ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 14 dicembre 2015

Di flop in flop?


E' stata pubblicata sul giornale cattolico The Remnant una petizione con la quale si chiede a Jorge Mario Bergoglio di cambiar rotta o di dimettersi. 

Il testo in italiano è disponibile qui.
E' inoltre possibile sottoscrivere la petizione, inserendo il proprio nome alla fine della pagina. 

Le argomentazioni del Libellus sono ineccepibili: peccano forse per omissione, poiché non citano molte altre esternazioni di Bergolio, tra cui quelle formulate con Scalfari, l'inaudito sacrilegio della Comunione alla Messa di Rio de Janeiro per la GMG del 2013 e le improvvide parole indirizzate al tempio evangelico di Caserta il 26 Luglio 2014, oltre alla scandalosa profanazione della Basilica di San Pietro, avvenuta l'8 Dicembre con la sponsorizzazione della Banca Mondiale. 

Confidiamo che i fedeli si uniscano alla voce di questi coraggiosi Cattolici, per difendere l'onore di Dio, della Santa Chiesa e del Papato. 



Il giubileo della misericordia voluto da papa Francesco è già un flop?
Poche presenza all'inaugurazione; ristoranti ed alberghi semivuoti; media mondiali che snobbano l'evento. Le prime somme sono negative.
Il giubileo della misericordia è già un flop? Il dibattito è aperto. Quello che è certo è che, per ora, parlano i primi numeri, che sono. Certo, i benefici spirituali per decine di milioni di fedeli cattolici nel mondo non sono quantificabili e la cosa più corretta sarebbe tirare le somme solo tra un anno, dopo il 20 novembre 2016, quando il giubileo fortemente voluto da papa Francesco sarà concluso, ma alcuni dati e circostanze prese così come sono, nude e crude, fanno accendere più di una spia.



Molti organi di stampa, spinti da fonti vaticane, si sono affrettati a spiegare che i numero dei primi giorni del giubileo sono, tutto sommato, positivi, contando circa 150-200mila presenze in piazza san Pietro nel giorno dell’inaugurazione. Il problema è che appena cinquantamila persone sono state presenti per l’inaugurazione dell’8 dicembre, mentre più di centomila persone si sono accalcate tra la piazza simbolo della cristianità e via della Conciliazione per guardare “Fiat Lux”, lo spettacolo di luci ed immagini naturalistiche proiettate sulla basilica, che ha suscitato le sdegnate proteste di migliaia di cattolici. Probabilmente, chi si è recato la mattina in piazza san Pietro non è tornato anche la sera e viceversa. Visto che quello serale non era un evento religioso, ma uno spettacolo solo vagamente collegato al giubileo, c’è poco da cantare vittoria.

Altri segnali fanno propendere per la tesi del flop. L’apertura del giubileo è stata la prima notizia l’8 dicembre per tutti i media italiani. Non altrettanto è successo nel mondo: quasi tutti i principali organi di informazione del pianeta, dalla Cnn a El Pais, da Le Figaro al New York Times, hanno snobbato l’evento, che in molti casi non ha trovato neppure spazio nelle pur affollate homepage dei relativi siti web.

Ristoranti ed albergatori romani già chiariscono che il boom annunciato per mesi non c’è affatto e che, anzi, sono molti i posti letto ancora da piazzare. Le attuali stime sul numero di presenze di pellegrini a Roma sono di circa 8-10 milioni. Per fare un raffronto, all’Expo di Milano sono stati staccati, in totale, circa 21 milioni e mezzo di visitatori, di cui sei milioni e mezzo di stranieri.

Basta fare una semplice ricerca sul web per verificare che sia istituzioni dello Stato italiano che del Vaticano appena sei mesi fa lanciavano numeri iperbolici, spiegando baldanzosi che tra il dicembre di quest’anno e il ovembre dell’anno prossimo sarebbero arrivate ben trenta milioni di persone a Roma grazie al giubileo della misericordia. E' possibile che anche le nuove stime debbano essere presto ribassate: piazza San Pietro, negli ultimi tre giorni, sembrava un deserto. Anche nelle ore di punta, la "fila" per passare sotto la porta santa era di poche decine di persone, nonostante le decine di metri di transenne sistemate per contenere un afflusso che, si pensava, sarebbe stato massiccio. Così, qualsiasi pellegrino, che nel 2000 aveva dovuto aspettare anche ore per entrare in san Pietro, in questi giorni ci ha messo al massimo un quarto d'ora.

