Modernismo: riflessioni di F. Spadafora su J. Ratzinger
In foto J. Ratzinger (Benedetto XVI) in posa con il modernista C. M. Martini |
[…] San Pio X con il Motu proprio «Sacrorum antistitum», il giorno del Signore 1 settembre 1910, impone nel Giuramento[1]:
«[…]
con la stessa fede incrollabile credo che la Chiesa, Custode e Maestra
del verbo rivelato, è stata istituita immediatamente e direttamente da
Cristo stesso vero e storico mentre viveva fra noi, e che è stata
edificata su Pietro, capo della gerarchia ecclesiastica, e sui suoi
successori attraverso i secoli […] accolgo sinceramente la dottrina
della fede trasmessa a noi dagli Apostoli tramite i padri ortodossi,
sempre con lo stesso senso e uguale contenuto, e respingo del tutto la
fantasiosa eresia dell’evoluzione dei dogmi da un significato all’altro,
diverso da quello che prima la Chiesa professava; condanno similmente
ogni errore che pretende sostituire il Deposito divino, affidato da
Cristo alla Chiesa perché lo custodisse fedelmente, con una ipotesi
filosofica o una creazione della coscienza che si è andata lentamente
formando mediante sforzi umani e continua a perfezionarsi con un
progresso indefinito».
Il riferimento è al «Giuramento antimodernista».
Ora, se
l’intenzione benefica di san Pio X è quella di combattere - anche con
l’ausilio del citato Giuramento - il Modernismo oggettivamente nocivo, è
altrettanto oggettivamente chiaro (per deduzione logica) che chi lo ha abolito ha intenzione inversa, ovvero di favorirlo o di inglobarlo (cosa impossibile nella Chiesa, la quale esclude l’errore e mai lo acclude, né mai lo avvantaggia).
Si
potrebbe anche pensare, per esclusione e per essere oltremisura
generosi, che chi lo ha abolito ha intenzione, così facendo, di
patteggiare una sorta di «tregua». Resosi però conto dell’evidente danno
arrecato alla fede e solo a seguito della sua misura irragionevole,
avrebbe dovuto poi rimediare allo scandaloso errore con una certa
solerzia, ma non lo ha mai fatto, anzi ha fatto l’esatto opposto e con
lui tutti i sedenti successivi.
La
teologia e la storia[2] avallano questa ragionevole ipotesi, sapendo,
inoltre e certamente, che, al momento dell’abrogazione, non solo il
grave problema del Modernismo non è risolto, ma si aggrava nella
amaramente nota «Nouvelle Théologie»[3]
Uno dei
più attivi esponenti della detta scuola fu il giovane J. Ratzinger (poi
Benedetto XVI), che mai venne meno a tal sodalizio, (per esempio) come
dimostra anche mons. Spadafora (noto esegeta e docente) nel volume,
ricchissimo di citazioni e note, «La nuova esegesi. Il trionfo del
Modernismo sull’esegesi Cattolica», dedicando due eloquenti capitoli al
soggetto in questione (il XVI e XVII in parte).
Si legge:
-
«La Pontifica Commissione Biblica, creata da Leone XIII […] organo del
Magistero […] fu affossata dal card. Tisserant e Paolo VI ne celebrò
l’elogio funebre col Motu proprio “Sedula Cura” […], è stata completamente ristrutturata e [subordinata] alla Congregazione per la Dottrina della Fede, il cui Prefetto [J. Ratzinger] è d’ufficio anche Presidente della Commissione stessa [astutamente resa non più organo di Magistero] (p. 221);
-
Devo fermarmi sullo studio del card. Joseph Ratzinger [Prefetto e
Presidente] che nel suo studio […] alterna luci ed ombre in un
crepuscolo umanamente senza speranze, [ammette e riconosce la grave]
crisi dell’esegesi cattolica [con] affermazioni che fanno a pugni con le
[sue] precedenti. (p. 207);
-
[Ammette] il grave stato di cose [nell’esegesi biblica] ma non è stato
in grado di impedirlo, anzi lo ha sensibilmente aggravato;
-
[Sottolinea la] legittimità del [biasimevole] metodo storico-critico
nella “Dei Verbum”, opinione [sua] personale, come dei “nuovi esegeti”
[che pretendono che spetti a loro l’interpretazione della Scrittura] (p.
