ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 6 aprile 2014

Fantasie domenicali

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Lettera di p. Rosarione Giuda Bimarco (Dicette e Facette) a S. E. Rev.ma Mons. Consueto Bianchini Vescovo di Pastoia. Lettera- rapporto di p. Agnellone Giuda Bebè al Conducator et Dux a p. Giordano Bruno Alfonso Giuda Maggiore, Superiore Generale dei Frati Iscariotiti del Grande e potente Oriente.

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 A S. E, Rev.ma Mons. Consueto Bianchini
Vescovo di Pastoia
————————————————–(scrive Dicette e Facette)
chsmcrBadrino, Patremo, Badrino a me , Monsignore colendissimo e illustrissimo filosofo e teologo che chiù grande al mondo non esistesse in quanto voi avede deddo e sgriddo quella immensa filosofazione che i nosdri novizi conservadori ignorandi e sgomunigadi non apprezzeno in pieno e che, invece, io sdesso medesimo Facette e Dicette gonsidero la parde più imbordande della cadeghesi gonciliare: “Non sarà la Chiesa a evangelizzare i poveri ma saranno i poveri a evangelizzare la Chiesa”,
quando sdamane matina aggio visdo lo comunigado nello giornale gonservadore e in odore di sgomuniga : “Il Corriere Fiorentino” della vosdra immensa promozione sono svenudo dalla molto grandissima gioia che mi ha breso in duddo il mio sdupendo gorpo che sembra uno bronzette di Riace e ghe tutti mi invidiassero; dunque io aggio leddo ghe voi, Badrino, Patremo, Badrino a me colendissimo Monsignore e grandissimo assaie filosofo che chiù grande al mondo non esistesse, ghe siede sdado ghiamado a Roma e dunque lasciade Pastoia per un grande ingarico che ancora non sapimmo ma ghe presdo sapimmo e ghe brevedo  imbordandissimo e ghe invece li dradizionalisde infame digono (ma io non ci credessi) che voi siede sdado mandado alla chioshetto vadicano a vendere i garofanetti…e invege immagino che voi, eggelso Teologo che chiù grande al mondo non esistesse, farede parde di quella equipa che aiuderà Francesco a guidare quesda barga di Pietro…io dunque vi fagessi le mie congradulazioni e vi rigordassi – ora ghe sarete angor chiù podende assaie – di volere inderessarvi allo povero Dicette e Facetto ovvero a me stesso medesimo per le dre gose che chiù mi sdessero a cuore:
1) Lo ganonigado nello duomo di Firenze che mi sembrasse essere a buon bundo in quando aggio gonosciudo lo ganonigo brincipale Giancarlo Cordi che mi sembrasse moldo riguardoso quando allorghé mi apostrofasse: “Dicette e Facette vai in prima fila così la gente potrà vedere com’è fatto Giuda…” e mi sembrasse ghe me lo digesse come volesse dicere: “Dra pogo saremo colleghi dinto o’ duomo e accusì con te accando mi dovro’ gurdare le splle…” E dunque pensassi che basderebbe una sola parolina….
2) La gaddedra al Seminario fiorendino dove oldre che deologia drammatiga potrebbe insegnare anghe diritto cafonico e accusì mandare in bensione quello brofessore ganonico che almeno si riposasse…
3) Lo cappelanado della Malda che non aggio chiu’ il goraggio di ghiederlo a Monsignore Albertello Albertelli dei Favini che lo dradizionaliste infame ghiamano delli Favoni in quando mi informasse : “Dicette e Facette pure io me sono trovado gome l’Aredino Pietro, con una mano davandi e una di diedro, da quando, li ragazzi brebotendi cacciato mi avettero dallo club Serratico cghe dando ci denessi e ber guesdo, da ora innanze me voglio fare li ca..i miei”…brobrio accusì dicette e io rimanetti gon un balmo di naso. Quindi Badrino, Patremo, Badrino a me, monsignore mio colendissimo ed eggelso deologo che duddo il mondo parlasse di voi in quando avede sgriddo e deddo la seguende immensa filosofazione: “Non sara’ la Chiesa a evangelizzare  i poveri ma saranno i poveri a evangelizzare la Chiesa”,
in uldimo, ma gredete ghe potesse eessere messa anghe prima ber imbordanza brovvedede a mandare, sembre che potrebbe, dandi viveri in quando angora non sono arrivade le salamelle belle (finide), le caciotte (finide), le aulive (finide), lo gorgonzula che sape dello puzzetto delli piedi dello Rubagalline nosr (finido), la basda corda (finida) e pure quella lunga vessi finita che gliela mettessi in…pendola a quelli novizi gonservadori che gli si pigliasse un aggidente dobbio o due scembi, ma basdasse uno giasguno ma di quelli belli. Ho ricevudo le sgadolette di sgomberi ghe mi avede faddo avere dalla Garitas di Pisdoia e piacettero a tutti ma nun piacettero a me che il sabore aguto mi facesse venie li fordori e lo ruddeggiamento forde dando ghe mi dicedde uno novizio infame in odore di dradizionalismo: “Dicette e Facette non ti vergognassi” e io gli risbondetti: “vergognadi de ghe sei un gonservadore e che di venisse pure un golpo” e gli avessi dado anghe uno sganascione se non ci sarebbe sdado Fabiolone mio bello a’ mamà e cocco e’papà che mi dicesse: “Facette e Dicette non di gompromettere ghe io duddo regisdro e poi fagccio il fascigolo come avessi regisdrado dudde ele omelie di quello frade filippino che dando mi sda sullo gordone a me e figuradevi a voi che sdade per avere lo canonigado, la gaddedra al Seminario e lo cappellanato della Malta.”
