LIST. Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi Foglio 7.9.2015
Merkel e Papa Francesco bravi. Ma la guerra? Dopo Merkel, arriva Bergoglio. C’è la foto di Angela e quella di Jorge Mario, c’è la Germania e c’è Città del Vaticano, c’è la figlia del pastore luterano e c’è il gesuita della pampa
Titoli. Dopo Merkel, arriva Bergoglio. C’è la foto di Angela e quella di Jorge Mario, c’è la Germania e c’è Città del Vaticano, c’è la figlia del pastore luterano e c’è il gesuita della pampa, c’è la Cancelliera e c’è il Papa. L’emergenza profughi sulle prime pagine dei giornali è surreale: ieri Merkel era cattiva (e non lo era) oggi sembra Nostra Signora degli Ultimi in Carrozza, cioè una Laura Boldrini qualsiasi. Il Papa, vabbè, tra una visita all’ottico e una telefonata a Scalfari, dopo mesi di prediche, ha detto che ogni parrocchia dovrà ospitare una famiglia di immigrati. Bene. Bravi. Ma la guerra?
Nessuno la cita e questo è il punto che non torna in questa storia. Verificata la grandezza della Germania, è confermata la piccolezza dell’Europa e degli Stati Uniti di Obama. In rete scorrono immagini terribili: lapidazioni, decapitazioni, stupri, rapimenti, torture, distruzioni di monumenti che sono la storia della civiltà. Bisogna accogliere chi fugge, ma c’è anche da fermare tutto questo. E si fa con la guerra. Primo caffè, Corriere della Sera: “Profughi, l’impegno del Papa”. Commento for dummies di Ernesto Galli della Loggia vien dal mare: “La memoria tedesca e la svolta di Angela Merkel”. Ancora? Non c’è nessuna svolta, non si conoscono i numeri sulla Germania e gli stranieri. C’è solo la conferma che Merkel è una statista e il resto della truppa politica d’Europa segue a chilometrica distanza. Altro? No, andiamo avanti. Sono curioso di leggere Repubblica, chiesa del progresso bergogliano: “Profughi, l’Austria sfida Orban. Il Papa: apriamo le parrocchie”. Notizie che fanno accendere la spia dell’olio? Repubblica ne ha una rilevante: “Pensioni, stop alla riforma. Flessibilità senza copertura”. Tutto rinviato all’anno prossimo. News dal mondo? Il giornale più venduto a Washington, la Stampa apre sul Papa, intervista Bono Vox, fa una spalla su Napoli, piazza Padoan a centro pagina, impagina “scampi e cozze” contro Hamas, manca solo una pizza ai quattro formaggi al tavolo 14, ma ti sei già dimenticato che è un giornale di Torino. Anche i lettori. La sezione titoli con la clava è dominata dal Giornale: “Renzi: o con me o bestie”. Catenaccio: “Il premier alla festa del Pd fa sciacallaggio sulle immagini dei profughi e insulta la destra”. Volemose bene. A proposito, fatti romani? Sul fronte portafoglio e bottega al Messaggero non sfugge uno spillo, cribbio: “Tasse, così i tagli alle imprese”. E’ il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan da Cernobbio che parla. Ok, poi vediamo la legge di stabilità. Cose dal Cupolone? Il Messaggero ha un pezzo interessante di Francesco Ruffini su Bergoglio e la Chiesa che non gli dà retta per niente: “I sogni del Pontefice e la realtà della Chiesa”. Spirito ribelle. Money? Sul Sole 24Ore, notizie per chi ha soldi all’estero: “Rientro dei capitali: la voluntary accelera”. Catenaccio: “Operazione verso il successo ma 8 pratiche su 10 sono ancora in attesa”. Caccia al tesoro. Buona giornata.