210 e 212);
-
[Usa] tanti giri di parole [quando] bastava richiamare il principio
dogmatico […] del Concilio di Trento (successivamente vedremo le
contestazioni di J. Ratzinger contro la liturgia del Tridentino, NdA) (p. 211);
- [Ammette] che la “nuova esegesi” non è cattolica (p. 212) [eppure la favorisce];
-
Partiti democraticamente dal “popolo di Dio” […] stanno a guardare o ne
fomentano la “decomposizione” (rif. agli “organismi istituzionali”,
contro J. Ratzinger in quanto Prefetto silente o forse colluso, NdA) (Ivi.);
- Il nuovo corso imboccato dal Pontificio Istituto Biblico ha dato i suoi frutti velenosi […] fu chiaro fin dall’inizio;
-
Basti ricordare i gesuiti Lyonnet e Zerwick […] il primo spiegava con
Pelagio, Erasmo e Lutero [che Rom. 5,12 non intendeva il peccato
originale bensì il peccato personale], del [secondo] ricordo la
conferenza [in cui sosteneva] che la Madonna ai piedi della Croce […]
nulla capiva del figlio suo [e che] la promessa del Primato è
un’invenzione dell’Evangelista Matteo […];
-
Lo scandalo di Romano Penna, professore di esegesi alla Lateranense
[che] nega la storicità di tutti i passi evangelici che fondano il
Primato del Romano Pontefice, [idem] il padre Betti, purtroppo Rettore
all’Università del Laterano che, ad aumentare lo scandalo, ha ottenuto
dal card. Ruini [che fosse] nominato consultore della Congregazione per
la Dottrina della Fede;
-
[Esaltando con Civiltà Cattolica] i pedissequi degli “scomunicati”
evangelici tedeschi [che trovano] in alto peggio che acquiescenza;
-
Segretario (1971) per meriti modernistici, [Paolo VI pone] il belga A.
Descamps […] cultore e fautore della “nuova esegesi” [distingue il
Cristo della fede da quello della storia e aderisce alle eresie del
Loisy];
- L’americano E. Brown [che “demitizza”] la concezione verginale [della Madonna] e la resurrezione corporea di Gesù;
-
Nel 1984 Segretario [viene nominato] H. Cazelles. Sì proprio lui! Quel
religioso che nel 1960 era uscito piangendo dal Sant’Uffizio [aveva
sostenuto che l’ispirazione divina non era dello scrittore sacro ma
della “comunità primitiva”];
-
[Poi è nominato] A. Vanhoje [che], sulle orme di Lutero, gonfia il
“sacerdozio comune” a detrimento del sacerdozio ministeriale, fino ad
asserire che Gesù ha scelto di essere […] un laico;
-
Tra gli studiosi nella “nuova” Commissione Biblica basterà segnalare
[la scandalosa presenza di] mons. G. Ravasi, [protetto del card.
Marini], [stese l’introduzione nella “Vita di Gesù” del razionalista
apostata Renan, la resurrezione di Gesù sarebbe dovuta alla “fervida
fantasia” di Maria di Magdala e Lazzaro, “i Vangeli sono leggende”,
ecc…], B. Byrne [la resurrezione di Lazzaro “non trasmetterebbe un fatto
realmente accaduto quanto una simbologia usata dalla Chiesa primitiva”]
e G. Segalla [il Vangelo di san Giovanni non sarebbe autentico, ma
sarebbe “mediato e ristrutturato teologicamente dalla comunità
primitiva”, ecc..];
-
Resta ancora da dire [sul Prefetto e Presidente] J. Ratzinger […]: egli
alterna critiche […] con dichiarazioni di segno diametralmente opposto,
le quali non lasciano adito a nessuna speranza […], asserisce la
necessità di conciliare il “metodo [eretico] storico-critico”
[nell’esegesi] con il dogma cattolico […] perniciosa chimera già
inseguita dal card. Bea […], mentre è di palmare evidenza che tutta la
nuova esegesi vive di questi “ereticali” presupposti quale ripudio della
Tradizione;
- J.
Ratzinger [raduna] nella Commissione Biblica personaggi [cultori del
“criticismo biblico”] di cui sopra ho tratteggiato il “cattolico
sentire”. Ecc…» (pp. 213, 214 e 221-228).
