ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 7 novembre 2015

Finisce l'ottava?

Septima die infra Octavam Omnium Sanctorum  Ad Matutinum
Ezek 19:1-7
1 Or tu intona un canto di pianto sui principi d'Israele,
2 E dirai: Perché tua madre, come, una lionessa, si riposò tra i leoni e in mezzo ai leoncini allevò i suoi parti?
3 E innalzò uno de' suoi leoncini, e divenne leone e imparò a rapire la preda e a divorare gli uomini.
4 E le Genti udirono di lui, e non senza riportarne ferite lo catturarono e lo condussero incatenato nella terra d'Egitto.
5 Ma ella vedendosi allora senza sostegno e che la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi leoncini, e lo pose a far da leone,
6 Che camminava fra i leoni e diventò leone e imparò a rapir la preda e a divorare gli uomini,
7 Imparò a fare delle vedove e render deserte le città, e così la terra co' suoi abitatori fu in desolazione alla voce del suo ruggito.

R. Beato il popolo,
* Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.
V. Beata la nazione, che ha il Signore per suo Dio, il popolo scelto per sua eredità.
R. Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.


Ezek 19:8-11
8 E si radunarono contro di lui le Genti da tutte le provincie e gettarono su di lui la loro rete, e dopo vicendevoli ferite fu catturato,
9 E lo misero in una gabbia, e incatenato lo condussero al re di Babilonia e lo rinchiusero in un carcere, affinché non si udisse più la sua voce sui monti d'Israele.
10 Tua madre come una vigna fu piantata nel tuo sangue lungo le acque; i suoi frutti e le sue frondi erano cresciuti per copia delle acque,
11 E i suoi virgulti divennero solidi sì da essere scettri di sovrani, e il suo fusto s'innalzò in mezzo alle frondi, ed ella si vide in una grande altezza per il gran numero dei suoi tralci.

R. Son messo alle strette da ogni parte, e non so che mi scegliere:
* E meglio per me cadere nelle mani degli uomini che abbandonare la legge del mio Dio.
V. Se farò questo, morrò; se non lo farò, non sfuggirò dalle vostre mani.
R. E meglio per me cadere nelle mani degli uomini che abbandonare la legge del mio

Ezek 19:12-14
12 Ma poi ella è stata schiantata sdegnosamente, e gettata per terra, e un vento ardente seccò i suoi frutti: avvizzirono e inaridirono i rigogliosi suoi tralci, e il fuoco la divorò;
13 Ed ora ella è trapiantata in un deserto, in una terra impervia e riarsa,
14 E da una verga dei suoi rami è uscito un fuoco che ne ha consumato il frutto, e in essa non c'è pia verga forte da servir di scettro ai sovrani. Canto di pianto è questo, e servirà di pianto.

R. Il Signore mandò il suo Angelo, e chiuse le bocche dei leoni,
* E non mi fecero male, perché dinanzi a lui non si trovò ingiustizia in me.
V. Iddio mandò la sua misericordia e la sua verità: e strappò l'anima mia di mezzo ai giovani leoni.
R. E non mi fecero male, perché dinanzi a lui non si trovò ingiustizia in me.
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La Chiesa sporca se la prende con lo specchio

Perfino chi conosce solo sommariamente la storia del cristianesimo e delle sue istituzioni, è al corrente che Oltretevere ne sono accadute di ogni colore nei secoli dei secoli


L'intento principale dei monsignori è questo: bloccare la divulgazione degli scandalosi atti commessi a danno della Santa Sede e impedire la distribuzione dei libri che li raccontano, magari processando gli autori dei medesimi ossia due giornalisti, Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, rispettivamente firmatari di Via Crucis e Avarizia, due volumi, stessa musica.
C'è qualcosa che non quadra nel comportamento degli uomini più o meno pii: sono angosciati all'idea che si sappia in giro quello che succedeva sotto i loro occhi, ma non lo sono affatto dalla consapevolezza di esserne stati i responsabili. Agiscono come coloro i quali, scoprendosi brutti guardandosi allo specchio, se la prendono con lo specchio e cercano di frantumarlo. I porporati in sostanza non sono pentiti di aver creato una orrenda realtà, ma ne temono le conseguenze sul piano mediatico. E anziché impegnarsi per ripulire il loro ambiente infetto, si danno da fare per nascondere lo sporco. Un criterio inaccettabile.
Sorvoliamo sui particolari rivelati dai giornalisti, che gettano discredito sullo Stato Pontificio;il Giornale si è già prodigato correttamente per renderli noti. Ci domandiamo però che senso abbia ostinarsi a definire materiale riservato e da requisire quello che certifica le schifezze compiute in Vaticano. La verità non è mai riservata. In tutto il mondo scoppiano scandali e nessuno si è mai sognato di vietare ai cronisti di narrarli. Invece di dare la caccia ai redattori, sarebbe opportuno incastrare i colpevoli delle malefatte. D'altronde, anche la Chiesa è costituita da uomini, con o senza abito talare, e non sorprende che tra di essi vi siano fior di mascalzoni, inclini ad ascoltare la parola del diavolo e sordi al verbo del Signore. È sempre capitata e capita ancora qualche clamorosa deviazione.
Perfino chi conosce solo sommariamente la storia del cristianesimo e delle sue istituzioni, è al corrente che Oltretevere ne sono accadute di ogni colore nei secoli dei secoli. Basta aver visto il film di Monicelli, Il marchese del Grillo , per aver contezza che molti monsignori erano gaglioffi. I tempi cambiano, ma i gaglioffi rimangono. C'è chi sostiene che alla base delle ultime vicende sismiche avvenute all'ombra del Cupolone vi sia un complotto contro Papa Francesco, amato da tanti e inviso ad altrettanti. Chi può dirlo?
Al momento si tratta di sospetti. Se fossero fondati, sarebbe peggio. In effetti, vorrebbe dire che l'intrigo è stato organizzato per questioni di potere e non semplicemente per un pugno di euro. Più facile perdonare un ladro che non chi trama nell'ombra per far fuori il Pontefice. In ogni caso, è d'obbligo una osservazione. Se la Chiesa, dopo duemila anni, è ancora in piedi nonostante i preti, i vescovi e i cardinali, ciò può essere la prova che Dio esiste sul serio.
P.s. Tarcisio Bertone, cardinale per anni al vertice della gerarchia, viene sbeffeggiato per aver affittato un appartamento del Vaticano di 300 metri quadrati, e per averlo fatto restaurare. Nessuno dice che l'alloggio era inabitabile prima che fossero eseguiti i lavori. Cosa doveva fare il prelato, andare all'ospizio? È stato il Papa a volere che gli stesse vicino. Polemiche meschine.

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