ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 29 luglio 2016

Chi fa la guerra?

Modesto contributo alla chiacchiera su guerra di religione. In forma di catechismo.

Un caro lettore,   travolto come tutti dallo stato d’animo collettivo indotto, mi ha scritto: “Stamani tutti i media riportano queste parole di Bergoglio che quella in essere non è una guerra di religione.
Ovviamente il senso della gente comune sa che questa è una menzogna.
Non riesco a capire la logica di questo messaggio subito ripreso, ad esempio, dal presidente della repubblica. Spero possa accennare una risposta in un suo prossimo articolo. La ringrazio.
Prego per Lei e la sua famiglia.”

Mi sono quindi risolto a riportare qualche argomento di cui il nostro amico – e chiunque vorrà interloquire nella chiacchiera frenetica sulla guerra di religione in corso —  potrà fare riferimento.   Sul terrorismo islamico, riporto  fatti incontrovertibili. Sotto forma di catechismo,  così spero sia più semplice
 

Il terrorismo islamico non esisteva “prima”.

 Esisteva il terrorismo islamico, “prima”? Ossia quando l’Afghanistan era  sotto un governo comunista, l’Irak sotto Saddam Hussein, l’Egitto governato da Mubarak, la Siria dalla  famiglia Assad e la Libia da  Gheddafi?
No. Quelli erano regimi laici, modernizzanti, nazionalisti –   ossia  promotori attivi dell’unità nazionale, al disopra delle plurime  entità etniche e religiose che governavano. Per questo erano ostili ad ogni islamismo settario.  Lo tenevano a freno, se si manifestava nel loro stati.   In Irak e in Siria, le minoranze cristiane erano rispettate e  spesso, anzi, erano la spina dorsale di quei regimi.
Chi ha fatto cadere quei regimi con forze militari imponenti, destabilizzandone i paesi , gettandoli  nel caos  e nella guerra intestina?
Gli Stati Uniti:   alla testa di coalizioni occidentali, a cui hanno partecipato Gran Bretagna,   Francia, stati  membri della NATO oppure no,  come  Australia o  Polonia (nella prima guerra del Golfo); la NATO ha preso il controllo dell’Afghanistan (missione ISAF).
Per quale motivo l’Occidente a guida americana ha  messo a ferro e fuoco quei paesi, massacrato i loro governanti anti-islamisti,  e li  ha gettati nel  caos in mano a forze settarie?
In esecuzione del piano israeliano  (detto Piano Kivunim) che  dal 1982  propugnava   la spaccatura di questi Stati “secondo le loro linee di   frattura etniche e  religiose”.   Nella rivista ebraica Kivunim, si leggeva al proposito: “l’Iraq, ricco di petrolio e lacerato internamente, è sicuramente un candidato degli obiettivi d’Israele. La sua dissoluzione è ancora più importante per noi di quella della Siria. L’Iraq è più forte della Siria. … Ogni confronto inter-arabo ci aiuterà nel breve periodo e accorcerà la strada all’obiettivo più importante, spezzare l’Iraq in domini come Siria e Libano. In Iraq, la divisione in province lungo linee etno-religiose, come in Siria durante il periodo ottomano, è possibile. Così esisteranno almeno tre Stati attorno alle tre principali città: Bassora, Baghdad e Mosul, e le aree sciite del sud si separeranno dal nord sunnita e curdo. … L’intera penisola arabica è un candidato naturale della dissoluzione su pressioni interne ed esterne, e la questione è inevitabile soprattutto per l’Arabia Saudita”.   Israele non poteva sentirsi sicura  senza creare il caos attorno a sé.
Ma perché il governo Usa avrebbe aderito a  questo piano?
Perché vi conversero gli interessi petroliferi (esemplificati da Dick Cheney, presidente della Halliburton) e il sistema militare-industriale.    Si aggiunga il regno dei Saud,   che vide il proprio interesse in questo progetto per ragioni settarie:  portatore della versione più reetriva del Sunnismo (il wahabismo)    voleva distruggere gli Sciit, e segnatamente l’Iran.  Quando Bush figlio prese la presidenza, attorno a lui tutto era pronto per   questo progetto.
Quando  si  è sentito  parlare per la prima volta di “terrorismo islamico”?
L’11 Settembre 2001, quando gli Stati Uniti sono stati proditoriamente aggrediti da un gruppo di terroristi islamici che hanno  dirottato dei Boeing e li hanno lanciati contro le Twin Tower e il Pentagono, facendo oltre 3 mila morti.  I terroristi erano guidati da Osama Bin Laden.
Chi era Osama Bin Laden?.
Era un   miliardario saudita la cui famiglia è amica, e socia in affari,  della famiglia Bush. Aiutò gli  americani a rovesciare il regime comunista in Afghanistan negli anni ’80;   per loro arruolò migliaia di combattenti in tutto il Medio Oriente per mandarli  a debellare i sovietici: con armamenti americani, e instaurare un regime religioso’, composto dai Talebani (studenti islamici preparati in Pakistan).  Questa organizzazione agli ordini americani si chiamava Al Qaeda (database – l’elenco degli arruolati).
Quando Bin Laden è diventato nemico degli Usa?
Improvvisamente. Ancora  il 9 settembre 2001, due sue uomini (fingendosi giornalisti)   uccisero il generale Massoud, il Leone del  Panshir,  inviso agli americani perché sarebbe stato in grado – come eroe nazionale – di  unificare  e stabilizzare l’Afghanistan.   L’intelligence francese  sostenne che il capostazione della Cia andò a far visita a Bin Laden all’ospedale americano di Dubai  a luglio, dove era ricoverato per dialisi. Lo scrisse il Figaro, senza essere smentito.  Dunque  il 9 settembre era ancora amico, e il 21 era divenuto nemico degli Usa.
http://emperors-clothes.com/misc/lefigaro.htm
Ma queste   sono ipotesi complottiste, che non si possono dimostrare!
Lo disse il generale Wesley Clark, che era stato capo della NATO durante l’intervento in Kossovo: il giorno dopo l’11 Settembre, andò al  Pentagono e un ufficiale suo amico, che aveva  appena parlato col ministro (Donald Rumsfeld), lo chiamò  nell’ufficio, chiuse  la porta e gli sussurrò, incredulo: “Andiamo ad attaccare 7 paesi in 5 anni.  Adesso cominciamo con l’Irak, poi Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan, e per finire, Iran”.  L’intervista di Clark è facilmente reperibile su youtube:  https://youtu.be/nUCwCgthp_E