C’è già chi mette le mani avanti e sostiene che molti pellegrini non si metteranno in viaggio verso Roma per paura di attentati dell’Isis, ma la tesi regge fino ad un certo punto, visto che l’allarme terrorismo nel nostro Paese è alto da anni, al punto che anche l’Expo milanese è stato letteralmente blindato da parte del governo Renzi.
di Michele M. Ippolito
http://www.fanpage.it/il-giubileo-della-misericordia-voluto-da-papa-francesco-e-gia-un-flop/

Un Libellus contro il Papa
Il più antico giornale cattolico tradizionalista statunitense, “The Remnant”, ha pubblicato una lettera aperta chiedendo a papa Francesco, chiedendogli, in buona sostanza, di cambiare politica o di dimettersi. Le ragioni della richiesta di rinunciare al ruolo a cui è stato eletto due anni fa sono contenute in un “Libellus”.
Il più antico giornale cattolico tradizionalista statunitense, “The Remnant”, ha pubblicato una lettera aperta chiedendo a papa Francesco, chiedendogli, in buona sostanza, di cambiare politica o di dimettersi. Le ragioni della richiesta di rinunciare al ruolo a cui è stato eletto due anni fa sono contenute in un “Libellus”, pubblicato in varie lingue fra cui l’italiano.  
Scrive “The Remnant”: “Un numero crescente di Cattolici, tra i quali anche diversi cardinali e vescovi, cominciano a riconoscere che il suo pontificato, anch'esso il risultato di un'elezione inaspettata, è parimenti causa di grave danno per la Chiesa Cattolica. È diventato ormai impossibile negare il fatto che Lei, Santità, non è in possesso delle capacità o della volontà di compiere ciò che è invece dovere di ogni Papa - secondo le parole del suo stesso predecessore: ‘Egli deve… vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo.’  
Purtroppo, come dimostra il libello allegato a questa nostra Petizione, Lei ha dimostrato più di una volta un'aperta ed allarmante ostilità nei confronti degli insegnamenti, della disciplina e delle consuetudini tradizionali della Chiesa Cattolica, così come dei fedeli che cercano di difenderli, preoccupandosi invece di questioni sociali e politiche che esulano e trascendono dalle competenze di un Pontefice di Santa Romana Chiesa. Di conseguenza, i nemici della Chiesa si deliziano del suo pontificato, esaltandolo più di quanto abbiano fatto con tutti i suoi predecessori. Si tratta di una situazione insostenibile che non ha eguali nella storia della Chiesa.  
È con non poca trepidazione e con rispetto filiale, consci di agire sotto lo sguardo di Dio Onnipotente che ci giudicherà tutti nel Giorno del Giudizio, che imploriamo rispettosamente Sua Santità di cambiare rotta per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime. Altrimenti, non sarebbe forse meglio per Lei rinunciare all'ufficio Petrino, piuttosto che presiedere su quello che minaccia di diventare un compromesso catastrofico per l'integrità stessa della Chiesa Cattolica?”.  

Dopo le critiche, anonime, da parte di un alto prelato di Curia pubblicate dal giornale tedesco Focus, e relative alla gestione del governo della Chiesa, questa è la seconda presa di posizione pubblica in poco tempo fortemente critica nei confronti del Pontefice. “The Remnant” è un giornale tradizionalista, spesso in sintonia con il mondo lefebvriano. Durante gli anni dal 2005 al 2013 ha difeso fortemente il pontificato di Benedetto XVI, di cui apprezzava la politica di equilibrio fra le diverse sensibilità ecclesiali. 

All'articolo è connessa una petizione al Papa, che i cattolici sono invitati a sottoscrivere, nei termini e nella direzione indicata dall'articolo. 
MARCO TOSATTI

2 commenti:

  1. non è più Cattolicesimo quanto ci propugna la Chiesa uscita dal CV II, ma protestantesimo di fatto, ed anche una brutta copia, un pasticciaccio. Colpa di Roncalli e Montini, di Agostino Bea, dei teologi della nouvelle théologie (Congar, Chenu, De Lubac, ecc.) che, dopo il CV II, dissero, trionfanti (e tronfi) che il Concilio era stato il 1789 della Chiesa Cattolica (tutti puniti dai papi precedenti e chiamati poi a legiferare una Chiesa 2.0). Nessuna meraviglia, quindi, che Bergoglio abbia affermato che è anche grazie ala riforma protestante se ha potuto esserci il CV II e, frase recente, che con il concilio la Chiesa si è riconciliata con la cultura contemporanea (nemica di Cristo). Anche Ratzinger, anni fa, ebbe a dire che con il Concilio la Chiesa si era riconciliata con lo spirito dell'Illuminismo e del 1789. L'unica ermeneutica della continuità a cui si può credere, pertanto, è quella di Bergoglio con questa gente qua, non certo con Pio XII, S. Pio X, Pio IX, S. Pio V (loro sì che rappresentano la VERA Chiesa Cattolica !) Finale in perfetta sintonia con quanto appena citato: recentemente Beregoglio avrebbe anche affermato, con la maggior tranquillità del mondo, che la transustanziazione è questione d’ “interpretazioni”, e che “la vita è più grande delle interpretazioni”. Se questo no è rinnegare Cristo, ditemi voi cos’è

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  2. Ormai è tutto così evidente che con questo papato la Chiesa cattolica e la sua dottrina bimillenaria è definitivamente sepolta...Questo è il risultato che voleva raggiungere il perito chimico argentino !

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