ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 28 giugno 2014

Chi dice la bugia, non è figlio di Maria (ma può fare il papa o il portavoce..)

Papa Francesco, le cause dell'assenza dagli eventi

«È in salute». Ma odia il presenzialismo. Perché Bergoglio ha saltato la visita al Gemelli.

SACRI PALAZZI
Un forte mal di testa. Questa la giustificazione, annunciata in diretta da Tv2000 - la tivù dei vescovi - per spiegare lamancata presenza di papa Francesco oggi, 27 giugno, al Policlinico Gemelli di Roma.
Un forte mal di testa che però ha lasciato dietro di sé una serie di domande e interrogativi, i quali hanno portato Oltretevere all'esplosione di una serie di indiscrezioni. Anche perché è da tempo che il pontefice annulla o salta incontri e visite.
UNA SCELTA DI PROTOCOLLO.Secondo quanto risulta a Lettera43.it, però, la salute in questo caso (e forse anche in altri) non c'entrerebbe nulla. Tanto che gli impegni di sabato 28 e domenica 29 sono stati confermati da padre Lombardi. Il Papa avrebbe infatti scelto di non presenziare al Gemelli per una questione, diciamo così, di protocollo.

Jorge Mario Bergoglio, cioè, avrebbe preferito visitare e incontrare solo gli ammalati e non le autorità. Specie durante visite a ospedali e luoghi di sofferenza. E questo per sottolineare il valore pastorale della sua presenza e non alimentare il classico gioco di «c'era questo, c'era quello».
IL GIALLO DI SCOLA. C'è poi una curiosa coincidenza da rilevare: per la seconda volta accade che il Papa non si presenti a un incontro con il cardinale Angelo Scola, vicino a Comunione e liberazione. Con il quale, si mormora, il pontefice argentino avrebbe divergenze di vedute sul ruolo della Chiesa.
La volta scorsa, nel dicembre 2013, si era trattato della delegazione di Expo 2015 al gran completo, venuta in udienza dal Santo Padre. Allora si parlò di una forte stanchezza di Francesco. Certo, un uomo di 77 anni con un'agenda fitta come la sua è ovviamente sottoposto a un forte stress.
LA VITA A SANTA MARTA. Per dire: a Santa Marta il Papa vive come un qualunque ospite dell'albergo che funziona da «quartier generale» per la clausura dei cardinali durante il Conclave. Va avanti e indietro, spesso compare nella hall senza preavviso perché aspetta qualcuno.
È vero che ha subito in gioventù l'asportazione di una parte di polmone. Ed è altrettanto vero che avrebbe gradito - e sono parole del diretto interessato - andare a riposarsi in una struttura di Buenos Aires per i sacerdoti anziani una volta lasciata la guida dell'arcidiocesi bairense di cui era arcivescovo prima dell'elezione al Soglio.
IL TORMENTONE DELLE DIMISSIONI. A questo si aggiunge la continua richiesta di informazioni sulle sue possibili dimissioni. Le darà? Non le darà? Un Papa dimissionario o deciso a dimettersi diventa un Papa da sostituire: e questo depotenzia le eventuali riforme (si parla ormai da un anno di quella della Curia) che potrebbe mettere in atto.
Inoltre si scatenano voci incontrollate o incontrollabili: si va dal Daily Beast che parla di un aumento di 20 kg del peso di Francesco (cosa che gli potrebbe causare problemi cardiaci) a chi spiega il cambiamento di taglia col fatto che a Bergoglio piacerebbe mangiare dolci: cosa strana per uno che è un buon cuoco, ma che ama cucinare più per gli altri che per sé. Lo dimostra il fatto che a Buenos Aires, come racconta la vulgata, a cena il futuro pontefice mangiava solo un petto di pollo bollito accompagnato da un bicchiere di rosso, da buon discendente di piemontesi.
La domanda, insomma, è molto chiara: non è che a qualcuno all'interno dei Sacri Palazzi questo Papa non stia molto simpatico? Anche perché, tutto sommato, le pastiglie per il mal di testa si possono trovare anche alla farmacia vaticana. Una farmacia ben fornita di prodotti e rimedi, salvo che di preservativi e anticoncezionali in genere. Per ovvi motivi di natura morale.

di Giacomo Barone

Vaticano, Lombardi: “Papa Francesco sta bene”. Ma i dubbi sulla sua salute restano