D’accordo, però nella religione islamica è insita la violenza, il jihad, la conversione forzata.
Sì, certo.  Però era un aspetto dormiente, e tenuto a freno dai governi laici di Irak,Siria,  Libia.  Quell’aspetto atroce dell’Islam fu  risvegliato e istigato volontariamente. Gruppi fanatici furono armati ed addestrati apposta.
Anche questa è una teoria complottista senza alcuna prova!
Sempre il generale Wesley Clark –  ricordo, l’ex comandante supremo NATO in Europa – disse alla CNN kil 21 febbraio 2015: “..Abbiamo reclutato Zeloti e estremisti  takfiri”, creato  “un Frankenstein”; in quell’intervista spiegò anche: “L’ISIS  è stato  creato dai nostri alleati per battere fino alla morte Hezbollah”. Intendeva:  creato dalla monarchia Saudita per debellare la componente sciita che vive in Libano, Hezbollah.   https://www.youtube.com/watch?v=QHLqaSZPe98
Dunque gli Usa avrebbero creato, o lasciato creare , i movimenti   terroristico-jihadisti, per poi combatterli? Ma è assurdo! A che scopo?
Secondo Samuel Huntington, che è il principale scienziato politico americano, la cosa è utile  al potere americano. Egli scrisse nel 1996 un saggio, “Scontro di Civiltà e Nuovo Ordine Mondiale”, in cui  profetizzò che “la principale fonte di conflitti nel mondo post-Guerra fredda diverranno le identità culturali e religiose”; non ci saranno più guerre fra Stati,   fra “civiltà”.  Di fatto, ragionava Huntington,   dopo la caduta dell’Urss dove trovare un nemico comune che tenga unito l’Occidente  sotto la guida  americana? Lo scontro  di civiltà  era la risposta;e la lotta all’Islam, una   popolosa cultura “aliena” e poco solubile nel nuovo ordine mondiale,  era la soluzione. Che piaceva anche a Israele e alla lobby giudaica a Washington.
kivunim
E questa strategia ha avuto successo?
Sì, il piano Kivunim ha avuto successo. Tutti i paesi islamici circostanti Israele, e quasi tutti quelli più lontani, sono  sconvolti da lotte intestine etnico-religiose: sciiti contro sunniti, curdi contro turchi, cirenaici contro tripolitani, alawiti contro sunniti….   Nessuno di questo tornerà più ad essere uno Stato ordinato, quindi che possa rappresentare un pericolo politico o militare per Israele.   Il progetto però  è incompiuto in due casi: l’Iran non è stato ancora destabilizzato (troppo grosso e lontano),  e  i tentativi di Israele di indurre Washington a bombardarne le centrali nucleari è andato finora a vuoto; e la Siria. Qui la caduta del regime laico di Assad è stata sventata dalla Russia, che l’aiuta militarmente; ed anche dal fatto che le minoranze siriane non si battono contro il regime in numero sufficiente, né aderiscono al jihadismo di ISI e Al Qaeda, preferendo di fuggire come profughi. Al punto che oggi a combattere in Siria contro Assad non sono le opposizioni siriane, ma jihadisti ceceni, azeri, europei  reclutati in Francia, Belgio Gran Bretagna, e spesso   attratti dalle paghe: reclutati  come mercenari coi soldi Sauditi e l’addestramento della Cia.
Però adesso l’ISIS  manda i suoi terroristi in Europa. 
L’ISIS? Abbiamo visto che si tratta di una creazione americano-saudita. Gli israeliani li sostengono  nella lotta in Siria, silenziosamente, curano i feriti del Califfato nei loro ospedali  (esiste ampia documentazione). Gli americani stanno ostacolando le azioni militari russe; hanno intimato a Putin di non colpire Al Nusra (nome nuovo di Al Qaeda) perché quelli sono “l’opposizione democratica” che intendono mettere al potere in Siria, dopo detronizzato Assad.   Comunque l’ISIS ha il suo daffare a difendersi, altro che spedire jihadisti in Europa.

