"Paura di papa Francesco". Fa riflettere lo scritto di un sacerdote
Ormai è evidente che non siamo autoreferenziali e siamo soliti allargare il nostro orizzonte all'intero Orbe cattolico, confrontandoci con quanto, sull'attuale temperie ecclesiale, viene espresso in tutto il mondo da coloro che condividono il nostro stesso sensus fidei cattolico. Oggi proponiamo un articolo di The Remnant [qui], importante perché è la voce di un sacerdote. Una di quelle voci che non si alzano chiare e forti, ma ne conosciamo il motivo: il timore, purtroppo non solo ipotetico, di venire private del loro munus pastorale.
Piuttosto trovo preoccupante la possibile reazione del testimone, che parla della rinuncia la suo ministero, piuttosto che di una "resistenza" difficile da organizzare e da vivere, ma non impossibile con l'aiuto della grazia. È una sorta di resa senza condizioni impensabile, direi, per un cristiano ed è l'ennesimo stimolo a pregare intensamente per la Chiesa e soprattutto per i sacerdoti.
Piuttosto trovo preoccupante la possibile reazione del testimone, che parla della rinuncia la suo ministero, piuttosto che di una "resistenza" difficile da organizzare e da vivere, ma non impossibile con l'aiuto della grazia. È una sorta di resa senza condizioni impensabile, direi, per un cristiano ed è l'ennesimo stimolo a pregare intensamente per la Chiesa e soprattutto per i sacerdoti.
Il responsabile del sito precisa:
Il Padre Anonimo (Padre anonimo) non è un tradizionalista; egli celebra la nuova Messa ma, come noi, è preoccupato per la direzione in cui il papa sembra guidare la Chiesa. Se l'inquietudine del Padre lo ha reso un tradizionalista, così sia e Dio ci aiuti tutti. Pregate per Francesco e pregate che le preoccupazioni di The Remnant su questo pontificato alla fine si rivelino molto esagerate.
Mi rassicura leggere i vostri articoli che criticano a Francesco i numerosi attacchi contro i fedeli cattolici, mentre approva il comportamento immorale degli altri.
Sono un sacerdote e lo sono da da 25 anni. Non ho mai provato un tale turbamento spirituale in tutti questi anni, e mi creda, ho visto ciò che poteva essere il peggio che la Chiesa cattolica potesse offrire.
Il comportamento di Francesco e i suoi infiniti commenti improvvisati mi hanno lasciato demoralizzato. Non ho mai visto una simile malevolenza da parte della Santa Sede. La confusione causata dalle osservazioni del Papa tra i fedeli a me affidati e il modo in cui le sue azioni incoraggiano una cultura già anti-cattolica hanno qualcosa che sembra sinistro. Quando guardo negli occhi di Francesco, non vedo l'amore e la compassione, vedo la vanità e l'inganno.
Ormai siamo di fronte alla possibilità di un disastro quando il Sinodo si riunirà di nuovo a Roma nel prossimo autunno. Il mio arcivescovo ha diffuso un questionario per preparare il contributo dei parrocchiani sui temi del matrimonio e della famiglia. Le domande poste ai miei parrocchiani sembrano orientate, come se si cercassero risposte specifiche adeguate a un risultato predeterminato. Temo, come non ho mai temuto prima, che siamo di fronte a gravi cambiamenti dottrinali. Anche se Francesco continua ad insistere che si tratterà di cambiamenti disciplinari e non dottrinali, il mio istinto mi dice che egli non è sincero.
Ovunque nel mondo, vediamo cardinali, arcivescovi e vescovi affermare comportamenti che sono stati condannati in modo inequivocabile dai Papi e dai Concili dei secoli precedenti. Mentre sento e vedo questi eventi nella mia mente più e più volte, ho sentito ripetutamente la frase, "il fumo di Satana è entrato nel santuario."
Potrebbe darsi che tutto ciò che accade sia davvero opera di Satana? Io non sono certo di poterlo affermare, ma in cuor mio temo che possa essere vero. Se è vero, allora può anche essere vero che molti membri della nostra gerarchia non appartengono più a Cristo.
Mi sono confrontato su tutto questo con amici sacerdoti. Tutti abbiamo paura di ciò che accadrà. Nessuno di noi pensa che siamo ancora su un terreno dottrinalmente solido. Noi tutti abbiamo un senso di reazione negativa quando Francesco si rivolge a un gruppo di giornalisti. Cosa dirà ancora? In che modo rimprovererà chi serve fedelmente Cristo? Come ci striglierà questa volta?
Uno dei miei amici sacerdoti mi ha chiesto nel corso di una conversazione cosa farei se la Chiesa approvasse formalmente ciò che in precedenza è stato formalmente condannato. Ho dovuto ammettere onestamente che probabilmente lascerei il ministero sacerdotale. Egli ha ammesso che probabilmente non avrebbe altra scelta che fare lo stesso.
Il mio più grande timore è che se Francesco continua a spingere la Chiesa verso l'eresia, potremmo sperimentare una guerra tra i fedeli che mostrerebbe l'opposizione dell'arcivescovo Lefebvre dopo il Concilio Vaticano II come una semplice obiezione!
So che capirete perché non firmo col mio nome e indirizzo e-mail.
Che Dio preservi la Sua Santa Chiesa dalle forze visibili e invisibili che, dentro e fuori, tentano di distruggerla. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi poveri peccatori! (Padre Anonimo)
______________[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Colgo l'occasione per richiamare la vostra attenzione sulle nostre necessità in rapporto anche a questa intensa attività di traduzione che necessita di una collaborazione esterna che non può essere prestata su base volontaria, a differenza di tutto il nostro impegno.
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