ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 15 novembre 2014

Ha ragione il prete

Il nuovo che avanza e papa Bergoglio che spinge

  
Dopo aver letto l’intervista che un certo prete moderno ha rilasciato al nuovo organo ufficiale del Vaticano: La Repubblica, abbiamo subito pensato di scrivere una lettera di protesta a Roma, ma, a freddo, siamo giunti alla conclusione che l’unica protesta dobbiamo rivolgerla a noi stessi: non si può continuare a vivere guardando indietro mentre gli occhi li si ha davanti.
Forse che abbiamo la pretesa di vivere alla rovescia?

Ed allora abbiamo riletto l’intervista e dobbiamo confessare che, a freddo, essa ci ha aperto gli occhi.

«Che la donna non possa essere prete per il fatto che Gesù era un uomo e che avesse scelto solo uomini è un argomento molto debole. È una ragione culturale, non metafisica».

Ha ragione il prete: è una ragione culturale, perché è evidente che Gesù, pur venuto dal Cielo, viveva in terra; ed ha vissuto in terra in Palestina, duemila anni fa: cosa volete che facesse di diverso che scegliere solo uomini? Non era mica un dio!
Anche un bambino capisce che se Gesù venisse oggi, e magari in California, non solo si farebbe fatica a capire se è maschio o femmina, ma sicuramente sceglierebbe solo gay, drogati e hippy.
La forza di convincimento di questo prete è irresistibile!

«Un criterio importante per misurare la vitalità spirituale di una persona è la sua disponibilità al cambiamento. Resistere alla vita è un peccato perché la vita è svolgimento continuo».

Ha ragione il prete: senza la disponibilità al cambiamento non può esserci alcuna vitalità spirituale.
Anche un bambino capisce che se uno non è disposto a cambiare continuamente non può essere in grado di sentire alcunché nel suo cuore, perché il cuore è uno zingaro… e va!
Chi non resiste al cambiamento ed è disponibile a mangiare un giorno con la bocca e un altro col naso; a respirare un giorno col naso e l’altro con le ascelle; a pensare un giorno col cervello e l’altro con lo scroto, costui è veramente destinato all’appagamento spirituale e alla felicità eterna!
Peraltro, come si fa a resistere alla vita senza commettere peccato? Come si fa a non rendersi conto che la vita è talmente irresistibile che se ti spinge a squartare il tuo vicino, il meglio che tu possa fare è procurarti subito un bisturi affilato, per evitare di usare un coltello da cucina che gli procurerebbe solo dolore.

«Conoscere l'amore umano aiuta a conoscere meglio l’amore divino. Oggi posso dire che mi ha aiutato, mentre nel momento in cui lo vivevo avevo l'impressione che mi facesse male. Bisogna avere il tempo per elaborare l’esperienza».

Ha ragione il prete: tutti sanno infatti che quando si presentò una brava madre di famiglia alle porte del Paradiso, San Pietro le chiese cosa avesse fatto di buono, e all’elenco presentato dalla donna San Pietro storse il muso e le aprì lo scivolo che porta al Purgatorio; mentre quando alle porte del Paradiso si presentò una frivola e compiaciuta cortigiana che elencò il gran numero di amanti che aveva avuto, San Pietro le spalancò la porta tutto sorridente e l’accolse in Paradiso.

«Alternativa oppure dialogo. L’alternativa ti porta a una visione chiusa del cristianesimo, separato da un mondo visto come sentinella di tutti i vizi. Il dialogo significa riconoscere nel mondo anche la bellezza e il bene. Dunque non ti impongo la mia verità assoluta, ma ti invito a metterti in dialogo con me per trovare insieme la verità. Francesco è un vero pontefice perché crea ponti intorno a sé».

Ha ragione il prete: nessun uomo può pretendere di imporre agli altri la sua verità, e men che meno un uomo che duemila anni fa ha avuto l’ardire di farsi passare per Figlio di Dio; non si può coltivare l’assurda pretesa che il cristianesimo sia altro dal mondo, dopo che quell’uomo che l’ha inventato è stato giustiziato proprio per questa sua blasfema pretesa.
Le persone per bene che vogliono vivere seriamente capiscono che l’unica strada è mettersi in dialogo con chiunque per trovare insieme la verità, come fa Francesco: poco importa che poi nessuno sappia che farsene di questa verità trovata per strada, l’importante è costruire ponti e su questi ponti passarci avanti e indietro e, all’occorrenza, mangiare insieme la merenda.

«Certo che si può vivere senza un Dio. Non si vive bene senza contatto con la fonte della pienezza, si chiami Dio, essere o vita. Persone come Einstein o Rousseau non erano credenti, ma capaci di esperienze spirituali profondissime».

Ha ragione il prete: non s’è mai visto uno che snobba Dio e si fa beffe di Lui e che per questo sia improvvisamente deceduto. Tutt’altro, è da sempre che coloro che non credono in Dio fanno fortuna, e ultimamente, più si vive senza Dio e più si vincono i premi Nobel, più si viene osannati e coperti di onori, con grande e profondo compiacimento degli interessati.
Altro che la ridicola illusione di credere in Dio!

Chi è questo tizio che racconta le barzellette a La Repubblica e che questa le pubblica tutta compunta e paga di vendere qualche copia in più?
Si dice che sia un prete, e forse lo è, almeno nei registri parrocchiali, ma ancor meglio si sa che è uno che è stato chiamato a raccontare queste sue barzellette direttamente in Vaticano, presso il Pontificio Consiglio della Cultura – sì quello stesso che è diretto da quell’altro buontempone di Gianfranco Ravasi, che non è un comico, ma un cardinale -; e La Repubblica ci tiene a precisare che si tratta di un consigliere di papa Francesco.

È un certo Pablo d’Ors, Direttore del Laboratorio di Scrittura Teatrale dell'Università di Madrid, che potrà consigliare benissimo papa Bergoglio, in spagnolo, e potrà essere consultato allegramente da Ravasi per farsi spiegare come fare per andare presto e bene in Paradiso.

Eccesso di ironia? Nient’affatto!
Qui si tratta di dare ad ognuno il suo, e di buffoni di questo tipo non si può parlare seriamente, non capirebbero.
Non c’è dubbio che nel nostro cuore c’è amarezza e dispiacere, ma non abbiamo nessuna voglia di esser serii di fronte al fatto che tutto il Vaticano diventa sempre più una barzelletta.

Viva papa Bergoglio, via Ravasi, viva d’Ors, viva tutti!
Non ci accontentiamo di sforzarci di morire, se Dio vuole, in grazia di Dio, mandando in cuor nostro a quel paese tutti questi buffoni abortiti dal Vaticano II.

3 commenti:

  1. magari fossero stati abortiti!!!sarebbero salvi nel limbo in virtù del martirio!invece con la falsa dottrina che seguono e vorrebbero seguissero tutti....rischiano l'inferno!!!

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  2. Ecco Bergoglio / di Fede assai spoglio / si sceglie aiutante / n'altro cembal sonante! / Non più stupiremo / l'Argentin mica è scemo; / un disegno preciso / cela il falso sorriso. / Ei celia ed ischerza / ma tien salda la sferza; / il ghigno è cekista / come l'occhial da vista. / Ma dicevam del disegno: / ruinare lo Regno / di Nostro Signore / con falso candore, / e condurre alla resa / la Chiesa già offesa, / occupata e derisa / umiliata e divisa, / dalla vil sètta ria, / cioè la Massoneria!

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  3. ma non ha fatto ancora i conti con Dio....

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