ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 agosto 2015

Querelo ergo sum?

Francescani dell’Immacolata. Il “caso” Scozzaro. Abbiamo scritto al Commissario Apostolico. Il testo della nostra mail e la risposta del Commissario

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Con una mail, inviata al M. R. Prof. Don Sabino Ardito, Commissario Apostolico dei Francescani dell’Immacolata e, per conoscenza, alla S. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, abbiamo chiesto alcuni chiarimenti in merito al “caso” Scozzaro, di cui abbiamo parlato nell’articolo “Francescani dell’Immacolata. Perché vogliono obbligarci a rimuovere articoli di cronaca? I fatti accaduti, non li può cancellare nessuno”.
Riportiamo il testo di questa mail e la conferma ricevuta dal M. R. Prof. Don Sabino Ardito, che ringraziamo per la tempestività . Terremo informati i nostri lettori sugli ulteriori sviluppi.
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PD

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Questo è il testo della nostra mail inviata oggi, lunedì 10 agosto, alle ore 17.06:
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Molto Reverendo
Prof. Don Sabino Ardito
Commissario Apostolico dei Francescani dell’Immacolata
e, p. c.
S. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata
= = = = = = = =
Milano, 10 agosto 2015
oggetto: Scozzaro Giambattista, aut Padre Giulio Maria Scozzaro
Molto Reverendo Don Sabino Ardito,
                                                                    mi rivolgo alla Sua cortese attenzione per segnalarle alcune recenti iniziative – e per avere sulle stesse le Sue autorevoli indicazioni – intraprese da Giambattista Scozzaro (in religione Padre Giulio Maria Scozzaro), che hanno suscitato non poco sconcerto sia al sottoscritto, sia ai lettori che seguono il sito che dirigo, Riscossa Cristiana, www.riscossacristiana.it .
Invio questa mail in copia anche alla S. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata.
Premesso che il nostro sito si è occupato, con diversi articoli, della vicenda del commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata, in data 4 agosto u.s., alle ore 11.58, ho ricevuto, sulla casella di posta elettronica di Riscossa Cristiana (info@riscossacristiana.it) , dall’avv. Giuseppe S. Saguto, via Catania n. 8 bis, Palermo, la lettera che allego (peraltro datata 24 luglio 2015). In tale lettera si intima, a me, in qualità di direttore del sito, e al sig. Giampaolo Scquizzato, autore di un articolo sui Francescani dell’Immacolata, la cancellazione di due articoli, ritenuti diffamatori e lesivi dell’identità personale e morale di Padre Giulio M. Scozzaro, in nome e per conto del quale il suddetto avvocato agisce.
Inoltre mi è stato richiesto di pubblicare copia di un decreto, datato 11 febbraio 2015, a firma del defunto P. Fidenzio Volpi, con il quale lo Scozzaro, già rimosso dall’ordine dei FFI nel 2007 con provvedimento dell’allora superiore generale, Padre Manelli (provvedimento a suo tempo approvato dalle superiori autorità, che respinsero anche il ricorso dello Scozzaro), viene all’ordine stesso riammesso. Le allego anche copia di tale decreto.
Alla mail dell’avv. Saguto ho risposto pubblicamente con un articolo pubblicato il 7 agosto u.s. su Riscossa Cristiana,http://www.riscossacristiana.it/francescani-dellimmacolata-perche-vogliono-obbligarci-a-rimuovere-articoli-di-cronaca-i-fatti-accaduti-non-li-puo-cancellare-nessuno-di-paolo-deotto/
In tale articolo ho pubblicato copia del decreto datato 11 febbraio 2015 a firma del defunto P. Fidenzio Volpi e ho spiegato perché rimuovevo un articolo (solo e unicamente per richiesta dell’autore), mentre non ho rimosso l’altro articolo. Nella stessa risposta ho spiegato perché respingo l’ipotesi di diffamazione e di altri comportamenti, da parte nostra, pregiudizievoli per lo Scozzaro.
Ora mi permetto di rivolgermi a Lei perché l’iniziativa dello Scozzaro suscita alcuni legittimi interrogativi. Se infatti lo stesso è stato riammesso tra i Francescani dell’Immacolata, presumo che debba, prima di intraprendere iniziative legali a titolo privato, essere autorizzato dai suoi superiori. Se invece lo Scozzaro può agire liberamente a titolo personale, presumo (e La prego, se necessario, di correggermi), che il decreto dell’ 11 febbraio 2015 non sia mai divenuto esecutivo. Del resto sul sito dei Francescani dell’Immacolata, www.immacolata.com, non riesco a trovare alcun riferimento a questo decreto di riammissione.
Non mi soffermo qui sullo sconcerto comunque derivante da un’iniziativa di questo tipo, presa da un religioso sacerdote. Ho già manifestato il mio pensiero al proposito nell’articolo pubblicato su Riscossa Cristiana lo scorso 7 agosto.
La ringrazio per l’attenzione che mi ha fin qui dedicato e resto in attesa di un Suo cortese riscontro.
La prego di gradire i miei migliori saluti e l’assicurazione del mio ricordo nella preghiera.
Paolo Deotto – Direttore di Riscossa Cristiana
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Questo è il testo della risposta ricevuta oggi, lunedì 10 agosto, alle ore 17.33:
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Gent.mo Sig. Paolo Deotto,
prendo atto della sua mail, ma un eventuale riscontro Le verrà comunicato solo per lettera scritta e dopo che il caso sarà stato esaminato dal sottoscritto Commissario e dagli due Commissari Aggiunti nel Consiglio di settembre.
Distinti ossequi,
Don Sabino Ardito, SDB

