ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 23 dicembre 2014

L'eredità di un vescovo conciliare, e di un "anormale"

Rivoluzione nella Chiesa in immagini

Foto della settimana

Mons Matthew Clark Messa di ringraziamento

L'eredità di un vescovo conciliare

Vescovo Matthew Clark di Rochester, New York, ha avuto una carriera di grande successo. Era vescovo di quella città importanti per 33 anni e si ritirò a settembre 2012, all'età di 75 prescritta Possiamo supporre, quindi, che il Vaticano lo considerava un vescovo in regola. In questa pagina, si vede, al di sopra , una foto della Messa, ha detto il 15 ottobre 2012, in ringraziamento per i suoi molti anni come capo della Diocesi.
Possiamo notare Clark sullo sfondo a destra . Il suo gusto per le donne in abiti rivelatori / provocatorio è confermata nella foto qui sotto prima fila , dove si vede una donna che balla in abiti trasparenti, consentendo la sua biancheria intima intimo per essere visualizzato. Si è esibita per la sua messa il 16 settembre, 2012. In seconda fila è una foto di una Messa per una cerimonia della Confermazione detto nel 2012. Anche qui vediamo vestiti trasparenti indossati dai ballerini una coreografia stravagante. Interza fila , abbiamo vedere Clark concelebrare una messa con un prete per gli studenti di Rochester nel 2007. Una volta che questo diventa il modello normale per un conciliare Vescovo, abbiamo una giustificazione del Suor Lucia avvertimento trasmesso al p Augustin Fuentes nel 1957 quando disse cattolici devono più aspettare per i sacerdoti, Vescovi e le autorità a Roma per prendere l'iniziativa di fare ciò che ha chiesto la Madonna.

 Messe Bishop Matthew Clark
Foto inviate da un lettore dalla Germania e Internet
http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A605-Clark.htm

        Un Vescovo 'anormale'


Articolo originale pubblicato, a firma di J. M. De Prada, su ABC.es; traduzione, con adattamenti, a cura di Ilaria Pisa.

Il rapporto annuale 2014 della fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incluso Juan Antonio Reig Plà, Vescovo di Alcalá de Henares (Spagna), tra le persone perseguitate a motivo della loro fede cattolica. Il rapporto, che comprende gli eventi verificatisi fino al giugno 2014, non contempla naturalmente le ingiurie e le calunnie degli ultimi due mesi, giunte dopo la pubblicazione del suo messaggio pastorale «Chiamare le cose con il loro nome», probabilmente il documento più pregnante e lungimirante firmato dalle gerarchie ecclesiastiche spagnole negli ultimi anni. La miglior prova della forza di questo documento è stata la reazione furibonda e scomposta che ha attraversato forze politiche di diverso segno, che si sono trovate concordi nel vituperare Reig Plà.

Un’offesa, in particolare, ha assunto un fascino paradossale: “Vogliamo un Vescovo normale!” 

Perché, in effetti, Reig Plà è un Vescovo decisamente anormale, che non si immischia coi potenti di questa terra e non dà a Cesare quello che è di Dio; che con vista acuta discerne e illustra quali sono le cause ultime dei mali che ci affliggono; che “osa” ricordare la dottrina della Chiesa, in un’epoca di equivoco e di mistificazione. Non deve pertanto stupire che la cagnara dei politicanti lo denigri, né che si decreti un giorno contro di lui la persecuzione 
più sulfurea e dolorosa, quella promossa dai confratelli nella fede, come annunciò Cristo: «Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio». Un Vescovo così anormale stona, e sottolinea la differenza dei Vescovi “normali”; un Vescovo così merita, senza dubbio, l’ostracismo del mondo. Ma, per quanto il mondo lo perseguiti, nessuno potrà privare Reig Plà della consolazione di una ricompensa nei cieli; e, durante il pellegrinaggio terreno, della consolazione (più modesta) di dare speranza, con l’esempio personale, agli afflitti.

Nel messaggio pastorale menzionato, Reig Plà ha scritto verità che ben pochi Vescovi “normali” avrebbero il coraggio di sottoscrivere. Per esempio, ha dichiarato che i partiti politici maggioritari son divenuti vere e proprie strutture di peccato; che il Partido Popular è liberale come tutti gli altri, infettato dall’ideologia del gender e servo dell’«imperialismo transnazionale» del denaro; che «non è moralmente giustificabile la posizione di quei cattolici che hanno collaborato con il Partido Popular nel promuovere la riforma della legge dell’aborto», che ha risentito di una “dottrina del male minore” inaccettabile; che alcuni esempi della Chiesa Cattolica non hanno certo propiziato, ma caso mai ostacolato, il sorgere di nuovi soggetti politici, finalmente tetragoni nel difendere il diritto alla vita, la famiglia, la giustizia sociale o l’attenzione ai più poveri.

E’ naturale, allora, che i nemici – esterni e interni – esecrino e perseguitino un Vescovo come Reig Plà: non conviene a molti, oggi, che la dottrina cattolica giunga ai fedeli senza circonlocuzioni né addolcimenti.

 http://radiospada.org/2014/12/un-vescovo-anormale/

1 commento:

  1. Questo è un sacerdote che Bergoglio dovrebbe elogiare in pubblico, mica Kasper ! Che Dio lo protegga e gli conceda di vedere la Sua vittoria contro i modernisti traditori della Verità, del Signore e della Chiesa Cattolica, Apostolica Romana. Alleluja, Laudetur Jesus Cristus

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