A Gaza c’è «una situazione devastata»
Delegazione internazionale di 16 Vescovi visita la popolazione palestinese e israeliana; l'Arcivescovo Fontana: «tutti hanno molto chiaro di essere vittime di violenza»
È iniziata con un incontro con le sofferenze e le speranze della popolazione di Gaza la visita in Palestina e Israele di 16 Vescovi organizzata dall'Holy Land Coordination (Hlc), organismo che riunisce Vescovi e rappresentanti delle Conferenze episcopali di Europa e Nord America.“Il pomeriggio di domenica, dopo una sosta di 8 ore al valico di Erez”, riferisce all'Agenzia Fides l'Arcivescovo italiano Riccardo Fontana, alla guida della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, “siamo arrivati a Gaza, abbiamo celebrato la messa e abbiamo subito incontrato alcune famiglie. Abbiamo avuto l'impressione di trovarci in una situazione devastata. Ci hanno raccontato dei tre bambini morti nelle ultime ore per il freddo. La corrente elettrica c'è solo per alcune ore al giorno. E colpisce vedere che tutti, a cominciare dai bambini, hanno molto chiaro di essere vittime di violenza, e di sapere chi sono i responsabili di tale ingiustizia. Una bambina di terza elementare ci ha detto: hanno distrutto le nostre case, ma soprattutto hanno tolto i bimbi alle madri e le madri ai bimbi. Un ragazzo più grande ci ha ammonito: tutti vengono qui a chiederci se abbiamo bisogno di cibo e di altri aiuti materiali. Ma noi abbiamo bisogno dell'unica cosa che nessuno ci promette: essere considerati come uomini, riconosciuti nella loro dignità”.
Per entrare nella Striscia di Gaza, la delegazione dei Vescovi ha dovuto superare molte difficoltà: al valico di Erez, le autorità di Israele hanno negato alla delegazione il permesso per entrare nella Striscia. I presuli hanno allora iniziato una lunga trattativa, e alla fine hanno ottenuto il permesso di entrare a gruppi di tre. L'ingesso di tutta la delegazione si è concluso solo alle 16,30. Il programma della visita prevede anche un incontro con la popolazione di Sderot – l’insediamento israeliano raggiunto dal lancio di missili lanciati dalla Striscia di Gaza durante la campagna militare di luglio – e una puntata alla Valle di Cremisan, luogo interessato dal progetto di costruzione del Muro di Separazione voluto da Israele.
Redazione Romahttp://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/palestina-palestina-palestina-israele-israel-israel-38510/
Ma si possono commentare atti criminosi come questi?
RispondiEliminaNon ci riesco!!! Aspetto la Giustizia Divina che faccia il Suo corso e poi certi esseri vedranno i sorci verdi per l'eternità e questo mi consola assai. Altro non riesco a dire.
agli israeliani devono ricordare di non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a loro....credono di essere le vittime si riempiono la bocca di antisemitismo poi loro non sono antipalestinesi....sono relegati nei territori senza poter circolare liberamente... uccisi ....ogni scusa è buona x bombardarli.....renderanno conto a Dio di questi crimini
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