One Response to Francescani dell’Immacolata. Il “caso” Scozzaro. Abbiamo scritto al Commissario Apostolico. Il testo della nostra mail e la risposta del Commissario

  1. Diego scrive:
    Caro Direttor Deotto, ha fatto benissimo a chiedere chiarimenti!
    Chi ci pensava più a Scozzaro? Io, per esempio, non sapevo neppure chi fosse!
    Ora, con le sue INTIMAZIONI, è finito sotto l’attenzione di parecchie persone, e NON certo in modo positivo!
    Se il suo scopo era la notorietà fine a se stessa lo ha raggiunto, ma se voleva riabilitare la propria immagine, credo che si sia dato una gran zappata sui piedi!

Francescani dell’Immacolata. Perché vogliono obbligarci a rimuovere articoli di cronaca? I fatti accaduti, non li può cancellare nessuno  

Uno studio legale ci chiede, anzi, ci “INTIMA” la rimozione di due articoli in cui si parlava di Giambattista Scozzaro, (in religione P. Giulio Maria Scozzaro), già allontanato dai FFI e ora, a quanto pare, riammesso. E poi ci chiede anche cose irrealizzabili. È arduo capire il perché.

di Paolo Deotto
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Cari lettori, anzitutto devo scusarmi con voi, perché mi rendo conto di scrivere cose che non sono molto interessanti. Infatti vi parlerò di una vicenda riguardante un signore che, sia detto con tutto il rispetto, non è davvero un personaggio di grande notorietà, di cui tutti parlino e le cui vicende possano quindi suscitare la legittima curiosità del pubblico.
Però mi permetto di chiedere la vostra attenzione, perché quanto vi esporrò riguarda anche argomenti che interessano tutti: la libertà di espressione, la libertà di cronaca, e anche un certo clima che si è ormai instaurato nel mondo cattolico, in cui non si usa più parlare, discutere, ammonire ove necessario. No, si ricorre alla carta bollata. Forse tutto ciò si inquadra perfettamente nella secolarizzazione drammatica che sta vivendo la Chiesa; tuttavia a me, uomo all’antica (anche per ragioni anagrafiche) questo comportamento appare un po’ singolare.