Siadde brodigo nell’inviarmi i rifornimendi cibari in quando qui duddo è finido anghe se in gamera aggio ( e ve lo digo in via gonfidenziale) tre belle salamelle belle e lo cacio gorgonzula che sape dello puzzetto dei piedi dello Rubagalline  che, dudde le sere mi magno ardendemente.
Ma ora volessi dirvi di quello ghe è suggesso: finalmende il Giuda Maggiore ha deddo di drasferire quello filippino gonservadore e gui in duddi li Sandi li gonservadori e i dradizionalisde infame si scatenassero e bure sui giornali lo meddessro a gominciare da quello giornalaggio gonservadore de “Il Corriere di Firenze” che dovesse pensare alli ca…i sui…mi sgusasse, ma guando ce vo’ ce vole…e pure quello sido di Firenze sgrivesse quesde nodizie. Ma digo io che ve ne fregasse a voi che nuodade negli sgandali e duddo ripordade invece di fare come quello quodidiano dando bello come “La Nazione” che lega il ciuco dove vuole il badrone…Dicessero pure che lo badre filippino fosse malado, e chi se ne fottesse? E ghe dovesse finire il gatechismo come se io, Dicette e Facette, non sarebbe gapace di fare quello gadeghismo nuovo a gomingiare da quella immensa filosofazione vosdra, Badrino, Patremo, Badrino a me, che chiù bella non bodesse essere: “Non sarà la Chiesa a evangelizzare i poveri ma saranno i poveri a evangelizzare la Chiesa”…E poi quelli giornalisde fedendi volessere sapere bure le cose da me e io non mi facetti drovare e dissi a Fabiolone mio bello a’ mammà e cocco e’ papà: “Fabiolo’ bensa du a gacciare quelli infamone gonservadori…che gli si bigliasse un aggidente doppio o, almeno, due scempi…”
Ma, Badrino, Patremo, badrino a me, illusdrissimo signor deologo che nessuno al mondo esse chiu’ grandissimo assaie di voi, dovede brovvedere anghe a quesdo e sgrivere allo Giuda Maggiore che non sarebbi sdado io a rendere bubbliga la gosa della bardenza dello filippino…potete dire ghe fusse sdadolui sdesso medesimo…che gli si pigliasse una goliga della cisterna e l’ulciola dobbia e se fratturasse bure il fremure e i lemeolo…scusasse badrino, Patremo, Badrino a me, ma quando ci va ci vole.
Ghiudo dicendovi della imbordanza ghe rivedisse la bardenza del filippino (e sberiamo che bresdo patirebbe anghe l’aldro fedendone filippino) in guando lui con badre Serafino (che gli si bigliasse quaranda aggidenti segghi e gli si seggherebbe pure la ingua così non stasse chiù a rombere con quello Dommaso d’ Accuino.
Badrino, Patemo, Badrino a me, Monsignore colendissiomo, grande filosofo e deologo immenso che chiù grande al mondo non esisdesse in quando avede deddo e sgriddo la chiù grande filosofazione che sembre mi commuove: “Non sarà la Chiesa a evangelizzare i poveri ma saranno i poveri a evangelizzare la Chiesa”, io vi digessi anghe che nei miei sdudi io volessi rivaludare L’Utero, in guando mi sembrasse, che in duddi quesdi tempi, droppo si è  combaddudo condro di lui e ghe sarebbe bene ghe si rivaluderebbe L’Utero in guando anghe lui aveva le sue ragioni nell’aggussare una cerda Chiesa corrodda e droppo ricca gome, del resdo, fa ora Francesco. Dirò di più che a me L’Utero mi biaceva anghe quando studente ero ma non lo conoscessi ancora e una volda dicessi: “Ma bossibile che angora si debba fare guerra all’Utero?”
Gon voi bosse barlare di quesda filosofia e sdoria deologica. Indando quando sarede a Roma, Badrino
mio, pensade anghe a me ghe sono lo vosdro affezionadissimo Dicette e Facette.
PS Vedesse, Badrino, Patremo, Badrin a me, colendissimo Monsignor Consueto, immenso deologo che chiù grande al mondo non esistesse in quando voi avede deddo e sgriddo la immensa filosofazione : “Non sarà la Chiesa a evangelizzare i poveri ma saranno i poveri a evangelizzare la Chiesa”, se io bodessi denere una serie di gonferenze su “Basda con le crociade e rivalutiamo L’Utero” che sembre brondo sarebbe e vedesse anghe se alla Garidas mi podessero inviare per le brossime fesde uno bello conigliolo e una gallina rusbande che mi facessi gucinare da una signorina che sapere essere cuoca ber una bella  magnata con Fabiolone mio bello a’ mamà e cocco e’ papà. e con il confratemo p.Agnellone Bebé
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p. Dicette e Facette dei Frati Iscariotiti.
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Lettera di p. Agnellone Giuda Bebé al Dux et Conducator p. Giordano Bruno Alfonso Giuda Maggiore Superiore dei Frati Iscariotiti del Grande e potente Oriente.
