ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 14 maggio 2016

Le poste vaticane hanno smarrito la busta?

Il terzo segreto di Fatima: cosa potrebbe esserci nella famosa busta "da aprire non prima del 1960" ?


Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in altre occasioni, una seria riflessione di un arguto e devoto teologo.

Spesso si parla dei segreti di Fatima, specialmente del terzo, ipotizzando che una parte sia stata tenuta nascosta.
 
La situazione in cui versa la Chiesa (in effetti, dopo un'esortazione di trecento pagine non priva di contraddizioni in sé e con il magistero e la dottrina, una sola voce critica su 5000+200 è davvero indice di scarsissima parresia) tenta non pochi (zizzanieri e non) alla curiosità su ciò che potrebbe esserci nella famosa busta da aprire non prima del 1960...

 

Per essere meno curioso e non sottovalutare ciò che la Chiesa ha sempre messo a disposizione di questa apparizione mariana, riconosciuta e sancita da un miracolo visto da decine di migliaia di testimoni e finito in prima pagina sui giornali dell'epoca, invito a soffermarci sui primi due "segreti".
 
E' necessario recitare il Rosario per ottenere le grazie durante l’anno.
 
Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte, specialmente quando fate qualche sacrificio: “O Gesù, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria”.
Mentre diceva queste ultime parole, la Vergine aprì le mani e i tre pastorelli videro come un mare di fuoco, in cui erano immersi i demoni e le anime come se fossero braci con forma umana. Esse fluttuavano nell’incendio, sollevate dalle fiamme che da loro stesse uscivano insieme a nuvole di fumo, e ricadevano da tutte le parti, tra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano tremare di paura. «Avete visto l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che io vi dirò, molte anime si salveranno e ci sarà Pace. La guerra sta per finire, ma, se non smetteranno di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore».

E continuò dicendo:
«Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che la prossima punizione del mondo è alle porte. 
Quello è il grande segno di Dio per indicare la fine del mondo a causa dei delitti dell’umanità, mediante la guerra, la fame e le persecuzioni contro la Chiesa ed il Santo Padre. 
Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati».
 
«Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà la Pace; se no, essa diffonderà i suoi errori nel mondo promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. 
Molti buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. 
Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. 
Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un periodo di pace. 
In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede. [..]» 

                                          Nota conclusiva

Dunque, malgrado Dio sia incontestabilmente misericordioso, l'inferno c'è e non è vuoto. 
*
Lì finiscono le anime dei poveri peccatori. Che sono sì poveri, ma pure peccatori.
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Per riparare ai peccati bisogna avere una devozione "riparatrice".
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Ecco fratelli in Cristo: se è tutto a brandelli, se vi sono macerie, noi ripariamo. 
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Altro non ci è chiesto, ma questo ci spetta. 
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Alla fine comunque si sa chi trionferà. 
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Purtroppo non c'è stato molto ascolto alle richieste di Fatima e lo vediamo. 
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La Russia non è solo una nazione, ma un "sistema" cangiante e influente. 
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Nel 1917 identificava il focolaio di un sistema di pensiero. 
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E' fallito economicamente, ma i suoi "nipotini" ideologici imperversano ovunque, anche nella Chiesa.
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Il mito della libertè, egalitè, fraternitè non è cristiano. 
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Per i cristiani vale fede, speranza e carità.
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Per i cristiani vale anche l'esistenza dell'inferno, anche se c'è la misericordia di Dio. 
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E il peccato è davvero una cosa terribile. 


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http://traditiocatholica.blogspot.it/2016/05/il-terzo-segreto-di-fatima-cosa.html
Il messaggio di Fatima e la rivoluzione monetaria di Giacinto Auriti

