Francescani dell’Immacolata: Risposta a dieci domande false
Riceviamo da Fatima1960 un’ulteriore approfondimento circa le 10 domande che sono rimbalzate qualche giorno fa su molti blog “tradizionalisti” (a volte troncate, ad esempio Una Fides ha tralasciato la domanda 10, come se le altre non fossero meno offensive…); domande già stroncate – forse in modo troppo sbrigativo – dal sottoscritto e dagli altri collaboratori di Croce-via nei commenti.
Le trascriviamo qui (tutte!) per comodità dei lettori:
Le trascriviamo qui (tutte!) per comodità dei lettori:
1) Perché sono stati commissariati i Frati Francescani dell’Immacolata? Dal Decreto di Commissariamento da Lei emanato non è dato evincere alcuna motivazione. Perché?
2) Perché Lei non ha tenuto alcun conto della Nota (del 29 maggio 2013) inviatale dal Consiglio generale, unitamente col Procuratore generale, dei Frati Francescani dell’Immacolata con la quale Le si facevano presente – per quanto riguarda la Visita apostolica allora in corso – alcuni fatti gravissimi, e che non hanno alcun precedente in tutta la storia della Chiesa, tra i quali (come vi si legge): “la decisione [del Visitatore] di procedere SOLO attraverso un questionario scritto, evitando del tutto la visita alle comunità e persino dei seminari […]; il contenuto del questionario che, al di là dell’intenzione di suggerire una “tendenziosa” versione della situazione dell’Istituto, era pieno di domande non facilmente comprensibili alla maggioranza dei nostri fratelli […]; I risultati del questionario, da soli, senza verificare che ciò che vi è scritto corrisponde davvero alle convinzioni di ogni frate, sono inaffidabili per le suddette ragioni”?
3) È al corrente delle disposizioni emanate dal Commissario apostolico, da Lei designato per guidare i Francescani dell’Immacolata, con cui si impone ai Frati, tra l’altro, la chiusura dei seminari, la sospensione delle ordinazioni, e la proibizione di collaborare a pubblicazioni teologiche e di apostolato? Se ne è informato, perché ha avallato tali misure, evidentemente distruttive di fondamentali attività proprie del carisma di tale Istituto, regolarmente approvato dalla Santa Sede?
4) Perché ha disposto la Visita apostolica nei confronti delle Suore Francescane dell’Immacolata, cioè del ramo femminile dell’Istituto religioso da Lei già commissariato?
5) Perché ha inviato come Visitatrice apostolica una religiosa così distante per attitudini e per formazione – ma soprattutto per il modo di pensare e di agire – dalle Suore Francescane dell’Immacolata?
6) Perché non ha dimostrato altrettanta attenzione e severità nei confronti di quegli Istituti religiosi, nei quali un gran numero di membri si è palesemente allontanato dal carisma dei Fondatori e dall’osservanza delle rispettive Regole e Costituzioni?
7) Che cosa pensa della Teologia della liberazione? Ritiene compatibile con la fede cattolica l’adesione alle tesi della Teologia della liberazione, particolarmente dopo l’esplicita condanna con la Istruzione della Congregazione della Dottrina della Fede, confermata da Giovanni Paolo II (6 agosto 1984), con la quale, tra l’altro, se ne dichiarano “le gravi deviazioni ideologiche” ?
8) Che cosa pensa della prospettiva sincretista di unificare tutte le religioni in una nuova religione planetaria? È vero che Lei ha partecipato, tenendo la relazione introduttiva, al Primo Forum Spirituale Mondiale, insieme ai rappresentanti di società spiritiste, teosofiche e massoniche?
9) Non ritiene che ogni progetto di religione planetaria contraddica palesemente il principio che “deve essere [...] fermamente creduto come verità di fede cattolica che la volontà salvifica universale di Dio Uno e Trino è offerta e compiuta una volta per sempre nel mistero dell’incarnazione, morte e resurrezione del Figlio di Dio” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Dominus Iesus, 14)?
10) Che cosa pensa della Massoneria? Ritiene compatibile con la fede cristiana l’adesione di un cattolico ed, a maggior ragione di un ecclesiastico, alla Massoneria?