Nessuno la cita e questo è il punto che non torna in questa storia. Verificata la grandezza della Germania, è confermata la piccolezza dell’Europa e degli Stati Uniti di Obama. In rete scorrono immagini terribili: lapidazioni, decapitazioni, stupri, rapimenti, torture, distruzioni di monumenti che sono la storia della civiltà. Bisogna accogliere chi fugge, ma c’è anche da fermare tutto questo. E si fa con la guerra. Primo caffè, Corriere della Sera: “Profughi, l’impegno del Papa”. Commento for dummies di Ernesto Galli della Loggia vien dal mare: “La memoria tedesca e la svolta di Angela Merkel”. Ancora? Non c’è nessuna svolta, non si conoscono i numeri sulla Germania e gli stranieri. C’è solo la conferma che Merkel è una statista e il resto della truppa politica d’Europa segue a chilometrica distanza. Altro? No, andiamo avanti. Sono curioso di leggere Repubblica, chiesa del progresso bergogliano: “Profughi, l’Austria sfida Orban. Il Papa: apriamo le parrocchie”. Notizie che fanno accendere la spia dell’olio? Repubblica ne ha una rilevante: “Pensioni, stop alla riforma. Flessibilità senza copertura”. Tutto rinviato all’anno prossimo. News dal mondo? Il giornale più venduto a Washington, la Stampa apre sul Papa, intervista Bono Vox, fa una spalla su Napoli, piazza Padoan a centro pagina, impagina “scampi e cozze” contro Hamas, manca solo una pizza ai quattro formaggi al tavolo 14, ma ti sei già dimenticato che è un giornale di Torino. Anche i lettori. La sezione titoli con la clava è dominata dal Giornale: “Renzi: o con me o bestie”. Catenaccio: “Il premier alla festa del Pd fa sciacallaggio sulle immagini dei profughi e insulta la destra”. Volemose bene. A proposito, fatti romani? Sul fronte portafoglio e bottega al Messaggero non sfugge uno spillo, cribbio: “Tasse, così i tagli alle imprese”. E’ il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan da Cernobbio che parla. Ok, poi vediamo la legge di stabilità. Cose dal Cupolone? Il Messaggero ha un pezzo interessante di Francesco Ruffini su Bergoglio e la Chiesa che non gli dà retta per niente: “I sogni del Pontefice e la realtà della Chiesa”. Spirito ribelle. Money? Sul Sole 24Ore, notizie per chi ha soldi all’estero: “Rientro dei capitali: la voluntary accelera”. Catenaccio: “Operazione verso il successo ma 8 pratiche su 10 sono ancora in attesa”. Caccia al tesoro. Buona giornata.
http://www.simofin.com/simofin/index.php/rubriche/7752-list-merkel-bergoglio
Il documento dell’ONU che teorizza la MIGRAZIONE SOSTITUTIVA dei popoli. In Italia anche 150 milioni entro il 2050.
Mentre Angela Merkel apre le frontiere a decine di migliaia di rifugiati e i giornali celebrano la Germania e l’Unione Europea come un esempio di accoglienza (riequilibrando in parte la caduta di immagine avvenuta in conseguenza della crisi greca e delle logiche di austerity), spunta il rapporto delle Nazioni Unite che teorizza la necessità di avvalersi della migrazione sostitutiva della popolazione.
Risale all’inizio degli anni 2000 e sostiene che nei successivi 50 anni le popolazioni di ogni stato europeo, così come il Giappone, subiranno undrastico declino e il conseguente invecchiamento. La sfida, come viene definita, è dunque quella di ridefinire le politiche di immigrazione internazionale. Il rapporto, per quanto riguarda l’Europa, si concentra su Francia, Germania, Italia e Regno Unito.
Come fronteggiare la necessità di garantire le pensioni e i servizi sanitari per una popolazione sempre più vecchia? Semplice, come si sostiene nelle conclusioni, è necessario intervenire sull’età pensionabile (rememberFornero?) e adottare politiche di immigrazione internazionale per provvedere a una progressiva sostituzione dei popoli europei, che garantisca l’integrazione di un largo numero di migranti e dei loro discendenti.