Il Professor Giacinto Auriti è la rivelazione della Madonna di Fatima

La missione di Auriti nacque sotto il manto provvidenziale
della Madonna di Fatima  
di Sergio Basile, Presidente "Sete di Giustizia"
Madonna di Fatima - Giacinto Auriti
 Profilo di Giacinto Auriti                                                                                  
Catanzaro, Guardiagrele (Ch) – di Sergio Basile  Il Professor Giacinto Auriti (nato a Guardiagrele, Chieti, il 10 ottobre 1923; morto a Roma l'11 agosto 2006) fu colui il quale, meglio di ogni altro, seppe denunciare la truffa della moneta-debito e del sistema bancario internazionale, enunciando, dopo oltre trent'anni di studi monetari e giuridici, precise tesi e teorie rimaste insuperate e che hanno ispirato centinaia di studiosi e giuristi in tutto il mondo. Auriti fu insigne docente universitario, ideologo cattolico, avvocato e giurista di acclarata fama: anche se amava definirsi semplicemente "un agricoltore che per hobby faceva il professore universitario". Riconosciuto come il padre della “Teoria del Valore indotto della Moneta”, insegnò nelle Università di Roma e di Teramo, Filosofia del Diritto, Diritto Internazionale e Diritto della Navigazione, e fu presidente di diverse commissioni internazionali, curando – tra l'altro – la parte commerciale del Codice Civile Greco.
 Giacinto Auriti e il messaggio di Fatima                                                       
Per comprendere davvero Auriti e la portata rivoluzionaria della sua teoria monetaria, tuttavia, non si può prescindere dall'indagare la profonda spiritualità cristiana del suo animo (vedi qui Pasqua: il cuore del presupposto auritiano) e lo speciale legame che lo unì sempre al messaggio di Fatima. Senza Fatima  non è possibile comprendere Auriti! Infatti, la guerra monetaria all'ultimo sanguetra i poteri occulti e l'umanità intera, scatenata dalle forze del male (specie all'indomani della fondazione della Banca d'Inghilterra - vedi qui La Schiavitù Monetaria: una mostruosità storica dal 1694 - e all'indomani della privatizzazione della Banca Centrale russa, da parte dell'ebreo-satanista e social-comunista Stalin – 1935 – vedi qui  Il Trucco delle multinazionali svelato da Auriti e l’inganno della borsa) non è altro che lo scontro finale tra bene e male di cui parla l'Apocalisse: tesi condivisibile e illuminante, dal momento che la moneta (moneta-debito) è stata storicamente il mezzo per eccellenza che lo stesso Male personificato(satana) ha usato per sottomettere l'umanità, renderla schiava ed annientarla spiritualmente e/o fisicamente. L'espressione più comune, usata storicamente per indicare la moneta (moneta-debito) non a caso è "sterco di satana". Il Signore Gesù stesso quando parla di satana, lo identifica in Mammona (alter ego del denaro, e viceversa) (1).  Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona (Matteo 6,24).
(1) Il termine "Mammona", in aramaico ed ebraico (Mamon: "tesoro sotterrato") significa ciò che da sicurezza e concerne, pertanto, tutto quello su cui si può contare, che dà fiducia e certezza "terrena": l'accumulo dei beni, la ricchezza, il denaro. Accumulo che chiude gli orizzonti del cielo e nasconde al cuore dell'uomo il vero tesoro, quello spirituale della Vita Eterna. "Il termine Mammona - leggiamo in Wikipedia – viene usato nel Nuovo Testamento per personificare il profitto, il guadagno e la ricchezza materiale, generalmente con connotazioni negative e cioè accumulato in maniera rapida e disonesta (…). Nell'antichità lo si fa risalire ad un demonio, genericamente nella mitologia caldeo-siriaca, quindi greca e romana, arrivando poi alla citazione di Gesù nel Vangelo".
 La devozione di Auriti                                                                                       
Auriti fu grande devoto della Madonna di Fatima e di San Bernardino da Siena, santo anti-usura per eccellenza, che nel Medioevo lottò con metodi non violenti ma efficaci contro l'usura praticata dai gestori ebrei dei banchi di pegno e dei primi prototipi di quelle che sarebbero diventate le future "banche". In onore della Madonna di Fatima, Egli compose una supplica (vedi giù in allegato) e fece edificare una chiesa in Sant’Eusanio del Sangro, località Brecciaio (Chieti). Ciò avvenne in maniera quasi miracolosa: di sicuro prodigiosa.