Note:
[1]«Denzinger», EDB, 2009, n° 3540 ss.
[2]Lo
studio della vicenda storica del dimenticato mons. Umberto Benigni,
calunniatissimo ed emarginato dai Modernisti, e della sua «fede
intransigente» contro il Modernismo, sicuramente può aiutare il lettore a
comprendere appieno lo stato di cose qui brevemente accennate. Si deve a
san Pio X (Cf. «Rescritti Autografi» del 5 luglio 1911 e dell’8 luglio
1912; «Lettera della Sacra Contrazione Concistoriale», del 25 febbraio
1913) la nascita del «Sodalitium Pianum», ovvero la rete di informazione
(o “controspionaggio”) della Santa Sede, organizzata da monsignor
Benigni dal 1909, che si occupava principalmente della lotta contro le
potenti infiltrazioni di Modernismo e l’usurpazione delle cattedre
scolastiche e delle varie sedi «nelle viscere» della Chiesa. Elenco solo
alcuni punti del «Sodalitium Pianum»: 1) […] il Cattolico-Romano
integrale accetta integralmente la dottrina, la disciplina, le direzioni
della Santa Sede e tutte le loro legittime conseguenze per l’individuo e
per la società […]; 2) Noi lottiamo per il principio e per il fatto
dell’Autorità, della Tradizione […]: 3) Noi consideriamo come piaghe nel
corpo umano della Chiesa lo spirito e il fatto del liberalismo e del
democratismo cosiddetti cattolici, come del Modernismo intellettuale e
pratico, radicale o moderato, con le loro conseguenze; 4) […] noi
veneriamo e seguiamo i Vescovi, posti dallo Spirito Santo a reggere la
Chiesa di Dio, sotto la direzione ed il controllo del Vicario di Cristo
[…]; 5) La natura della Chiesa cattolica c’insegna, e la sua storia ci
conferma, che la Santa Sede è il centro vitale del cattolicismo […];
ecc… (Cf. http://www.casasanpiox.it/visualizza_docs.asp?id=65).
Può essere utilissimo lo studio di «Sodalitium», n° 61, Ed. C.L.S.,
Verrua Savoia, anno XXIII, luglio 2007, pagine 39, inserto speciale
interamente dedicato ai «Cattolici intransigenti». Anche: «San Pio X e
il “Sodalitium Pianum”», Ed. C.L.S., Verrua Savoia, 2007.
[3]Dopo
vedremo di cosa si tratta. In questo capitolo si può leggere solo una
breve introduzione a margine della teologia di J. Ratzinger.
***
Tratto da (c) Apologia del Papato (c), EffediEffe 2014, cap: Breve sull’autentico Magistero, p. 29 ss.
CdP Ricciotti
***
Atri studi sul Modernismo in J. Ratzinger:
http://radiospada.org/2013/06/il-papa-emerito-il-vescovo-di-roma-e-il-giudaismo/
http://radiospada.org/2013/06/j-ratzinger-leucaristia-e-il-racconto-dellistituzione/
http://radiospada.org/2013/07/j-ratzinger-e-il-primato-di-pietro/
http://radiospada.org/2013/07/j-ratzinger-dalla-confessione-al-preservativo-attraverso-il-battesimo/http://radiospada.org/2013/06/j-ratzinger-leucaristia-e-il-racconto-dellistituzione/
http://radiospada.org/2013/07/j-ratzinger-e-il-primato-di-pietro/
http://radiospada.org/2013/07/bendetto-xvi-rileggere-i-documenti-del-concilio-alla-luce-della-tradizione/
http://radiospada.org/2014/04/quale-religione-per-ratzinger/
http://radiospada.org/2014/03/ratzinger-e-i-movimenti-ecclesiali-parte-a/
http://radiospada.org/2014/03/ratzinger-e-i-movimenti-ecclesiali-parte-b/
http://radiospada.org/2014/03/ratzinger-e-i-movimenti-ecclesiali-parte-c/
http://radiospada.org/2013/06/stirpe-di-abramo-un-altro-cattolicesimo-nel-post-concilio/
http://radiospada.org/2013/06/il-falso-ecumenismo/
http://radiospada.org/2014/09/modernismo-riflessioni-di-f-spadafora-su-j-ratzinger/
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