A cosa serve la “chiesa” di Mons. Galantino?
A prescindere dal vuoto pneumatico delle sue frasi ad effetto, se dobbiamo sentire scontri sulla politica per l’immigrazione ci bastano i discorsi dei politici. Ma chi parla ancora di Fede, di peccato, di sacramenti, di liturgia? D’accordo, sono discorsi che danno meno notorietà e spazi su Repubblica, però c’è di mezzo la salvezza dell’anima. Certo, bisogna crederci…
di Paolo Deotto
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Non voglio nemmeno entrare nel merito delle quattro frasi radical chic di Mons. Nunzio Galantino, che ha fatto la sua ultima “sparata” definendo “Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse” i politici che hanno richiesto restrizioni all’immigrazione e maggiori controlli sugli immigrati. Chi vuole leggere il tutto può andare sia sul vice-sito ufficiale del Vaticano http://www.repubblica.it/vaticano/2015/08/10/news/immigrati_galantino_cei_contro_loro_piazzisti_da_4_soldi_-120738402/), come su ANSA o su Libero, o su tanti altri organi di informazione.
Non entro nel merito di queste frasi, perché sono sciocchezze di un’evidenza tale da rendere inutile qualsiasi discorso.
Non mi interessa dire “Io appoggio Salvini”. Mi basta ricordare, così, en passant, come sono ridotte le nostre città; quanti casi di stupro a opera di immigrati si registrano (in questi casi i difensori del “genere” femminile sono stranamente muti); quanta micro-criminalità – anticamera della criminalità – si sia sviluppata, eccetera. Potrei andare avanti a lungo, ricordando anche l’osceno business di onlus e cooperative varie che hanno scoperto, e mungono, una nuova fonte di guadagni nella “gestione” dei disperati. E tante altre cose. Ma queste cose sono sotto gli occhi di tutti, salvo ovviamente di chi fa demagogia di bassa lega, o urla “vergogna” a chi non ha nulla da vergognarsi, o parla, senza pensare (o ci pensa fin troppo bene? Mah!) di “atti di guerra” e comunque alla fin fine scarica su paesi, sindaci, popolazione residente, il problema di una immigrazione selvaggia e del tutto fuori controllo, salvo dolersi con ipocrisia quando la gente si stufa. Allora si parla con disgusto e raccapriccio di “razzismo”.
Lasciamo perdere questi discorsi; sono cose, lo ripeto, sotto gli occhi di tutti, salvo ovviamente gli occhi di chi non vuole vedere o porta le lenti affumicate dell’ideologia.
(Mi viene solo un pensierino curioso: se fosse ancora vivo il Cardinale Giacomo Biffi, che in materia di immigrazione ebbe parole molto chiare, che farebbe Mons. Galantino? Lo farebbe commissariare?)
È un’altra la cosa che mi interessa. Uomini come Mons. Nunzio Galantino, che tempo fa salì all’onore delle cronache con la sua prima edificante esternazione, quando espresse il suo signorile disprezzo per i volti “inespressivi” di quei quattro poveri scioccherelli che pregano davanti agli ospedali dove si praticano aborti, e che poi ci ha deliziato con tante altre perle di saggezza cristiana, uomini di questo tipo, dicevamo, possono essere almeno così cortesi da spiegarci che mestiere fanno e, se lavoratori dipendenti, chi sia con precisione il loro datore di lavoro?
Sto violando la privacy di Monsignore? Non credo, perché quando si occupano eminenti posizioni pubbliche bisogna essere, come suol dirsi, “trasparenti”.
Ci risulta che Mons. Nunzio Galantino sia segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Ergo, Monsignore è senza dubbio un’importante personalità della Chiesa Cattolica.
Allora io mi permetto, come cattolico qualsiasi, di fare alcune domande a Monsignore. Vado un po’ in ordine sparso, come mi vengono in mente:
Può darsi benissimo che Mons. Galantino non voglia occuparsi di politica e che la sparata recente sia solo un incidente di percorso; capita a tutti di dire bischerate.
