ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 22 giugno 2016

Il buio oltre la siepe dei grilli

TRENT’ANNI DI BUIO PRIMA DI PAPA FRANCESCO.

         MA COSA COMBINA IL VATICANISTA DEL TG1?

Cercando documentazione sulle recenti critiche avanzate dal vaticanista del TG1 Aldo Maria Valli al Santo Padre, che anche a mio avviso prestano il fianco a non pochi appunti, trovo da un lato chi, come il Dott. Valli, muove contro il presente pontefice -per me Santo Padre- e chi, come il teologo e docente Andrea Grillo1, non solo utilizza  i presupposti del teologo Sua Ecc. il Card. Kasper per rivisitare la dottrina dell’indissolubilità nella versione alternativa dell’ “indisponibilità”, (apertura al divorzio per esaurimento -morte- della relazione), ma, e questo è il punto, rimprovera a Valli di essere “antibergogliano”. Come se il punto sarebbe essere bergogliani o meno.
Cosa fa, allora, il teologo Andrea Grillo? Scrive una replica confutativa (vedi l’articolo intero:   A. M. Valli e la caricatura di papa Francesco in …

Eccone un breve passaggio
Il teologo Andrea Grillo
… Noi veniamo da 30 anni in cui progressivamente si è erosa ogni possibilità di “discernimento” per
affermare soltanto “valori e verità oggettive” su cui si è appiattito il Vangelo, per paura e per
diffidenza. Francesco, che ha ereditato questa pesantissima eredità, ha semplicemente recuperato,
accanto ai principi e alle norme generali, le relazioni e i casi particolari. Questa è la posizione
equilibrata e prudente, mentre ci eravamo tutti abituati allo stile drastico dell’ “aut-aut”, del quale
Valli sembra diventato un nostalgico piuttosto acceso. …

COSA COMBINA, ALLORA, IL CONFUTATORE?

Il teologo, che assunse la docenza durante il pontificato di San Giovanni Paolo II, contesta non un Papa, ma forse due … in un sol colpo ed in poche righe:
… Noi veniamo da 30 anni in cui progressivamente si è erosa ogni possibilità di “discernimento” per
affermare soltanto “valori e verità oggettive” su cui si è appiattito il Vangelo, per paura e per
diffidenza. Giovanni Paolo II paura? Lui e Papa Benedetto, già suo braccio destro, diffidenza?
Considerato che dal Concilio sono passati 50 anni; i 30 anni sono quelli di Paolo VI e Giovanni Paolo II? Non penso, perché quindici più ventisette darebbe quarantadue, mentre i ventisette di Giovanni Paolo II e gli otto di Benedetto XVI danno il risultato di trentacinque. Più vicina questa somma al periodo puramente generico indicato dal teologo, no?
Bergogliani o Ratzingeriani non è questo il problema.
Se crediamo, tutti, (teologi, vaticanisti, fedeli, pastori, parroci), che il Santo Padre sia un dono dello Spirito, dobbiamo abbassare i toni e ricercare nelle Loro parole la continuità nella Loro specificità, senza piegare, anche involontariamente, certo animati da buone intenzioni, le Loro parole. Non si proibisce a nessuno di parlare, ma evitiamo la guerra. Ma attenzione; questo lo dico non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i lettori di una stampa non omologata, per noi semplici e minimi collaboratori, come mi considero.
Mi permettete una battuta? Poveri GPII e BtoXVI. Qualcuno vi aspetta all’Alfonsiana per un poco di ripasso di pastoral-teologia!
Così va il mondo, diceva il Crocifisso a Don Camillo!
————–
1. Il teologo Andrea Grillo dal 1994 è docente di teologia sacramentaria e liturgica presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo in Roma, e presso l’ILP della Abbazia di S. Giustina in Padova. Riveste diversi e prestigiosi incarichi legati alla sua professione (cf pagina web di Andrea Grillo).

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