2) Perché Lei non ha tenuto alcun conto della Nota (del 29 maggio 2013) inviatale dal Consiglio generale, unitamente col Procuratore generale, dei Frati Francescani dell’Immacolata con la quale Le si facevano presente – per quanto riguarda la Visita apostolica allora in corso – alcuni fatti gravissimi, e che non hanno alcun precedente in tutta la storia della Chiesa, tra i quali (come vi si legge): “la decisione [del Visitatore] di procedere SOLO attraverso un questionario scritto, evitando del tutto la visita alle comunità e persino dei seminari […]; il contenuto del questionario che, al di là dell’intenzione di suggerire una “tendenziosa” versione della situazione dell’Istituto, era pieno di domande non facilmente comprensibili alla maggioranza dei nostri fratelli […]; I risultati del questionario, da soli, senza verificare che ciò che vi è scritto corrisponde davvero alle convinzioni di ogni frate, sono inaffidabili per le suddette ragioni”?
3) È al corrente delle disposizioni emanate dal Commissario apostolico, da Lei designato per guidare i Francescani dell’Immacolata, con cui si impone ai Frati, tra l’altro, la chiusura dei seminari, la sospensione delle ordinazioni, e la proibizione di collaborare a pubblicazioni teologiche e di apostolato? Se ne è informato, perché ha avallato tali misure, evidentemente distruttive di fondamentali attività proprie del carisma di tale Istituto, regolarmente approvato dalla Santa Sede?
4) Perché ha disposto la Visita apostolica nei confronti delle Suore Francescane dell’Immacolata, cioè del ramo femminile dell’Istituto religioso da Lei già commissariato?
5) Perché ha inviato come Visitatrice apostolica una religiosa così distante per attitudini e per formazione – ma soprattutto per il modo di pensare e di agire – dalle Suore Francescane dell’Immacolata?
6) Perché non ha dimostrato altrettanta attenzione e severità nei confronti di quegli Istituti religiosi, nei quali un gran numero di membri si è palesemente allontanato dal carisma dei Fondatori e dall’osservanza delle rispettive Regole e Costituzioni?
7) Che cosa pensa della Teologia della liberazione? Ritiene compatibile con la fede cattolica l’adesione alle tesi della Teologia della liberazione, particolarmente dopo l’esplicita condanna con la Istruzione della Congregazione della Dottrina della Fede, confermata da Giovanni Paolo II (6 agosto 1984), con la quale, tra l’altro, se ne dichiarano “le gravi deviazioni ideologiche” ?
8) Che cosa pensa della prospettiva sincretista di unificare tutte le religioni in una nuova religione planetaria? È vero che Lei ha partecipato, tenendo la relazione introduttiva, al Primo Forum Spirituale Mondiale, insieme ai rappresentanti di società spiritiste, teosofiche e massoniche?
9) Non ritiene che ogni progetto di religione planetaria contraddica palesemente il principio che “deve essere [...] fermamente creduto come verità di fede cattolica che la volontà salvifica universale di Dio Uno e Trino è offerta e compiuta una volta per sempre nel mistero dell’incarnazione, morte e resurrezione del Figlio di Dio” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Dominus Iesus, 14)?
10) Che cosa pensa della Massoneria? Ritiene compatibile con la fede cristiana l’adesione di un cattolico ed, a maggior ragione di un ecclesiastico, alla Massoneria?
La parola a Fatima.
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Un pò di siti tradizionalisti “coalizzati”, aderenti alle cosiddette “10 domande al Card. Aviz”, sono accomunati dalla stessa malferma impostazione di fondo: credono, chi più chi meno, che la Chiesa vera sarebbe finita, scomparsa o che si sarebbe ridotta solo ad una struttura incartapecorita e che la vera Chiesa si sarebbe rifugiata solo in alcune guide, o solo nel loro gruppo o solo nel loro Istituto e per questo, loro, i “coalizzati” sarebbero un presunto vero magistero, autoproclamate vere (ed uniche) guide del popolo di Dio, in mezzo ad un mare di tenebre e di eresia.
