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lunedì 9 febbraio 2015

Scommettiamo che...!?

Famiglia. Petizione a papa Francesco
In attesa del Sinodo sulla famiglia che si terrà a Roma l’ottobre prossimo, e mentre continuano, sia pure in tono discreto discussioni e confronti sui temi caldi, un gruppo di laici cattolici e di associazioni pro vita, stanno mobilitandosi sul web per indirizzare in sette lingue a Papa Francesco una "filiale richiesta": quella di riaffermare in modo categorico l’insegnamento tradizionale della Chiesa, secondo il quale i cattolici divorziati e risposati civilmente non possono ricevere la Santa Comunione, e le unioni omosessuali sono contrarie alla Legge divina e naturale.

MARCO TOSATTI
08/02/2015
In attesa del Sinodo sulla famiglia che si terrà a Roma l’ottobre prossimo, e mentre continuano, sia pure in tono discreto discussioni e confronti sui temi caldi, un gruppo di laici cattolici e di associazioni pro vita, stanno mobilitandosi sul web per indirizzare in sette lingue a Papa Francesco una"filiale richiesta" : quella di riaffermare in modo categorico l’insegnamento tradizionale della Chiesa, secondo il quale i cattolici divorziati e risposati civilmente non possono ricevere la Santa Comunione, e le unioni omosessuali sono contrarie alla Legge divina e naturale.   

“Osserviamo con angoscia che il casto e fecondo modello di famiglia, insegnato dal Vangelo, oggi è messo a rischio scrivono i promotori. - Questo modello di famiglia è l’unica fiaccola capace di guidare milioni di fedeli, che da decenni sono bombardati da una rivoluzione sessuale e dalla sua propaganda edonista”. Perché la petizione? Gli organizzatori spiegano così: “Una breccia sembra sia stata aperta nella Chiesa Cattolica dalle proposte pastorali che, almeno nella pratica e talvolta anche di principio, negano la dottrina di Nostro Signore Gesù Cristo sulla castità e sulla indissolubilità del matrimonio. In queste circostanze, è della primaria importanza che Papa Francesco dica una parola illuminante capace di superare il crescente disorientamento dei fedeli e d’impedire che lo stesso insegnamento di Gesù Cristo venga relativizzato. Quale altra persona sarebbe mai capace di dissipare le tenebre che incombono sul futuro dei nostri figli, se quella fiaccola non illuminasse più il loro cammino?”. Fino ad oggi le firme raccolte sono più di settantamila. 

Ecco il testo integrale del messaggio: “Beatissimo Padre, In vista del Sinodo sulla famiglia dell’ottobre 2015, ci rivolgiamo filialmente a Vostra Santità per manifestarle le nostre apprensioni e le nostre speranze sul futuro della famiglia. Le apprensioni nascono dal fatto che assistiamo da decenni ad una rivoluzione sessuale promossa da un’alleanza di potenti organizzazioni, forze politiche e mezzi di comunicazione, che attentano passo dopo passo all’esistenza stessa della famiglia come cellula basica della società. Sin dalla cosiddetta Rivoluzione del ‘68 subiamo un’imposizione graduale e sistematica di costumi morali contrari alla legge naturale e divina, in modo talmente implacabile da rendere, per esempio, possibile in molti paesi l’insegnamento della aberrante “teoria del gender” fin dalla più tenera infanzia. L’insegnamento cattolico sul Sesto Comandamento del Decalogo è come una fiaccola che brilla dinanzi a questo oscuro disegno ideologico. Questa fiaccola attrae numerose persone – oppresse dalla propaganda edonistica – verso il modello familiare, casto e fecondo, predicato dal Vangelo e conforme all’ordine naturale. Santità, alla luce delle informazioni veicolate in occasione dello scorso Sinodo, riscontriamo con dolore che per milioni di fedeli la luce di questa fiaccola sembra vacillare di fronte ai venti malsani degli stili di vita propagati dalle lobbies anticristiane. Constatiamo infatti un generalizzato disorientamento causato dall’eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l’adulterio – in seguito all’accesso all’Eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente – e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali. Tutte pratiche, queste, condannate categoricamente dalla Chiesa come opposte alla legge divina e naturale. Da questo disorientamento scaturisce paradossalmente la nostra speranza. In questa situazione, infatti, una parola chiarificatrice di Vostra Santità è l’unica via per superare la crescente confusione tra i fedeli. Essa impedirebbe la relativizzazione dell’insegnamento di Gesù Cristo e dissiperebbe le tenebre che si proietterebbero sul futuro dei nostri figli, se la fiaccola smettesse di illuminare il loro cammino. Questa parola, Santo Padre, ve la imploriamo con cuore devoto per tutto ciò che Voi siete e rappresentate. Siamo sicuri che la Vostra parola non potrà mai dissociare la pratica pastorale dall’insegnamento lasciato in eredità da Gesù Cristo e dai suoi vicari, perché ciò renderebbe più grave la confusione. Infatti Gesù ci ha insegnato con assoluta chiarezza la coerenza che deve esistere tra la verità e la vita (cfr. Gv 14, 6-7), così come ci ha avvertito che l’unico modo di non soccombere è quello di porre in pratica la sua dottrina (cfr. Mt 7,24-27). Nel chiedere la Vostra benedizione apostolica, Vi assicuriamo le nostre preghiere alla Sacra Famiglia – Gesù, Maria e Giuseppe – perché Essa illumini la Santità Vostra in questa così importante circostanza”.  
A questo link è possibile vedere l’elenco delle personalità dei varie nazioni che hanno sottoscritto la petizione.  
http://www.lastampa.it/2015/02/08/blogs/san-pietro-e-dintorni/famiglia-petizione-a-papa-francesco-87bCYKmIbjMBkizfV6w1TO/pagina.html

Padre del Cielo, invochiamo la tua benevolenza sulla prossima Assemblea Sinodale in Vaticano affinché non vi prevalgano dubbiosi influssi mondani, ma vi trionfi la razionale certezza dell’ordine da Te voluto nel vittoriosa ascesa dell’umanità.
E Tu, Gesù, Figlio del Cielo e di questa nostra storia terrena, fratello quotidiano nell’aspra fatica del nostro vivere, non abbandonare i tuoi ministri alle onde minacciose che spingono la tua navicella verso scogliere tragiche, accogli la nostra trepidazione e comanda ai venti a noi ostili di rivolgersi a dissipare le fredde nebbie che cingono le tempie di chi Ti disconosce.
Ascolta, Spirito Divino, la preghiera che eleviamo a Te perché il tuo fuoco sciolga i legami che trattengono tanti consacrati in vedute miopi, in interessi terreni, in compromessi illusori e siano sconfitti coloro che riducono la santità alla media statistica e il perdono, di cui Tu sei generoso, a pretesto di ostinazione nell’errore ingiusto e colpevole.
Santa Madre del Redentore, sii ancora indefessa nella tua benevolentissima intercessione dimostrata, dopo Cana, nei nostri venti secoli, al fine di rinsavire chi ha oscurato la tua missione risanante e attraente nel Corpo Mistico del Salvatore, rischiando così di perdere la bussola nel periglioso viaggio. Amen.
DA RIPRODURRE E DIFFONDERE
Preghiera composta dal Cappellano della Fraternitas

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