“La Mano della Gran Loggia dietro il Kommissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata?”
Una dichiarazione dell’ex Vice Sindaco fiorentino Giovanni Pallanti.
di Pucci Cipriani
da sinistra: Giovanni Pallanti, P. Serafino M. Lanzetta, P. Paolo M. Siano
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Firenze è, da sempre, la Capitale della Massoneria…non c’è quartiere, rione o “parrocchia” dove non sorga una Loggia Massonica . Diceva il gesuita p. Florido Giantulli S.J. che ” non esiste un’associazione, laica o cattolica che sia, dove non ci sia la ‘longa manus’ della Loggia”…Del resto lo studioso gesuita, autore, tra l’altro, del famoso saggio “L’Essenza della Massoneria italiana : il naturalismo”, edito a Firenze nel 1973 con doppio Imprimatur (del Generale dei Gesuiti e della Curia di Firenze), pagò quei suoi studi “contro” la Setta Massonica subendo la sorte (Pio IX docet) riservata agli scrittori antimassonici e cioè di essere inserito, egli stesso, naturalmente post mortem, tra i “massoni coperti”…segno evidente che il personaggio faceva paura, eccome…
Dagli anni Settanta in poi in campo cattolico non si è più parlato di Massoneria, se non “en passant”, fin quando nel 2006 non ha iniziato le pubblicazioni la rivista di apologetica teologica “Fides Catholica” diretta dal p. Serafino M. Lanzetta, Docente di Teologia Morale presso il Seminario Teologico “Immacolata Mediatrice” dei francescani dell’Immacolata. Già dal primo numero (Anno I n. 1 – 2006) la prestigiosa rivista va giù dura con la Setta e appare un saggio del prof. p. Paolo M. Siano, forse il maggiore studioso contemporaneo delle Sette, su “Uno Studio sull’incompatibilità tra Massoneria e Chiesa cattolica” in cui si evidenzia come “La Massoneria moderna, sin dalle sue origini (1717) si è caratterizzata di una componente illuminista ed una esoterico-magica…(onde) superare ogni ‘integralismo dogmatico’, causa di divisione e di assolutizzazione della verità, facendo sì che gli uomini convergano in una religione più ampia, una religione naturale, lasciando all’ambito della soggettività il modo di riconoscere Dio e di dargli un culto”.
Ma il p. Siano va oltre e controbatte chi aveva definito il suo studio sul luciferismo Massonico : “a metà strada tra il ridicolo e la follia”.
“Dopo la conferenza a Firenze del 2009 (la presentazione di “Fides Catholica” n.d.r) del mio confratello p. Serafino Lanzetta, – racconta p. Siano - sono intervenuti tra il pubblico alcuni massoni, tra cui Vittorio Vanni (Loggia Stella de Mattino, N. 1031-Firenze-GOI) il quale, con garbo signorile, mi ha pubblicamente rimproverato di cercare nella massoneria quello che non c’è, ossia il luciferismo massonico… (i responsabili del) newbsite della Loggia Romana Monte Sion N 705 (GOI)… in data 16 luglio 2009, hanno pubblicato un saggio del loro Fratello di Loggia (psicanalista) Emilio Servadio (33° grado RSAA) il quale (nel 1974) ha scritto un oggettivo elogio esoterico al Diavolo: ‘il Diavolo quale amico con cui dialogare, il Diavolo quale strumento che ci trasforma, ci perfeziona, ci fa giungere all’Uno, alla liberazione della dualità…Occorre riconvertire il Diavolo in Lucifero…” E del resto lo stesso Vanni, dice ancora il prof. Paolo Siano : “ha pubblicato un articolo sul ‘Diavolo dei tarocchi’ …elogiandolo come ‘principio o energia positiva, via necessaria per raggiungere la Luce…il bene e il male sono l’unica Luce’…” (Cfr. p. Paolo M. Siano in “Un manuale per conoscere la Massoneria ” pagg.128-129 – Casa Mariana Editrice – CLICCA QUI).
Alla luce degli ultimi avvenimenti, ovverosia dal momento del Kommissariamento del luglio 2013, molte cose sembrano confermare quello che molti mormoravano da tempo (“I francescani dell’Immacolata pagano la loro contrapposizione frontale alla Massoneria”) come ad esempio l’azione del “prof” Mario Castellano (clicca qui e qui per leggere chi è Mario Castellano) che molti indicano come il “Consigliori” del frate “ribelle” Alfonso Bruno, ora nominato “Capo” di quel poco che resta dei francescani dell’Immacolata.
Insomma che il kommissariamento sia dipeso dal fatto che l’azione dei francescani di p. Manelli ostacolasse il dialogo tra alcuni settori della Chiesa e la Massoneria lo pensa anche il Dr. Giovanni Pallanti, studioso e storico, editorialista del quotidiano “La Nazione”, ex Vice Sindaco di Firenze che, nella città del Giglio, veniva chiamato “Il Pulcino di Giorgio La Pira” per la sua vicinanza al “Sindaco Santo” (nella foto a destra) con il quale condivise la battaglia politica nella della DC.
Ma lasciamo la parola a Giovanni Pallanti:
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“Quando il 1° marzo del 2013, nella chiesa di Ognissanti a Firenze fu organizzata dai Frati Francescani dell’immacolata la presentazione dei due libri di p. Paolo Siano : “Un Manuale per conoscere la Massoneria” e “La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo – Studi vari sulla Libera Muratoria”, ambedue pubblicati dalla Casa Mariana Editrice che ancora pubblica la rivista “Fides Catholica”, pensai che quello fosse stato un avvenimento storico.
Mai, a mia memoria – prosegue Giovanni Pallanti – in una chiesa si era parlato – a Firenze – della Massoneria (c’erano quattrocento persone, n.d.r.) criticandola per la sua ‘segretezza’ e la sua anticattolicità.
Parlò p. Paolo Siano e quindi il sottoscritto che si contrappose chiaramente alla Massoneria. P. Serafino M. Lanzetta presiedé l’incontro.
Sarà un caso (?) ma una cosa è certa -chiosa l’ex Vice Sindaco di Firenze – dopo quel giorno sono cominciati i guai per i Frati dell’Immacolata e del loro Convento fiorentino di Ognissanti. Sarà una pura coincidenza…un ‘caso’ appunto. Personalmente credo poco o punto alla semplice casualità”.
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Che dire? Certo questa secca e netta dichiarazione non viene dai soliti “tradizionalisti”, “pelagiani”, “criptolefebvristi”… viene da un personaggio della sinistra sociale della DC, da una delle colonne del “Lapirismo” difficile da liquidare, come sogliono fare i nuovi sinedriti, come un “reazionario”…
Ma ora il “dialogo” è salvo e i “dialoganti” di ambo le parti (clericali e massoni) possono dormire sonni tranquilli . Anche a Firenze,in Ognissanti, dopo il Kommissariamento, regna la pace : la pace dei cimiteri.
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