 La storia dell'edificazione della Chiesa alla Madonna di Fatima             
La decisione in merito all'edificazione della chiesa, infatti, maturò in data 13 maggio 1977 – data del 60° anniversario dell’apparizione di Fatima del 1917 - e dopo un fatto collegato a due “curiosissime circostanze”: 1) Il ritrovamento di un fondo di bottiglia recante impressa una sequenza di cifre, “13.5.69”, che riportava alla data dell'anniversario dell’apparizione di Fatima: Il coccio fu rinvenuto casualmente sulla spiaggia di Casalbordino (Ch) mentre il professore passeggiava con lamoglie (2)2) la contestuale rivelazione onirica di una signora residente a Sant’Eusanio, tale Palmina Verratti, che  il giorno dopo – ed in concomitanza del ritrovamento del coccio di vetro – descrisse al professore il contenuto del suo sogno, illustrando l’immagine di ciò che da lì a poco sarebbe accaduto: la costruzione della chiesa, espressamente richiesta in sogno dalla Madonna. Il tempio fu edificato da Auriti alla Vergine di Fatima anche su suggerimento di un frate, all'epoca in forza al Santuario dei Miracoli di Casalbordino, tale Padre Colombano (3), che diede al professore l’esatta interpretazione di quei fatti, notando la  corrispondenza tra la data impressa sul coccio, la ricorrenza della stessa apparizione di Fatima e il sogno della Verratti.
(2) L'apparizione di Fatima del 13 Maggio 1917, avvenne a ridosso della Rivoluzione d'Ottobre che avrebbe sancito la diffuzione degli errori ed orrori del comunismo in tutto il mondo, come preannunciato dalla stessa Vergine ai tre pastorelli, quale conseguenza del peccato degli uomini, allontanatisi da Dio. Qualche decennio prima dell'apparizione in questione (in data 13 Ottobre 1884) Papa Leone XIII ebbe una visione inquietante: satana chiedeva a Gesù di potersi "scatenare" per un secolo, cento anni: non a caso il Novecento è stato, fino ad ora, il secolo più oscuro e terribile della storia; ciò che accade oggi non è altro che il naturale strascico di questa visione e dello scatenamento del Male in ogni ambito sociale ed economico.
(3) Auriti conobbe Padre Colombano in un pomeriggio d’estate, presso il "Santuario dei Miracoli", durante una messa nella quale il professore s’improvvisò chierichetto, come spesso accadeva (da una testimonianza di Rocco Carbone: amico del professor Giacinto Auriti, membro della sua scuola, fondatore e vice-presidente di "Sete di Giustizia").
 Il volere della Madonna nel sogno di Palmina Verratti                             
Auriti cercò subito di attuare quello che sarebbe stato il volere della Madonna di Fatima (almeno come raccontato dall'anziana signora Palmina Verratti e interpretato da Padre Colombano) e disse alla moglie di giocarsi al lotto quelle cifre, 13, 5 e 77. Quest'ultima in un primo momento non diede molto peso alla storia e impiegò nel gioco una cifra irrisoria. Grande fu, tuttavia, la sopresa della donna, quando vide che i numeri giocati erano stati estratti, anche se la cifra vinta, evidentemente, non era sufficiente a coprire i costi per l'edificazione della chiesa. Auriti vide questa circostanza come un segno e comprese che non doveva essere quella la strada per rendere omaggio alla Madonna e compiere la Sua volontà: i soldi da impiegare non dovevano essere frutto del gioco (e quindi di un "volgare azzardo") ma frutto del suo lavoro e dei suoi sacrifici. Così avvenne che in data 13 Maggio 1977 fu posta la prima pietra del tempio dedicato alla Vergine di Fatima, in Sant’Eusanio del Sangro: il "sogno" della Verratti stava divenendo realtà.
 La portata soprannaturale della lotta a "Mammona"                                
Da quel momento gli studiosi auritiani, fedeli alla sua eredità, non possono fare a meno di cogliere la portata soprannaturale della missione del professore e la dimensione extra-materiale della sua guerra allo "sterco di satana" (la moneta-debito): combattimento nato sotto il manto provvidenziale dellaMadonna di Fatima e concernente un percorso di liberazione dalla più grande schiavitù mai esistita. La guerra alla moneta-debito, dunque, non si riduce ad una mera questione economica, ma assume i contorni di un avera e propria lotta tra bene e male, in chiave apocalittica. La storia e le più grandi tragedie succedutesi dal Settecento ad oggi, nonché il contributo essenziale che i banchieri diedero storicamente al crollo delle monarchie cattoliche, alle più sanguinose rivoluzioni massoniche anti-cristiane ed al sorgere della più spietate ideologie totalitarie ed anti-cristiane, chiudono in maniera esemplare la portata soprannaturale del "cerchio auritiano" rapportato all'esperienza di Fatima.