Si tratta di una impostazione mentale chiaramente settaria a cui non importa molto degli FI o di altri casi, ma ogni problema viene strumentalizzato solo per la loro battaglia accanita contro la Santa Sede, contro il Papa, contro la legittima gerarchia. Costoro pubblicano, senza giudizio critico, qualsiasi cosa che fomenti una battaglia contro la Santa Sede, ritenuta da loro sempre in torto. Questi “coalizzati” sono solo dei semplici laici senza autorità e competenza che vogliono, di fatto, sostituirsi ai veri e legittimi pastori, (non ci sono tra di loro sacerdoti o vescovi o cardinali) per sparare le loro sentenze su tutto e tutti, costituendo, di fatto, una specie di anti-chiesa, di anti-magistero e di anti-tradizione nella Chiesa stessa. Tutti sappiamo che è solo nel mondo protestante che i laici sono le uniche ed effettive guide: nel mondo cattolico non si possono eliminare i sacerdoti ma, di fatto, si possono sostituire con figure che ne vogliono prendere abusivamente il posto e il ruolo (tradi-protestanti). Come esiste un modernismo progressista, così esiste anche un modernismo tradizionalista (trado-modernisti). Come i modernisti progressisti hanno agito sottobanco, con un lavoro silenzioso e segreto (cfr. George Tyrrell) così anche i modernisti tradizionalisti agiscono in modo segreto e furbesco per tentare di far trionfare, dentro la Chiesa, una anti-chiesa con nuove e false guide abusive. Si tratta di gente che opera arbitrariamente un “taglio e cucito” della tradizione e del magistero secondo il loro soggettivo arbitrio il cui scopo è, spesso, solo di tornare a forme esteriori del passato. In pratica mostrano un “involucro tradizionalista” ma nel quale impera e viene diffuso un “animo soggettivista” quindi modernista. De Mattei che vagheggia una Monarchia Tradizionale con una classe sacerdotale, una guerriera e una produttrice (cfr. L’action française e la controrivoluzione –http://davidbotti.tripod.com/actionfrancaise.htm) mette avanti come bandiera questo involucro tradizionalista ma lui e i “coalizzati” si pongono, agiscono e pensano, – pur essendo tutti laici – in modo da costituire loro (sic!) abusivamente una grottesca e ridicola classe “sacerdotale”, sostituendo e vanificando quella legittima, animati appunto da un “animo soggettivista”. Di fatto, poi, concretamente i “coalizzati” sono più o meno dipendenti e/o sottoposti a Roberto de Mattei:
Si tratta di una impostazione mentale chiaramente settaria a cui non importa molto degli FI o di altri casi, ma ogni problema viene strumentalizzato solo per la loro battaglia accanita contro la Santa Sede, contro il Papa, contro la legittima gerarchia. Costoro pubblicano, senza giudizio critico, qualsiasi cosa che fomenti una battaglia contro la Santa Sede, ritenuta da loro sempre in torto. Questi “coalizzati” sono solo dei semplici laici senza autorità e competenza che vogliono, di fatto, sostituirsi ai veri e legittimi pastori, (non ci sono tra di loro sacerdoti o vescovi o cardinali) per sparare le loro sentenze su tutto e tutti, costituendo, di fatto, una specie di anti-chiesa, di anti-magistero e di anti-tradizione nella Chiesa stessa. Tutti sappiamo che è solo nel mondo protestante che i laici sono le uniche ed effettive guide: nel mondo cattolico non si possono eliminare i sacerdoti ma, di fatto, si possono sostituire con figure che ne vogliono prendere abusivamente il posto e il ruolo (tradi-protestanti). Come esiste un modernismo progressista, così esiste anche un modernismo tradizionalista (trado-modernisti). Come i modernisti progressisti hanno agito sottobanco, con un lavoro silenzioso e segreto (cfr. George Tyrrell) così anche i modernisti tradizionalisti agiscono in modo segreto e furbesco per tentare di far trionfare, dentro la Chiesa, una anti-chiesa con nuove e false guide abusive. Si tratta di gente che opera arbitrariamente un “taglio e cucito” della tradizione e del magistero secondo il loro soggettivo arbitrio il cui scopo è, spesso, solo di tornare a forme esteriori del passato. In pratica mostrano un “involucro tradizionalista” ma nel quale impera e viene diffuso un “animo soggettivista” quindi