Però rivendica tutti gli attentati islamici che avvengono sempre più spesso in Europa.
Le rivendicazioni sono opportuniste. E   lei è proprio sicuro che sia l’ISIS a farle? Dopotutto,  le  rivendicazioni dell’ISI vengono diffuse dal SITE, un’azienda  della israeliano-americana Rita Katz. Sono tutte probabilmente false, create  dalla propaganda israeliana.
Ma   i jihadisti ammazzano davvero! A Nizza, a Rouen hanno ammazzato il prete! Non è questa guerra di religione?
E’ scontro di civiltà come voleva Huntington.  È strategia della tensione: qualcuno vuole tenere gli europei nella paura. Diversi esponenti israeliani   hanno detto: “è  bene che gli europei provino quello che proviamo noi, che quando andiamo al ristorante non siamo sicuri di tornare a casa”, perché un palestinese può accoltellarli.  Anche  certi governi europei possono trovare conveniente tenere i loro cittadini nella tensione e nella paura, nel clima della lotta perpetua al  Nemico Islamico, che è fra noi e colpisce quando vuole.


piano yinon
Il Piano Kivunim, tradotto in inglese dall’ebraico dal compianto amico Israel Shahak
Come scrisse Orwell nel suo  “1984”, dove immagina uno stato totalitario  futuro: “C’erano   attentati continui e ingiustificati. Fatti a caso.  Servivano allo Stato per limitare le libertà dei cittadini.   Ad ogni attentato, si facevano leggi restrittive della libertà!”
Ma   qui siamo in democrazia!
Sì, certo. Hollande però ha approfittato degli attentati per prolungare lo  stato di emergenza, ossia leggi restrittive della libertà dei cittadini.
Ma non dirà che   sono gli stessi governi a indurre due  diciannovenni islamici a sgozzare il povero prete a Rouen. Quelli hanno agito spontaneamente, a nome dell’ISIS.
Certamente. E’ un meccanismo che noi italiani conosciamo bene. Negli anni di piombo, di strategia della tensione,    le Brigate Rosse commettevano omicidi; ebbene, più ne commettevano, più trovavano favore nelle fabbriche e nelle scuole,m fra frange notevoli di studenti e di operai “di sinistra”. E anche molti intellettuali simpatizzavano: “Né con lo stato né con le BR”., scrissero in molti. I più giovani  e suggestionabili,   sognavano di arruolarsi nelle  Brigate Rosse, cercavano contatti, volevano andare in clandestinità – era uno stato d’animo collettivo, ed era anche una moda travolgente.  Oggi sappiamo che strategia della tensione e BR erano “gestite”  da servizi esteri e da Gladio, organizzazione clandestina della NATO. Ma i  giovani di  allora erano sedotti da quello stato d’animo,  sparavano “spontaneamente”. Come i marginali di oggi in Europa, col nome e cognome islamico, sono sedotti da un ISIS –  che è una creazione americana.
Non mi ha convinto…
Lo so. So che lei è sotto influsso  psico-emotivo  dello stato d’animo collettivo che ci vuole spaventati: l’Islam ci attacca! E’ una guerra di religione! Sì, è una guerra di religione. Indotta,   però, da centrali che hnno fatto di tutto per provocarla.  Le centrali di cui sopra vogliono che la civiltà europea venga devastata – come hanno voluto la devastazione di Palmyra in Siria –  e scompaia.
Ma perché?
Perché la cultura e civiltà  europea,  greco-romana e cristiana, formava uomini liberi, e il potere globale non vuole liberi, ma consumatori. Perché odiano Cristo e la sua civiltà.  Perché quelle centrali  – diciamo, gli usurai (per usare un termine poundiano)  mai   hanno avuto la capacità di edificare un Partenone, un Pantheon; mai hanno prodotto nulla che ricordi anche lontanamente  Fidia o  Caravaggio, né  tra di loro è mai nato un Dostojewski, o uno Shakespeare o un Dante. I loro scrittori sono dei pornografi. .  La loro “arte”  è quella del MOMA di New York, una bruttezza  che si vendono e comprano tra loro a prezzi stratosferici; bruttezza che si accompagna necessariamente alla menzogna e all’odio per il Vero: Vero e Bello sono la stessa cosa, diceva Tommaso d’Aquino. Vogliono renderci come loro. Spaventati e pieni d’odio e d’invidia per il genere umano.

