ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 12 giugno 2016

Perché impedire al Papa di sognare?



Papa Bergoglio e... la luna

Il Papa sogna le chiese sempre aperte a chiunque voglia entrare, a qualunque ora, e trovarvi un sacerdote disponibile.
Sogna, cioè, che non ci sia stato tra i cristiani di crollo demografico, il crollo dei matrimoni sacri, la curva dei divorzi e degli aborti, il crollo dei battesimi e la chiusura dei seminari. Sogna che nei seminari restati aperti non ci sia più accesso agli psicoanalisti e ai teologi rahneriani.

Con questi bei sogni allora sognerebbe ancora che non ci siano più delinquenti a girovagare nelle chiese. Sognerebbe ancora che i sacerdoti residui non vadano più a spendere mattinate nelle scuole e pomeriggi nei consigli di classe, non si assentino più per visitare i malati e non abbiano più orari per organizzare servizi pastorali.
Potrebbe allora sognare che i laici delle parrocchie si mettano a disposizione per aiutare i preti a dedicarsi al ministero e facciano la scorta ai ministri sacri chiamati la notte per andare ad assistere chi si sente male. Infine potrebbe sognare che i Vescovi non chiudono più le parrocchie per mancanza di sacerdoti.
Perché impedire al Papa di sognare?
Don Ennio Innocenti

Incomprensibili simpatie

Spesso i mussulmani con i loro comportamenti urtano le nostre abitudini e la nostra sensibilità ed è lodevole la nostra tolleranza.
Ma che dire quando constatiamo che i poteri pubblici, più che tollerare, incoraggiano la loro religione? Il minimo che si possa dire è che i poteri pubblici favoriscono così il loro suicidio, perché la religione mussulmana è contraria alle autorità laica, proprio in quanto laica.
Ma c’è di peggio: che dire infatti dei ministri della Chiesa che non spiegano mai il Vangelo i mussulmani? Questi sono già tra noi e si aspetterebbero di essere aiutati a capire quel che resta della civiltà cristiana e l’origine, la fonte, dell’ispirazione di questa civiltà. Niente, I ministri della Chiesa se ne disinteressano completamente, dimentichi d’aver accettato il comando di annunciare il Vangelo a ogni uomo.
Spesso i ministri della Chiesa parlano dei diritti naturali, ma non è un diritto naturale di essere aiutato a conoscere la verità, specialmente la verità che salva dall’errore e indirizza al massimo bene?
Ebbene, proprio questo diritto naturale viene violato con il silenzio di chi ha il dovere di annunciare Gesù Redentore
Don Ennio Innocenti

Discussioni e Magistero

Il Papa ha detto che quando una questione è in discussione non ci si deve attendere un intervento tagliente del Magistero.
Cose ovvie, nate dall’antichità che ha perfino reso classico il detto “in dubiis libertas”!
Ma quando la discussione mette in dubbio le certezze acquisite, il magistero non deve ribadire le certezze?
Quando la discussione divide il “gregge” e mette in pericolo la testimonianza unitaria del Vangelo? Dice Gesù: si deve essere uniti per testimoniare in modo credibile.
Quando la discussione annaspa tra le guide del gregge e produce una confusione di comportamento che vanifica il diritto ecclesiale, non tocca forse al Magistero Supremo suonare la tromba? All’armi! Hannibal ad portas!
Don Ennio Innocenti

2 commenti:

  1. che bello se fossimo ancora tutti nel paradiso terrestre?non avremo nemmeno bisogno di Bergoglio e dei suoi inutili consigli....

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  2. bello finché dura il sogno......al risveglio inizierà la tragica realtà... cadute le fette di prosciutto negli occhi sorrette x bene dal demonio si manifesterà tutto il danno fatto alla chiesa di Cristo!Ma il Signore ha vinto il mondo!Amen!

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