ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 12 ottobre 2014

Uno strano concetto di libertà e democrazia per i Padri Sinodali

Bergoglio e il card. Kasper
Il cardinale Burke era tra quelli eletti dai suoi colleghi vescovi di uno dei tre circoli di lingua inglese (Anglicus A) come moderatore del gruppo per aiutare nella scrittura delle relazioni di gruppo per la relazione finale. Ci sono stati molti "conservatori" eletti nei diversi gruppi, tra cui il Cardinale Sarah, moderatore Gallicus A (di lingua francese), l'arcivescovo Léonard, relatore per Gallicus B; il cardinale Bagnasco, moderatore Italicus B; il cardinale Robles Ortega, moderatore ibericus (lingua spagnola) A. Quindi, le recenti nomine di cui stiamo parlando sembrerebbero nient'altro che la risposta del Papa a questi voti sorprendenti.
Durante la settimana, una delle numerose voci diffuse dalla stampa italiana aveva sostenuto che l'intervento di Burke in sala era stato accolto con "freddezza" da parte dell'Assemblea, senza alcun sostegno. Il risultato della votazione a scrutinio segreto rivela il contrario

E così, il Papa vuole pieno e libero dibattito e libere delibere... tranne quando non lo fa lui. E quando il voto segreto rivela una maggioranza conservatrice - allora interferisce contro quello che era stato scelto in precedenza per ottenere ciò che vuole. È la sua prerogativa, naturalmente, anche se contraddice gravemente le sue stesse parole e gli impegni, e, in ultima analisi, la sua affidabilità

Fonte: Rorate coeli

 Tenetevi forte: la relatio del sinodo è in arrivo!

Aggiornamento: Apprendo da Rorate Caeli [qui], fonte che considero attendibile oltre che in sintonia con le nostre visuali:
Il cardinale Burke era tra quelli eletti dai suoi colleghi vescovi di uno dei tre circoli di lingua inglese (Anglicus A) come moderatore del gruppo per aiutare nella scrittura delle relazioni di gruppo per la relazione finale. Ci sono stati molti "conservatori" eletti nei diversi gruppi, tra cui il Cardinale Sarah, moderatore Gallicus A (di lingua francese), L'arcivescovo Léonard, relatore per Gallicus B; Il cardinale Bagnasco, moderatore Italicus B; Il cardinale Robles Ortega, moderatore ibericus (lingua spagnola) A. Quindi, le recenti nomine di cui stiamo parlando sembrerebbero nient'altro che la risposta del Papa a questi voti sorprendenti.
Durante la settimana, una delle numerose voci diffuse dalla stampa italiana aveva sostenuto che l'intervento di Burke in sala era stato accolto con "freddezza" da parte dell'Assemblea, senza alcun sostegno. Il risultato della votazione a scrutinio segreto rivela il contrario. E così, il Papa vuole pieno e libero dibattito e libere delibere... tranne quando non lo fa lui. E quando il voto segreto rivela una maggioranza conservatrice - allora interferisce contro quello che era stato scelto in precedenza per ottenere ciò che vuole. È la sua prerogativa, naturalmente, anche se contraddice gravemente le sue stesse parole e gli impegni, e, in ultima analisi, la sua affidabilità. Ma è impossibile non ricordare una delle più celebri poesie di Bertolt Brecht, La Soluzione ( Die Lösung ), basata sulla sua esperienza in Germania Est, su ciò che deve essere fatto nel caso di un corpo elettorale difficile e riluttante:
La soluzione
Dopo la rivolta del 17 giugno
il segretario dell’Unione degli scrittori
fece distribuire nello Stalinallee dei volantini
sui quali si poteva leggere che il popolo
si era giocata la fiducia del governo
e la poteva riconquistare soltanto
raddoppiando il lavoro. Non sarebbe
più semplice allora che il governo
sciogliesse il popolo e
ne eleggesse un altro?

Leggo su Il Foglio [qui]. Stralcio e aggiungo alcune considerazioni:
Con una mossa a sorpresa, il Papa ha deciso di aggiungere ben sei nuovi padri al gruppo ristretto incaricato di stendere la Relatio Synodi, il documento conclusivo di questo Sinodo straordinario sulla famiglia. Oltre al Relatore generale, cardinale Peter Erdo, al segretario speciale mons. Bruno Forte, e al segretario generale, cardinale Lorenzo Baldisseri, faranno parte del "comitato" anche i cardinali Gianfranco Ravasi e Donald Wuerl (arcivescovo di Washington), i vescovi Victor Manuel Fernandez (rettore della Pontificia Università cattolica argentina), Carlos Aguiar Retes, Peter Kang U-Il e il Preposito generale della Compagnia di Gesù, padre Adolfo Nicolas S.I.
Un breve excursus sulle loro posizioni fino ad ora ci dà l'idea dell'indirizzo che difficilmente se ne discosterà. Il Relatore generale Erdo si è distinto per il suo "dire e non dire". Di mons. Forte ricordiamo «l'approccio di tenerezza». Del card. Baldisseri abbiamo annotato la sua manifestazione della volontà del papa : «C’è una porta che finora è rimasta chiusa e lui vuole che si apra». L'intellettual-Ravasi lo ricordiamo per aver sciolto il suo peana a Kasper dalle colonne del Sole24Ore. Il card. Wuerl fa alcune affermazioni dottrinalmente ferme, ma poi cade sulla pastorale: «Un conto è affermare dottrinalmente l'ovvio, altra cosa è applicarlo nell'ordine in cui la gente lo vive». Fernandez si è distinto per numerosi paralleli tra l'evoluzione dell'insegnamento della chiesa al Vaticano II e il Sinodo ora in corso citando letteralmente alcuni testi del papa soprattutto dalla Evangelii Gaudium. Peter Kang U-Il, Presidente della Conf. Episcopale coreana non ha mancato di sottolineare come sia difficile equiparare, come viene fatto, il modello «dell’amore divino della Trinità» con quello dell’amore umano tra gli sposi, che «è ferito dal peccato» e dunque non può essere considerato al di fuori di una storia segnata da fatiche e limiti. E per finire il "papa nero" gesuita Mons, Nicolas, non possiamo non ricordare : «La discussione, libera e franca, si sta indirizzando verso il cambiamento, l’adeguamento pastorale alla mutata realtà dei tempi odierni. È un segno epocale perché invece in questi anni ci sono state forze che hanno tentato di riportare indietro la Chiesa rispetto alla grande stagione conciliare».

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