I fatti
Tre giorni fa, martedì 4 agosto 2015, alle ore 11.58, è pervenuta, sulla casella di Riscossa Cristiana (info@riscossacristiana.it) una mail di “Posta certificata” inviata dall’avv. Giuseppe S. Saguto, con studio in Palermo, via Catania n. 8 bis, avente per oggetto: “POSTA CERTIFICATA: Padre Giulio Maria Scozzaro / Riscossa Romana – Diffida a rimuovere articoli riportati nel sito internet http://www.riscossacristiana.it” (è chiara la svista laddove è scritto Riscossa “Romana” anziché “Cristiana” – NdR). La mail è indirizzata al sottoscritto, direttore di Riscossa Cristiana, e a un autore, Giampaolo Scquizzato.
Vi invito a leggere questa mail, CLICCANDO QUI.
Come avete visto, l’avv. Saguto scrive in nome e per conto di Padre Giulio Maria Scozzaro (all’anagrafe Giambattista) e si riferisce a due articoli pubblicati su Riscossa Cristiana. Il primo, a firma di Giampaolo Scquizzato è intitolato “Ancora sui Francescani dell’Immacolata. Quando la calunnia gratuita corre in rete: il caso Scozzaro”. Il secondo articolo è intitolato “I FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA E LA DISINFORMAZIONE SUL WEB” e non è firmato; per questo secondo articolo rispondo quindi solo io, in qualità di direttore di Riscossa Cristiana.
L’avv. Saguto sostiene che il primo articolo contiene “notizie lesive della reputazione del nostro assistito” , “lede gravemente l’onore” e, addirittura “ha evidente contenuto diffamatorio”. Per il secondo articolo si lamenta che era presente anche nel sito Corrispondenza Romana, dal quale è già stato rimosso.
Dopo altre considerazioni, che avete già letto nella mail dell’avv. Saguto, si invita, pardon, si “INTIMA” di rimuovere detti articoli entro giorni 5 dal ricevimento della mail.
Poi si intimano altre cose, del tutto impossibili da realizzare, delle quali tra poco parleremo.
Cosa obiettiamo
Il primo articolo a firma Giampaolo Scquizzato, non ha assolutamente alcun contenuto diffamatorio, perché espone dei FATTI, ossia la dimissione dello Scozzaro dall’Istituto dei Francescani del’Immacolata, decisa a suo tempo (4 ottobre 2007) dall’allora superiore generale, Padre Manelli e la conferma di detto provvedimento (8 aprile 2008), con rescritto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata; lo stesso Dicastero in data 21 luglio 2008 respingeva il ricorso presentato dallo stesso Scozzaro.
Questi sono FATTI, che come tali non possono essere diffamatori. Si tratta di pura cronaca. Nello stesso articolo l’autore criticava un articolo scritto dallo Scozzaro, nel quale veniva attaccato con veemenza Padre Manelli, articolo che tutti possono ancora leggere, ad esempio cliccando su http://cosimino.myblog.it/2013/07/31/tutta-la-verita-sui-frati-francescani-dell-immacolata-di-pad/ . L’autore esercitò quindi il DIRITTO DI CRITICA e il sottoscritto direttore non fece nulla di illecito decidendo la pubblicazione dell’articolo (a meno che il diritto di critica sa stato di recente abolito; non mi risulta).
Vogliamo forse definire la cronaca e la critica come “atti diffamatori”?
Però c’è una novità: con decreto firmato in data 11 febbraio 2015 dal defunto commissario apostolico dei Francescani dell’Immacolata, P. Fidenzio Volpi, viene annullato il provvedimento emesso da P. Manelli in data 4 ottobre 2007 e pertanto lo Scozzaro  viene riammesso nell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata.
Ce ne rallegriamo con lui. Il decreto del defunto P. Volpi ci era del tutto ignoto; ora l’avv. Saguto ce ne invia copia, chiedendoci, pardon, INTIMANDOCI, di pubblicarla. Non c’è bisogno di intimazioni, se qualcuno avesse avuto la cortesia di inviarcelo prima, lo avremmo già pubblicato. Lo facciamo quindi ora. Ecco il decreto (cliccate sull’immagine per ingrandirla)
DECRETO Frati Francescani dell'Immacolata
Quanto al secondo articolo, anch’esso riporta FATTI. In particolare si parla della raccolta di firme a suo tempo lanciata “In sostegno dei Francescani dell’Immacolata e della Messa Tradizionale”. Fare una raccolta firme è diffamatorio? Nello stesso articolo si riportano le vicende di P. Scozzaro, che ora è stato riabilitato, come da decreto del defunto P. Volpi. Valgono quindi le stesse considerazioni di prima: I FATTI non sono diffamatori. Sono FATTI e basta, storia accaduta. Abbiamo fatto il nostro dovere pubblicando il decreto con cui P. Scozzaro è riammesso nell’’Istituto.
In tutto questo, vorrei davvero capire dove stia la diffamazione e la lesione dell’onore.
Perché abbiamo cancellato uno dei due articoli?
Da quanto esposto sopra, non ritengo mio dovere cancellare gli articoli; ho fatto il mio dovere pubblicando il decreto di riammissione.