Tra gli scenari previsti per l’Italia, l’ingresso di 2,2 milioni di migranti all’anno, per raggiungere una popolazione di 194 milioni di persone entro il 2050, di cui il 79% sarebbe costituito da migranti arrivati dopo il 1995 e dai loro discendenti. Oltre 150 milioni di nuovi italiani.
Alla luce di queste strategie, acquisisce nuove interpretazioni la diffusione enorme che ha avuto la foto del bimbo morto sulla spiaggia, che ha commosso il mondo ma che, dal punto di vista della comunicazione, è emersa in maniera esponenziale rispetto alle migliaia di foto analoghe che quotidianamente mostrano piccoli esseri umani la cui vita è stata strappata in conseguenza di guerre, calamità naturali, terrorismo e violenze di ogni genere, spesso con la complicità dell’occidente e nel silenzio dei media. Ladinamica del frame nel mondo dell’informazione può aiutarvi a comprendere.
http://www.byoblu.com/post/2015/09/07/il-documento-dellonu-che-teorizza-la-migrazione-sostitutiva-dei-popoli-in-italia-anche-150-milioni-entro-il-2050.aspx
Migranti e bambini uccisi, la geopolitica che qualcuno non vuole vedere
BY ENZO PENNETTA ON
La reporter e il bambino, da “Secondo Piano News”
Le immagini di bambini assassinati dalle scelte politiche dell’occidente circolano da anni, ma solo adesso una di queste smuove i governi. Intanto nessuno indica la causa di queste tragedie.
Così, piegando la sua morte a fini politici, la povera vittima viene anche oltraggiata.
Da giorni è la notizia in primo piano, e da giorni sulla stampa mainstream e sui blog si è manifestata una spaccatura più che mai netta sulla lettura dell’immagine del corpo del bambino adagiato sulla spiaggia.
Le grandi testate hanno tutte fatto pressione affinché l’Europa compia un gesto di umanità e civiltà aprendo le frontiere e sottolineando anche l’utilità di una migrazione ai fini di una crisi di denatalità. I bisognosi vanno aiutati e accolti e l’Europa è in crisi demografica, affermazioni che prese singolarmente sono incontestabili, ma ridurre tutto a questi due punti e collegarli come se non ci fossero alternative non significa fare giornalismo e informare, significa fare disinformazione mediante una tecnica di omissione. Qualcosa resta da chiarire:
-Perché solo adesso viene consentito ad un’immagine di fare pressione sui governi?
-Perché si considera l’ondata migratoria come un fenomeno dato per inevitabile?
Quello che è stato omesso dai grandi media è però emerso in modo pressoché uniforme tra gli osservatori dell’informazione libera. Marcello Foa dal suo blog fa un’analisi professionale della vicenda confermando che l’immagine è realmente il frutto di un servizio giornalistico come tanti altri, ma aggiungendo che la risonanza è invece stata molto diversa da quella riscontrata in altri casi analoghi.
“Ed è qui che l’analisi si fa interessante. Effettivamente, quelle foto, per quanto sconvolgenti, sarebbero potute passare nel flusso delle migliaia di foto che appaiono sui monitor delle redazioni. Come hanno già rilevato alcuni commentatori le agenzie diffondono immagini altrettanto e talvolta anche più sconvolgenti, che però non suscitano emozioni collettive e talvolta non vengono nemmeno pubblicate. […]Quella non è più una foto qualunque diventa la foto della denuncia, dell’indignazione. Perché parla al cuore, più che alla mente. Il grande pubblico non segue le cronache internazionali, non capisce le cause della crisi, non immagina le responsabilità ultime (vero, presidente Obama?), è spaventato dagli orrori dell’Isis.”
Quanto affermato da Foa non potrebbe essere più vero, nei mesi precedenti numerosissime erano state purtroppo le foto come quella in questione, solo che non era scattata nessuna reazione indignata, eccone alcuni drammatici esempi tutti risalenti a circa un anno fa:
Polina, 6 anni – Donbass (Ucraina), giugno 2014
Kristina con la figlia di 2 anni – Donbass, luglio 2014
Raed Mohammed Sari, 5 anni – Gaza, luglio 2014.