modernista. De Mattei che vagheggia una Monarchia Tradizionale con una classe sacerdotale, una guerriera e una produttrice (cfr. L’action française e la controrivoluzione –http://davidbotti.tripod.com/actionfrancaise.htm) mette avanti come bandiera questo involucro tradizionalista ma lui e i “coalizzati” si pongono, agiscono e pensano, – pur essendo tutti laici – in modo da costituire loro (sic!) abusivamente una grottesca e ridicola classe “sacerdotale”, sostituendo e vanificando quella legittima, animati appunto da un “animo soggettivista”. Di fatto, poi, concretamente i “coalizzati” sono più o meno dipendenti e/o sottoposti a Roberto de Mattei:
1) Massimo Viglione (Giudizio cattolico) ha scritto tre libri con lui; 2) il titolare del dominio Riscossacristiana.it è la Società Lepanto srl; 3) la fondazione Lepanto ha come presidente De Mattei; Corrispondenza romana ha come direttore De Mattei; 4) chiesa e post-concilio pubblica, senza discernimento, gli scritti di De Mattei come fossero vangelo; “5) Vigiliae Alexandrine” segue il blog della Fraternità sacerdotale San Pio X e quello di Una fides; “6) Una fides” pubblica spesso articoli di De Mattei tratti da Radici cristiane, il cui direttore è De Mattei, e da Corrispondenza romana; 7) “Libertà e Persona” impone sparate unilaterali contro il commissariamento senza neanche consentire il contraddittorio, ecc.) insomma fanno un pò il gioco delle “tre carte”: sembrano in tanti ma sono solo tre o quattro stesse persone! Veniamo all’analisi della domande.
1. È falso – perché dal decreto del Visitatore e quello del Commissario emergono le aree d’indagine. Durante una qualsiasi inchiesta, per il segreto istruttorio, fino a quando non termina il procedimento, l’autorità indica solo l’area d’indagine, ma non fornisce altri dati o informazioni, anche per evitare l’inquinamento delle prove. Solo al termine viene comunicato il verdetto finale. La Santa sede non è tenuta a dare a nessuno, per il momento, spiegazioni o documenti, tantomeno ai “coalizzati” che non hanno nessun titolo per pretendere una qualsiasi risposta (neanche i frati l’hanno chiesta!). Attendano come tutti, i tempi opportuni.
2. È falso – perché la Congregazione ha tenuto conto di tutto, soprattutto della Relazione del Visitatore che era la persona competente ed incaricata a offrire le argomentazioni valide. Ha tenuto conto dell’esposto dei 21 frati (chi sa quando si accorgeranno che non sono solo 5, da tempo!) e anche di tutte le relazioni pervenute direttamente alla Santa Sede, non solo al presente ma anche per il passato (esposti del 1998, 2001, 2002, 2003 e 2013). La risultante geometrica di tutte queste forze componenti è stato il Commissariamento. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. I “coalizzati”, dotati di robusti paraocchi, non ascoltano o leggono nessun contraddittorio: qualsiasi cosa si argomenti essi, ogni giorno, riprendono accanitamente a denigrare la Santa Sede.
3. La terza cosiddetta domanda è infantile perché è assurdo e anche ridicolo pensare che provvedimenti così seri presi sui FI, sarebbero stati adottati addirittura all’insaputa della Congregazione dei Religiosi!
4. La Congregazione ha disposto la Visita apostolica delle suore in conseguenza di tante testimonianze che Le sono pervenute prima e dopo il commissariamento, testimonianze che riguardano in buona misura proprio le suore.
5. Il Visitatore apostolico, come il Commissario non necessariamente deve far parte dello stesso ordine, è sufficiente che abbia una vera competenza per operare verifiche nei campi e nelle aree indicate dalla Congregazione. Il Visitatore apostolico dei F.I. era un prete diocesano, non un francescano. Il Commissario per la Comunità missionaria di Villaregia (associazione pubblica internazionale di fedeli) è stato il canossiano Amedeo Cencini, non uno affine all’associazione. Per i Legionari di Cristo il commissario è stato il Card. Velasio De Paolis, ecc. Anche per altre Visite o altri commissariamenti la Santa Sede si è regolata, di volta in volta, scegliendo la persona che aveva i requisiti più adatti al tipo di indagine da effettuare.