Però il primo articolo, a firma Giampaolo Scquizzato, non è più presente al link http://www.riscossacristiana.it/ancora-sui-francescani-dellimmacolata-quando-la-calunnia-gratuita-corre-rete-il-caso-scozzaro-di-giampaolo-scquizzato/
Per un solo motivo: l’autore, il quale conserva la proprietà di ciò che scrive, gratuitamente, per Riscossa Cristiana, mi ha chiesto di cancellarlo. Ho quindi dovuto provvedere in tal senso. Per quanto mi riguarda, non lo avrei cancellato.
Per le considerazioni sopra esposte, che riguardano il diritto di cronaca, non intendo cancellare il secondo articolo, che si trova al link http://www.riscossacristiana.it/i-francescani-dellimmacolata-e-la-disinformazione-sul-web/?option=com_content&view=article&id=2644:da-corrispondenza-romana-uniniziativa-in-sostegno-dei-francescani-dellimmacolata-e-della-messa-tradizionale&catid=61:vita-della-chiesa&Itemid=123
Al più, i lettori verranno rimandati a link non più esistenti su altri siti, laddove esistano nell’articolo riferimenti ipertestuali ad articoli cancellati.
Però l’avv. Saguto ci chiede, anzi, ci INTIMA, anche di fare cose impossibili. Perché?
Al secondo punto delle INTIMAZIONI, ci viene richiesto di attivarci perché gli articoli in oggetto siano rimossi da tutti i siti e blog che li abbiano ripresi e pubblicati. Ci viene richiesto quindi di fare una cosa IMPOSSIBILE. Come è noto Riscossa Cristiana è un sito ad accesso libero per chiunque e chiunque può riprendere articoli pubblicati; capita, e a volte viene messa la fonte, a volte no. Ma è del tutto impossibile sapere quali articoli siano ripresi da altri siti o blog. Un articolo può essere ripreso da mille siti, in ogni parte del mondo, o da nessuno. Non esiste un mezzo per fare tale ricerca, anche perché non tutti i siti vengono ripresi dai motori di ricerca. E in ogni caso, ognuno è libero di riprendere ciò che vuole da Riscossa Cristiana. Perché ci viene intimato di fare una cosa che nessuno è in grado di fare? Non posso pensare che da parte di un legale la cosa sia fatta maliziosamente, per intimidirci, perché saremmo addirittura al reato di minaccia (art. 612 c.p.). Si può solo pensare a una svista, derivante da scarsa conoscenza del lavoro su Internet.
Alcune legittime perplessità
Concludendo, ho chiarito perché il primo articolo è stato cancellato (per volontà dell’autore), mentre non ho intenzione di cancellare il secondo. Ho pubblicato il decreto con cui lo Scozzaro viene riammesso nell’Istituto dei FFI.
Vorrei esprimere però delle legittime perplessità, con la speranza che qualcuno mi aiuti a fare chiarezza. Mi sembra legittimo e anche doveroso verso i lettori:
–  Anzitutto, perché la lettera dell’avv. Saguto, datata 24 luglio, ci viene inviata via mail solo il 4 agosto (dopo 11 giorni), ossia quando molti sono in vacanza? Se io fossi stato in vacanza, come tanti, avrei letto una INTIMAZIONE che mi dava 5 giorni per adempiere, magari dopo 15 giorni… Si sarà trattato di una svista, di certo; altrimenti dovrei pensare che maliziosamente mi si volesse privare del diritto di replica e di difesa. Naturalmente non lo penso.
–  Considerando che il defunto P. Volpi aveva comunque commesso delle irregolarità nello svolgimento del suo compito, domando: aveva l’autorità per annullare un decreto dell’allora superiore generale, considerando che detto decreto era stato riconfermato dalle Autorità superiori (Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata)? Purtroppo P. Volpi non può più spiegare nulla. Ma di certo qualche voce autorevole potrà venire in aiuto per fare chiarezza.
–  Come valutare il comportamento di un religioso, che è anche sacerdote, il quale, sentendosi in qualche modo danneggiato, anziché ammonire il presunto colpevole (cioè il sottoscritto), ricorre subito ai mezzi mondani, minacciando azioni giudiziarie? Dov’è finita la correzione autorevole che un sacerdote dovrebbe fare al presunto colpevole (cioè il sottoscritto)? A questo proposto chiederò rispettosamente chiarimenti all’attuale Commissario apostolico dei Francescani dell’Immacolata e all’Ordinario della Diocesi in cui P. Scozzaro è attualmente incardinato.
E qui concludo, ringraziando quanti hanno avuto la pazienza di leggermi. Mi limito a far notare che in tanti anni mi sono visto arrivare critiche feroci, spesso insulti, e mai ho lontanamente pensato a sporgere querele. Questione probabilmente di temperamento: preferisco le cose risolte tra uomini, con comportamenti da uomini, che si parlano con franchezza. E, faccio sommessamente notare, io non ho le responsabilità di un sacerdote. Sono un uomo qualunque, che però testardamente continua a credere che esista la libertà di espressione, soprattutto quando si espongono dei FATTI.
Grazie a tutti e a tutti buone vacanze.