 http://www.maurizioblondet.it/modesto-contributo-alla-chiacchiera-guerra-religione-forma-catechismo/

“AMAQ” è il nuovo SITE. Di Katz & Company

I due  posseduti  che  hanno  sgozzato il vecchio prete “erano soldati dell’ISIS”.   La prova? La più sicura:  è stato diffuso “il video del loro giuramento all’ISIS”, scrive il Corriere.  Vediamo. In alto a destra,il logo della Amaq News Agency:  che è, ci spiegano seriamente i giornali  – l’agenzia di stampa di Daesh.

I due sgozzatori - sigla Amaq in alto a destra.
I due sgozzatori – sigla Amaq in alto a destra.


Nientemeno. E’ una novità, adesso il Califfo ha l’agenzia, la sua Reuters…    Piccolo particolare: Amaq  è in intimi rapporti con Rita Katz.
Lo suggerisce la rivendicazione che l’ISIS fece di Omar Mateen, colui che nella discoteca per gay di Orlando. Dove si legge che “l’attacco  contro il nightclub per omosessuali è stato sferrato da un combattente dello Stato Islamico”.  Ed è stata Rita Katz a “scoprire” la rivendicazione.  Postando il comunicato del Califfato con tanto di logo del suo SITE.
Rita-Katz-sur-Twitter-Breaking-ISIS-Amaq-media-claims-the-nightclubshooting-in-Orlando-was-carried-out-by-an-ISIS-fighter-https-t
Ora, sappiamo con certezza che la notizia era falsa. Omar Mateen non era un jihadista, ma un invertito che frequentava quel locale per invertiti.  Ma c’è di peggio: come mai il Califfato, se ora ha una agenzia di stampa sua, deve diffondere le rivendicazioni (false) attraverso Katz?
Infatti, Amaq  ha persino una sua app  per Android.   Che si chiama, come apprendiamo,  Amaq News.   Essa stessa  si annunciò così: “Da oggi sarai capace di seguire le ultime notizie dei video più recenti”  dell’ISIS , scaricandola.  Ma non sperate di scaricare la app su Google Play. No,  no: essa si scarica solo manualmente – e dunque solo su invito.  Oltretutto,  secondo la MSNBC,  forse nemmeno funziona “al difuori delle zone sotto controllo ISIS”.
La misteriosa, irraggiungibile app  è stata scoperta, apprendiamo, da un  gruppo chiamato Ghost Security Group, il quale si autodefinisce “un’organizzazione  non-profit  a base internazionale, specializzata nel combattere il terrorismo sul fronte digitale,  usando internet e i social media come armi per il cambiamento.  Le nostre operazioni consistono nel raccogliere intelligence in   tempo reale, riportando di potenziali attentati terroristici contro governi e cittadini,   nel rallentare il reclutamento online dei terroristi, e nel silenziare il diffondersi di  propaganda ed odio”.
Un benemerito gruppo di volontariato, la cui attività somiglia però molto al SITE di  Rita Katz, che anch’esso ricerca insonne le “Entità terroristiche” su internet.    Che bisogno c’è di un doppione? Provate a cercare la risposta sul sito stesso  del Ghost – che esiste: eccolo  Ghost Security Group:  e scoprirete che non  porta da nessuna parte.   “Firefox non riesce a contattare il server www.ghostsec.org.”.
Ma allora,  da dove è che abbiamo appreso tutte le informazioni che vi stiamo fornendo sull’agenzia  del Califfato?  Semplice:  dal MEMRI.

