ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 11 febbraio 2015

«Yo no soy la Playmobil»

Santa Bernadette, imitatrice dell’Immacolata

(di Cristina Siccardi) Per tutta la vita santa Bernadette Soubirous cercò di assomigliare il più possibile alla Vergine Immacolata, che lei vide, ascoltò, amò. Fin dall’inizio delle apparizioni ella si trova implicata in una situazione del tutto paradossale: lei, che non sa né leggere, né scrivere e comprende soltanto ilpatois, si fa portavoce di un avvenimento soprannaturale, che fa eco in tutto il mondo. Bernadette che, dall’11 febbraio al 16 luglio 1858, aveva assistito a 18 apparizioni dell’Immacolata Concezione nella grotta di Massabielle, riesce a sbaragliare tutti: subisce numerosi interrogatori ufficiali perché è sospettata di impostura.
Vogliono farla crollare, affinché cessi quell’incontrollato flusso di persone alla grotta delle guarigioni… Ma sono tutti sconcertati dalla sua limpidezza. Le sue risposte alla santa Giovanna d’Arco schivano tutte le trappole: non si confonde mai e non si contraddice. Scriverà di lei Monsignor Bertrand-Sévère Laurence, Vescovo di Tarbes, nella Lettera pastorale del 18 gennaio 1862: «Chi non ammira, avvicinandola, la semplicità, il candore, la modestia (…)? Mentre tutti parlano delle meraviglie che le sono state rivelate, solo lei mantiene il silenzio; parla soltanto quando viene interrogata (…) alle numerose domande che le vengono poste, dà, senza esitare, risposte nette, precise, pertinenti e piene di convinzione. (…) Sempre coerente, nei vari interrogatori a cui è stata sottoposta, ha mantenuto tutte le volte la stessa versione, senza togliere o aggiungere nulla».
È semplice e mite, ma risoluta nella sua posizione e non è disposta a patteggiare con nessuno, così come non rinuncia al suo Rosario da quattro soldi: rifiuta a Monsignor Thibault, Vescovo di Montpellier, di scambiarlo con uno in oro e benedetto dal Papa. Di fronte agli scettici irriducibili si limita a dire: «Non sono stata incaricata di farvi credere. Sono stata incaricata di riferire». Fin dai tempi delle apparizioni esprime la volontà di farsi suora, senza che questo riguardi i tre segreti che la Vergine le aveva confidato e che lei non ha mai rivelato.
Dove avrebbe potuto, meglio che nella vita religiosa, mettere in pratica quelle consegne di «preghiera» e di «penitenza per la conversione dei peccatori» che aveva ricevuto? Diventa suora della Carità e dell’Istruzione cristiana di Nevers. Fin dai tempi del noviziato Bernadette è stata una presenza costante in infermeria, malata al punto da essere ammessa a fare la professione in Articulo mortis, il 25 ottobre 1866.
Nonostante le sue sofferenze, il rumore assordante, intorno a lei, non cessa, anzi. Con frequenza incessante è chiamata in parlatorio per incontri e domande. A suo avviso i circa cinquanta vescovi che sono andati a trovarla avrebbero fatto meglio a «restare nelle loro diocesi». Impara a leggere e a scrivere. Ha una buona mano per cucire e ricamare e poi è bravissima ad animare i giochi dei bambini. Vivace, disapprova ogni ipocrisia, ogni menzogna, ogni ingiustizia. Ha il carattere fiero, serio, onesto della sua gente, per cui ogni promessa è sacra. Si è fatta religiosa per nascondersi in Dio e invece, per obbedienza, deve essere in prima linea perché è sulla bocca di tutti. Questo problema viene da lei risolto nell’ottobre del 1873 ed è una specie di patto che si rifà alle parole dell’Immacolata: «Mi recherò con gioia in parlatorio (…). Dirò a Dio: sì, ci vado, a condizione che un’anima esca dal purgatorio o che convertiate un peccatore».
La Madonna a Lourdes lasciò il dono dell’acqua miracolosa. Non parlò, però, dei malati fisici, bensì dei malati nell’anima e per essi Bernadette diede la sua giovane vita. Il peccato è il principale nemico dell’uomo, quello che corrompe e allontana da Dio sia spiritualmente che fisicamente. La salma incorrotta della bellissima santa Bernadette Soubirous è ancora lì, nella cappella del convento di Saint-Gildard, a testimoniare che la guarigione dell’anima è più importante della guarigione del corpo. (Cristina Siccardi)


“Immaculáta Virgo juveníli ac benígno videbátur aspéctu, nívea veste niveóque pállio contécta, ac zona cærúlea succíncta; nudos pedes áurea rosa ornábat” (Lect. IV – II Noct.) - IN APPARITIONE B. MARIÆ VIRG. IMMACULATÆ

Questa festa fu estesa a tutta la Chiesa latina ed inserita nel calendario soltanto sotto san Pio X, il 13 novembre 1907 (S. Congregatione Rituum, Decretum quo festum Apparitionis B. M. V. Immaculatæ extenditur ad universam Ecclesiam, Immaculatæ Mariæ Virginis, 13 nov. 1907, in ASS, XL [1907], p. 747-748), mezzo secolo dopo le apparizioni della Vergine a santa Bernadette Soubirous. Come già un gran numero di diocesi festeggiavano l’apparizione dell’Arcangelo Michele sul monte Gargano, così ora che la devozione verso il santuario mariano di Lourdes ha acquisito rinomanza mondiale, è sembrato conveniente che tutta la Chiesa occidentale festeggiasse parallelamente le molteplici apparizioni della Vergine immacolata alla candida e semplice pastorella. Queste rivelazione, autenticate da migliaia di miracoli, erano certamente, nell’intenzione della Provvidenza, come il sigillo del Cielo alla promulgazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, fatta dal beato Pio IX qualche anno prima. Essa fa dunque parte in qualche modo della storia dei nostri dogmi cattolici e, sotto quest’aspetto, la festa liturgica di questo giorno ha un alto significato apologetico, in quanto dimostra che lo Spirito Santo, secondo la promessa divina, deducet ... in omnem veritatem.
Roma cristiana ha dedicato alla Vergine di Lourdes almeno due chiese: Santa Maria Immacolata di Lourdes al quartiere Aurelio, costruita nel 1958 ed inaugurata nel 1965, titolo cardinalizio dal 1985; e Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia nel quartiere Ardeatino, eretta nel 1957. Numerose, poi, sono le cappelle dedicate nell’Urbe.
La messa è propria ed è rito doppio maggiore. Il redattore moderno delle collette di questa messa, però, è troppo preoccupato delle guarigioni prodigiose che avvengono alla grotta di Lourdes, perché, dopo aver domandato già la salute del corpo e dell’anima nella prima colletta, crede di poter dispensare e ripetere la stessa supplica nella preghiera sull’oblazione. Egli ci fa dunque domandare al Signore che, per i meriti della Vergine Immacolata, il Sacrificio che noi offriamo alla Divina Maestà salga al cielo come profumo delizioso e ci ottenga la salute fisica e morale desiderata.
A Lourdes, i pellegrini, dopo la messa e la comunione, domandano alla Vergine un’ultima benedizione, prima di prendere la strada del ritorno. Questo è il concetto a cui si ispira la colletta di azione di grazie di questo giorno.

Grotta dell'Apparizione della Vergine

Nicchia in cui appariva la Vergine


Vergine coronata, Piazzale del Santuario (Esplanade)







Vergine delle piscine - Statua della Madonna di Lourdes presso le piscine del Santuario



Cappella esterna di S. Bernadette, Esplanade, Santuario di Lourdes

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