco dei partner. Quindi potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: “i rapporti 
sessuali eterosessuali sono naturali?”. Qui si arriva al terreno di scontro con la Cei, perché sono 
questi e altri passaggi che hanno fatto fare un salto sulla sedia al cardinale Bagnasco ; ad esempio 
quelli che riguardano la televisione e i media “che discriminano le famiglie omosessuali”, invitando
i docenti a chiedere agli alunni come mai “in Italia non ritraggono diverse strutture familiari”. 
Passaggio “delicato”, il tentativo di far immaginare “sentimenti ed emozioni che possono provare 
persone gay o lesbiche”; e la masturbazione fra ragazzi è presentata “come un gioco”. Bagnasco ha 
sparato a zero: “Strategia persecutoria contro la famiglia”. Ancora: “Viene da chiederci con 
amarezza se si vuol fare della scuola dei ‘campi di rieducazione’, di indottrinamento. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati?”. E conclude: “I genitori
non si facciano intimidire...non c’è autorità che tenga”. 
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140326cattano.pdf

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