ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 14 febbraio 2015

Il Tevere si butterà nella Moscova? (proposta per collegio cardinalizio)

LA FEDE COME L'ORO SI PROVA NEL FUOCO. MA SPESSO ANCHE NEL GHIACCIO

Boom di tuffi nell'acqua gelidaquest’anno in Russia in occasione dell'Epifania ortodossa. Secondo il ministero delle Emergenze, sono ben un milione e mezzo i russi che hanno ricordato il battesimo di Cristo nel fiume Giordano immergendosi nelle acque di laghi e fiumi, dove generalmente, se c'è il ghiaccio, si crea un buco a forma di croce per potersi bagnare.

A favorire una così grande affluenza di fedeli sono state probabilmente le temperature relativamente miti rispetto alla media stagionale. Secondo le autorità, l'anno scorso hanno partecipato a queste tradizionali cerimonie religiose circa 1,3 milioni di persone, 200.000 in meno di quest'anno, mentre nel 2013 "solo" 800.000 fedeli hanno sfidato il freddo in costume da bagno.


Tuffarsi nell’acqua gelida non è nulla di così spaventoso come potrebbe apparire, almeno secondo le testimonianze di chi lo fa regolarmente. Quando la temperatura dell’aria si aggira sui -20 e quella dell’acqua è di +2, la sensazione è come se ci si stesse immergendo nel latte appena munto... L’importante è avvolgersi subito in un asciugamano, non appena usciti dall’acqua.

Gli ortodossi ricordano ogni anno il Battesimo di Gesù nella notte tra il 18 e il 19 gennaio. Le celebrazioni iniziano con una funzione serale in chiesa, dopo la quale il sacerdote benedice l’acqua contenuta nelle vasche. I fedeli raccolgono l’acqua benedetta in recipienti e la portano a casa, dove la utilizzeranno per lavarsi, berla o semplicemente custodirla con devozione.
Il bagno nell’acqua gelida di un fonte battesimale, per ricordare il Battesimo di Gesù, è una delle tradizioni più popolari e suggestive. Le vasche vengono allestite all’interno di chiese o cappelle, anche se il più delle volte si tratta di semplici buchi a forma di croce praticati nel ghiaccio di fiumi o stagni.

Le temperature, in questi giorni, neanche volessero mettere alla prova la forza spirituale degli ortodossi, si fanno più rigide. Non a caso, si è soliti parlare delle “gelate dell’Epifania”.

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