ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 20 ottobre 2015

La “premorienza”

Il teologo Grillo e le sue tesi disinvolte sul matrimonio fallito

Chiedo scusa, ma la scomparsa del coniuge non ha alcuna relazione analogica con il fallimento di un matrimonio

Al direttore - Sono un ammiratore entusiasta del teologo sacramentale Andrea Grillo. Martedì faceva bella mostra il suo pensiero in uno splendido numero del Foglio con molti interventi sul tema del Sinodo, che è questo al di là delle confusioni e distinzioni di rito: se sia prudente e giusto, pastorale dottrinale o profetico, o magari apocalittico, l’introdurre adulterio e divorzio nella chiesa di Roma.
Quando il professor Grillo invita a riformare la dottrina o la disciplina matrimoniale ecclesiastica alla luce dell’analogia, mi si drizzano orecchie subculturali tomiste. Un matrimonio la chiesa può considerarlo fallito per analogia con lo scioglimento del vincolo dovuto alla morte del coniuge, dice Grillo. Senza bisogno di diventare giansenista, ma forse sì, mi sembra che la scomparsa del coniuge non abbia alcuna relazione analogica con il fallimento di un matrimonio.

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Ecché, vogliamo negare la comunione spirituale ai more uxorio, la stessa che concediamo, se convertiti e penitenti, anche ai banditi e agli assassini? Il professor Grillo è sulla via del P. Annat, supercasuista del secolo più ambiguo vissuto dalla Compagnia. Io sono costretto dalle sue analogie disinvolte nei limiti della spiritualità paraprotestante dei Messieurs di Port Royal, Pascal compreso. Chiedo scusa.

Con simpatia,

Giuliano Ferrara
di Giuliano Ferrara | 20 Ottobre 2015 ore 19:12

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/10/20/il-teologo-grillo-e-le-sue-tesi-disinvolte-sul-matrimonio-fallito___1-v-134058-rubriche_c157.htm

La battaglia nella chiesa di Francesco

Il cardinale George Pell spiega perché dietro il Sinodo si scontrano ancora due grandi visioni teologiche: la dottrina Kasper contro quella Ratzinger. Il posizionamento del Papa tra stagioni da chiudere e “specialisti del logos”
di Giuliano Ferrara | 20 Ottobre 2015 ore 10:40

Papa Francesco (foto LaPresse)
Il cardinale George Pell spiega perché dietro il Sinodo si scontrano ancora due grandi visioni teologiche: la dottrina Kasper contro quella Ratzinger. Il posizionamento del Papa tra stagioni da chiudere e “specialisti del logos”.

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