Nessuna di queste immagini ha avuto modo di commuovere l’Occidente, perché chi decide cosa mostrare e cosa no, le ha negate all’opinione pubblica perché i responsabili erano governi “amici”.
Ma ci sono anche altre e più recenti immagini, sempre di bambini siriani, come lo sfortunato Aylan morto nel mare della Turchia, quelle di un ospedale pediatrico bombardato dalle forze della coalizione a guida USA lo scorso mese di marzo:
L’anonimo bambino in quell’occasione non ha interessato le redazioni, ancora una volta i responsabili del crimine erano quelli politicamente “sbagliati”.
Ed eccoci allora al secondo punto: come è possibile che tutta l’attenzione venga rivolta verso la soluzione dell’emergenza ignorando del tutto le cause e quindi la vera soluzione? Per fare un’analogia medica, è come se ad una persona con un’infezione batterica si desse la tachipirina per abbassare la febbre ma non gli antibiotici per eliminare la causa della febbre stessa.
L’origine dell’ondata migratoria è nella serie di interventi militari, e di destabilizzazione in generale, messi in atto dall’Occidente negli ultimi anni, un Occidente che oggi si commuove ma che non si è scandalizzato quando quasi vent’anni fa il Segretario di Stato USA Madeleine Albright, definì accettabile la morte di 500.000 bambini iracheni per combattere quel Saddam Houssein contro il quale dovettero infine essere costruite delle false prove per giustificare una seconda e ancor più devastante guerra:
Nessuno sui grandi media ha in questi giorni puntato il dito contro i veri responsabili della morte di Aylan e di innumerevoli atri innocenti, non un’accusa è stata mossa a chi ha destabilizzato e bombardato la Libia e la Siria, non un dubbio è stato sollevato sulla superpotenza statunitense che ha finanziato la nascita di una banda di ribellisenza risorse come l’ISIS, una banda dalle possibilità logistiche limitate che avrebbe già dovuto esaurire munizioni, carburante e pezzi di ricambio da mesi e che invece viene rifornita regolarmente sotto gli occhi complici di droni e satelliti.
La soluzione alla crisi migratoria esiste e sarebbe attuabile: smettere di destabilizzare le regioni di provenienza e combattere veramente le milizie che finora sono state create e armate allo scopo di condurre guerre per procura, di cui l’ultima proprio contro la Siria.
Ma sembra proprio che di intervenire sulle causa non se ne parli, il Pentagono, che è l’origine degli interventi destabilizzanti, ci dice che la crisi durerà per vent’anni:
Piangere queste povere vittime senza chiedere giustizia indicando i veri responsabili e senza denunciare la pelosa preoccupazione di chi ci vorrebbe rassegnati a vedere popolazioni sradicate per altri vent’anni, sarebbe un ulteriore oltraggio che non ci sentiamo di compiere.
in poche parole l'Europa massonica ci ha affamati, non ci siam più potuti permettere di far figli, il sesso sregolato ha corrotto i giovani che non cercano nemmeno una relazione stabile, figurarsi il matrimonio(al riguardo la chiesa conciliare non ha fatto 'na beata mazza o se ha fatto qualcosa lo ha fatto fuori tempo giusto per esser certa di non disturbare e non essere ascoltata, vedi dignitatis humanae che ha condannato l'uso del contraccettivo quando ormai si era consolidata come prassi) e adesso sempre la massoneria per cancellare anche la più piccola ombra di cattolicesimo ha teorizzato questo piano criminale(piano Kalergi) per sostituire la popolazione europea, favorendo il multiculturalismo, e il sedicente Vicario di Cristo che fa? Prego, avanti tutti, c'è posto siamo misericordiosi, si a tal punto da offrire il collo alle scimitarre dei terroristi maomettani? Ma scherziamo???
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