L'improvvisa assenza del Pontefice al Gemelli per un'indisposizione, sommata ai rinvii e agli appuntamenti mancati dell’ultimo semestre, genera preoccupazione sul suo stato di salute. Il Santo Padre, che ha confermato gli impegni per il 28 e il 29 giugno, a chi ha potuto incontrarlo è apparso stanco e affaticato

Vaticano, Lombardi: “Papa Francesco sta bene”. Ma i dubbi sulla sua salute restano
Papa Francesco torna a lavoro. Dopo “l’improvvisa indisposizione” che lo ha costretto ad annullare la visita al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, Bergoglio, come aveva anticipato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, ha confermato tutti i suoi impegni per il 28 e il 29 giugno.
A chi ha avuto modo di incontrarlo, il Papa, che aveva un po’ di tosse e la voce bassa, è apparso ancora visibilmente stanco e affaticato a causa del ritmo degli impegni che, come aveva evidenziato padre Lombardi subito dopo l’annullamento della visita al Gemelli, “è talmente assillante, pieno, mattina e pomeriggio e veniamo da un giugno talmente denso, che ha seguito anche il viaggio in Terra Santa, che non sorprende che possano esserci momenti di indisposizione”. Sempre il portavoce vaticano ha voluto, però, anche precisare che “non vi sono motivi di preoccupazione per la salute del Papa”. Anche se l’ennesima assenza di Francesco in pochi giorni, la sesta in sette mesi, anche questa volta comunicata a pochi minuti dall’inizio dell’evento,sommata ai rinvii e agli appuntamenti mancati dell’ultimo semestre, fa seriamente dubitare, dentro e fuori il Vaticano, sullo stato di salute del Papa.
L’agenda di questi giorni è comunque abbastanza fitta. Quattro le udienze private che Bergoglio ha tenuto il 28 giugno: al cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi; al presidente del Madagascar; alla delegazione ecumenica del Patriarcato di Costantinopoli; e a monsignor Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari. Il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni della Chiesa di Roma, Francesco presiederà la Messa nella Basilica Vaticana durante la quale imporrà il pallio, l’insegna liturgica di lana bianca che rappresenta la pecora che il pastore porta sulle sue spalle, a 24 arcivescovi metropoliti di tutto il mondo. Soltanto due gli italiani: gli arcivescovi Giuseppe Fiorini Morosini di Reggio Calabria-Bova e Marco Arnolfo di Vercelli. Sospese nei mesi di luglio e agosto, come lo scorso anno, invece, le Messe mattutine nella cappella di Casa Santa Marta. Le udienze generali del mercoledì non si terranno soltanto nel mese di luglio. Confermata la quinta visita pastorale del Papa in Italia in programma per il prossimo 5 luglio a Campobasso e Isernia e il terzo viaggio internazionale, dopo quelli in Brasile e in Terra Santa, in Corea del Sud dal 13 al 18 agosto 2014.

Francesco sta bene e ha ripreso le udienze. Ieri la cancellazione della visita al Gemelli

Sorridente e in buona forma, anche se visibilmente affaticato, il Papa ha incontrato il presidente del Madagascar, due cardinali e la delegazione ortodossa




papa
Sorridente e in buona forma, anche se visibilmente stanco. Solo qualche colpo di tosse mentre salutava gli ospiti. Papa Francesco ha ripreso regolarmente le udienze questa mattina. Le sue condizioni di salute hanno suscitato preoccupazione tra i fedeli dopo che ieri, all'ultimo momento, Francesco ha disdetto la visita al Policlinico Gemelli di Roma: è la terza volta in un mese che il Papa cancella un evento adducendo a motivo la stanchezza fisica. Ieri il Vaticano ha comunicato che Francesco aveva subito un “malessere inaspettato”, che però non doveva destare timori.
Il Pontefice ha ricevuto in udienza la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, giunta come tradizione a Roma in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Francesco ha ricevuto nell'Appartamento delle udienze del Palazzo Apostolico anche il prefetto della Congregazione dei vescovi, cardinale Marc Ouellet, e il presidente del Madagascar, Hery Rajaonarimampianina, con un numeroso seguito, tra i quali i 5 figli del capo di Stato. L'incontro privato, durato appena 10 minuti, si è poi concluso con lo scambio dei doni: da Antananarivo è arrivata una piccola croce pettorale in oro e Bergoglio ha risposto sobriamente con l'Evangelii gaudium ("un documento importante per la pastorale anche nel suo Paese", ha spiegato al presidente), la medaglia del Pontificato e una formella artistica (ma di fattura contemporanea).

1 commento:

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