–  di Paolo Deotto



Redazione

6 Responses to Francescani dell’Immacolata. Perché vogliono obbligarci a rimuovere articoli di cronaca? I fatti accaduti, non li può cancellare nessuno  –  di Paolo Deotto

  1. Raffaele scrive:
    Lei non ha querelato e non querela chi la aggredisce, caro Direttore; invece chi è “dalla parte giusta della barricata” querela chi racconta le cose come stanno.
    I fatti non sono amati dagli Illuminati.
    Indimenticabile la querela di un Vescovo contro Francesco Colafemmina – un trentenne laico -, con la successiva convocazione di Colafemmina e della moglie da parte dei Carabinieri. Non so se vi siano tuttora conseguenze
  2. loquenzio scrive:
    A quanto mi consta Padre Scozzaro non è stato riammesso nei FFI, o meglio un atto del commissario decretava decaduto il suo allontanamento, ma dallo scorso febbraio, il giorno 11, quando fu emesso questo decreto del commissario dei FFI non se ne è saputo più nulla, sembra perché la Congregazione dei Religiosi non ha approvato il decreto ritenendo probabilmente ancora valide le ragioni del suo allontanamento.
  3. Paola B. scrive:
    Sono certissima che noi, “appartenenti” a Riscossa Cristiana, siamo TUTTI con lei, carissimo Deotto!!
  4. Federico Fontanini scrive:
    Gent.le direttore, esprimo la mia solidarietà e confermo sentimenti di profonda stima nei suoi confronti. Ha fatto bene a far pubblicare quegli articoli. Nessuna diffamazione, ma cronaca della verità. Il fatto che un religioso si avvalga – per questo – di un legale, si commenta da solo.
  5. Silvano scrive:
    Anch’io mi associo alle Sue decisioni, le condivido e esprimo la mia solidarietà a Lei e a quanti sono “in prima linea” a difendere la Verità e la Giustizia (quella vera, non quella secolare).
    E se è perseguibile esprimere le proprie idee e convinzioni significa che siamo in uno stato totalitario che si nasconde dietro una facciata di finta democrazia. E ciò è confermato dalle leggi emanate o che stanno per essere votate dal governo italiano (dopo innumerevoli governi del mondo intero).
    Le “intimazioni” di un legale per oscurare i FATTI rientrano in tale logica.
  6. Renato Manzo scrive:
    “Preferisco le cose risolte tra uomini, con comportamenti da uomini, che si parlano con franchezza”. Ecco,appunto…
  7. Alberto Speroni scrive:
    “pane al pane,vino al vino!” questo è parlar chiaro!
  8. Leo Viterbium scrive:
    Non conoscevo i precedenti del nominato Scozzaro, dal cui sito web prelevo ogni tanto qualche pagina edificante. Certo che se uno, contro Padre Manelli, si appella al signor Fidenzio Volpi, perde tanto ma tanto di credibilità.
  9. Tonietta scrive:
    Carissimo Direttore, come sempre, mi schiero dalla sua parte! Piuttosto, come mai compare il 404 e non è più possibile rileggere l’articolo sulla “buona scuola” di martedì 4 agosto?
  10. Leo Viterbium scrive:
    Faccio un esempio molto laico. Un ente pubblico aveva preso una deliberazione pregiudizievole per la retribuzione di mia figlia. Un avvocato amico mi ha consigliato: “Prima scriva una semplice lettera, tua figlia, e poi, secondo la risposta scriverò io come avvocato”. Incredibilmente, è stata sufficiente la prima lettera, l’ente ha riconosciuto l’errore e si è impegnato a rimborsare il dovuto.Se la chiarezza funziona in ambito totalmente laico, non dovrebbe funzionare molto di più tra credenti ?
  11. Diego scrive:
    Esprimo la mia totale solidarietà al Direttore!
    La verità va detta e nessuno può impedire ciò!
  12. terra nuova scrive:
    Continui così direttore, peccato che ci sia chi si fa prendere dalla paura . Sapevo di Scozzaro da cui ricevo le mail perchè ho concluso di lasciarlo perdere in base a quanto scritto dallo stesso contro padre Manelli e successiva sempre sua mail di riammissione. Prima ignoravo fosse un esiliato di padre Manelli, presumo esiliato con motivazioni…. se ancora non lo hanno riammesso dopo il decreto volpi defunto.

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