ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 14 maggio 2016

La giudaizzazione della Chiesa


                                           Paradiso in terra?
 Così l’ebreo Lenin designava lo scopo del suo progetto sanguinario. La massoneria persegue, a suo dire, la pace universale, che in realtà nasconde l’egemonia globale di Israele. La raccolta di testi su cui si formano tutti i rabbini, il Talmud, gronda di bestemmie contro Cristo, maledizioni contro i cristiani e incitamenti a conseguire il dominio del mondo secondo una lettura distorta e faziosa della Bibbia. L’instaurazione del “paradiso in terra”, ovverossia del nuovo ordine mondiale, comporta necessariamente l’eliminazione del cristianesimo e dei cristiani. In Medio Oriente il programma è già a buon punto, eseguito dai cosiddetti terroristi islamici creati dal Mossad; da noi, per ora, si sono limitati alla perversione della fede e dei costumi, che di fatto distrugge dall’interno la religione cattolica, pur lasciandone in piedi le strutture esterne. Cominceranno, tra poco, anche a eliminarci fisicamente?
Nella Russia rivoluzionaria, i gerarchi bolscevichi e gli agenti della repressione, in maggioranza ebrei, si accanirono con inaudita crudeltà contro i possidenti terrieri ortodossi, ben felici di poter finalmente applicare gli insegnamenti ricevuti. Parlare di rivalsa è completamente fuori luogo, dato che le antiche legislazioni antigiudaiche dei Paesi cristiani (compresi i canoni emanati nel 1215 dal Concilio Lateranense IV) non erano altro che un tentativo di difesa dalle continue truffe, angherie e prevaricazioni inflitte dai Giudei. Ovunque vivessero, infatti, essi si adoperavano sistematicamente ad ottenere il controllo finanziario e, di conseguenza, politico e culturale dello Stato e della società civile. Al giorno d’oggi hanno in mano l’Unione Europea nel suo complesso come i singoli suoi membri; se la sodomia è infine diventata legge anche nella “cattolica” Italia, è sia perché i capi di governo sono pedine da loro manovrate (come il nostro dal suo consigliere israeliano), sia perché la mentalità comune è stata così profondamente manipolata dai mass-media, controllati ancora da loro, che è ormai impossibile persino discuterne.


Del resto tutto il rituale scozzese della massoneria – quello principalmente seguito nella penisola – è infarcito di simboli giudaici, a cominciare dall’allestimento delle sale di riunione. Dopo essere stato iniziato alla cabala e alla pseudo-mistica delle dodici tribù, ilcavaliere qadosh del trentesimo grado riceve il compito di lottare per distruggere le due corone (Chiesa e Stato) in vista dell’instaurazione del “regno messianico” di Israele con tanto di ricostruzione del tempio di Gerusalemme (che, sia detto per inciso, è già pronto in tutte le sue parti e attende solo di essere assemblato sulla spianata delle moschee, dopo un eventuale bagno di sangue e la rasatura al suolo degli edifici esistenti). Una lettura letterale di certi passi dell’Antico Testamento prescrive esattamente lo sterminio dei Gentili come condizione previa alla restaurazione del popolo eletto; da qui si comprende perché sia indispensabile rileggerli alla luce del Nuovo. Ma chi appunto rigetta la Nuova Alleanza e si accanisce caparbiamente a ripristinare quella antica, abrogata da Dio stesso la bellezza di duemila anni fa, è proprio con Lui che ha un problema…


Più d’uno si appellerà alle ripetute dichiarazioni di papi recenti e di pontificie commissioni secondo cui l’alleanza con Israele non sarebbe mai stata revocata, dato che «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (Rm 11, 29). Indubbiamente il Signore del mondo non ha tendenza a contraddirsi; conoscendo dall’eternità le reiterate ribellioni del popolo da Lui scelto, avrebbe avuto molteplici opzioni diverse: eleggerne un altro fin da principio, abbandonarlo nel deserto e ripartire da zero con Mosè (cf. Es 32, 9-10), riprovarci con gli Edomiti o non sceglierne affatto nessuno… Se invece ha caparbiamente persistito nel Suo disegno, è perché da quel popolo di dura cervice, da quella vigna pazientemente coltivata per milleottocento anni, intendeva trarre quel sublime prodigio di santità e purezza che è Maria immacolata e, da Lei, far nascere il Verbo incarnato. Onnipotenza di un Dio infinitamente sapiente e misericordioso! Così l’Antica Alleanza, prodotto il frutto che, nonostante le innumerevoli infedeltà del popolo, doveva portare nel piano divino, è sfociata nella Nuova. Ora, a partire dal momento in cui, con la morte di Gesù in croce, si è instaurata quest’ultima, è naturale che la prima non abbia più vigore: sarebbe semplicemente contraddittorio ammettere la coesistenza di due regimi di rapporto con Dio, l’uno provvisorio e l’altro definitivo…


Ancora più assurdo sarebbe postulare due vie parallele di salvezza, l’una fondata sull’appartenenza etnica e l’altra sulla fede, una pista privilegiata per i figli carnali di Abramo e una porta di servizio per i suoi discendenti spirituali… un’assurdità che è al contempo una gravissima offesa a Colui che ha versato tutto il Suo sangue per instaurare appunto la nuova ed eterna alleanza. Eppure certe “teologie”, preparate dall’oscuramento del carattere sacrificale della Messa, sembrano condurre proprio in questa direzione; saranno veramente imparziali e rigorose, o non piuttosto incoraggiate – ancora una volta – da consistenti “contributi alla ricerca”? Si sa che autori, editori e commissioni vaticane non sono poi così insensibili… ma questa è volgare maldicenza. Ad ogni modo, chiunque non si rassegni a rottamare la fede e il raziocinio digerisce poco siffatte elucubrazioni, come pure i voluminosi commenti pubblicati da “comunità che leggono il Vangelo” e che nella Donna ai piedi della croce, a cui Gesù morente consegna il discepolo prediletto designandolo come Suo figlio (cf Gv 19, 25-27), non riconoscono più la Madre benedetta che là, in unione con Lui, ci ha rigenerati alla vita soprannaturale, ma la identificano con Israele, a cui dovremmo il nostro essere cristiani…


Così anche i cattolici impegnati e responsabili sono ormai mentalmente ed emotivamente pronti ad abbracciare con trasporto i loro prossimi carnefici, come se non bastassero le rituali visite papali in sinagoga e le appassionate pacche sulle spalle da vecchi compagni di avventure (senza metafore). In aggiunta, le annuali giornate della memoria ci hanno inconsciamente convinti che, in ogni caso, ci meritiamo tutto il male possibile in quanto veri responsabili dell’Olocausto – ma non erano stati i nazisti, che perseguitarono duramente anche la Chiesa Cattolica? Ah no, tutti sanno che è la Chiesa che ha provocato il nazismo con il proprio antisemitismo. Bah! Scherzi a parte, il buon Dio attende ancora la conversione del Suo primogenito, che si rifiuta di riaccogliere il fratello prodigo e di sedersi al banchetto messianico perché ritiene il Padre ingiusto nei suoi confronti; così si è capricciosamente costruito un messianismo a modo suo da cui ha escluso tanto il Padre che il fratello. È interesse di tutti, a questo punto, opporsi alla giudaizzazione della Chiesa (di cui la protestantizzazione non è stata che l’avvio) e implorare dal Cielo il ravvedimento dell’antico popolo eletto. Anche per questa intenzione ci consacreremo al Cuore immacolato di Maria, il prossimo 4 giugno, sulla tomba di quell’israelita che fu scelto come roccia.

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