ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 19 maggio 2015

Pacchetto di mischia

Prima di accogliere Francesco, così la CEI ha messo la casa in ordine


Nel pomeriggio di lunedì 18 maggio, mentre cardinali e vescovi affluivano in Vaticano per l’apertura assieme al papa dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, è accaduto qualcosa di insolito. I giornalisti al varco si sono avventati in massa non sul presidente o sul segretario della CEI, ma sul semisconosciuto cardinale Agostino Vallini, visibilmente colto di sorpresa da questo pacchetto di mischia per lui così inusuale.

Il motivo di tanto interesse giornalistico c’era. Di Vallini era uscita il giorno prima, nell’edizione domenicale del giornale della CEI “Avvenire”, un’intervista clamorosamente agli antipodi della sua abituale ritrosia.
Il titolo a tutta pagina andava subito al sodo:
“Intervista al cardinale vicario Agostino Vallini. ‘Niente nemici. Letture giornalistiche false. Papa Francesco non è isolato. Tutta la Chiesa gli vuole bene’”.
Che cosa era successo per indurre il cautissimo Vallini a prendere con tanto fragore le difese del papa di cui è vicario?
Un indizio rivelatore era in un passaggio dell’intervista:
“Non escludo che qualche espressione di qualche cardinale o altro ecclesiastico possa prestarsi a una errata interpretazione complessiva della vita della Chiesa; e dunque sarebbe meglio essere più cauti. Ma da questo a figurare una lotta tra il papa e la curia, ci corre. Sono membro di vari organismi della curia, partecipo regolarmente ad incontri e riunioni riservate, non ho mai ascoltato giudizi o pareri che qualche giornale vorrebbe accreditare”.
In effetti, non “qualche giornale”, ma uno in particolare aveva sollevato alcuni giorni prima un micidiale vespaio dentro e fuori la curia: il mensile tedesco di politica e cultura “Cicero“, con papa Francesco in copertina e col titolo “Der Kampf um Rom”, la battaglia per Roma.
L’autore del servizio era un inappuntabile giornalista svizzero, Giuseppe Rusconi, con grande esperienza di vaticanista a Roma, il quale aveva allineato una serie di valutazioni sul pontefice regnante diligentemente raccolte da cardinali e alti dirigenti della curia romana, con l’impegno – perfettamente rispettato – di non rivelarne i nomi in cambio della schiettezza dei giudizi espressi da ciascuno.
Rusconi, che è del Canton Ticino, ha pubblicato la versione integrale italiana della “cover story” di “Cicero” sul suo blog “Rossoporpora”:
E poche ore dopo ha provveduto a rilanciare questo servizio e a dargli risonanza mondiale nientemeno che l’ufficioso sito vaticano “Il Sismografo“, rassegna giornaliera degli articoli in tutte le lingue riguardanti la Chiesa e il papa, controllata dalla segreteria di Stato.
In realtà, nessun alto dirigente di curia è stato mai minimamente sfiorato dal dubbio che i giudizi riferiti da Rusconi tra virgolette non fossero autentici. A cominciare da quello che apre il servizio: “Francesco resta con il cuore e con la mente arcivescovo di Buenos Aires. Tutto a posto… se non fosse che da due anni è vescovo di Roma e dunque papa della Chiesa universale”.
C’era però incombente, per i vescovi e i cardinali italiani, l’annuale assemblea plenaria della CEI, che proprio il papa aveva deciso di introdurre di persona, con lo stile che gli si conosce e con le immancabili strigliate che lo vivacizzano.
Da qui la naturale, comprensibile precauzione di arrivare all’assemblea con la casa in ordine. Vale a dire con una preventiva, esplicita presa di distanza dalle critiche d’alto livello al presente pontificato e con una esplicita riconferma della piena adesione ad esso.
Missione compiuta, con l’intervista del cardinale Vallini.
Ma non è tutto. Poche ore prima dell’apertura dell’assemblea il “Servizio Informazione Religiosa“, cioè l’agenzia on line della CEI, ha fatto il possibile anche per riabilitare, con nobili domande sui temi dell’assemblea stessa, un personaggio quale l’arcivescovo e teologo argentino Víctor Manuel Fernández, vicinissimo al cuore e alla mente di papa Francesco ma caduto nel generale discredito, in curia e fuori, specie dopo una sua sconclusionata intervista al “Corriere della Sera” di domenica 10 maggio, come spiegato in dettaglio da questo post di “Settimo Cielo”:
Va segnalato che anche questo post, pur così critico nei confronti del personaggio, è stato prontamente rilanciato da quel fedele indicatore dei nascosti pensieri della curia vaticana che è “Il Sismografo”.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/05/18/prima-di-accogliere-francesco-cosi-la-cei-ha-messo-la-casa-in-ordine/

