ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 6 dicembre 2015

Salvare molte anime anche fuori dalla “Tradizione”.

I cattolici siano generosi! Riconoscano lo scopo di Dio:
Salvare molte anime anche fuori dalla “Tradizione”.


Novus Ordo Missae - III
Se l’evidenza dei miracoli eucaristici che avvengono all’interno della Chiesa del Novus Ordo (vedi CE 436 e 437) è così seria come sembra, allora i cattolici devono conformare le loro menti alla mente di Dio, e non viceversa. E i cattolici che aderiscono alla Tradizione hanno una particolare necessità di capire ciò che Dio intende con tali miracoli, perché essi non comprendono facilmente ciò Egli possa aver inteso, dato che conoscono quanto a Lui sia sgradito il Novus Ordo Missae (NOM) di per sé.

Per molti secoli Dio ha operato tali miracoli. Il motivo principale è sempre stato quello di rafforzare la fede dei cattolici in una verità di fede non facile da credere, ma molto vicina al Cuore di Dio. Che dopo la Consacrazione nella Messa del pane e del vino Dio stesso prenda il posto della loro sostanza, è un evento così al di fuori del normale corso della natura che questo prodotto dell’amore di Dio che vuole dare Se stesso come cibo e bevanda alle sue pecore, mentre può essere pratico, al tempo stesso appare incredibile. Così, a tempo e a luogo debiti Dio ha operato in qualche modo dei miracoli visibili per aiutare le anime dubbiose a credere. Una ragione secondaria per questi miracoli, soprattutto dove c’è stata qualche profanazione o altro della Santa Eucaristia, è quella di ricordare ai cattolici il trattamento sacro e l’adorazione sempre dovute alle umili apparenze dietro le quali si nasconde Dio stesso.

Entrambe queste ragioni si applicano oggi che il NOM ha fortemente diminuito il senso della Presenza Reale, senza tuttavia annullarla sempre (vedi CE 437). Chi può negare che il rito del NOM e la sua pratica in tutta la Chiesa del Novus Ordo, come ad esempio la Comunione in piedi e sulla mano, abbiano indotto innumerevoli cattolici ad incamminarsi verso l’incredulità sulla Presenza Reale, e innumerevoli sacerdoti ad incamminarsi verso la mancanza di rispetto nella loro manipolazione della Santa Eucaristia? Chi può negare che tali incredulità e mancanza di rispetto verso di essa siano enormemente aumentati da quando il NOM è stato introdotto nel 1969? Umanamente parlando, può meravigliare non che ci siano stati dei miracoli nel quadro del NOM, ma che non ce ne siano stati molti di più. In ogni caso, su questo è Dio che sa meglio.

Tuttavia, questi miracoli – sempre ammesso che siano autentici – sono delle lezioni anche per i cattolici della Tradizione, che in un modo o in un altro si sono ritratti nei confronti del complesso del Novus Ordo. La lezione più evidente è che non tutte le Messe Novus Ordo sono invalide, né lo sono tutte le Consacrazioni episcopali né tutte le Ordinazioni sacerdotali del Novus Ordo, come i “Tradizionalisti” possono essere portati a pensare. E questo sicuramente perché, mentre dal 1960 un gran numero di pecore cattoliche sono diventate troppo mondane per meritare di mantenere il vero rito della Messa, al tempo stesso hanno amato sufficientemente la Messa da non perderla del tutto. Il NOM potrebbe essere stato permesso da Dio per rendere più facile ai cattolici l’abbandono della Fede, se vogliono, ma non impossibile il mantenerla, se lo vogliono.

Pertanto, il NOM e la Chiesa del Novus Ordo, nel complesso sono pericolose per la Fede, e i cattolici hanno ragione ad attaccarsi alla Tradizione per evitare il pericolo. Ma nel prendere le distanze dalla struttura della Chiesa, essi si sono esposti al pericolo opposto: quello di un isolamento che conduce ad uno spirito settario e anche farisaico, scollegato dalla realtà. Nel Novus Ordo ci sono dei veri sacramenti e dei veri cattolici, di cui Dio si prende cura, e i “tradizionalisti” dovrebbe essere felici di questo. Il loro isolamento non deve portarli a ritenere che sarebbero obbligati a negare che nel Novus Ordo sia rimasto ancora qualcosa di cattolico. Questo sarebbe irreale, e il pendolo della realtà tornerà, come con la direzione della FSSPX, dove attualmente non si vede più quanto ci sia ancora bisogno di isolarsi dalla struttura ufficiale della Chiesa. No. La Tradizione ha ancora bisogno di isolamento, ma di un isolamento generoso e non di uno spirito isolazionista.

Kyrie eleison.


Eleison Comments CDXXXVIII 
NOVUS ORDO MISSAE - III
Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  5 dicembre 2015
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla accettazione da parte dei tradizionalisti che anche nel Novus Ordo c'è ancora della reale cattolicità.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



http://www.unavox.it/Documenti/Doc0893_Williamson_5.12.2015.html

10 commenti:

