Sinodo, e alla fine è Sarah (il cardinale) a parlare di gay e complotti contro la Chiesa
“Quanto
è stato pubblicato sulle unioni omosessuali è un tentativo per fare
pressione sulla Chiesa e farle cambiare la dottrina. Mai si è voluto
giudicare la persona omosessuale, ma i comportamenti e le unioni
omosessuali sono una grave deviazione della sessualità”.E un cardinale africano, si chiama Robert Sarah,
ed è il presidente del pontificio consiglio Cor unum e membro del
sinodo, che parla in relazione al testo della “relatio post
disceptationem”.
“Appoggiandosi
sulla Sacra Scrittura – ribadisce senza esitazioni – che presenta le
relazioni omosessuali come gravi depravazioni (cfr. Gn 19,1-29; Rm
1,24-27; 1 Cor 6,9-10; 1 Tm 1,10), la Tradizione ha sempre dichiarato
che ‘gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati’. Sono
contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della
vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e
sessuale. In nessun caso possono essere approvati”.
E se non bastasse senza ipocrisie, giri di parole, adattamenti lessicali, dice che i “comportamenti omosessuali sono condannati senza equivoci dalla Rivelazione e dal magistero tradizionale della Chiesa”.
Vale per tutti l’esempio di Giovanni Paolo II, in riferimento alle
unioni omosessuali, che si chiedeva se non sia all’opera “una nuova
ideologia del male”.
E non
provate neanche a parlagli di adozioni perchè il discorso si fa “ancor
più incomprensibile”. Un ambiente omosessuale per la loro educazione o
ambiente di vita? “La Chiesa rimane fedele all’insegnamento della
Rivelazione e al suo magistero”.
Secondo
Sarah, “ha destato sorpresa generale che sia stato diffuso un testo –
che peraltro rispecchia solo parzialmente la discussione in Aula –
destinato a essere discusso ed elaborato in vista di un documento
definitivo che deve essere approvato dai padri sinodali”.
“Qualcuno vuole forse destabilizzare la Chiesa e minarne le basi?“, aggiunge il porporato africano non gettando acqua sul fuoco delle polemiche.
http://www.intelligonews.it/sinodo-e-alla-fine-arriva-il-card-sarah-a-parlare-di-gay-e-complotti-contro-la-chiesa/
Quale futuro per la Chiesa di Roma dopo questo Sinodo?
Il
destino della Chiesa cattolica, il suo vero dramma, che non è proprio
di nessun'altra religione o chiesa, è di aver generato al suo interno,
dai suoi valori cristiani, ciò che oggi tende a renderla inattuale: se
il cristianesimo diventa l'orizzonte valoriale accreditato, e se
cristianesimo significa anteporre il valore della coscienza personale ad
ogni norma esteriore, che senso, se non storico e contingente, possono
avere queste ultime e l'istituzione che dovrebbe farsene garante? Certo,
la Chiesa di Roma potrebbe sempre riproporsi come un'agenzia etica
generale, una sorta di Onu della morale.
E non c'è dubbio che
molti aspetti del papato di Bergoglio, quelli che più piacciono ai
laici, tendono in questa direzione, fra l'altro popolare e di successo.
Soprattutto se strizza l'occhio a quel pensiero 'politicamente corretto'
e vagamente progressista che è oggi, a livello di comunicazione,
dominante (il main stream) o 'spirito del tempo'. Ma ha un senso tutto
ciò? Non è troppo riduttivo? Non rischia di essere legatao a
vicessitudini storiche imponderabili' E se non così, quale
l'alternativa? Sul volto del vecchio Ratzinger, che è filosofo e
teologo, a me a volta sembra di leggere questo dramma.
Il
destino della Chiesa cattolica, il suo vero dramma, che non è proprio
di nessun'altra religione o chiesa, è di aver generato al suo interno,
dai suoi valori cristiani, ciò che oggi tende a renderla inattuale: se
il cristianesimo diventa l'orizzonte valoriale accreditato, e se
cristianesimo significa anteporre il valore della coscienza personale ad
ogni norma esteriore, che senso, se non storico e contingente, possono
avere queste ultime e l'istituzione che dovrebbe farsene garante? Certo,
la Chiesa di Roma potrebbe sempre riproporsi come un'agenzia etica
generale, una sorta di Onu della morale.
E non c'è dubbio che
molti aspetti del papato di Bergoglio, quelli che più piacciono ai
laici, tendono in questa direzione, fra l'altro popolare e di successo.
Soprattutto se strizza l'occhio a quel pensiero 'politicamente corretto'
e vagamente progressista che è oggi, a livello di comunicazione,
dominante (il main stream) o 'spirito del tempo'. Ma ha un senso tutto
ciò? Non è troppo riduttivo? Non rischia di essere legatao a
vicessitudini storiche imponderabili' E se non così, quale
l'alternativa? Sul volto del vecchio Ratzinger, che è filosofo e
teologo, a me a volta sembra di leggere questo dramma.
Poesia
Tu che dalla Sistina
uscisti eletto al Soglio,
tu che con qualche broglio
eletto fosti un dì:
ora in quella cappella
a suon di milionate
il ricco ed il magnate
inviti a banchettar.
Oggi tu metti all'asta
San Pietro e il Vaticano:
tutto quel ch'è cristiano
saputo hai demolir;
è ver: tu sembri un oste
nel verbo e nel sembiante,
e muti in ristorante
la casa del Signor.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.