ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 17 marzo 2015

Autobiografia

Sono repellente, dunque vero cattolico


Leggendo certa produzione disiti web e di certi blog dichiaratamente cattolici si ha l’impressione che l’unica cartina di tornasole, l’unico autentico criterio di verità riconosciuto come talesia l’antipatia che il «mondo» nutre verso certe loro prese di posizione.
Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici». Quanto più strapazzano il mondo ma anche quanto più scherniscono i fratelli nella fede rei di non pensarla esattamente come loro, tanto più si sentono dalla parte giusta, «cattolici» in servizio permanente effettivo. Per esistere, hanno bisogno del nemico.

È la riduzione del cristianesimo a idealismo religioso, a sistema di idee vere a priori, da usare come una clava verso gli altri. Si considerano l’unica elíte che sa come funziona il mondo, che gliele sa cantare, che si sente nel giusto e giustificata. Si ritengono veri cattolici, veri apologeti, perché pronunciano giudizi che sprizzano odio ad intra ad extra, e risultano repellenti. Peraltro, questo è l’esatto contrario della dinamica che leggiamo nei Vangeli: Gesù i peccatori li attirava.
Don Giovanni Battista Montini consigliava ai suoi figli spirituali nella Fuci di guardare al mondo «come a un campo di messe e non come a un abisso di perdizione». Il mondo rimane il mondo, ciò che cambia il modo con cui lo si guarda. Come a tutti noi, forse anche a questi «guerrieri della fede» che si infastidiscono anche soltanto a sentir parlare di misericordia, farebbe bene ricordare che «Dio esiste, ma non sei tu».

4 commenti:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.