Benissimo. Del resto, un eminente segretario generale della CEI avrebbe mille cose da dire in materia di Chiesa e di Fede. Ne cito solo alcune, anche queste, mi scuserete, in ordine sparso:
Ma a cosa ci serve la “chiesa” stile Mons. Galantino, e tanti altri? A sentire gli ennesimi discorsi noiosi ma molto politicamente corretti? No, grazie. Per fare questo ci basta aprire ogni giorno i siti internet della Buona Stampa: Repubblica, Corriere, La Stampa & compagnia bella.
Ci serve, serve alla salvezza di tutti, una Chiesa che si riscopra cattolica, che riscopra la Fede, che abbia al centro Nostro Signore Gesù Cristo. Perché chi di tutto ciò è ormai completamente disinteressato non ha almeno l’onestà di dirlo pubblicamente?
Preghiamo perché il Signore ci doni ancora Santi sacerdoti. Senza di loro, tutto è finito.
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PS: visto i tempi che corrono, per l’eventuale minaccia di querela le lettere possono essere indirizzate a info@riscossacristiana.it, con oggetto: “querela contro il direttore”. A breve forniremo, a tutti gli studi legali che ce ne faranno richiesta, un prestampato con dati anagrafici e residenza del direttore; saranno da riempire solo gli spazi in bianco “articolo intitolato …” “pubblicato in data …”.
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Non voglio nemmeno entrare nel merito delle quattro frasi radical chic di Mons. Nunzio Galantino, che ha fatto la sua ultima “sparata” definendo “Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse” i politici che hanno richiesto restrizioni all’immigrazione e maggiori controlli sugli immigrati. Chi vuole leggere il tutto può andare sia sul vice-sito ufficiale del Vaticano http://www.repubblica.it/vaticano/2015/08/10/news/immigrati_galantino_cei_contro_loro_piazzisti_da_4_soldi_-120738402/), come su ANSA o su Libero, o su tanti altri organi di informazione.
Non entro nel merito di queste frasi, perché sono sciocchezze di un’evidenza tale da rendere inutile qualsiasi discorso.
Non mi interessa dire “Io appoggio Salvini”. Mi basta ricordare, così, en passant, come sono ridotte le nostre città; quanti casi di stupro a opera di immigrati si registrano (in questi casi i difensori del “genere” femminile sono stranamente muti); quanta micro-criminalità – anticamera della criminalità – si sia sviluppata, eccetera. Potrei andare avanti a lungo, ricordando anche l’osceno business di onlus e cooperative varie che hanno scoperto, e mungono, una nuova fonte di guadagni nella “gestione” dei disperati. E tante altre cose. Ma queste cose sono sotto gli occhi di tutti, salvo ovviamente di chi fa demagogia di bassa lega, o urla “vergogna” a chi non ha nulla da vergognarsi, o parla, senza pensare (o ci pensa fin troppo bene? Mah!) di “atti di guerra” e comunque alla fin fine scarica su paesi, sindaci, popolazione residente, il problema di una immigrazione selvaggia e del tutto fuori controllo, salvo dolersi con ipocrisia quando la gente si stufa. Allora si parla con disgusto e raccapriccio di “razzismo”.
Lasciamo perdere questi discorsi; sono cose, lo ripeto, sotto gli occhi di tutti, salvo ovviamente gli occhi di chi non vuole vedere o porta le lenti affumicate dell’ideologia.
(Mi viene solo un pensierino curioso: se fosse ancora vivo il Cardinale Giacomo Biffi, che in materia di immigrazione ebbe parole molto chiare, che farebbe Mons. Galantino? Lo farebbe commissariare?)
È un’altra la cosa che mi interessa. Uomini come Mons. Nunzio Galantino, che tempo fa salì all’onore delle cronache con la sua prima edificante esternazione, quando espresse il suo signorile disprezzo per i volti “inespressivi” di quei quattro poveri scioccherelli che pregano davanti agli ospedali dove si praticano aborti, e che poi ci ha deliziato con tante altre perle di saggezza cristiana, uomini di questo tipo, dicevamo, possono essere almeno così cortesi da spiegarci che mestiere fanno e, se lavoratori dipendenti, chi sia con precisione il loro datore di lavoro?
