09 Luglio 2014
La 'ndrangheta, dice Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria "ha sfidato ufficialmente il Papa". E' un'intervista di Beatrice Borromeo sul Fatto di ieri e siccome cane non mangia cane, pare di capire, "Chiesa e 'ndrangheta si stanno annusando: il braccio di ferro deve ancora cominciare". Gratteri la sa lunga. Lancia l'allarme: "La linea dura di Papa Francesco può metterlo in serio pericolo". Ecco, cane non mangia cane però, la Santa Chiesa e le 'ndrine si stanno reciprocamente prendendo le misure, pare di capire che una zona grigia, un ambito opaco dove condurre una mediazione, una trattativa 'Nduja-Incenso possa esserci e comunque, quel Papa, alla fine, così ideologicamente accorto da rispettare i canoni dell'unico pensiero, quello del pensiero unico, s'è destinato al suo più ovvio esito: essere un replicante di Saviano.
La storia che non è maestra di vita ma un canovaccio per i bis, giusto in Vaticano ha avuto un precedente di linea dura e conseguente pericolo. Avvenne con Giovanni Paolo II. Entrò in scena e scagliò la sfida allo Spirito del Tempo. Non i confratelli dell'Addoloratina bensì gli agenti segreti della prima potenza atea e materialista gli organizzarono un pacco. Il fiocco del quale, un proiettile, è attualmente incastonato nella corona della Madonna di Fatima. Dopo di che, scampato all'attentato, dopo aver assistito al dissolversi del leninismo statuale, Giovanni Paolo II volse il suo sguardo di duro combattente contro l'altra potenza, falsamente libera e nichilista, svelandone la radice di morte nella cultura del desiderio e della disperazione individualista. Poi, come Dio volle, quel Santo morì, al suo pontificato fece seguito una rinunzia per arrivare a oggi dove tra gli applausi del mondo la religione dei cattolici - non senza mettere a bada la Chiesa con le sue collusioni - si capovolge nella parodia della pedagogia sociale. Non una parola, il Papa, ha detto sulla Natività Gay che tanto ha felicitato il mondo delle anime belle. Figurarsi: "Chi sono io per non partorire?" Tutto il magistero è nella grottesca messa in scena del solidarismo filantropico. Nelle mani della legalità, adesso. Cosa di giorni e il Papa, pur di far cosa gradita al mondo, scomunicherà il Mistero.
di Pietrangelo Buttafuoco | 09 Luglio 2014 ore 06:30
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Uomini tremate, le streghe son tornate . Una volta era l'inno delle femministe, adesso è quello degli scomunicatori !!!!
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