ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 5 maggio 2016

Mere esercitazioni verbali ?

Divorziati risposati:
il cardinale Müller ricorda, a Madrid, che
nessun Papa può cambiare la dottrina sui sacramenti


Articolo pubblicato sul blog di Jeanne Smits

I neretti sono nostri

Nostra nota

Non v'è dubbio che l'Esortazione postsinodale Amoris laetitia continuerà a far scorrere fiumi d'inchiostro, ma questi confermano che, tutto sommato, soprattutto per i diversi uomini di Chiesa che si esprimono, si tratta più di mere esercitazioni verbali a titolo autoreferenziale che di vero impegno a favore della verità cattolica e della legge divina.
Non è una novità, poiché questo mondo, e questa nuova Chiesa conciliare, si servono proprio delle opposizioni parolaie per legittimare il lavoro di demolizione dei veri valori tradizionali, da essi condotto senza posa e con determinazione.
Resta da chiedersi che valore abbiano i diversi interventi più o meno critici: se siano degli incoscienti diversivi funzionali al sistema o dei coscienti espedienti atti a indurre ancor più in inganno.


Vi è contraddizione tra l’essere divorziati risposati e il volersi comunicare, ha dichiarato questo martedì, 3 maggio 2016, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller (vedi Info Católica).

Il prelato ha tenuto una conferenza all’Università Francisco de Victoria in occasione della presentazione del suo libro “La speranza della famiglia” (ed.Ares) che è stato appena tradotto in spagnolo (“Informe sobre la esperanza”, ed. Biblioteca de Autores Cristianos).
Egli ha precisato che nessun Papa può cambiare la dottrina sui sacramenti del matrimonio e dell’Eucarestia.
Il cardinale Müller non si è posto in opposizione a Papa Francesco, assicurando, al contrario, che bisogna evitare di vedere, o piuttosto di “inventare”, delle contraddizioni tra i papi successivi. Nondimeno, ha parlato molto chiaro di una situazione di grande confusione nella Chiesa, che si trova al cospetto della “lettera” di un testo oggettivamente aperto ad un’interpretazione eterodossa, nonché al cospetto di dichiarazioni che assicurano che vi è stato un cambiamento e che provengono da cardinali e da religiosi vicini al Papa.

Interrogato sull’attitudine da tenere nei confronti delle famiglie in situazione irregolare, di cui parla l’Esortazione di Papa Francesco, Amoris laetitia, e più precisamente sul fatto di vivere in grazia di Dio in situazioni di peccato, il cardinale ha dichiarato: «Non è possibile. La Chiesa non ha il potere di cambiare il diritto divino, non può cambiare l’indissolubilità del matrimonio. Non si può dire “sì” a Gesù Cristo nell’Eucarestia, e “no” nel matrimonio. È una contraddizione oggettiva».

Il cardinale ha ricordato che quando una persona si trova in «stato di peccato mortale», deve ricevere il sacramento della penitenza; questo «non può essere cambiato né dal Papa né da un concilio ecumenico».
In ogni caso, ha precisato, non è possibile fare delle «false interpretazioni» che «vanno al di là del dogma».
Il Papa – ha spiegato – chiede alla Chiesa di pensare al modo in cui si possono integrare queste persone che «sanno di vivere in una situazione scorretta, ma che desiderano riavvicinarsi alla Chiesa».
È questo che si ritrova nell’economia delle diverse note e dichiarazioni diAmoris laetitia che vanno al di là di questa necessaria accoglienza benevola in vista della conversione.

Si avverte sempre l’esitazione dei più alti prelati a muovere un’aperta critica al testo.

Ma il cardinale Müller ha anche precisato che nel caso dei divorziati risposati, per esempio, lo «scopo» dev’essere che «essi si separino dallo sposo illegittimo» o che vivano sempre insieme ma nella castità, perché «non si può giustificare una situazione che va contro la legge divina».
Si ricorderà che una nota di Amoris laetitia rifiuta di raccomandare ai divorziati risposati di vivere nella castità, «come fratello e sorella», invocando in maniera scorretta una citazione di Gaudium et spes che mette in guardia contro i rischi che questa pratica – ma in seno alle coppie sposate! -  può far correre alla fedeltà coniugale.

Il cardinale Müller ha indicato di aver scritto un libro sulla famiglia, in cui espone questa dottrina tradizionale «con grande devozione al Papa», di cui ha lodato lo «stile personale» più «pastorale» e «prossimo alla gente». Ed ha aggiunto che bisogna evitare di dare una «cattiva interpretazione» alla sua maniera di predicare.


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1510_Card_Muller_Nessun_Papa_puo_cambiare_la_dottrina.html


Il cardinale Gerhard Mueller: “La Chiesa non può modificare l’indissolubilità del matrimonio”


Gerhard Mueller









Il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha presentato, il 3 maggio scorso, presso l’Università Francisco de Vitoria di Madrid, il suo libro Informe sobre la esperanza, edito in Spagna e prossimamente in Italia da Cantagalli.
Nel libro il cardinale tedesco riflette sul matrimonio, ideologia di genere, divorziati risposati, aborto e altre tematiche. «La Chiesa non ha alcun potere di cambiare la legge divina, non è possibile modificare l’indissolubilità del matrimonio. Non si può dire di sì a Gesù Cristo nell’Eucaristia e no nel matrimonio. Si tratta di una contraddizione oggettiva», ha sottolineato. Il cardinale tedesco ha ricordato che quando una persona è in peccato mortale, “deve ricevere il sacramento della penitenza e questo non può essere cambiato nè dal Papa nè da un concilio ecumenico”.
In ogni caso, ha avvertito, non si possono fare “false interpretazioni che vanno al di là del dogma”. “La Chiesa non gode di alcun potere di rinunciare ai comandamenti per il bene di una presunta visione compassionevole e non può, per esempio, concedere un nuovo matrimonio se il primo è ancora in vita”. Müller ha detto che questo libro mostra “grande dedizione al Papa” e ha elogiato lo “stile personale di Francesco”, “vicino alla gente”, ed ha chiesto di “non fraintendere” e di “non inventare contraddizioni tra i diversi Papi”.
Matteo Orlando

Papa FrancescoIl Journal de Montreal denuncia un ostracismo del Papa nei confronti del cardinale canadese Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione dei Vescovi. Papa Francesco, secondo il giornale, avrebbe più volte respinto le proposte di nomina vescovili fatte da Ouellet, anzi, ha spiegato Alain Pronkin, specialista delle religioni del Quebec  “ha ignorato le sue scelte a favore di altri candidati”.
In particolare questo sarebbe accaduto per le nomine episcopali nelle diocesi di Chicago (nella quale Blase Cupich, recentemente nominato, ha chiesto la comunione per i divorziati risposati e per le coppie omosessuali), Madrid e Sydney.
Secondo Pronkin, “il Papa seleziona direttamente i candidati con le idee più progressiste e lontani dalle posizioni dei conservatori, come è considerato il cardinale Ouellet”. “Il cardinale Ouellet sarà trasferito altrove?”, si chiede Alain Pronkin, ricordando che “un altro cardinale che aveva criticato il Papa ha avuto di recente una retrocessione”.
Matteo Orlando

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