6. È falso. I “coalizzati” ignorano altri commissariamenti di Istituti in cui la Santa Sede è intervenuta con severità anche maggiore [cfr. A) Famiglia Monastica Fraternità Di Gesù.La Santa Sede nel 2010 ha soppresso definitivamente la congregazione. B) Comunità Missionaria Villaregia. Rimosso il Fondatore ed espulsa la Co-Fondatrice. C)Istituto Dermatologico Italiano, Congregazione Figli Dell'immacolata Concezione.4 aprile 2013 è stato arrestatoPadre Franco Decaminada. I Padri e i fratelli della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, proprietari degli ospedali IDI, si sono costituiti parte lesa nel procedimento in corso. Padre Decaminada è stato accusato anche di “inquinamento probatorio”. D)Marcial Maciel Degollado, Fondatore dei Legionari di Cristo, è stato sospeso “a divinis” nel 2006. La Santa Sede ha disposto la revisione degli ordinamenti interni e delle Costituzioni dell’Istituto. Papa Benedetto XVI ha definito Marcial «un falso profeta» che ha condotto «un'esistenza avventurosa, sprecata, distorta». E) Mamma Ebe Giorgini,“santona” che aveva fondato un istituto di suore, oltre alle sanzioni ecclesiastiche, è stata condannata, ad aprile del 2013, anche a sei anni di carcere].
7.8.9.10. Cosa c’entra tutto questo con l’indagine? L’indagine si fa sulla base di prove raccolte, verificabili, prodotte e poi i risultati si rendicontano all’autorità superiore. Se proprio sono interessati a queste domande vadano a farle prima e innanzitutto direttamente e di persona al Card. Aviz, come comanda il Vangelo. Per il Convegno spiritista: Gesù è andato a mangiare e a parlare con i pubblicani e con le prostitute. Significa forse che, solo per questo, giustificava la disonestà dei pubblicani o l’immoralità delle prostitute? Esattamente il contrario. E un vescovo, nella sua diocesi, dove è forte un falso movimento, non deve cercare di curarlo? Non deve indicare loro quali sono i punti fermi e non negoziabili della Chiesa su quei temi? Non è questo che deve fare un pastore? Oppure dovrebbe restare a casa e aspettare che l’infezione dilaghi? I “coalizzati” hanno letto la relazione del Card. Aviz o neanche l’hanno guardata? Infine se i “coalizzati” avessero delle prove certe di presunte iscrizione alla Massoneria, invece di fare infantili e fumose insinuazioni, denuncino nomi, cognomi e indichino le prove. Se non hanno le prove, come si conviene a onesti cattolici, tacciano, perché le calunnie peccano contro l’8° comandamento: “non dire falsa testimonianza”. Fatte in questo modo la presunte domande (7-10) sono solo un nuovo tentativo, mediaticamente violento, di infangare l’autorità della Chiesa. Le risposte comunque non sarebbero mai ascoltate. In questa ennesima lettera furbesca siamo di fronte a persone che hanno mostrato il loro vero volto, hanno cioè lasciato cadere la maschera ed è apparsa la loro mentalità che potremmo definire (con una forzatura) da “tradizionalisti modernisti”. Essi sono dannosi tanto quanto i modernisti puri perché come quel modernismo costituiscono (come aveva già avvisato San Pio X) un “cristianesimo nuovo che minaccia di sopprimere l’antico”, il quale cristianesimo antico mai aveva messo un gruppo di laici senza alcun autorità magisteriale al posto dei legittimi sacerdoti, sostituendosi, di fatto, ad essi. I trado-modernisti (per analogia a quanto detto San Pio X per i modernisti) vogliono tutti rimanere nella Chiesa ma solo per operare un suo cattivo cambiamentocontro la Chiesa invece che nella Chiesa e per la Chiesa. “I modernisti funzionavano, in pratica, come una setta semi-clandestina /…/ formavano ciò che Antonio Fogazzaro definì “Massoneria Cattolica”. Nel suo romanzo, il Santo”, un libro programmatico, egli indicava ai confratelli una strategia per aggirare le condanne e continuare i lavori. /…/ Una Massoneria Cattolica? Sì, la Massoneria della Catacombe”. /…/ San Pio X nel Motu proprio “Sacrorum Antistitum”, denunciava che i modernisti si stavanoraggruppando in una lega clandestina” (cfr. Roberto De Mattei, Radici cristiane, n. 33, Aprile 2008). Quello che De Mattei, riprendendo San Pio X, afferma per i modernisti progressisti vale, pari pari, per imodernisti tradizionalisti e quindi per De Mattei e i suoi “coalizzati”. “I fautori dell’errore non sono da ricercarsi fra i nemici dichiarati /…/ ma si celano nel seno stesso della Chiesa /…/ i quali fingendo amore per la Chiesa /…/ si spacciano per riformatori della Chiesa medesima mentre si gettano su quanto vi è di più santo nell’opera di Cristo. /…/ I loro consigli di distruzione non li agitano al di fuori della Chiesa, ma dentro di essa. /…/ Nell’adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera in accortezza e astuzia /…/ con si fina simulazione da trarre in inganno ogni incauto” (Lettera Enciclica, Pascendi Dominici Grecis, Introduzione, nn. 2-3).
