Segnalazione di Gianni Toffali

bi bishopDopo il «no» di Alfano alla trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero, due vescovi della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica hanno denunciano il suo operato alla Commissione europea di Bruxelles, sostenendo che «con i suoi atti amministrativi viola la Costituzione europea degli Stati Membri».



Nella lettera, firmata dell’arcivescovo primate di Monza Giovanni Climaco Mapelli e del vescovo Mario Metodio Cirigliano, si denuncia «quanto avviene in Italia circa il rispetto dei diritti degli omosessuali e le direttive della Comunità Europea in merito alla predisposizione di “istituti matrimoniali” parificati alle coppie eterosessuali per le coppie di persone omosessuali».
Il dito viene puntato in particolar modo verso Alfano, ritenuto «completamente ostile nell’avanzamento del riconoscimento dei diritti civili delle persone omosessuali e delle loro relazioni familiari e affettive» nonostante ricopra «una posizione di grande rilevanza amministrativa e governativa». Si sottolinea anche come il ministro degli interni «perseveri in una campagna di negazione e di vero e proprio ostracismo verso qualunque provvedimento venga proposto a livello legislativo e amministrativo finalizzato al riconoscimento delle relazioni familiari delle coppie di persone dello stesso sesso e delle loro eventuali adozioni di minori, secondo quanto previsto da sentenze della nostra stessa Corte Costituzionali e da molti nostri tribunali civili, come indirizzo giurisprudenziale fondamentale. Questo atteggiamento gravissimo poiché viene da un ministro della compagine governativa del nostro Paese costituisce un affronto a tutte le risoluzioni e direttive del Parlamento Europeo da sempre emanate in materia di “parità dei diritti delle coppie omosessuali negli Stati membri dell’Unione Europea”».
La denuncia fornita ha un valore formale finalizzata all’avvio di un’istruttoria di indagine da parte della Commissione Europea.