ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 maggio 2014

La priorità e il sesso..( o sasso?)

Enzino e il sesso


Come ben sappiamo Bianchi Enzo è il tuttologo. Lui sa tutto di tutto e lo esprime con suadente
 fascinosa oratoria, con voce ruggente esprimendo contenuti non di rado simili a belati.
Mancava nella nostra galleria una raccolta del suo sterminato sapere sempre profetico su un 
argomento "caldo". Il sesso.
Grazie ad un nostro valido e giovane collaboratore, del quale abbiamo già pubblicato alcuni 
interessanti scritti, riproponiamo qui una interessante raccolto in merito a quest'enzino che non ti
 aspetti.
Don Chisciotte.
di  Gabriel L. -dottore in filologia moderna-

L’ENZO CHE NON TI ASPETTI…

Vedi Enzo Bianchi col suo sguardo severo e impassibile e ti immagini quale gran moralista dovrà essere,
visto che si presenta pure come un monaco ; un temibile fustigatore dei vizi e un acceso avvocato 
della dottrina morale cattolica, specie di quella sessuale. Più o meno è questa l’impressione.
È davvero esatto un simile pregiudizio?
Da un po’ di tempo il Priore va predicando contro il vizio della lussuria e l’anno scorso (2013)
gli ha dedicato persino un libretto, “Lussuria, il rapporto deformato con il corpo e la sessualità”,
edito dalla San Paolo.
Questo zelo moralista di fratel Enzo si è però curiosamente intensificato poco dopo lo scandalo delle 
cene di Arcore, il che ha lasciato sospettare che il suo obiettivo fosse il solito Silvio Berlusconi 
delle cene di Arcore. Enzo Bianchi ha chiaramente respinto tali insinuazioni (cfr. l’intervista concessa 
su La7 a Daria Bignardi nel gennaio 2011). Eppure, bisogna constatare che l’esposizione della morale sessuale 
fatta dal Priore lascia a dir poco sorpresi. Al proposito, potremmo parlare del suo modo fumoso di presentare 
la lussuria, vista come una sorta di avarizia nella quale, diceva Enzo alla Bignardi, “è la quantità che conta, 
non è più la qualità, (Granarolo?, ndr)… si vede semplicemente la soddisfazione di un bisogno”; 
ma ci sono anche altri esempi più appariscenti delle distorsioni bianchiane.
Padova, 28 febbraio 2012. Enzo Bianchi spiega a un gruppo di studenti le sue idee sul corpo e sulla sessualità.
Dopo aver lamentato la “negazione del corpo”, a suo dire tipica del cattolicesimo pre-conciliare, il monaco si 
scaglia contro un male gravissimo che affliggerebbe la gioventù odierna: “Non si coglie più l’importanza 
del corpo, non c’è più la possibilità di fare esperienze col corpo … Un giovane, se lui 
ha un’esperienza dei corpi, ce l’ha semplicemente chattando”. Fatta la “coraggiosa” denuncia, 
eccone un’altra non meno ardita: “non sappiamo più camminare, non sappiamo più toccare, 
abbiamo una manualità ridotta e non sappiamo neanche nella sessualità fare l’amore decentemente. 
Diventiamo goffi, inesperti”. Tutti a Bose a imparare?  
Magari dopo una lezioncina di esegesi di campagna, per esempio sul Cantico dei Cantici: “La Bibbia […] 
ha al suo cuore il Cantico dei Cantici: il corpo di una ragazza e di un ragazzo. Non sono neanche sposo e sposa
come la versione pudica italiana vorrebbe farci credere. Sono un ragazzo e una ragazza, non c’ scritto da
nessuna parte che sono sposo e sposa, questo va detto. Non c’era ancora il regime matrimoniale,
c’era semplicemente la capacità d’iniziare una storia d’amore”. Ed ecco la conclusione del fine teologo
morale: “la cosa più grande che possiamo fare è dare il nostro corpo all’altro e ricevere il corpo dall’altro:
non è un caso che il fare l’amore sia la cosa più gloriosa e più bella che l’uomo può  fare e viverla”. 
Tutto qui, senza un pizzico di contestualizzazione o di chiarimento al fine di evitare interpretazioni
aberranti.

Pochi giorni dopo, a Torino, il Nostro si spingerà a dire che “Dio … si è rallegrato e si rallegra ancora e sempre 
dell’amore autentico, terreno ed erotico come quello descritto nel Cantico, l’amore di un ragazzo e di una ragazza, 
di un uomo e di una donna, l’amore di due amanti”. Tutto appiattito a mero flirt terra terra, perché, 
insegna il priore, “il Cantico è cantico dell’amore terreno”, e via martellando su questo tasto, in barba 
alla Tradizione della Chiesa e al Vangelo. Sarà solo una curiosità sapere che nel 2000 Bianchi aveva confessato 
a Pietro Rutelli: “La sessualità […] Mi manca ancor oggi, come mi mancano paternità e maternità (sic)” ? 
(I poteri dell’anima, Franco Angelini ed., p. 160).
Capitolo rapporti omosessuali. Finora non si sapeva molto delle idee del Priore in merito, ma un sito cattolico molto intraprendente, 
la Corsia dei Servi,ha “scovato” la trascrizione di due incontri svoltisi nel 2002 tra Enzo Bianchi 
e i giovani dell’associazione di cattolici omosessuali “Narciso e Boccadoro”. 
Apprendiamo dal Priore che “la natura è poliedrica” e “non esiste un concetto di natura”, per cui, conclude 
il nostro, “non oserei dire che [l’omosessualità] è contro natura”, anzi, invita i gay a 
preferire “relazioni di alta qualità”. Sempre Granarolo?
In occasione del 70° compleanno di Bianchi, festeggiato di recente, è emerso che tra le sue letture preferite 
figurano i versi di Patrizia Valduga (cfr.  “VaticanInsider.it”, 1/5/2013). La signora è specializzata in poesie 
d’amore: delicati sentimenti?romantici idilli? allegorie evocative? Nulla di tutto questo: i testi della signora
grondano del più lercio e sfacciato squallore espressivo, e consistono per lo più in descrizioni di amplessi.
Un giornalista di Repubblica, citando i seguenti versi "Fà presto, immobilizzami le braccia,/ crocefiggimi, 
inchiodami al tuo letto;/consolami, accarezzami la faccia;/scopami quando meno me l'aspetto", li ha definiti 
i “meno espliciti” che aveva potuto trovare in una raccolta della Valduga. E vi risparmio altre citazioni 
di questa “poetessa”! 
Che dire insomma? Legga pure quello che vuole il super vaccinato Priore, se crede si formi anche un’ invidiabile 
cultura sessuologica, nella speranza che gradisca maturare, nel contempo, un’ altrettanto invidiabile cultura 
teologica,possibilmente cattolica, apostolica e, se non chiediamo troppo, romana. 

archivio > Gabriel Luisetti
http://bosecuriose.it/enzino-e-il-sesso.html

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