ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 6 aprile 2014

Canonizzazioni irreali


Non è  necessario che il cattolico creda che l’imminente canonizzazione dei Papi conciliari sia infallibile, perché essa deriva dalla degenerazione della mente.

La “canonizzazione” di due Papi conciliari, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, è prevista per l’ultima Domenica di questo mese, e molti credenti cattolici sono spaventati a morte. Sanno che i Papi conciliari sono stati (oggettivi) distruttori della Chiesa. Sanno che la Chiesa sostiene che le canonizzazioni siano infallibili. Saranno costretti a credere che Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II siano santi? Ed ecco che la loro mente vacilla. Ma non è necessariamente così.
Nel mese di agosto dell’anno scorso, questi “Commenti” hanno precisato che le “canonizzazioni” della neo-Chiesa sono una realtà talmente diversa dalle canonizzazioni della Chiesa pre-conciliare, che nessun cattolico deve credere che queste canonizzazioni post-conciliari siano infallibili. Non ero in errore. Ma se ho detto che le cose stanno così, non ne ho detto il motivo, che è il mezzo migliore per conoscere qualcosa. Diversamente da me, in una conferenza per un ritiro, forse del 1989, Mons. Lefebvre ha fornito la ragione profonda del perché. Questa ragione – della depravazione mentale modernista – è cruciale per comprendere l’intera rivoluzione conciliare.

Monsignore disse che, al pari della gran massa degli uomini moderni, i Papi conciliari non credono in una verità che sia stabile. Per esempio, la formazione di Giovanni Paolo II era basata sulla verità evolutiva, che va al passo con i tempi, che procede con l’avanzare della scienza, ecc. Che la verità non sia mai fissa, fu la ragione per la quale Giovanni Paolo II condannò nel 1988 le consacrazioni episcopali della FSSPX: perché esse derivavano dall’idea che la Tradizione cattolica fosse fissa e non vivente o mutevole. In effetti, i cattolici sostengono che, per esempio, ogni parola del Credo sia immutabile, perché quelle parole sono state ribadite nei secoli per esprimere il più perfettamente possibile le immutabili verità della Fede e sono state definite infallibilmente dai Papi della Chiesa e dai Concilii.

Le vere canonizzazioni sono un altro esempio: (1) il Papa che si pronuncia come Papa, (2) così che tale persona sia un modello di fede e di morale, (3) una volta per tutte (nessuno può togliere la canonizzazione), (4) che tutta la Chiesa lo accetti come modello. In tal modo le canonizzazioni soddisfacevano le quattro condizioni dell’insegnamento infallibile della Chiesa ed erano tenute come infallibili. Ma questa idea cattolica di una verità immutabile è inconcepibile per le fluide menti moderne come quelle dei Papi conciliari. Per loro la verità è come la vita, una vita che si sviluppa, che evolve, che cresce verso la perfezione. Come può allora un Papa conciliare effettuare, per non dire imporre, una canonizzazione infallibile?

Monsignore immaginava come potesse reagire un Papa conciliare all’idea di poter fare una cosa del genere: “Oh, no! Se mai in futuro si scoprisse che la persona che ho canonizzato non aveva tutte le qualificazioni richieste, beh, qualche mio successore potrebbe benissimo dichiarare che io abbia fatto una dichiarazione sulle virtù di una persona, ma non che abbia definito una volta per tutte la sua santità”. Per intanto, la “dichiarazione” di “canonizzazione” di questi Papi avrà fatto felici il Presidente della locale Repubblica e i cristiani del luogo, e avrà dato loro una scusa per avere una festa da celebrare.

A ben riflettere, questa spiegazione di Monsignore si applica perfettamente a tutta la neo-Chiesa. Quello che ci è venuto col Vaticano II è che l’esigente bellezza dell’immutabile Verità di Dio, che conduce in Cielo, è stata rimpiazzata dalla bruttezza senza pretese della fluida fantasia dell’uomo, che può condurre all’Inferno, ma che permette all’uomo stesso, lui pensa, di prendere il posto di Dio. Il punto chiave di questo processo è lo sganciamento della mente dalla realtà. E quando il processo viene applicato oggi alla Chiesa, come concezione modernista, il risultato è talmente diverso da quello di prima, che le nuove realtà esigono assolutamente nomi nuovi: neo-Chiesa, neo-canonizzazioni, neo-santi, ecc.
Dopotutto, non sono i conciliaristi orgogliosi di fare nuova ogni cosa?
                                                                                                                                      Kyrie eleison