Non c’è nient’altro da aggiungere.
Non c’è nient’altro da aggiungere.
Fatima1960
BY MINSTREL
Peccato abbiano chiuso i manicomi !!!!!!!
RispondiEliminaNon conosco bene la vicenda, ma mi chiedo il motivo per il quale non vengano aperte altre indagini nei confronti di ordini religiosi che svolgono una marea di attività, tranne quelle per le quali sono stati istituiti.
RispondiEliminaE, ad esempio, non sarebbe opportuna un'indagine nei confronti della suora-cantante? Non mi sembra che ci sia alcun controllo, anzi viene addirittura apprezzata, sdoganando nuove forme di religiosità che lasciano quantomeno perplessi.
dare spazio ad un scarabocchio del minsrel squalifica questo blog.
RispondiEliminapuò essere, ma mi sembra utile, a volte, rileggere le cose squallide di cui questi pretoriani sono capaci: più li conosci, meglio li eviti..
EliminaSono d'accordo carissimo Brontolo Sauro, circa il fatto che conoscerli meglio significa evitarli. il dato di fatto però che emerge e del quale mi sono accorto in tutti questi anni che osservo attentamente blog che trattano ( o meglio pretendono di trattare) materia e magistero dell'Una Santa Cattolica, sono felicemente inficiati da varie ideologie che rasentano l'eresia.
RispondiEliminaSi osservi il 'blog' del suddetto minstrel e compagno di merende, ovvero il noto calunniatore che si firma con simon de cirene, mai ho letto tanti sproloqui e calunnie di tal si fatta. Un cripto protestante travestito da cattolico.
Lo stesso posso dire di un membro che appartiene a radio spada, quel di pietro, frequentatore de IMBC ( sedevcantisti) che si è proposto ed imposto come 'difensore del papato'.
Censura le giuste iobiezioni che gli si rivolgono, poichè oltre al copia incolla di vari scritti non riesce a fornire.
Fa molta specie, che costui e il suo gruppetto accusino reiteratamente la Fraternità di S. Pio X di essere dei gallicani. da questo si evince la loro immensa ignoranza sull'argomento, senza contare che strumentalizzano la Pastor Aeternus, quindi Dogma, quindi sull'orlo dell'eresia.
Sono convinto che il sedevcantismo e il sedeprivazionismo sia l'eresia modernista spacciata per tradizionalismo.
Oggi con questo poveraccio di Bergoglio hanno gioco facile e le persone ci cascano, invocano un Concilio Generale, così come lo fu nel periodo buio del grande scisma d'Occidente del XIV secolo.
Per conoscere questi individui e le trasformazioni delle varie sette protestanti, si studi la storia della Chiesa, ecco che se ognuno facesse la sdua parte loschi individui come quei che ho citati si smascherano da soli.
Infine vorrei spendere qualche frase in direzione di ' maestrine' che si spacciano per teologhesse serie e preparate e che gestiscono un loro blog, dicono di non appoggiare il sedevacantismo ma lasciano passare commenti che vanno in quella direzione. A mio avviso la storia dei FFI, comincia a puzzare sia per coloro che ingiustamente sono stati commissariati, sia per il loro falsissimo senso di obbedienza, in contrasto con quanto scritto da S. Bellarmino circa l'obbedienza al papa in caso di insegnamenti che vanno contro il Deposito.
Una delle tesi che fanno andare in bestia la setta dei sedevacantisti, perchè li smaschera completamente. Tesi che ha lo stesso valore delle estrapolazioni e strumentalizzazioni ricercate in tutto il corpus di citazioni magisteriali usate dai sedevacantisti, per dare ragione alla loro eresia. Ringrazio per lo spazio e invio un caro saluto.
T.