Salute a te io dire caro amico p. Giuda Maggiore e pregare te accogliere mio belato anglo: BeeeeeehhhhhhhhhhhhhhBèbébèébehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhbeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Io dire te che qui continuare, come da te avere ordini, persecuzione contro due frati filippini e contro quindici novizi che sembrare essere conservatori e sembrare anche amare crociate e trionfalismo che, avere saputo proprio ieri, essere cose eretiche e quindi tutti papi da San Pietro a Benedetto XVI essere scomunicati perché non avere proclamato questo dogma francescano. Dovere però dire che Facette e Dicette che ora volere rivalutare Lutero e protestantesimo anche fare conferenze su inutilità di crociate antiche contro stesso Lutero, esagerare nel controllo e nella Opera Volontaria Repressione Antitradizione (OVRA) in quanto io quando andare a mangiare panzeretto a caffé me dire che Dicette e Facette registrare omelie di frate filippino e che avere trare in esse molte eresie…Io avere domandato a Renzo chi dire quello e lui mi avere risposto che quello avere detto stesso Dicettee Facette che se confidare anche con fioraio suo paesano che venire dal Sud e al quale lui dire che ogni messa degli altri frati (io sperare di non essere tra costoro) venire spiata e che avere anche uno suo kapò che spiare tutti e controllare telefoni, posta e computer e che avere anche incarico di parlare a gente e “sputtanare” (così me dire) tutti coloro che Dicette e Facette combattere. Giusta cosa fare ma dovere fare (e voi lui dovere dire) con più intelligenza perché molti me dire che noi in Tutti Santi essere diventati macchiette di Florentia e quando passare donnina che voi conoscere e che venire qui me dire: p. Agnellone a me sempre domandare p. Dicette e Facette cosa dire gente di me e se piacere più degli altri frati che essere eretici e prostatici infatti loro sempre prostare a immagini sacre e non volere rivalutare Lutero.
Io dovere dire tu che mai avere visto fare tante infamie e che questo potere andare bene ma poi non dovere se vantare e andare a chiacchierare e a fare dire tutte cose anche da suo Kapò a giornalisti che essere feccia della terra come voi, p. Giuda Maggiore, dire sempre a me che loro tu considerare “bottino” (così me tu dire!). E questo troppo parlare di Dicette e Facette invece di “sputtanare” (così me dire) frati ortodossi “sputtanare” (così me dire) noi frati protestati amanti di Lutero che dovere essere assai prudenti come consigliare io che essere nato in Angliterra e quindi avere intelligenza superiore a chi essere nato in Italia che essere paese della controriforma e, come dire giustamente “Jesus” che essere stupenda rivista e avre anche detto nostro Maestro Cardinale Martini, essere indietro di duecento anni e meno male che Francesco ora stare limitando distanza e avere fatto ringiovanire la Chiesa e riportare essa a Sessantotto e a teologia della liberazione che tanto piacere a nostro patrono Cardinal Braz de Avril et Maggio Giugno che dire che Beato Giovanni Paolo II non essere beato perché condannare guerriglia in America Latina. Anche a me verrebbe dire che Giovanni Paolo II non essere beato ma Braz de Avril e Maggio Giugno dire  noi tacere per ora  perché non essere prudente e invece Dicette e Facette dire sempre che Giovanni Paolo II non essere Beato come, del resto, avere detto questo anche don Lello Candini che defunto essere e cui Dicette Facette ispirare sua pastorale.
Quando arrivare questa mia missiva io sperare che frate prete filippino avere già sloggiare e intanto arrivare ordine di sloggiare per altro frate filippino e anche per novizi che fare molto irritare per loro idee che nessuno dovere apprezzare e anche perché avere finito viveri a Dicette e Facette che essere disperato perché non avere più le salamelle belle (finire), le caciotte (finire), l’ollio per oliare (finire), le aulive (finire), il gorgunzolo con lo puzzetto delli piedi di Rubagalline (finire), la pasta corta (finire) restare solo poca di quella lunga che p. Dicette e Facette dire di volere mettere in …pentola ai frati novizi.
Io salutare voi, Dux et Conducator Supremo, padre Giuda Maggiore e a voi inviare mio belato anglo Behhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhbeeeeeeeeeeeeeeeeebbbbbbbbbbbbbbbbeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhh
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p. Agnellone Giuda Bebé

dell’Avvocato Julo Alberto junior Scopetani

Riscossa Cristiana
di Julo Alberto junior Scopetani
http://www.riscossacristiana.it/fantasie-domenicali-2-dellavvocato-julo-alberto-junior-scopetani/

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