  1. Al di là del fatto che avvenga o meno la Transunstanziazione nella nuova messa, ritengo che in quello che viene detto nell'articolo vi sia una premessa sbagliata: ossia ci si chiede come possa Dio lasciare i fedeli in buona fede privi dei Sacramenti come se non importasse la modalità con cui Essi vengono amministrati purchè lo siano. Non credo che il problema del Signore sia questo. I suoi Sacramenti sono mezzi che producono la Grazia ma è pur sempre possibile che colui al quale sono dati ponga un ostacolo, in tal caso il Sacramento pur producendosi sarebbe efficacemente nullo e colui che lo è andato a ricevere peccherebbe di sacrilegio. Non credo siano secondarie queste osservazioni. Il Signore in quanto essere perfettissimo non può derogare alle sue stesse prescrizioni in quanto perfette e di conseguenza un fedele, pur in buona fede, che ponesse un ostacolo non riceverebbe la Grazia Sacramentale e anzi peccherebbe gravemente. In che modo potrebbe Dio usare Misericordia verso di lui: mantenendo inefficaci i Sacramenti invalidi per Decreto suo oppure derongando e favorendo un male per l'individuo: nello specifico il pericolo per la Fede, e il pericolo di commettere profanazione prima o poi? è irrealistico fare discorsi come se il solo fatto di assumere l'Ostia consacrata possa essere considerato un bene, anzi da pegno d'immortalità San Paolo stesso, ispirato divinamente, ci mette in guardia dalla possibilità che possa la stessa comunione(atto di assumere l'Eucaristia) possa divenire motivo di condanna. Sono stupito che un Vescovo tradizionale non prenda in considerazione simili eventualità! Non dico che ciò possa prodursi nell'immediato, ma col NO il fedele anche in buona fede a lungo andare, permanendo in pericolo, rischia di deviare e questo non lo dico io soltanto ma lostesso Mons Williamson! Come la mettiamo?

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    1. Oltretutto come è possible stabilire oggettivamente la buona fede di ognuno? Allora non dovremmo convertire più nessuno e fidarci della buona fede di ciascuno! Mah sono perplesso da queste diatribe! Penso che mons Williamson stia perdendo la fede! Preghiamo per lui!

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    2. Mi sembrano osservazioni "aeree".
      Chi deve giudicare della buona fede, sia del fedele che del celebrante? Non forse Cristo Stesso?
      Chi deve giudicare della validità o invalidità dei Sacramenti se non la Chiesa?

      Sono forse valide le celebrazioni "non una cum?". Io penso di no.

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    3. Che gran confusione. L'unica cosa che posso dire è che oggettivamente le messe Non Una Cum potranno essere anche illecite ma MAI, dico MAI invalide. Per il resto, con tutto il rispetto per il signor brontolo, vedo che ha le idee parecchio confuse. Riguardo al primo commento. mi sia concesso di contraddire l'anonimo autore: non penso che ci sia nulla di sorprendente in bislacche uscite di un cosiddetto vescovo tradizionale ormai l'opacità nell'insegnamento è la cifra di certi monsignori che credono di poter insegnare a Dio il suo mestiere. Poi sig. brontolo dal momento che lei considera la Messa Non Una Cum invalida, non capisco perché rilancia le affermazioni di un Vescovo nei fatti scomunicato in quanto non in comunione con il Papa di Roma e consacrato senza Mandato! Seguendo il suo ragionamento anche il Vescovo sarebbe consacrato invalidamente salvo poi prendere come oro colato le sue parole. In realtà lei confonde concetti come invalidità e liceità. Sig. Brontolo, noto il suo disorientamento e lo comprendo ma non è giustificabile la sua condotta di pescare dal mucchio solo quello che le garba credere! Forza e coraggio il Signore vuol salvi tutti ma secondo la sua volontà non secondo la nostra!

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    4. Sbaglia: le Sante Messe Non Una Cum sono oltre che validissime anche pienamente lecite, vista la situazione in cui purtroppo ci troviamo!

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  2. Da come parla e' evidente che non ha una conoscenza adeguata della questione altrimenti non si limiterebbe a liquidare il tutto come delle affermazioni aeree! Quanto detto invece è' più che fondato, oggettivamente parlando! Ovviamente ognuno deve obbedire alla propria coscienza almeno fino a quando la Verità oggettiva non si imponga sulle sue elucubrazioni! Allora bisognerà scegliere, fino a quel momento però ci sarà tempo per informarsi più adeguatamente e porsi di fronte ai problemi con maggiore obiettività!

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  3. Anche se nessun ordo missae passato e futuro potrà mai permettere l'infinita pienezza di senso di quella celebrazione "perfetta" alla quale la comunità dei fedeli aspira, non ho alcun dubbio sulla maggiore adeguatezza fin'ora rappresentata dalla Messa vetus ordo. Ma da qui a negare alla forma non tradizionale della Messa qualsiasi valore sacramentale, c'è il salto logico qui evidenziato da Williamson.
    E non è questione di banale "buonafede" (che tutto giustificherebbe, ma invano), ma di corretta disposizione spirituale (abito nuziale) che può rendere efficace o meno ogni grazia sacramentale.

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    1. Lei non ha capito niente! E ha pure scritto svariate assurdità! Urge corso di comprensione del testo! Possibile che sia così difficile da capire: se la Messa Novus Ordo fosse valida (e non lo può essere per svariate ragioni, anzitutto canoniche e teologiche), visti i pericoli che essa pone per la Fede, rappresenterebbe nella migliore delle ipotesi permanente OCCASIONE di peccato grave per coloro che la frequentano! Qui non serve tirare in ballo il desiderio di Dio che tutti si salvino, occorre invece prendere atto che tale falsa messa sacrilega contraddice la volontà di Dio espressa e confermata in più di un millennio dalla legittima Gerarchia Cattolica e in più non rispetta i dettami sulla base dei quali Dio si è vincolato ad agire! Questa falsa messa è un disastro inimmaginabile e blasfemo. Non mi capacito di come i cosiddetti tradizionalisti non ne prendano atto!

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    2. Cerchi di essere più pacato e meno perentorio nei Suoi (di Lei e di Dio) giudizi.

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    3. L'invito ad essere più pacato lo accolgo con piacere ma quello ad essere meno perentorio non posso accoglierlo perché vede, la Verità(che non è parola mia) è perentoria per sua stessa natura, ce ne dobbiamo tutti, senza eccezioni, fare una ragione!

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