0722 – Il prof. Robert Faurisson sul mancato bombardamento rinfacciato dal gesuita Bergoglio
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15 giugno 2014
Apprendiamo innanzitutto che papa Francesco riprende il ritornello ebreo secondo il quale “le grandi potenze [alleate]” (1) avrebbero dovuto bombardare le linee ferroviarie che portavano ad Auschwitz poiché, proprio perché, avevano numerose foto di Auschwitz, avrebbero dovuto vedere che i Tedeschi vi sterminavano gli ebrei.
Sancta Simplicitas !
Sancta Simplicitas !
E’ proprio perché gli Alleati, nel corso delle 32 missioni aeree sopra il campo e le fabbriche, avevano acquisito una conoscenza precisa dei luoghi, che avevano potuto riscontrare come le voci di un gigantesco sterminio non erano confermate dalle foto. Quest’ultime non mostravano gigantesche file di attesa all’entrata degli stabili crematori, contenenti le presunte camere a gas omicide, nessuna montagna di carbon coke di cui ci sarebbe stato bisogno per la cremazione di tali folle. Accanto a quegli stabili, c’era un campo da calcio, un campo da volley, un vasto insieme di baracche d’accoglienza, un “campo per le famiglie”, dei bacini di depurazione, una grande “Sauna”, dei magazzini dove lavoravano uomini e donne. Dall’agosto 1943, gli Alleati avevano stabilito di non avere “prove sufficienti” per confermare l’esistenza di camere a gas d’esecuzione. .
Il papa dice d’altra parte :
“Mi viene a volte un po’ d’orticaria esistenziale constatando gli attacchi di tutti contro la Chiesa di Pio XII“.
Mi permetto di consigliargli un rimedio contro quell’ orticaria: potrebbe chiedere all’arcivescovo di Lione di fornirgli due opere diffuse nella periferia della stessa citta’, delle Edizioni Akribeia, dalll’eroico Jean Plantin (45/3, Route de Vourles, 69230 SAINT-GENIS-LAVAL, 04 78 56 36 48, <www.akribeia.fr <http://www.akribeia.fr/> >) :
1) Il volume 3 degli “Studi revisionisti” dove c’e’ un lungo studio di Robert Faurisson, alle pagine 38-100, datato 8 maggio 2002 e intitolato : “Il revisionismo di Pio XII. Favorevole agli Alleati e pronto a soccorrere gli ebrei, Pio XII era anche revisionista“(2). Con lo scrupolo che gli si riconosce, J. Plantin precisa : “alcuni rari esemplari ritrovati. Alcuni esemplari un po’ stantii”. 480 pagine, 30 € + 5 € di consegna ;
2) Sempre di RF, un libretto, “Il Revisionismo di Pio XII“, 2002 per la prima edizione e 2009 per la seconda, rivisitata e corretta, 131 pagine, presso lo stesso diffusore, 10 € + 5 € di consegna.
Fonte: mailing list del 17.06.2014. Traduzione a cura di GV
Note:
1) Al link seguente la segnalazione e commento di un’altra “certezza” del gesuita – Il gesuita Bergoglio: “chi nega l’Olocausto è pazzo” (sic!)! Provi a scrivere una sensata legge anti-negazionismo!
2) Un breve, ma significativo, estratto si ha cliccando QUI
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