MEMRI, del colonnello Carmon e di Meyrav Wurmser
L’App dell’ISIS offerta dal MEMRI, organo di propaganda israeliana
Il MEMRI  sta per “Middle East Media Research Institute .
Basato a Tel Aviv,  da anni fornisce ai media occidentali  traduzioni di articoli apparsi sui media arabi, iraniani, turchi. Da qualche tempo, ha aggiunto alla sua sigla un’altra: MEMRI JTTM, ossia Jihad and Terrorist Threat Monitor, osservatorio delle minacce del Jihad e del terrorismo.   Il MEMRI è stato fondato nel 1988  da due persone che meriterebbero più fama: una è   Ygal Carmon, un colonnello della Israeli Defense Force (settore intelligence) che è stato addetto all’amministrazione civile dei Territotri Occupati dal ’77 all’82: l’altra è Meyrav Wurmser, una neocon  estrema, sposata a David Wurmser,   esponente dell’American Enterprise Institute (uno dei nidi neocon che prepararono le guerre per Sion) ed è stato  al Dipartimento di Stato durante la presidenza Bush jr. – Wurmser è uno del gruppo che con Douglas Feith, Elliot Abrams, John Bolton e Richard Perle (tutti j) produsse la “informazione veridica” secondo cui dietro l’11 Settembre c’era Saddam Hussein, che aveva aiutato Bin Laden. Una incredibile menzogna che fu fatta durare il tempo necessario per far che, “dunque”, l’America doveva invadere l’Irak.
Il MEMRI, come diffusore di notizie, è della stessa levatura. “Una   macchina  di propaganda israeliana”, secondo Brian Whitaker, corrispondente del Guardian per il Medio Oriente. Ma per molti giornalisti occidentali  (il MEMRI fornisce traduzioni in inglese, italiano, francese, spagnolo..) è la fonte principale sul “terrorismo Hezbollah”.  Il MEMRI  è coadiuvato e  in connessione  col Gatestone Institute, massimo diffusore sulle notizie sui fatti più odiosi (stupri eccetera) commessi dagli immigrati islamici in Europa: di cui è presidente John Bolton (ex ambasciatore allONU, ),  affiancato da Nina Rosenwald, Neomi Perlman, Alan Dershowitz,  Lord Finkelstein OBE, Lawrence Kadish, Rebecca Sugar, figure note dell’ebraismo britannico o nord-europeo.
ISIS App: 5 Fast Facts You Need to Know
Ordunque, è stato  da questo MEMRI e da questo background che abbiamo avuto tutte le notizie di cui disponiamo sulla nuova agenzia di stampa del Califfato. Abbiamo appreso che AMaq è stata la prima agenzia a collegare il massacro nella scuola di San Bernardino, commesso da due coniugi  Syed Rizwan Farook and Tashfeen Malik, all’ISIS: la terrorista, mentre sparava, avrebbe proclamato il suo amore per il Califfato in vari tweets.   Anche sulla versione ufficiale di quella strage ci sono forti dubbi, che purtroppo non saranno mai chiariti, essendo stati i due coniugi debitamente uccisi  anziché catturati vivi.

Il messaggino della moritura
Il messaggino della moritura: mentre fa’ strage, scrive  all’ISIS: Ti amo,grazie!
Insomma ci pare di poter concludere quanto segue: Amaq sostituirà il SITE. Oppure è il nuovo SITE di Rita Katz. Probabilmente ormai troppo  nota, la Katz deve tramontare, e AMAQ sorgere. Alla prossima rivendicazione di strage  in Europa, non  troverete più Katz;  Amaq è ormai il nuovo SITE.   E’ proprio vero, è una religione che ci fa guerra, e gestisce la strategia della tensione   in Europa e la sua narrativa.
Bisogna capire quale.
http://www.maurizioblondet.it/amaq-e-il-nuoo/

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