Sto violando la privacy di Monsignore? Non credo, perché quando si occupano eminenti posizioni pubbliche bisogna essere, come suol dirsi, “trasparenti”.
Ci risulta che Mons. Nunzio Galantino sia segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Ergo, Monsignore è senza dubbio un’importante personalità della Chiesa Cattolica.
Allora io mi permetto, come cattolico qualsiasi, di fare alcune domande a Monsignore. Vado un po’ in ordine sparso, come mi vengono in mente:
- Monsignore, lei è un pastore di anime e nulla le dovrebbe essere più caro della salvezza eterna delle anime. Se già vuole addentrarsi in discorsi politici, è per caso al corrente del fatto che:
- Abbiamo un governo (il cui capo si definisce “cattolico”…) che tra i suoi impegni ha le legislazioni sulle coppie di fatto, sulla difesa della pederastia, e compagnia bella?
- Non abbiamo un politico, che sia uno, che si alzi in piedi in parlamento per annunciare, che so, un bel progetto di legge per abolire la criminale legge 194? Lei, Monsignore, naturalmente sa che grazie a questa legge circa sei milioni di bambini sono stati già ammazzati.
Può darsi benissimo che Mons. Galantino non voglia occuparsi di politica e che la sparata recente sia solo un incidente di percorso; capita a tutti di dire bischerate.
Benissimo. Del resto, un eminente segretario generale della CEI avrebbe mille cose da dire in materia di Chiesa e di Fede. Ne cito solo alcune, anche queste, mi scuserete, in ordine sparso:
- Perché non sentiamo mai parlare del sacrilegio continuato che si consuma, a ogni Messa, sul corpo di Nostro Signore Gesù Cristo, passato di mano in mano come fosse un oggetto qualsiasi? Perché non sentiamo mai parlare dei preti che rimproverano (sissignori, rimproverano) i pochi fedeli che vorrebbero ricevere in ginocchio l’Eucaristia?
- Perché non sentiamo parlare delle Messe ridotte a desolanti, se non anche sacrileghi show?
- Perché non sentiamo mai parlare di confessionali vuoti, sia perché i fedeli hanno perso la buona abitudine di confessarsi, sia perché in moltissime parrocchie la confessione è “fornita”, tra gli altri “servizi”, sì e no per un’oretta al giorno?
- Perché vediamo nelle festose “assemblee” domenicali, una folla che si comunica con lo stesso raccoglimento che si potrebbe avere allo stadio, evidentemente ormai del tutto inconscia del gesto che sta per fare?
- Perché i pochi preti che ancora vogliono fare della parrocchia la Casa del Signore, e non un parco-divertimenti con annessa onlus per servizi vari, sono vessati? Il caso che di recente abbiamo esposto (quello di Don Giovanni Ferrara, parroco a Padova) non è certo l’unico.
Ma a cosa ci serve la “chiesa” stile Mons. Galantino, e tanti altri? A sentire gli ennesimi discorsi noiosi ma molto politicamente corretti? No, grazie. Per fare questo ci basta aprire ogni giorno i siti internet della Buona Stampa: Repubblica, Corriere, La Stampa & compagnia bella.
Ci serve, serve alla salvezza di tutti, una Chiesa che si riscopra cattolica, che riscopra la Fede, che abbia al centro Nostro Signore Gesù Cristo. Perché chi di tutto ciò è ormai completamente disinteressato non ha almeno l’onestà di dirlo pubblicamente?
Preghiamo perché il Signore ci doni ancora Santi sacerdoti. Senza di loro, tutto è finito.
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PS: visto i tempi che corrono, per l’eventuale minaccia di querela le lettere possono essere indirizzate a info@riscossacristiana.it, con oggetto: “querela contro il direttore”. A breve forniremo, a tutti gli studi legali che ce ne faranno richiesta, un prestampato con dati anagrafici e residenza del direttore; saranno da riempire solo gli spazi in bianco “articolo intitolato …” “pubblicato in data …”.
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