Dopo
anni di tifo a favore del fenomeno Medjugorije, mi ritrovo ultimamente a
rivedere le mie posizioni. La ragione è semplicissima, ed è la medesima
che mi portò alcuni anni fa - grosso modo mentre aprivo questo portale
periferico - a mutare le mie istanze liturgiche e teologiche: la Chiesa ci chiede prudenza ed obbedienza.
“Per il resto, considerato che le “apparizioni” non constano di nessuna soprannaturalità,
darà fatto divieto ai fedeli di partecipare alle “estasi” dei sei
“veggenti” e a questi ultimi sarà proibito di divulgare i testi dei
messaggi che riceverebbero dalla Madonna. Un altro NO riguarderà la
Parrocchia di Medjugorje, intitolata a San Giacomo, che non diventerà
Santuario mariano, come invece avrebbero voluto proprio i sei
“veggenti”. È comunque probabile la nomina di un Legato Pontificio che,
in rappresentanza del Papa, verifichi il rispetto delle regole, sul
posto. Ma non solo: i Vescovi non dovranno accogliere nelle loro Diocesi
i “veggenti” per pubbliche adunanze e testimonianze, come avvenuto sino
a poco tempo fa, ma limitarsi ad assicurare l’accompagnamento da parte
di un sacerdote, ai pellegrini che si recheranno a Medjugorje. I
pellegrini stessi, andando a Medjugorje, non dovranno riconoscere, con
la loro presenza, l’autenticità delle apparizioni ed evitare qualsiasi
contatto con i “veggenti”, concentrandosi solo sulla preghiera e
sull’accostamento ai Sacramenti”.
I rimedi sono pezze, nel tentativo di arginare una diga irrefrenabile: per quale motivo i fedeli dovrebbero chiedere i sacramenti a Medjugorije se non perché ne attestano la presenza misterica?
Ma
quali sono le ragioni contro la plausibilità di Medjugorije? A riguardo
la fonte che prediligo - e che su tutti gli altri temi non mi ha mai
deluso - è E. Michael Jones, di cui vorrei segnalare l'intervista sul
canale catto-trash di Church Militant.
Il
video di Jones sostiene una cosa cui non avevo pensato mai: che le
dimissioni di Bennedetto XVI siano dovute alla lobby Medjugorije. Se
così fosse, saremmo davanti a uno scenario decisamente allertante.
Nell'impossibilità di poter dire di più, mi atterrò al suggerimento
classico della morale: in dubio abstine. Me ne tiro fuori. Inabile
a giudicare i contenuti, prendo però un paio di lezioni relative
all'importanza del diritto e della obbedienza. Entrambe le ricorrenze
sono disattese oggigiorno, talvolta in modo paradossale: due esempi. Socci attacca il Papa in punta di diritto (sul mio blog ho ripreso con approvazione questa metodologia), ma su Medjugorije è succube. La Roccia - come ho scritto per C&dM - sostiene il Papa sempre, ma pubblica con la medjugorijofila Shalom. La
macchina Medjugorije è potente, un po' come i Neocatecumenali, e come
costoro è una potenza nata a colpi di trasgressioni ed infrazioni,
sull'onda di emotivismi popolari. Per questi e per gli altri
fenomeni simili si giungerà al bivio, quando cioè dovranno scegliere si
lasciarsi ricondurre alla piena obbedienza petrina, di cui il CJC è
massimo custode nella pratica operativa, o se correre dietro ai santoni
ereticali di turno. Nihil novi sub sole.
Restiamo con Geremia nelle nostre carceri tradizionaliste - la cui
esiguità e impotenza è buon sintomo di sanità - a contemplare lo
sfacelo.
Una chiosa pungente: i
due casi allarmanti da me citati sono cresciuti anche per la connivenza
di Pastori, cui evidentemente le lusinghe e il concorso di popolo sono
parsi più significativi delle indicazioni vaticane. Non è curioso che simili magagne tocchino al Papa dei bagni di folla? E' di buon auspicio?
di Satiricus
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