 13 Maggio -  Un giorno particolare… anche per me…                                 
Per chi scrive – devoto della Madonna di Fatima - questa storia e questo giorno assumono, poi, un senso del tutto particolare, essendo nato proprio in data 13 Maggio, e per "aiuto spirituale" diretto – o intercessione - della stessa Madonna di Fatima. La stessa Vergine – non ho dubbi in merito – grazie alla devozione di mia madre intervenne durante il parto, salvando il sottoscritto e la stessa da morte sicura, per il manifestarsi di gravissime complicazioni ed emorragie che costrinsero mia madre all'espianto dell'utero. Le condizioni della stessa furono considerate disperate. Critiche. Tutta la notte una "suora" col velo bianco – come testimoniato da mia madre in più occasioni, fin da quel 13 Maggio del 1976 - offrì la sua confortante presenza presso il capezzale del suo letto.  Mia madre all'indomani dell'agitata notte, scampato il pericolo e ritrovate parzialmente le forze, volle chiedere alla caposala dell'ospedale l'identità di quella suora così premurosa e gentile, che tutta la notte l'aveva incoraggiata e vegliata, al fine di ringraziarla personalmente per il nobile gesto. La caposala confermò che in quel luogo non vi era mai stata alcuna suora o signora vestita di bianco, né qualsiasi altra donna che corrispondesse alla descrizione data. Da quel giorno per me il 13 Maggio non è solo la data del mio compleanno… Se do questa testimonianza, così intima e preziosa, è solo a gloria di Dio e della Santa Vergine che agiscono nella storia in maniera discreta e potente, rispettando sempre, tuttavia, la sacralità dell'arbitrio umano.
Sergio Basile, Presidente "Sete di Giustizia" (Copyright © 2015 Qui Europa)
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 Allegato - Supplica alla Madonna di Fatima, composta dal Prof. Auriti 
Supplica alla Madonna di Fatima
“Madre Santissima, 
oggi i popoli del mondo sono soffocati e oppressi 
sotto il peso della grande usura che li espropria del loro denaro e dei loro beni.
I popoli del terzo mondo, prima di essere dilaniati dalla fame, 
sono dilaniati dal debito.
Noi ti supplichiamo, Madre di DIO e Madre nostra, 
di intercedere presso il Tuo Santissimo Figlio 
perché liberi l’umanità dall’angoscia imposta dai padroni del denaro.
Fa che sin dall’emissione ogni popolo sia riconosciuto proprietario 
e non debitore del suo denaro.
Fa che si sostituisca finalmente alla moneta-debito la moneta proprietà,
al numero della bestia il numero dell’ uomo, 
e che l’ umanità possa vivere tempi nuovi a dimensione umana".
Supplica composta dal Professor. Giacinto Auriti
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Con approvazione ecclesiastica. Imola. I ottobre 2002
Supplica alla Madonna di Fatima per la difesa dalla grande usura 
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 Video allegato                                                                                                      


E’ vecchio come il diavolo il loro mondo che dicono nuovo e che vogliono fondare sull’assenza di Dio…


«La nostra Patria sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe, tutto ciò che i nostri padri hanno amato prima di noi.
La nostra Patria è la nostra fede, la nostra terra, il nostro re.
Ma la loro patria, che cos’è? Lo capite voi?
Vogliono distruggere i costumi, l’ordine, la Tradizione.
Allora, che cos’è questa patria che sfida il passato, senza fedeltà, senz’amore? Questa patria di disordine e irreligione?
Per loro sembra che la patria non sia che un’idea; per noi è una terra.
Loro ce l’hanno nel cervello; noi la sentiamo sotto i nostri piedi, è più solida.
E’ vecchio come il diavolo il loro mondo che dicono nuovo e che vogliono fondare sull’assenza di Dio…
Si dice che siamo i fautori delle vecchie superstizioni… Fanno ridere!
Ma di fronte a questi demoni che rinascono di secolo in secolo, noi siamo la gioventù, signori!  Siamo la gioventù di Dio.  La gioventù della fedeltà».
François-Athanase de Charette de La Contrie

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