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domenica 25 maggio 2014

Auxilium Christianorum ora pro nobis

SS. Maria Ausiliatrice e don Bosco

Nella solennità della SS. Madonna Ausiliatrice, fissata al 24 Maggio da papa Pio VII, è interessante ripercorrere la storia di questo glorioso epiteto e della speciale attenzione che vi prestò il veneratissimo San Giovanni Bosco.
Il titolo di Auxilium Christianorum, utilizzato già nei primi tempi del Cristianesimo, si diffuse soprattutto in seguito alla vittoria cristiana sui turchi a Lepanto il 7 Ottobre 1572 al grido di “Viva Maria!”. L’allora regnante San Pio V fece così aggiungere alle litanie lauretane l’invocazione “Auxilium Christianorum, ora pro nobis” (Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi).

La devozione nei confronti dell’Ausiliatrice si intensificò dopo la nuova vittoria sui turchi a Vienna il 12 Luglio 1683, conquistata da Giovanni III Sobieski, re di Polonia. Questi, riconoscendo l’aiuto della Madonna, comunicò la notizia al pontefice Innocenzo XI dicendo: “Veni, vidi, Maria vicit” (venni, vidi, Maria vinse). Per questo nacque a Monaco di Baviera la prima associazione in onore di Maria Ausiliatrice, fondata proprio per ricordare la liberazione di Vienna.
L’intercessione della Vergine fu decisiva anche nella guerra contro Napoleone, costretto a liberare il papa Pio VII nel Marzo 1814 a seguito della sconfitta di Lipsia (19 Ottobre 1813); Parigi ben presto si arrese, cedendo ai re avversari. Il Pontefice poté così rientrare a Roma e, tra il tripudio dei fedeli, tornare a sedersi sul soglio il 14 Maggio 1814, istituendo nel 1815, riconoscente alla Madonna, la solennità di Maria Ausiliatrice.
Nella devozione mariana di don Bosco il titolo “Auxilium Christianorum” si sovrappone ai titoli precedenti con cui invocava la Madonna, in particolar modo all’Immacolata, la Quale contraddistinse gli inizi dell’Opera Provvidenziale del Santo. Un primo esempio significativo viene da un’immaginetta del 1849, quando il Beato Pio IX fu costretto a fuggire a Gaeta: su di essa scrisse l’invocazione: “O Vergine Immacolata, Tu che portasti vittoria di tutte le eresie, vieni ora in nostro aiuto: noi di cuore ricorriamo a Te. Auxilium Christianorum ora pro nobis“.
Le Memorie Biografiche testimoniano una specifica attenzione verso l’Ausiliatrice a partire dalla “Buona notte” del 24 Maggio 1862. Nel Dicembre di quello stesso anno don Bosco scrisse al chierico Albera (futuro Rettore Maggiore) che la loro chiesa era troppo piccola, esprimendo il proposito di fabbricarne una nuova “più bella, più grande, che sia magnifica” e a cui dare il titolo “Chiesa di Maria Ausiliatrice”. Il motivo di questa devozione fu chiarito l’8 Dicembre, dichiarando al chierico Cagliero: “Sinora abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell’Immacolata [...] Ma la Madonna vuole che La onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi sono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine SS. ci aiuti a conservare la fede cristiana”.
L’intitolazione a Maria Ausiliatrice creò diverse difficoltà con le autorità municipali torinesi per l’approvazione della costruzione, ma la nuova chiesa riuscì ad avere il titolo voluto dalla Madonna grazie all’insistenza di don Bosco. Questo tempio a Maria Ausiliatrice in Torino fu consacrato il 9 Giugno 1868, legando così per sempre il nome di don Bosco a quello dell’Ausiliatrice.
Per intercessione dell’Ausiliatrice don Bosco poté operare numerosi miracoli, concedendo al mondo infinite grazie. La vita del Santo è piena di episodi in questo senso e la bontà della Madonna verso la gente è raccontata in diversi libri, di cui il più famoso è forse il Battesimo Salesiano. In esso vengono riportate, mese per mese, i favori elargiti dall’Ausiliatrice, specialmente nel Santuario di cui parlò in visione a don Bosco dicendo: “Hic domus mea, hinc gloria mea” (Qui c’è la mia casa, da qui proviene la mia gloria).
San Giovanni Bosco ottenne da papa Leone XIII l’approvazione della Benedizione di Maria Ausiliatrice, che impartiva da tempo con grande efficacia: il 18 Maggio 1878 un decreto della Sacra Congregazione dei Riti inserì la formula della benedizione nel Rituale romano.

Don Bosco non si contentò di propagare la devozione all’Ausiliatrice con la parola, la stampa, i prodigi. Ottenne da Pp Leone XIII (Gioacchino Pecci) che la “Benedizione di Maria Ausiliatrice”, che egli impartiva da tempo con efficacia, fosse approvata : con decreto della Sacra Congregazione dei Riti, il 18 maggio 1878, la formula della“benedizione” fu inserita nel Rituale Romanum. Questa benedizione, in onore e per intercessione di Maria Ausiliatrice, è unica nel suo genere, in quanto riguarda direttamente la Madonna. Incomincia nel santo nome di Dio: Il nostro aiuto è nel nome del Signore, che fece il cielo e la terra. Contiene poi una triplice invocazione all’Ausiliatrice: un Ave Maria, quindi l’antica supplica: Sotto la tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio: non disdegnare le preci che T’innalziamo nelle nostre necessità, ma liberaci sempre da tutti i pericoli, o Vergine gloriosa e benedetta e infineMaria, Aiuto dei Cristiani, prega per noi. L’Oremus è preceduto dai due soliti versetti:Signore, esaudisci la mia preghiera: e a Te giunga il mio grido. Il Signore sia con voi: e con lo spirito tuo. Viene quindi l’orazione: Onnipotente sempiterno Iddio che, con la cooperazione dello Spirito Santo, hai preparato il corpo e l’anima della gloriosa Vergine Madre Maria, perché meritasse di diventare degna abitazione del Figliuol tuo: liberaci, per la misericordiosa intercessione di Lei, che lietamente commemoriamo, dai mali imminenti e dalla morte eterna. Si asperge infine con acqua benedetta la persona benedicenda, dicendo: La benedizione dell’Onnipotente Iddio Padre e Figliuolo e Spirito Santo discenda su di te e vi resti sempre. Così sia.
A monumento di perenne riconoscenza per i favori ricevuti, don Bosco fondò anche la Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Tommaso Lorenzone, Maria AusiliatriceQuesto bellissimo quadro, realizzato nel 1868 da Tommaso Lorenzone, è esposto nella basilica torinese dell’Ausiliatrice. Vi è rappresentata la stessa Madonna Ausiliatrice con lo scettro e in braccio il Bambino, circondata dagli Apostoli e dagli Evangelisti e sospesa su una nuvola; nello sfondo della parte inferiore sono dipinti il Santuario e l’Oratorio.
Per approfondire ulteriormente il rapporto tra la SS. Madonna Ausiliatrice e il Santo salesiano consiglio di leggere la lunga lettera scritta dal Rettore Maggiore Ricaldone il 24 Ottobre 1948, in occasione dell’80° anniversario di istituzione della solennità. Questo ricchissimo testo è consultabile all’indirizzo:http://www.sdb.org/it/Documenti/Archivio_Ricaldone/Archivio_Ricaldone/80_anniversario_Maria_Ausiliat

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