«Non ci sono frange anti-Bergoglio,

 sono polemiche che mi addolorano»

Il cardinale Vallini allontana le ombre: nessuna frangia di cardinali rema

 contro il Papa


Lo spauracchio del corvo agitato da Luigi Bisignani attraverso le colonne de Il Tempo (17 maggio), e soprattutto l'intervista di Antonio Socci a Le Iene (16 maggio), non sono altro che l'apice di una serie di polemiche mediatiche che provano ad agitare sempre più gli equilibri intorno a papa Francesco. 
Se da una parte il consenso del pontefice cresce quotidianamente, le piazze dell'Angelus e dell'Udienza del mercoledì sono costantemente piene, e si vanno moltiplicando a livello internazionale gli apprezzamenti per il Santo Padre sopratutto dopo il contributo alla trattativa Cuba-Usa, dall'altra c'è un coro di rivelazioni che viaggia nella direzione opposta, gettando ombre sul pontificato. 

Ecco perché il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, in un'intervista a RomaSette (17 maggio), il settimanale diocesanodella Chiesa di Roma, è intervenuto a gettare acqua sui veleni e a sgombrare il dubbio su correnti settarie interne alla Curia a cui Papa Francesco sarebbe inviso. Ma andiamo con ordine. 

FRANCESCO E LE "DUE POSIZIONI ESTREME"
Intanto in un articolo dal titolo «Sinodo. La proposta di una "terza via"» pubblicato nel suo blog (chiesa.espresso.repubblica.it, 1 maggio)il vaticanista Sandro Magister ha scritto: «Un'impressione diffusa – talora ad arte – è che la discussione presinodale si polarizzi tra due posizioni estreme: da un lato chi vorrebbe introdurre cambiamenti radicali nella dottrina e nella prassi cattolica del matrimonio, acconsentendo allo scioglimento del vincolo e alle seconde nozze; dall'altro chi si irrigidisce nel punire con una scomunica di fatto coloro che violano il dogma dell'indissolubilità».

L'IPOTESI DELLA "TERZA VIA"
Papa Francesco, nel chiudere la precedente sessione del sinodo, «aveva detto parole dure contro entrambi questi estremismi. Il desiderio ormai palese del papa, infatti - evidenziava Magister - è che la Chiesa trovi e percorra una "terza via": fedelissima al comandamento di Gesù sul matrimonio e nello stesso tempo più amorevole nei confronti di chi lo abbia violato».

"BATTAGLIA NEI SALOTTI CURIALI"
Se per Magister, Bergoglio si troverebbe nel mezzo di due "estremismi", l'analisi pubblicata da Il Foglio (5 maggio) supporta un quadro ancore peggiore per il papa. Il quotidiano riporta l'inchiesta del vaticanista Giuseppe Rusconi sull’autorevole rivista politico-culturale tedesca Cicero, e parla di «battaglia tutta interna agli ovattati saloni curiali, dove ancora si fatica a orientare la propria bussola lungo le direttrici impostate (e imposte) dal vescovo pescato quasi alla fine del mondo». 

L'ALZHEIMER E I CARDINALI
«Francesco resta con il cuore e con la mente arcivescovo di Buenos Aires. Tutto a posto, se non fosse che da due anni è vescovo di Roma e dunque Papa della chiesa universale», avrebbe confessato un ecclesiastico d’esperienza al vaticanista.  Nel suo editoriale, il direttore di Cicero Christoph Schwennicke dice che «l'annuncio delle quindici malattie che affliggono la curia, prima fra tutte quell’“Alzheimer spirituale”», avrebbero lasciato «attonito» più d’un porporato.


http://www.aleteia.org/it/editoriale/articolo/papa-francesco-corvo-vaticano-vallini-critiche-opposizioni-socci-video-5820881771167744

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.