Eleison comments CCCLI: 
CANONISATIONS   UNREAL
Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  5 aprile 2014
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla irrealtà delle prossime canonizzazioni che effettuerà la Chiesa conciliare.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html


http://www.unavox.it/Documenti/Doc0635_Williamson_5.4.2014.html

2 commenti:

  1. Purtroppo non credo che se ne esca così. La proclamazione di santità impegna l'infallibilità (cf. J.Ratzinger), per questo onestamente a molti la prossima fa una certa impressione. Ovviamente per i sedevacantisti il problema non si pone essendo invalide le elezioni dal concilio in poi, ma per la chiesa il discorso è più complesso.

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  2. La canonizzazione del papa eretico
    Leopoli (Ucraina), 14 febbraio 2014
    Segretaria di Stato
    della Città del Vaticano



    È una derisione del cristianesimo e di tutta l’umanità quando il Vaticano – in epoca in cui gli USA insieme all’UE hanno proclamato gender-omosessualità e rapimento dei bambini come priorità della loro politica – tace ipocritamente nei confronti di tali crimini e di fatto li approva. È la tragedia che al posto della parola chiara proclama la canonizzazione del papa apostata il quale ha dato la possibilità all’apostasia di massa dalla Chiesa ed alla satanizzazione dei popoli nei territori cattolici.

    La domenica, il 27 aprile del 2014, è confermata la data della canonizzazione del papa eretico Giovanni Paolo II.

    Il papa Onorio I (625-638) ha approvato una formulazione non chiara che riguardava l’eresia di monotelismo. Il Concilio ecumenico di Costantinopoli (680-681) ha dichiarato il papa di Roma Onorio I dopo la sua morte come eretico. I crimini di Giovanni Paolo II contro la purezza di fede non si possono paragonare con una leggera deviazione dottrinale di Onorio I scomunicato dopo la morte.

    Il predicatore ceco della penitenza Giovanni Hus fu ingiustamente bruciato a Costanza come eretico. Giovanni Paolo II dovrebbe essere bruciato giustamente come super-eretico. Al posto di questo Giovanni Paolo II viene proclamato santo. Le sue eresie negano l’essenza di tutta la dottrina della Chiesa cattolica.

    Le sue eresie Giovanni Paolo II copriva con la sua venerazione verso la Vergine Maria e con la lotta contro gli aborti. La realtà è che dall’altra parte ha aperto la porta allo spirito dell’anticristo all’interno della Chiesa.
    Giovanni Paolo II ha ricevuto dalla sacerdotessa del falso dio Śiva il segno magico, che esprime la consacrazione a quella divinità pagana! È uno scandalo perfino per i non cattolici!
    Giovanni Paolo II ha pubblicamente baciato il Corano! Questo gesto del capo della Chiesa è stato interpretato in modo che il Corano sia un libro sacro sullo stesso livello con la Sacra Scrittura! Ciò conduce verso il relativismo e il sincretismo!
    Durante il pontificato di Giovanni Paolo II nel nuovo Codice di Diritto Canonico è stata eliminata la scomunica latae sententiae per la partecipazione dei cattolici nelle organizzazioni dei massoni. Con questo si sono aperte le porte ai massoni che hanno svolto la loro attività criminale all’interno della Chiesa.
    Durante il pontificato di Giovanni Paolo II – lungo 26 anni – è avvenuta disgregazione di massa all’interno della Chiesa e l’apostasia da essa.
    Con il suo silenzio egli ha approvato il neomodernismo di teologia storico-critica. Essa come il risultato nega la divinità di Cristo, il Suo sacrificio redentore sulla croce e Cristo stesso come unica via verso la salvezza e l’ispirazione divina della Scrittura e tutti miracoli, inclusa la reale e storica risurrezione di Cristo!
    Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002 ha compiuto il gesto eretico ad Assisi. L’interpretazione di quel gesto ha incarnato un nuovo modo di pensare – eretico: che il cristianesimo e il paganesimo sono due uguali vie verso la salvezza.
    Egli ha taciuto e di fatto ha approvato l’omosessualità e pedofilia e contemporanee perversità sessuali promosse dall’ONU, dagli USA e dall’UE....


    http://vkpatriarhat.org.ua/it/?p=2933

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